Una provocazione!Abrogazione art.842

Vorrei che venissi a caccia con me un giorno in modo tale che tu possa capire e percepire quanto e' bella la liberta' venatoria ! Prendere l'auto a andare a caccia da Brindisi a Bari, da Bari a Foggia, senza limiti ! ! Questa e' la caccia vera. Senza Liberta' non c'e' passione perche' la caccia vera non e' quella dove ti apposti e spari, dove hai anche paura a fare 2 passi. . . . quella caccia gia' pronta ed "impacchettata" pronta per l'uso.


Marco condivido pienamente il tuo pensiero, ma è proprio questo concetto di libertà che non viene tollerato più da chi ci ospita " senza invitarci ". La colpa forse a volte è nostra per la mancanza di " educazione ", ma l'immagine della caccia è stata manovrata in modo negativo dai media e noi dovremmo recuparere il credito perduto....continuando di questo passo, continueremo tutti a camminare in terra d'altri.........ma sempre meno........ieri fino a marzo, poi febbraio poi fine gennaio ora 10 gg in meno...domani ? Quando ti levaranno anche gennaio ( siamo vicini...ispra docet ! ).....invocherai la spagna, la francia, il portogallo, l'inghilterra...allora comincia a chiederti " oggi " senza aspettare, perchè all'estero la gente comune quando vede i cacciatori si tolglie il cappello !!

Ciao Marco salutami la tua bella Monopoli !!
 
Non sono riuscito a finire il messaggio precedente

Sicuramente la gestione della caccia funzionerebbe a dovere come del resto lo è all' estero,è chiaro che la pressione venatoria e il fanatismo diminuirebbe,del resto solo l' italia e se non erro la grecia autorizzano chi munito del pda di poter accedere ai fondi altrui ( veramente un assurdo giuridico,pago una tassa allo stato x poter accedere ai fondi privati,e non nelle zone demaniali , una cosa del genere all'estero e............... ti sputerebbero in faccia.)certo non ci sarebbe piu la possibilità e la necessità di cacciare tutti i giorni,ma diverrebbe come una delle tente discipline sportive e hobbistiche,come sciare o il tennis o il TAV ecc.,certo è che andrebbe disciplinato il poter cedere o proibire il terreno privato alla caccia ,con regole ben studiate,i si caccerebbe forse meno ma con maggior soddisfazione.
Capisco anche che x molti di noi abituati ad una liberta quasi totale sarebbe come chiudere un leone in gabbia,e che x altri la possibilità di cacciare verrebbe meno,ma quel che piu mi preoccupa ..il miraggio di business da parte di qualche proprietario
IN conclusione meglio rimanere come ora magari migliorando la gestione del territorio e della selvaggina da parte di tutti
 
d accordissimo chi pensa di abolire la 842 si e' fumato il cervello non ho altro da aggiungere

Dimmi chi ha proposto qui di abolire l'art.842!!!!
Qui si sta parlando e discutendo serenamente su un tema che purtroppo...e sottolineo PURTROPPO...è nell'agenda politica di quasi tutti i partiti dell'attuale parlamento.
L'unica voce "non serena" fino ad ora è la tua....magari un pochino più di rispetto non guasterebbe!!!
Ciao!!!!
 
Hai proprio ragione, effettivamente sono stato poco avveduto, in futuro sarò più attento a non scrivere "fesserie".
Purtroppo, mio malgrado, sarò costretto a deluderti; con la mia età, sono ormai in fase discendente e, non ho alcuna possibilità di miglioramento; prova a comprendere e se proprio non ci riesci almeno a compatire (non ho più un futuro) comunque, non cambio una virgola.
Un saluto a te e a tutto il forum
Giovanni
 
Non sono riuscito a finire il messaggio precedente

Sicuramente la gestione della caccia funzionerebbe a dovere come del resto lo è all' estero,è chiaro che la pressione venatoria e il fanatismo diminuirebbe,del resto solo l' italia e se non erro la grecia autorizzano chi munito del pda di poter accedere ai fondi altrui ( veramente un assurdo giuridico,pago una tassa allo stato x poter accedere ai fondi privati,e non nelle zone demaniali , una cosa del genere all'estero e............... ti sputerebbero in faccia.)certo non ci sarebbe piu la possibilità e la necessità di cacciare tutti i giorni,ma diverrebbe come una delle tente discipline sportive e hobbistiche,come sciare o il tennis o il TAV ecc.,certo è che andrebbe disciplinato il poter cedere o proibire il terreno privato alla caccia ,con regole ben studiate,i si caccerebbe forse meno ma con maggior soddisfazione.
Capisco anche che x molti di noi abituati ad una liberta quasi totale sarebbe come chiudere un leone in gabbia,e che x altri la possibilità di cacciare verrebbe meno,ma quel che piu mi preoccupa ..il miraggio di business da parte di qualche proprietario
IN conclusione meglio rimanere come ora magari migliorando la gestione del territorio e della selvaggina da parte di tutti
Concordo con le conclusioni. Voglio aggiungere che all'estero non c'è così tanto fanatismo anti caccia come in Italia. Si creerebbero delle situazioni assurde che con la frammentazione della proprietà vedrebbero interposti tanti piccoli proprietari rompi...., pronti a tabellare qualsiasi orticello tanto per creare fuoco di sbarramento. Per non parlare del fanatismo di alcuni cacciatori che pur di procurarsi i posti migliori sarebbero disposti a svenarsi pur di avere l'esclusiva.
Mi chiedo inoltre quale incidenza economica potrebbe avere per ogni singolo cacciatore organizzarsi una decente stagione venatoria. Forse tanti dovrebbero rinunciare e ricordate che siamo già pochi e contiamo già nulla, figuriamoci se ci dimezziamo....
 
Vorrei che venissi a caccia con me un giorno in modo tale che tu possa capire e percepire quanto e' bella la liberta' venatoria ! Prendere l'auto a andare a caccia da Brindisi a Bari, da Bari a Foggia, senza limiti ! ! Questa e' la caccia vera. Senza Liberta' non c'e' passione perche' la caccia vera non e' quella dove ti apposti e spari, dove hai anche paura a fare 2 passi. . . . quella caccia gia' pronta ed "impacchettata" pronta per l'uso.


Sono d'accordo con te....ho cacciato solo in questo modo e non riesco ad immaginarmene uno diverso...
Poi però dopo 27 pda e dopo avere preso coscienza che in più di 1/2 Italia la ns normativa nazionale sulla caccia ( 157/92 ) è di fatto inapplicata mi chiedo anche se ce lo meritiamo....
Perché la 157/92 ha di fatto dato la gestione dell'attività venatoria in mano a cacciatori e agricoltori,o meglio avrebbe,e noi non siamo stati capaci di sfruttare questa opportunità...a livello nazionale...
Perché..come ho scritto in precedenza....qua e in altre parti la 157 è stata recepita in toto,gli agricoltori partecipano attivamente alle decisioni prese in sede atc....e sono rarissimi casi di proprietari terrieri contrari al ns passaggio...
Il problema è sempre e solo uno Marco....la quasi totalità dei cacciatori italiani se ne sbatte completamente di parole come gestione,vuole solo ed esclusivamente andare a caccia,possibilmente anche senza troppe regole...
E i risultati si vedono...e sono AMPIAMENTE METRITATI!!!!!!!!!!
 
Scusate ma non avevo incollato bene...

Aggiungo alla discussione vista l'attinenza una notizia recente (tra l'altro postata in altro topic).....


L’Europa “boccia” l’articolo 842 (e la gestione faunistica di Stato)

lunedì 6 maggio 2013
La Corte Europea per il Diritti dell'Uomo (CEDU) ha pronunciato una sentenza che inciderà profondamente sull’assetto di alcune legislazioni nazionali in materia di diritto di caccia e, segnatamente, sul diritto del cacciatore di entrare nel fondo altrui senza il consenso del proprietario.

La sentenza della Corte 26 giugno 2012 si basa su un ricorso di un proprietario terriero tedesco il sig. HERRMANN che si opponeva all’ingresso dei cacciatori nel suo terreno perché contrario alla uccisione di animali. La corte ha riconosciuto il diritto del proprietario di impedire l’ingresso di altri nel suo terreno per esercitare la caccia condannando lo stato tedesco al pagamento di Euro 5000 a favore del ricorrente.

La sentenza spiega come innanzi tutto funziona in Germania il diritto di caccia:

“In virtù della legge federale sulla caccia (Bundesjagdgesetz), i proprietari di riserve di caccia di una superficie inferiore a 75 ettari sono, di diritto, membri di un'associazione di caccia (Jagdgenossenschaft), mentre i proprietari di terre più vaste gestiscono il loro proprio distretto di caccia. Il richiedente possiede nel Land della Renania-Palatinato due fondi di una superficie di meno di 75 ettari ciascuno ereditati nel 1993 al decesso di sua madre. È dunque, di diritto, membro di un'associazione di caccia, nell'occorrenza quella del comune di Langsur.
Il 14 febbraio 2003, il richiedente che si era opposto alla caccia per i motivi di ordine etico, invitò l'autorità della caccia ad provvedere alla sua radiazione dall’associazione di caccia. L'autorità respinse la sua domanda col motivo che la sua adesione era imposta dalla legge e che non esisteva disposizione che contempla uguale possibilità di radiazione.”

In vari gradi di giudizio i tribunali tedeschi ed in ultimo la Corte Costituzionale diedero torto al sig. HERRMANN e per questo egli propose ricorso dinnanzi al CEDU.

Nella sentenza la Corte, tra l’altro, riporta il diritto comparato dei diversi paesi aderenti al Consiglio d’Europa:

“Le ricerche condotte dalla Corte sulle legislazioni di quaranta Stati membri del Consiglio dell'Europa mostrano che l'adesione ad un'associazione di caccia è facoltativa in trentaquattro paesi: Albania, Azerbaigian, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Spagna, Estonia, "ex-repubblica iugoslava di Macedonia", Finlandia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldova, Montenegro, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Regno Unito, Russia, San Marino, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Turchia ed Ucraina. In Austria, in Francia ed in Svezia, uguale adesione è un principio obbligatorio. In Georgia ed in Svizzera, la legislazione non contiene disposizioni sulle associazioni di caccia. Infine, la caccia non è praticata a Monaco.
Esistono delle differenze considerevoli tra le legislazioni di questi Stati in quanto all'obbligo per i proprietari fondiari di tollerare la caccia sulle loro terre. Sui trentanove Stati membri analizzati in cui la caccia è praticata, in diciotto (Albania, Azerbaigian, Belgio, Estonia, "ex-repubblica iugoslava di Macedonia", Finlandia, Georgia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldova, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito ed Ucraina) non obbliga i proprietari fondiari a tollerare la caccia e in diciotto (Austria, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Spagna, Grecia, Italia, Montenegro, Polonia, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Turchia) lo prevede. Tuttavia, gli uni come gli altri contemplano delle eccezioni più o meno larghe alle regole che applicano. In Francia ed in Repubblica ceca, l'obbligo di tollerare la caccia dipende dalle circostanze proprie al terreno e di decisioni amministrative. In Svizzera, non esiste legge che regola questo obbligo.”

Ma su un punto il Governo Tedesco chiarisce un principio nella memoria difensiva del sistema basato sulle associazioni di cacciatori ed agricoltori con una considerazione che condividiamo pienamente e sulla quale ci vogliamo soffermare:il vantaggio per la comunità di un sistema autogestito rispetto alla soluzione in cui lo stato gestisce la caccia (come succede in Italia):

“De même, un système de chasse administré par l’Etat ne serait pas non plus une solution efficace, car en l’absence d’associations de chasse autogérées, celui-ci devrait pratiquer une gestion et un contrôle bien plus importants, et plus onéreux, pour réaliser les objectifs de la chasse".

“Un sistema di caccia amministrata dallo stato non sarebbe parimenti neanche una soluzione efficace, perché nella mancanza di associazioni di caccia autogestite, questo dovrebbe praticare bene più una gestione ed un controllo importanti, e più onerosi, per realizzare gli obiettivi della caccia”.

Il giudizio della CEDU arriva in un momento in cui in Italia diversi avvenimenti hanno sancito l’impotenza degli enti delegati a gestire i problemi derivanti dalla fauna. Mi riferisco alla vicenda degli atti amministrativi per consentire l ‘eradicazione dello Scoiattolo grigio americano, in cui di fatto ciò non sarà possibile ma saranno spesi inutilmente circa due milioni di Euro, ed al ritiro da parte della provincia di Siena del provvedimento per il controllo delle volpi in tana.

Se persisterà in Italia la legge 157 e la gestione statale della fauna selvatica assisteremo all’aggravamento del problema degli alloctoni a scapito della biodiversità italiana a cui il Governo Monti ha cercato inutilmente di mettere una inutile pezza con la proibizione del commercio di specie esotiche.
I buoi sono scappati ma il Governo passato, benedetto in questo da ambientalisti di comodo, non se ne è accorto, la tartaruga americana ed il gambero della lousiana come la nutria o lo scoiattolo grigio stanno danneggiando la nostra biodiversità mentre i progetti europei foraggiano i soliti studiosi che studieranno cose risapute e non si passerà mai alla fase degli interventi. Siamo un popolo di grandi studiosi lontani anni luce dalla risoluzione dei problemi.

E sul fronte dei danni alle produzioni agricole siamo messi ancor peggio.

Anche il plurionorato “modello toscano” di gestione oculata della fauna è in profonda crisi perché un organo dello stato, L’ISPRA, propone piani di abbattimento ultraprudenti mentre caprioli e cervi masticano i tralci dei preziosi vitigni del Chianti ed i cinghiali e gli istrici arano i granturcheti con democratico accanimento .C'è un chiaro conflitto di attribuzione tra i poteri dello stato: da una parte La Regione Toscana preoccupata dai danni alle produzioni agricole e dall’altra l’ISPRA che vuole di fatto incrementare la stessa fauna che provoca i danni.

E forse non a caso la Conferenza Stato Regioni ha proposto un emendamento alla comunitaria che disinnescherebbe il potere dell’Istituto di dettare regole alle regioni. Qualcuno deve essersi finalmente accorto che in questo campo qualcosa non và.

Nel mentre gli attivisti animalisti mettono sotto scacco la Provincia di Siena che di fronte a pochi esagitati alza bandiera bianca e fa retromarcia sull’abbattimento in tana della volpe, anche qui il Pd come al solito si divide ed il Pdl presenta una mozione utilissima che le volpi leggeranno prima di addentare le loro prede. La politica, ancora una volta offre uno spettacolo irritante .E laddove una delibera venisse approvata ci penserà qualche TAR a sconfessare tutto e ad annullare la decisione presa dall’organismo democratico .Deja vu italico andato in onda mille volte sui calendari venatori.

Di fronte abbiamo lo sfascio della nostra povera Italia certificato da una crisi economica devastante in cui per altro si danno alla LIPU 870.000 euro per un progetto LIFE ( a carico dei contribuente italiano) per andare nel SULCIS (la regione più povera d'Italia) a fare opera di convinzione contro la cattura illegale di tordi con i lacci cosi come si farà in Spagna e Grecia, nazioni in questo momento notoriamente benestanti in cui i cittadini si divertono molto.

Non si riesce francamente a non indignarsi contro lo stato sprecone e gestore spesso fallimentare di tutto ciò che pretende di gestire, uno stato tentacolare che ostacola con una burocrazia costosa ed inutile le imprese ed i cittadini.

E per quello che ci riguarda è ora di rivedere anche da noi la gestione della caccia esercitata dalle provincie e delle regioni e con essa questo sistema farraginoso di delibere, ricorsi, Tar, mozioni, determine e delibere, un ciarpame inutile per la democrazia e dagli effetti letali per chi tenta di gestire la fauna.

Al proposito alcuni ambienti propongono riflessione attenta su questo punto :si riformi l’articolo 842 del codice civile sul modello tedesco cosicchè i proprietari terrieri conferiscano agli atc il diritto di caccia sui loro terreni, fatte salve le aziende faunistico venatorie trasformate a quel punto in consorzi autonomi di proprietari senza inutili fardelli burocratici. In questo caso sarebbero gli atc a provvedere in tempo reale al controllo della fauna secondo una legge che li vedrebbe protagonisti nella gestione in un sistema in cui si dotino di un direttore tecnico illuminato tipo il“Forster” tedesco,un cacciatore professionista formato in università e dopo un duro praticantato sul campo Gli appostamenti fissi sarebbero semplicemente espressione di chi ha ottenuto il consenso del proprietario e non l’autorizzazione della provincie, peraltro in predicato di abrogazione. Lo stato potrebbe così dettare regole condivise sulla tutela del patrimonio faunistico, un calendario venatorio quinquennale promulgato come legge e valido per le specie migratorie per tutta Italia e decidere su come gestire la caccia sui vari demani comunali e regionali, le montagne, le coste, i laghi ed i fiumi. Con la politica a controllare che la gestione sia commisurata ai fini che si vogliono raggiungere con una legge che riconoscesse finalmente anche il valore economico della fauna selvatica


Alessandro Pani

Un saluto

Sandro
 
Perche' cosa pensate?anch'io ho 35 anni di licenze..ho conosciuto la caccia fino al 31 marzo,in piena libertà di movimento in quasi tutta italia e l'ho girata in lungo e largo ...senza freni con molte piu specie caccibili e piu' territorio.....ora mi accorgo che una parte di persone anche agricoltori non ti vuole piu' è tutto un litigare..e badate bene cerco di essere sempre nel massimo delle regole...anche di piu', ma ormai si è instaurato una forma di repulsione che si allarga di anno in anno, che inesorabilmente portera'o alla definitiva scomparsa rinchiusi in riserve come indiani,o dovremo essere noi a prospettare un qualcosa che concretamente coinvolga gli agricoltori portandoli dalla nostra parte rinforzando cosi' un potere contrattuale politico che adesso si sta ,anzi no si è già sgretolato....anche a me piaceva e piacerebbe moltissimo girare l'italia in lungo e in largo...mica sono masochista!
 
Si, questa notizia ho avuto modo di leggerla ieri sul sito di Big Hunter, solo che ora ci vorrebbe qualcuno che ci spieghi in che modo questa sentenza possa influenzare le leggi degli altri stati membri e specialmente qui in Italia che è sempre pronta a recepire solo le cose negative che adottano-impongono negli altri paesi.
 

giuliano61

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Cosa ne pensate dell'abrogazione dell'art.842?Io penso che la privatizzazione della caccia (come nel resto d'europa)potrbbe portaredei benefici alla salvezza della caccia,in quanto coinvolgerebbe anche gli agricoltori e propietari di terrenidirettamente,dismettendo gli inutili ATC e facendo pagare agli agricoltori eventuali danni della selvaggina che oggi viene risarcita con i nostri soldi,...oltre ad una maggiore razionalizzazione delle risorse stanziale e migratoria,cacciare un po' meno ma con maggior soddisfazione perchè diventerebbe interesse dell'agricoltore o propietario affinchè la selvaggina ci sia...un pò come è in spagna ,in scala adattata alla nostra situazione.
 
Non credo neanch'io che sarebbe positivo abrogare la 842.
Io personalmente mi intrattengo spesso con i contadini dei posti che frequento ed ho notato che se hai rispetto di loro e della loro proprietà non anno niente in contrario a farti cacciare salvo qualche rara eccezzione spesso dovuta a precedenti brutte esperienze che anno avuto con alcuni di noi.
Saluti Bregoscia
 
Si, questa notizia ho avuto modo di leggerla ieri sul sito di Big Hunter, solo che ora ci vorrebbe qualcuno che ci spieghi in che modo questa sentenza possa influenzare le leggi degli altri stati membri e specialmente qui in Italia che è sempre pronta a recepire solo le cose negative che adottano-impongono negli altri paesi.

Esatto. Visto che in Germania la caccia, come si evince dall'articolo, è già organizzata in maniera sostanzialmente diversa che da noi, bisogna appunto vedere come e se questo fatto potrà condizionare i paesi comunitari che hanno articoli come il nostro 842.
 
i proprietari di terrene se vogliono che non vi vada nessuno a cacciarci basta che mettono 2 giri di filo spinato il più alto a più di 1,20 m e non può entrarci nessuno.
Sul tesserino regionale c'è scritto così...


Se vuoi impedirmi di entrare devi fare una bella recinzione alta almeno 1,80 mt oppure un bel fondo chiuso, se metti 2 fili spinati me ne frega ***** ......zompo e entro come voglio
il problema e' altro. e' vero che forse nessuno ti impedirebbe di entrare nei suoi terreni ma per farlo dovresti pagare e pure salato, cosi' come siamo messi in Italia per cacciare dovresti pagare 100 persone differenti e la selvaggina non. sarebbe piu' bene dello stato ma di chi ti ospita......che magari ti farebbe pagare a parte 1 tordo o 1 beccaccia
 
Scusami Giuliano 61,
chiedo se come provocazione non ci fosse qualcosaltro da inventarsi o questa era proprio quella di cui non ci si poteva fare a meno.
Se non ricordo male, i verdi di allora = animalisti di oggi, tempo addietro fecero un referendum che riguardava proprio l'art.842 del C.C. e, secondo il mio modesto parere, noi
oggi andiamo a caccia proprio grazie a quest'articolo ancora in vigore altrimenti sarebbe da parecchi anni che avremmo appeso i fucili al chiodo.
Purtroppo, la caccia stanno cercando di farla ridiventare "ELITARIA e PRIVATISTICA"; e questo, sarà la sua condanna a morte. Già passando dal T.U. del 1939 alla 968/78 fu
dato un colpo secco alla riduzione dell'attività venatoria ed un altro colpo peggiorativo fu dato dalla 157/92 facendo circolare il soldo all'interno delle strutture (ATC) che sono
servite più che altro a sistemare gli amici degli amici a discapito della caccia, dei cacciatori e della selvaggina con gli ormai famosi (pronta caccia). Evidentemente come maso-
chisti non ci basta e, magari di male c'è ne facciamo anche da soli o invitiamo a farcelo dando le dritte del caso. Sono appena entrato nel forum e mi viene da piangere.
Scusatemi tutti, sono incondizionatamente a favore della caccia totale ed al 100% e sotto tutti i punti di vista, sono altrettanto a favore (anzi di più) delle cacce che non prati-
co e mi dispiace quando vedo o sento la gente che si castra.
Un saluto a tutti del forum ed alla prossima
Giovanni


Si vede che sei appena entrato nel forum.....
Se tu avessi letto non dico tutti ma una buona parte dei posts di questa discussione e non ti fossi fermato al primo forse avresti evitato di scrivere alcuna fesserie...
Un consiglio....prima DI SCRIVERE INFORMARSI BENE!!!!
Qui non c'è NESSUNO che vuole l'abrogazione dell'842....ma siccome..a parte noi...quasi tutta la vogliono si è discusso x qualche giorno.
Complimenti x il primo post...puoi solo MIGLIORARE!!!!!!!!!
Ciao!!!
 
La caccia deve essere un bene di tutti e non di pochi eletti, non ci può permettere che solo una casta privilegiata abbia la possibilità di andare a caccia al dispetto di chi non se lo può permettere, questo succedeva nel passato e non deve succedere oggi, non abbiamo estensioni di territorio come Francia e Spagna, i terreni sono frazionati in troppi proprietari, e nelle aree demaniali non ti fanno cacciare adesso figurati dopo........siamo seri, cominciamo prima di tutto a rispettare chi ci ospita sulla sua terra, cominciamo a concedere invece di togliere, cominciamo ad istruire e costruire, in Toscana gli unici che non ti vogliono sono i proprietari stranieri, che vogliono portare la loro cultura nel nostro paese....e no cari belli siete in Italia e state agli usi e costumi degli Italiani.....pensate non vogliono nessuno manco quelli che vanno per le stradine con la bicicletta.........siamo seri e cerchiamo di capire cosa c'è che non va nei nostri comportamenti...
 
Se anche tra noi cacciatori c'e' chi pensa queste cose vuol dire che la caccia tra qualche anno fnira' davvero !

Il problema non è tanto quello che pensiamo ma ragionare su quello che potrà accadere visto e considerato che in quasi tutti gli schieramenti politici oggi rappresentati in parlamento c'è chi vorrebbe questo passaggio...l'abrogazione dell'art.842.
Se siamo arrivati a questo punto dobbiamo ancora una volta recitare il mea culpa xchè non siamo stati capaci di applicare in pieno la 157/92.....intendo noi cacciatori...come le amministrazioni locali...
Come ha giustamente scritto qualcuno laddove i contenuti della 157 sono stati accolti...in tema di pianificazione faunistico venatoria,di tutela delle proprietà terriere ( incentivi economici in caso di particolari tecniche agricole,rimborso e prevenzione danni da fauna selvatica,coinvolgimento diretto degli agricoltori negli atc ) i risultati si vedono,sia come opportunità di pratica di forme diverse di caccia sia come rispetto reciproco tra cacciatori e agricoltori....
Credo che il ns problema sia di parlare troppo poco di argomenti come questo....troppa gente ignora quasi tutto in tema di legislazione sulla caccia...
Spesso preferiamo fare come gli struzzi....mettiamo la testa sotto la sabbia in attesa degli eventi....e quando la tiriamo fuori spesso è troppo tardi.
 
Anche io come altri questo astio dei contadini e proprietari terrieri (quei pochi che stanno sul terreno) non l'ho mai visto anzi ci salutiamo sempre con tutti e se non c'è molto da cacciare mi fermo anche a fare una chiacchierata.
Gli unici che rompono sono quelli che vanno a riccogliere le olive che in campagna ci vanno solo il mese di novembre e poi ci ritornano l'anno dopo che di agricoltura e dei suoi problemi non sanno niente.
 
Sicuramente per alcune forme di caccia significherebbe la fine....anche se devo dire che dalle mie parti se dovessi provare a recintare il mio pezzo di terra in montagna ed impedire l'accesso ad altri il giorno dopo mi trovo la recinzione piena di buchi e magari anche le piante dell'appostamento tagliate.....forse l'unica cosa positiva sarebbe che finalmente cadrebbe l'assurda norma della selvaggina come patrimonio indisponibile dello stato........
 
La caccia deve essere un bene di tutti e non di pochi eletti, non ci può permettere che solo una casta privilegiata abbia la possibilità di andare a caccia al dispetto di chi non se lo può permettere, questo succedeva nel passato e non deve succedere oggi, non abbiamo estensioni di territorio come Francia e Spagna, i terreni sono frazionati in troppi proprietari, e nelle aree demaniali non ti fanno cacciare adesso figurati dopo........siamo seri, cominciamo prima di tutto a rispettare chi ci ospita sulla sua terra, cominciamo a concedere invece di togliere, cominciamo ad istruire e costruire, in Toscana gli unici che non ti vogliono sono i proprietari stranieri, che vogliono portare la loro cultura nel nostro paese....e no cari belli siete in Italia e state agli usi e costumi degli Italiani.....pensate non vogliono nessuno manco quelli che vanno per le stradine con la bicicletta.........siamo seri e cerchiamo di capire cosa c'è che non va nei nostri comportamenti...


Hai parlato di educazione.....è quello uno dei ns grossi problemi...l'educazione e il rispetto verso gli altri,sia che si parli di proprietà privata che di chi pratica caccie diverse.
Ho visto scene in campi di soia o in mezzo a frutteti che altro che abrogazione dell'842 meriteremmo....x questo dico che oggi meritiamo quello che abbiamo....
L'idea di pagare chi ci ospita e non regione o stato non è sballata....l'idea di non avere l'art.842 non è sballata semplicemente è inapplicabile....ovviamente se si pensa ad una caccia simile a quella che pratichiamo oggi....Ci soni troppi furbetti anche tra i proprietari agricoli che non perderebbero l'occasione x monetizzare oltre il dovuto...
Voglio ricordare a tutti che l'attuale legge sulla caccia...la 157....è nata negli anni 90 proprio come compromesso tra chi voleva abrogare l'842 e chi voleva mantenere tutto come prima...
Nella 157/92 si dà ampia rappresentatività all'interno degli atc ai proprietari terrieri. 1/3 dei rappresentanti dei comitati di gestione DEVONO o DOVREBBERO essere agricoltori.
Si citano ampiamente rimborsi ai quali gli agricoltori hanno diritto in caso di danni subiti da cacciatori o animali....si parla di incentivi in denaro in caso di utilizzo di particolari tecniche agricole atte a salvaguardare la fauna selvatica....e tanto altro ancora....
Il problema...come già detto è tutto nostro,inteso come nostro italiano,salvo rarissime eccezioni la 157/92 e di fatto inapplicata in toto o in gran parte dei suoi contenuti quasi ovunque in Italia...
 
parlo sia da cacciatore che da proprietario di terreni agricoli ...e posso confermare che di maleducazione se ne vede veramente tanta. Se non avessi la passione che ho ....e quindi anche una certa comprensione di chi ha una passione come la mia (parlo di quelli educati) forse avrei già recintato tutto.
L'altro giorno mi sono messo a parlare con una signora sulla 60ina, persona educata, tranquilla, amante della campagna e con una certa cultura. Ha un terreno dove fa orto biologico...è il suo passatempo. Oltre a questo è maestra d'asilo. Parlavamo appunto di orto tirando fuori le contraddizioni di chi estremizza e confonde il biologico con logiche vegane e quan'altro.... Lei dice: " se non voglio usare robaccia per far crescere le piante le lumache dovrò schiacciarle a mano ma sempre morte sono"
Adora la selvaggina e non è contro la caccia, ma ad un certo punto mi dice: " due cose rischiano di rovinare bambini e cacciatori (ed in parte l'hanno già fatto) "
E io incuriosito chiedo: Cosa? E lei: "I cartoni della Walt Disney e la maleducazione". Messaggio: con certi atteggiamenti rischiamo di perdere i consensi anche di chi pur non praticando la caccia la pensa esattamente come noi.
 
Il problema non è tanto quello che pensiamo ma ragionare su quello che potrà accadere visto e considerato che in quasi tutti gli schieramenti politici oggi rappresentati in parlamento c'è chi vorrebbe questo passaggio...l'abrogazione dell'art.842.
Se siamo arrivati a questo punto dobbiamo ancora una volta recitare il mea culpa xchè non siamo stati capaci di applicare in pieno la 157/92.....intendo noi cacciatori...come le amministrazioni locali...
Come ha giustamente scritto qualcuno laddove i contenuti della 157 sono stati accolti...in tema di pianificazione faunistico venatoria,di tutela delle proprietà terriere ( incentivi economici in caso di particolari tecniche agricole,rimborso e prevenzione danni da fauna selvatica,coinvolgimento diretto degli agricoltori negli atc ) i risultati si vedono,sia come opportunità di pratica di forme diverse di caccia sia come rispetto reciproco tra cacciatori e agricoltori....
Credo che il ns problema sia di parlare troppo poco di argomenti come questo....troppa gente ignora quasi tutto in tema di legislazione sulla caccia...
Spesso preferiamo fare come gli struzzi....mettiamo la testa sotto la sabbia in attesa degli eventi....e quando la tiriamo fuori spesso è troppo tardi.

Come non condividere le tue parole !
 
Appunto, "senza possibilità di opposizione", mentre qui da noi se non vuoi, non devi far altro che tabellare e recintare, secondo me la cosa è sostanziale, obbligo vs discrezionalità.
 
parlo sia da cacciatore che da proprietario di terreni agricoli ...e posso confermare che di maleducazione se ne vede veramente tanta. Se non avessi la passione che ho ....e quindi anche una certa comprensione di chi ha una passione come la mia (parlo di quelli educati) forse avrei già recintato tutto.
L'altro giorno mi sono messo a parlare con una signora sulla 60ina, persona educata, tranquilla, amante della campagna e con una certa cultura. Ha un terreno dove fa orto biologico...è il suo passatempo. Oltre a questo è maestra d'asilo. Parlavamo appunto di orto tirando fuori le contraddizioni di chi estremizza e confonde il biologico con logiche vegane e quan'altro.... Lei dice: " se non voglio usare robaccia per far crescere le piante le lumache dovrò schiacciarle a mano ma sempre morte sono"
Adora la selvaggina e non è contro la caccia, ma ad un certo punto mi dice: " due cose rischiano di rovinare bambini e cacciatori (ed in parte l'hanno già fatto) "
E io incuriosito chiedo: Cosa? E lei: "I cartoni della Walt Disney e la maleducazione". Messaggio: con certi atteggiamenti rischiamo di perdere i consensi anche di chi pur non praticando la caccia la pensa esattamente come noi.

Sono perfettamente d'accordo con la maestra, l'he sempre detto che i cartoni animati hanno rovinato la caccia e l'atteggiamento con gli animali.
Dopo aver visto il film del maialino si pensa di conoscere i maiali veri:eek:
 
parlo sia da cacciatore che da proprietario di terreni agricoli ...e posso confermare che di maleducazione se ne vede veramente tanta. Se non avessi la passione che ho ....e quindi anche una certa comprensione di chi ha una passione come la mia (parlo di quelli educati) forse avrei già recintato tutto.
L'altro giorno mi sono messo a parlare con una signora sulla 60ina, persona educata, tranquilla, amante della campagna e con una certa cultura. Ha un terreno dove fa orto biologico...è il suo passatempo. Oltre a questo è maestra d'asilo. Parlavamo appunto di orto tirando fuori le contraddizioni di chi estremizza e confonde il biologico con logiche vegane e quan'altro.... Lei dice: " se non voglio usare robaccia per far crescere le piante le lumache dovrò schiacciarle a mano ma sempre morte sono"
Adora la selvaggina e non è contro la caccia, ma ad un certo punto mi dice: " due cose rischiano di rovinare bambini e cacciatori (ed in parte l'hanno già fatto) "
E io incuriosito chiedo: Cosa? E lei: "I cartoni della Walt Disney e la maleducazione". Messaggio: con certi atteggiamenti rischiamo di perdere i consensi anche di chi pur non praticando la caccia la pensa esattamente come noi.

Mi trovo perfettamente d'accordo con la signora e mi rispecchio con te nelle prime 2 righe.
Ciao
 
Vorrei che venissi a caccia con me un giorno in modo tale che tu possa capire e percepire quanto e' bella la liberta' venatoria ! Prendere l'auto a andare a caccia da Brindisi a Bari, da Bari a Foggia, senza limiti ! ! Questa e' la caccia vera. Senza Liberta' non c'e' passione perche' la caccia vera non e' quella dove ti apposti e spari, dove hai anche paura a fare 2 passi. . . . quella caccia gia' pronta ed "impacchettata" pronta per l'uso.

d accordissimo chi pensa di abolire la 842 si e' fumato il cervello non ho altro da aggiungere
 
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