Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Dalla Terra in cui vivo e dalla passione che ho dentro, supportate da mio Zio e mio Nonno caccitori di vecchia data, quando guardo un bosco una montagna o un'albero il prmo pensiero và sempre alla caccia, fin da bambino m'ha dato grandi emozioni e continua a darmele ancora.........
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

premesso che conosco tanti ragazzi che pur essendo figli di cacciatori con la C della caccia proprio se ne fregano sfottendo anche il padre.

io pur non essendo figlio di cacciatore mi ritengo all'altezza della situazione perchè dove vivevo io era un paesino di trecento anime tutti contadini cacciatori e tenditori e già all'età di 11 anni mi portavano al capanno e sparavo con un tronchino cal 36,poi mi hanno avviato all'arte dei richiami,a 13 anni sono passato al cal 16 con una doppietta a cani esterni ,insomma per farla breve a me del pallone delle figurine e altre bambinate non me ne fregava nulla ero sempre insieme a vecchi cacciatori e tenditori di roccoli paine e tutto quello che riguarda la caccia al capanno con richiami.poi 25 anni fa sono venuto ad abitare a un km dal padule di Massarosa e ho conosciuto il mio maestro Mario detto folaga che mi ha insegnato prima a mandare la barca con un remo solo poi a impostare un capanno, successivamente come fare la tesa con le stampe a seconda dei venti poi a fischiare e zampognare, ho cacciato con lui qualche anno e poi mi ha detto:eek:ra sei pronto a cacciare da solo e competere alla grande con gli altri padulai. (grazie Mario compagno di botte alcune volte di Giuseppe Mazzotti e barcaiolo di Puccini nell'ultimo film girato a Torre Del Lago.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Questa antica e nobile arte mi è stata tramandata da mio padre.. Fin dà piccolo ho amato solo Lei: la Caccia!! Mio padre e mia madre mi raccontano ke avevo solo 1 anno e mangiavo solo se mettevano le VHS di caccia.. mi ripetono sempre che glie lo consumate.. A solo 1 anno cosa potevo capire di quella cosa ke vedevo? Eppure mi appassionava un sacco!! Adesso ho poco piu di 18 anni, a dicembre ho tenuto l'esame venatorio e dopo tutte le varie pratiche che ci sono da fare dopo, sto aspettando che arrivi il porto d'armi..
Un abbraccio Francesco..
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

A casa mia,come si dice da queste parti...."il male è nelle mura"...sono nipote,figlio,fratello e cugino di cacciatori..solo mia madre non lo è ma se fosse nata in tempi più moderni forse lo sarebbe...prima del pda andavo con mio padre ma soprattutto col mio fratello maggiore a fare il cane da riporto o lo scaccino :).Poi una volta "patentato" mi sono dedicato alla caccia in modo marginale per un bel pò di anni essendo impegnato in un altro sport a livello agonistico,e tanti fine settimana se ne andavano solo per quello.Da qualche anno però posso dire di essermi riavvicinato in modo quasi esclusivo alla caccia,ho qualche rimpianto per aver perso forse degli anni che non torneranno e soprattutto per non aver condiviso quegli anni con mio padre che nel frattempo è mancato ma questa è la vita..
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Ho cominciato da piccolo,andavo al capanno col nonno paterno,ma in famiglia avevo anche due zii,fratelli della mamma,grandissimi cacciatori col can da ferma,e lepraioli.
Anche il nonno era un lepraiolo doc in gioventu`,faceva parte di quella grande generazione della guerra del 15-18 che a quanto si sente dire,erano tutti grandi lepraioli,quando gli anni cominciarono a pesare e non riusciva piu`a stare dietro ai cani,il nonno si dette alla caccia al capanno.
Il nonno mi ha trasmesso quella grande passione per la migratoria che mi porto dietro.
La natura l'ho sempre conosciuta ammirata e vissuta,perche`fin da piccolissimo scappavo alla mamma per andare a pescare,ho girato in lungo e in largo un po`tutti i fiumi dell'Italia centrale arrivando sino al Liri.
Poi il 27/08/1976 il mi cognato mi chiese dove andavo la mattina del 28/08,io gli dissi che andavo a pescare,lui mi chiese se andavo a caccia con lui,andai,e fu la goccia che fece traboccare il vaso.
La caccia era nel mio sangue e quella mattina usci prepotentemente fuori,il 16/10/1076 ero gia`al passo con lui.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Io non sono ne figlio ne nipote ne parente di nessun cacciatore, c'era un ragazzo a scuola con me che andava a cinghiale e studiava per prendersi la licenza, e a me anche se non ero mai andato e non sapevo nemmeno come fosse fatta la caccia mi venne la fissa di prendermi la licenza, insomma alla fine studiai la teoria feci l'esame e presi la licenza, e mi feci regalare per la maturità il fucile da mio padre.
Insomma incominciai ad andare a caccia ma non sapevo neanche come fosse fatto un tordo non ne avevo mai visto uno...(mi dissero che era un pò più grosso di un passero)
Il primo anno di licenza andai una sola volta a caccia perchè non avevo nessuno che mi accompagnasse, il secondo anno incominciai ad andare più spesso sempre senza sapere ancora come fossero fatti sti benedetti tordi e senza sapere dove trovarli, mi ricordo il primo tordo lo feci a fine novembre, poi parlando con i vari cacciatori che incontravo incominciai a capire come funzionava la caccia, che c'era lo spollo che la sera si faceva il rientro ecc... E devo ammettere che molto di quello che so l'ho imparato su internet sopratutto in fatto di fucili e cartucce.
Insomma sono un cacciatore venuto dal niente, ma sono contento così, tutto quello che so e che riesco a fare lo devo solo alla mia passione, a giornate intere passate a portare a spasso il fucile senza perdermi mai d'animo.
SONO QUELLI COME TE CHE VALGONO DI PIU' PER NOI che siamo figli e nipoti di cacciatori se hai passione veramente stai tranquillo che diventerai un grande cacciatore anche tu.per il momento chiedi tutti i consigli di cui hai bisogno e ti verranno dati e mi raccomando tramanda ai tuoi figli saluti
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

sono figlio e nipote di cacciatori,mio padre mi porto' la prima volta con lui alla tenera eta' di tre anni ,in un pomeriggio di fine marzo del 1972 nelle risaie del basso milanese ,da quella volta (cosi' mi racconta ancora adesso) la mattina appena mi svegliavo il mio primo pensiero era quello di andare a guardare nella fuciliera se mancava un fucile e se mancava erano pianti a dirotto,tanto e' che i vicini pensavano che mi picchiassero e toccava sempre alla mia povera mamma spiegare il perche' dei miei pianti ,poi con il crescere non mi "fregava" piu' perche' mi alzavo prima di lui ed era costretto a portarmi ,freddo o non freddo,altrimenti avrei fatto svegliare tutto il palazzo ero il bambino piu' felice del mondo .fino ai fatidici 18 anni .presi prima il PDA e poi la patente.che bei ricordi e che meravigliosa passione che mi ha tramandato il mio papa'..GRAZIE PAPA'. anche se adesso per problemi di salute non vieni piu' a caccia,ma non esita a chiamarmi ogni giorno che vado per sapere come e' andata,di come si sono comportati i cani ,se le cartucce vanno se i tordi sono passati. peccato che molto probabilmente la dinastia di cacciatori nella mia famiglia finira' con me,ho solo una figlia femmina e non penso prendera' la mia passione,anche se un po' ci spero...

Francesco
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

ciao io figlio di cacciatore nel sangue mi scorre la passione, non ricordo la prima volta ma so che i miei ricordi iniziano con la caccia , andavo insieme al babbo e lo costringevo ad andare a uccelleti perchè almeno si sparava di sicuro. piano piano senza fretta ho iniziato a fare esperienza , mamma che belle giornate insieme a mio padre , è nella caccia che è cresciuto un rapporto di vera complicità , di fiducia di rispetto , di conoscenza reciproca.
é nella caccia che che ho trovato il coraggio per la prima volta di sentirmi uomo e non solo figlio .
La caccia per me è quella agognata voglia che l'uomo cerca per sentirsi vivo per sentire che facciamo parte di questa natura che giorno dopo giorno mi meraviglia sempre , è la capacità di saper rispettare la nostra cultura, la nostra storia , il nostro passato, ma anche il nostro ambiente, il sentire nel sangue la sfida , l'orgoglio di essere coscienti di ciò che ci è stato concesso e di saper gestire con un arma fra le mani le proprie emozioni , è l'autocontrollo che mi è stato tramandato , la caccia è la tenacia , la capacità di non abbattersi, la costanza , il coraggio di limitarsi e di conoscere i propri limiti.
So che qui di anticaccia non ce ne sono mala caccia di oggi ( parlo dell'italia e non romania etc.) è la strada più breve e sicura per la salvaguardia della natura , ogni cacciatore preserva l'ambiente perchè sa che solo così tornerà a sfidarla, il cacciatore di oggi non vuole il carniere più grande possibile , ma la possibilità di ritornare domani a sognare,.
Scommeterei quanto volete che se i parchi regionali fossero gestiti dalle associazioni di cacciatori ci sarebbe una biodiversità notevolmente superiore , che le specie nocive o in sovrannumero sarebbero riportate ad un livello sostenibile.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

io credo di essere nato per la caccia, è una propensione naturale...mio padre e mio nonno sono cacciatori, capannisti da sempre!
Loro però a differenza mia l'hanno vissuta(nonno) e la vivono(papà) in un modo + "superficiale", forse perchè prima era molto + facile divertirsi...
Oggi mi tocca "insegnare" a papà come andare a caccia, altrimenti gli rimarrebbe solo di spiumare i miei :D
Il supercacciatore della famiglia è lo zio di mia madre, che per me è come un nonno, devo a lui la grande passione che ho per la caccia...adesso ad 81 anni è lì che ancora modifica il suo capanno per i colombi :D
L'unico suo difetto era la mira, non era un cecchino, ma esperienza e conoscenze ne ha da vendere.
La cosa che mi ha fatto più felice è vedere la faccia di mio zio e mio padre quando cacciano con me o quando gli racconto le mie giornate, li vedo orgogliosi di me...ancora si chiedono come è possibile che sia venuto un cecchino da una famiglia di padellari ahahahaha
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

a 8 anni le mie prime aperture in sicilia alle tortore,si dormiva in makkina o sotto gli eucalipto..ne ho 23 e nn ho smai messo di andare a caccia, purtroppo quel mio grande uomo di mio nonno nn c'e' piu ma continuo e nn demordo questo e' sicuro...... io per quest'anno ho kiuso grazie al calendario venatorio ridicolo che c'e' in puglia... in bocca al lupo a tutti
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Sono fiero di appartenere,per parte materna(mamma compresa), ad una famiglia di cacciatori.Mio nonno e i suoi fratelli facevano come lavoro i mattoni: è questo un lavoro estivo poichè i mattoni hanno bisogno del sole per asciugare; d' inverno,quindi, partivano per battute di caccia che potevano durare anche una settimana, a dorso di muli carichi di provviste all'andata e di selvaggina al ritorno.
Io mi sono nutrito sin da bambino dei racconti che descrivevano queste mirabili cacce e appena ho potuto ho seguito mio nonno a caccia.
A 10 anni mi è stato regalato il mio primo fucile, un beretta s55 cal.20 al quale sono particolarmente legato ancora oggi.
Oggi ho quasi 30 anni e sono solo due anni che ho ripreso ad andare a caccia; sono rimasto fermo non perchè mi sia passata la passione ma perchè non potevo economicamente permettermi il porto d'armi.Ora ho un lavoro e non vi nego che devo fare diverse rinunce e sacrifici per potermi permettere il PDA e continuare a vivere della mia passione.
Credo sia veramente ingiusto che si debbano spendere cifre così alte per poter permettere agli uomini di praticare un'arte che fa parte del nostro istinto,perchè la caccia accompagna l'uomo dall'alba dei tempi! Conosco diverse persone che hanno un unico reddito(operai) e non rinnovano il porto d'armi per permettere al proprio figlio di andare a caccia.E questo è veramente triste!
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

premetto che sono sempre stato un appassionato di fucili,pistole e coltelli.

costretto in ospedale con una lunga degenza.

un amico,l'attuale compare di caccia,mi porta dei libri sulla'abilitazione della caccia.

studio supero l'esame e inizio la mia avventura con poco entusiasmo.

poi piano piano mi appassiono e ora vivo solo per lei.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Ho cominciato ad appassionarmi alla caccia fin da piccolo seguendo mio padre...poi a 17 anni ho preso il pda e ho continuato a cacciare con lui fino a quando un maledetto ictus la costretto alla sedia a rotelle...non finirò mai di ringraziarlo per avermi trasmesso questa passione....adesso caccio con mio figlio e sono felicissimo.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Io ho iniziato per gioco , mio padre non è cacciatore il fuoco l'avevo già dentro ma è grazie ad uno zio acquisito che è uscito, ho iniziato a seguirlo durante l'addestramento all'età di 5/6 anni, per poi intorno agli 8 anni seguirlo a caccia, le notti insonni già vestito di tutto punto con stivali annessi, un caldo che non vi dico ma appena sentivo la macchian ero già sulla porta pronto per un'avventura indimenticabile,poi normale conseguenza all'età di 18 non feci la patente ma il porto d'armi. la patente la presi con calma in seguito
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Nato e vissuto tutta l'adolescenza in campagna, ho iniziato a tirare di fionda prima di smettere i calzoncini corti insidiando passeri che frequentavano il cascinale, appena in grado di reggerne il peso mio zio ( a mio padre piaceva la caccia, soprattutto in tavola, ma non ha mai avuto il porto d'armi) mi portava a caccia con un flobert del 9 e successivamente col tronchino del 32, a 16 anni presi la licenza e prima della scuola e spesso anche dopo rincorrevo allodole e prispole per i campi dietro casa e anche tanti fringuelli tanto chè spendevo la paghetta in piombo borre e inneschi ricaricando i bossoli recuperati al vicino Tav per contenere i costi, da quei tempi è passato molto tempo ma sembra ieri.
Ciao
Paolo
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

mio papà e mio nonno prima di lui erano cacciatori e io fin da piccolo li ho sempre seguiti, vien da sè che io a 18 anni ancor prima di prendere la patente avevo già in tasca la licenza di caccia!!!!
 

Federico1961

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Visto che in un'altra discussione si discute su quanti saremo in futuro, credo sia anche importante descrivere come siamo diventati cacciatori, perchè credo che chi ha vissuto questa passione fin da generazioni o da piccolo, ormai ce l'abbia nel proprio dna e, nonostante tutto, non sia disposto ad accantonarla (non abbandonarla) per altro.
Personalmente, ho cominciato da piccolo, andando dietro mio padre e i miei zii. Altre cacce, molti decenni fa. Non ne ho ancora abbastanza, la vivo come passione, a volte una dipendenza, sempre d'istinto, mai razionale.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

mi sono innamorato di caccia un settembre del 1984 , avevo 10 anni e mio nonno decise di portarmi con se , ricordo mia madre che diceva in dialetto ( mo puro issu mbastavi ti pa ) mio nonno bacio mia madre e gli disse che saremmo tornati la sera ........................
da quel giorno mio nonno non andò più a caccia da solo .
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

io sono nato in una famiglia di cacciatori a sei anni andavo a caccia con mio papà e lo faccio tuttora nel nostro capanno in montagna , i miei nonni erano cacciatori e mi anno lasciato la passione nel cuore e spero di fare cosi con imiei figli e nipoti
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

mio padre andava a caccia, anche se ora nn rinnova piu'......e da piccolo i piaceva portare sempre i cani nei boshi....
e cosi è nato il tutto...
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

mio papà e mio nonno prima di lui erano cacciatori e io fin da piccolo li ho sempre seguiti, vien da sè che io a 18 anni ancor prima di prendere la patente avevo già in tasca la licenza di caccia!!!!

Anche il mi figliolo piu`grande ha fatto come te,ma quanta passione aveva in corpo,la mattina si alzava prima di me,sono riuscito poche volte la domenica a lasciarlo a letto.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

sto leggendo con attenzione tutti gli interventi, tutti molto belli perchè, soprattutto raccontano di caccia e di vita. Ma permettetemi di evidenziare in modo particolare gli interventi di alcuni ragazzi che stanno aspettando con ansia di superare l'esame per il pda. Grazie a questi ragazzi a prescindere da come si avvicinano all'ars venandi e in bocca al lupo per l'esame e le vostre future cacce.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Purtroppo non vengo da famiglia di cacciatori pero abitando in campagna avevo molti vicini di casa che andavano a caccia e mi portavano finito il militare o preso la licenza.
 
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