Caccia allodola, amatissima in tutta Italia

Re: Caccia allodola, amatissima in tutta Italia

Ma credevo che rischiava di chiudere... Da me apre il 1 ottobre, il carniere è di 10 al giorno e 50 nell'intera stagione...
 
Re: Caccia allodola, amatissima in tutta Italia

Purtroppo l'Ispra non è in grado di fornire stime numeriche dei contingenti in transito e in svernamento in Italia,


Tanto per cambiare....

mentre invece si sa – lo dice l'Ispra - che la popolazione nidificante si attesta nel nostro paese tra le 500 mila e il milione di coppie. E gode di ottima salute.
Ma come? Non era in via di estinzione? [26]
 
Re: Caccia allodola, amatissima in tutta Italia

Ma credevo che rischiava di chiudere... Da me apre il 1 ottobre, il carniere è di 10 al giorno e 50 nell'intera stagione...
Anche in Puglia è così già da qualche anno. Ma questa diminuzione drastica di cui parlano io francamente ancora non l'ho constatata, anzi ogni anno si riesce a fare tranquillamente più di qualche bella cacciata.
Addirittura l'inverno scorso giù nel Salento ce ne sono state tantissime che hanno svernato e col loro canto hanno riempito il cielo ogni mattina finché non sono ripartite per il ripasso.
 
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La caccia all'allodola oggi è tra le più praticate e amate soprattutto nella zona della Maremma toscana e laziale e in Umbria, dove ancora forti sono le tradizioni dell'appostamento specializzato con l'utilizzo di richiami manuali o vivi, specchietti e zimbelli artificiali. L'allodola è una specie strettamente paleartica distribuita nella zona boreale, in quella temperata mediterranea e nella steppa.

L'Italia è interessata da una popolazione nidificante, concentrata soprattutto al sud e nelle isole, da un flusso svernante (praticamente in tutta la penisola ma più consistente e regolare in aree pianeggianti costiere di Lazio, Campania, Puglia, Basilicata meridionale, Calabria nord-orientale, Sicilia e Sardegna), e da un consistente passo migratorio, sulle principali rotte verso l'Africa. Una volta arrivate (il flusso migratorio generalmente ha il suo picco tra la fine di ottobre e le prime settimane di novembre) le allodole sostano nei prati e nei campi arati, dove trovano piccoli insetti, semi e cereali.

Questi piccoli uccelli infatti preferiscono ambienti ampi e con poca vegetazione, come le brughiere e le steppe, si possono trovare in pastura sui campi soprattutto dopo le piogge autunnali e quando soffia il vento di tramontana, condizioni che creano l'ambiente ideale per loro sosta. Proprio a causa della progressiva scomparsa di questo tipo di habitat in vaste aree sempre più urbanizzate, e spesso per i troppi diserbanti usati in agricoltura, la specie è considerata dalla lista rossa di IUCN in recente declino numerico. Purtroppo l'Ispra non è in grado di fornire stime numeriche dei contingenti in transito e in svernamento in Italia, mentre invece si sa – lo dice l'Ispra - che la popolazione nidificante si attesta nel nostro paese tra le 500 mila e il milione di coppie. E gode di ottima salute.
Abbandonata già da tempo la pratica della caccia con gli zimbelli (dopo l'introduzione del divieto nella 157/92), oggi la caccia alle allodole è senz'altro divenuta più complicata e offre quindi grandi possibilità di misurare le proprie abilità venatorie. Sfruttando lo stesso principio dell'originaria forma con gli zimbelli, l'allodola viene cacciata con l'utilizzo di stampi e richiami. I cacciatori migratoristi hanno nel tempo raffinato le loro tecniche e oggi hanno a disposizione richiami manuali allodola sempre più efficienti e stampi civetta in plastica che simulano meccanicamente il movimento delle vere civette o stampi allodola ali battenti. La civetta infatti, vera o simulata che sia, è un forte attrattivo per le allodole, che, spinte da uno spirito gregario di difesa, si avventano sul loro nemico, sorpendentemente esposto alla luce del giorno.

Per la caccia in appostamento ci vuole la giusta attrezzatura: come teli mimetici per capanno, un buon seggiolino da posta, carnieri e l'abbigliamento caccia mimetico. La caccia all'allodola è praticata anche in forma vagante con l'uso di richiami e fischietti. Alcuni, i più bravi, hanno addirittura imparato questa difficile arte e sono in grado di riprodurre alla perfezione il verso dell'allodola, senza l'uso di alcuno strumento. Il meccanismo del richiamo, ma anche degli stampi allodola, è semplice: incuriosite dalla presenza di consimili, le allodole tendono ad interrompere il loro volo e scendono alla ricerca di cibo.

Da appostamento, cartucce leggere, con pallini dell'11, un fucile, meglio se a tre colpi, con strozzatori aperti. Più stretti, con cartucce un po' più robuste, per la caccia alla pedona.
 
R: Caccia allodola, amatissima in tutta Italia

R: Caccia allodola, amatissima in tutta Italia

Infatti é la prima cosa che ho notato sul nostro calendario venatorio......
Nelle mie zone di origine mettere la stessa limitazione delle 10die/50 stagione...sarebbe come chiudere la caccia a quella specie....

Nelle giornate buone, 50 allodole é possibile farle in un paio di ore...comunque il limite di 10 veramente mi sembra eccessivo

Personalmente sé la giornata é da 10 allodole me ne rimango a letto.....

Tornando al post...sono 3-4 anni che ho rinunciato ad utilizzare civette,makaki,giostrine ed altri marchingegni.....

Avevo sempre l'impressione che le allodole fossero spaventate da quegli apparecchi.......ed avevo ragione......senza niente in terra, le allodole vengono meglio, e a tiro utile.....
Nessuno di voi ha notato sta cosa?
Basta richiamarle bene....

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