Io dico che non è così, le associazioni sono fatte da uomini e fra loro ci sono anche peccatori ma è come dire che i cacciatori sono tutti bracconieri. L'Italia è una Repubblica grazie a un referendum, abbiamo vissuto la stagione delle opinioni ben 47 volte e 35 volte hanno prevalso i si. Due (promossi da radicali verdi e gruppi ambientalisti) riguardavano la nostra passione e non è stato raggiunto il quorum ma hanno prevalso i SI per 18 milioni il 43% nel 1990, ma siamo stati ugualmente puniti con la 157/92 e la politica ha veramente messo le mani nella marmellata, tanto che le regioni, le provincie (prossime aree vaste) si sono ingrassate e ammalate. Nel 1993 con un pacchetto di 8 referendum gli italiani precedendo di due anni tangentopoli con un afflusso alle urne del 77% avevano chiesto l'abolizione dei ministeri delle partecipazioni statali, dell'agricoltura e delle foreste 70% SI, del turismo 80% SI, la volontà come al solito è stata aggirata. Il colpo finale è stato quando il ministero dell'ambiente (pecoraro) di concerto con quello dell'economia e delle finanze ha inserito nella finanziaria l'allora Infs che aveva una sana gestione finanziaria e sotto controllo della presidenza del consiglio dei ministri organo super partes insieme a arat, icram, nell'ispra di fatto pareggiando una gestione economica disastrosa, contribuendo a decisioni che non hanno dell'umano e specialmente con il contributo di gente tanto incompetente quanto approfittatori, un caos organizzato dal braccio potente della politica, potrei continuare a rinfrescare la memoria di molti e spiegare ai giovani, ma preferisco dire che stamani ho sentito cantare un martinello e due gambette.