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In Alabama... Peccato che sono protettissimi. E forse e' per questo che ce ne sono tantissimi. In Europa, fra la caccia che gli fanno in tanti paesi, e l'antropizzazione, non mimeraviglio se tanti si lamentano che non ce ne sono pu' come una volta. Dalle e dalle, se scassano pur' 'e metalle.
 
La pressione venatoria non può incidere più di tanto sui contingenti visto che i censimenti danno la spece tordo stabile numericamente. Semmai è l'eccessivo disturbo ambientale ( case, luci, strade, modalità modificata di raccolta olive anticipata rapporto il passato ecc. ) poi ci metto anche il disturbo creato da una caccia sempre più indirizzata al migratore a pois causa divieti di prelievo di storni celletti ecc., ma soprattutto ci metto il cambiamento climatico con innalzamento di temperature che offrono habitat idonei in luoghi altrimenti impervi come una volta.
Credo comunque che dovremmo prendere tutti noi cacciatori, coscenza della situazione, modificando l'atteggiamento ancora oggi troppo incentrato sul carniere piuttosto che su un'attenta gestione.
Si dice che bisognerebbe " specializzarsi ". I tordi sono fermi nei luoghi sporchi e bisogna " scacciarli ", ma i tordi ci sono sempre stati negli sporchi, soprattutto fin quando le macchie non si spogliano ed allora sono costretti a " traccheggire " spollare e rientrare per andare in pastura. Una volta la scaccietta era praticata da pochissimi, perchè qualche tordo si è sempre spizzicato nella classica modalità di caccia, la stessa che molti vanno a praticare anche nella patria dell'elezione per questa caccia ovvero la Spagna, dove si sognano di portare il turista venatorio a fare gli scacci e se così fosse chissà quanti ne uscirebbero fuori. Oggi si và in Spagna per medie garantite o sperate che siano, di 1/3 rapporto quelle che erano 10 e più anni fà.
Il calendario spagnolo è invidiato da noi italiani, ma là dove si caccia fino a febbraio inoltrato, il via al prelievo è a Novembre, ovvero vengono lasciati tranquilli durante il critico periodo della migrazione dove dà noi si fà danno vero con sistemi non proprio rispettosi, quasi costretti ad usarli un pò tutti per raccogliere qualche uccello. Poi se si vuole sparare qualche cartuccia bisogna specializzarsi e fare cose che nulla c'entrano con la vera e tradizionale caccia a quello che è rimasto tra i pochi selvatici veri in calendario
 
Non può essere la caccia fattore limitativo dei tordi...
siamo 1/3 meno di 10 anni fa e 2 anni di covid hanno bloccato tutto e tordi sono rimasti sulle solite medie di presenze
 
"Sono arrivati a migliaia di tordi" e ne sono passati milioni. Come tutti gli animali, hanno la necessità di mangiare e la preoccupazione di non essere mangiati. Se si parte da questi presupposti, allora si capisce dove sono. Auguro a tutti una buona serata.
Luigi.
 
Concordo perfettamente sulla tua analisi,ma non sento nessuno parlare di 2 fattori importantissimi che hanno modificato almeno nel nostro territorio la caccia al tordo;
la migrazione( e non solo dei tordi) ha un elemento di disturbo enorme conla presenza di migliaia di pale eoliche ed impianti di pannelli fotovoltaici,vi ricordo che sembrano degli stadi da calcio di notte,e poi nessuno parla della percentuale di territori che sono diventati parco,io vivo fra il parco della Murgia ed il parco dell'Ofanto,ma secondo voi gli animali non si trasmettono anche geneticamente i luoghi dove nessuno li disturba?
Molti parlano di olive ed oliveti,non ricordando che tordi e merli prediligono le bacche che oltremodo neiu Parchi con l'abbandono della pastorizia crescono a dismisura.
Io ,considerando le mie 52 licenze e visto l'andamento sempre più negativo degli ultimi 5 anni purtroppo credo,e spero di essere smentito che questa sarà un tipo di caccia sempre meno "remunerativa".
 
Sono d'accordo in parte con quanto da te scritto. In primis qualche tordo si spizzica ancora nella classica modalità, anche se per quanto mi riguarda è l'UNICA MODALITA' con cui andrebbe cacciato. Mi scappa da ridere quando leggo che la patria d'elezione per questa caccia è la Spagna quando fino a circa 30 anni fa non sapevano nemmeno com'era un tordo e siamo stati noi italiani ad esportare la caccia al tordo in terra spagnola. Fidati che purtroppo in Spagna in qualche zona più di una volta hanno praticato la caccia al rastrello quindi anche loro non sono esenti da questa discutibile modalità di caccia. Parlare di lasciare tranquilli i vari turdidi nel periodo di migrazione mi sembra follia, perchè non mi sembrerebbe corretto nei confronti dei colleghi del Nord che purtroppo per cacciare il tordo si devono accontentare del periodo di passo perchè nei mesi successivi rimane ben poco. Detto ciò i tordi ci sono, come sempre, come ogni anno! Naturalmente ci sono annate migliori e annate diciamo peggiori, com'è sempre stato! Purtroppo i migliaia di parchi e parchetti che sono stati istituiti in tutta Italia non permettono di avere una percezione reale della presenza dei turdidi ma ti posso garantire che i tordi ci sono!
 
CIao a tutti...condivido in pieno quanto detto da voi però mi sento di dire in riguardo al tordo che per il loro giusto ed equilibrato habitat hanno bisogno sia del bosco o sporco come diciamo dalle nostre parti ma soprattutto del coltivato che purtroppo ogni anno questa condizione viene meno...faccio un esempio...mio Nonno è mio Padre che all'ora si dedicavano a questa caccia cacciavano nelle zone dove ora io frequento e vi garantisco che sono totalmente cambiate scomparendo quasi del tutto il coltivato e lasciando posto all'inconto. Per cui dipende dalle condizioni climatiche dalle temperature ma anche e soprattutto dall'habitat che inevitabilmente in ogni parte è cambiato...sono certo che la diminuzioni di questi animali affascinanti non dipende da noi cacciatori ma come ho detto da questi fattori in più aggiungo anche agli agenti chimici che vengono utilizzati in agricoltura...cqe l'unica cosa certa che da tanti anni almeno dalle mie zone questi uccelli sono drasticamente diminuiti...un saluti a tutti voi..a presto Edoardo​
 
Il problema per quanto riguarda la caccia al tordo non è che il tordo ha cambiato abitudini si è semplicemente adattato alla mutate condizioni climatiche e alle modifiche del territorio. Piccolo esempio il tordo si è sempre dedicato allo scavo,se in passato lo scavo era limitato a novembre ed in seguito il freddo e il gelo lo spingevano alla ricerca di olivi tra gli oliveti attualmente le mutate condizioni climatiche fanno sì che si dedichi allo scavo sino a dicembre ed oltre quindi spollo,tracheggio e rientro hanno risultati scadenti.Le modifiche del territorio hanno inoltre influito notevolmente su questo tipo di caccia, il taglio di un spineto altro piccolo esempio personale in un posto di mia conoscenza a Rosarno ha fatto seguito alla scomparsa del tordo in quel determinato luogo; insomma come ha detto qualcuno prima di me bisogna adattarsi alle modifiche o dedicarsi ad altri tipi di caccia in determinati periodi della stagione venatoria.
 
Per me la caccia non apre e chiude come da calendario con tanto di giorni ed orari indicati . Mi piace ancor più controllare i territori a caccia chiusa e nei giorni di silenzio venatorio a caccia aperta. Ebbene nei parchi tutti questi tordi non li vedo come una volta o come addirittura quando non erano off limits e vi garantisco che ci vado a controllare soprattutto quando sono in puglia da fancassista
 
Parlo per l'unica realtà che conosco: colline e costa livornesi, una parte della maremma.
Finito il passo di tordi se ne vedono 1/5 di 20 anni fa.
Visto che una buouna parte delle leccete e dei boschi in genere che fungevano da dormitori sono stati tagliati mi viene spontaneo pensare che se non hanno posti sicuri per la notte abbandonino suddetti posti.
Troppo semplicistico?
 
Anch'io confermo quanto sopra descritto in merito alla diminuzione del tordo (ma anche di altri migratori un tempo numerosi ed oggi scomparsi come i verdoni, gli strillozzi, i frosoni ecc.) al momento del passo. Soprattutto non si fermano più.
Vado a caccia con la mia licenza dal 1985 e prima accompagnavo i cacciatori che mi portavano con loro. Non credo che tale diminuzione sia dovuta alla caccia perché essa riguarda, come ho accennato sopra, anche specie che non sono cacciabili. Però che ci sia è innegabile. Andare a rientro oggi è pura perdita di tempo in confronto a quello che era fino a vent'anni fa. Le scacciarelle lungo i fossi che si facevano allora erano delle sparatorie incredibili. Oggi non le fa più nessuno per mancanza di materia prima.
 
La diminuzione del tordo di cui parlate, non è riscontrata da nessun organo scientifico del paleartico occidentale. In parole povere passano come prima ma si fermano in luoghi diversi da prima (compreso il nord Africa forse più sicuro per loro rispetto all Italia). Quindi credo sia giunto il momento di finire il teatrino delle mazzolate sulle parti basse nostre, già ci sono gli animalari a darcele. Eh... Oggi mi girano. Ciao!
 
Io,capannista sulle prealpi dove il tordo si caccia con richiami e appostamenti a regola d arte ed è di passo e dopo i primi di novembre nn se ne vede più uno posso solo dire che,rispetto a 20/30 anni fa mediamente ne passano molti di più(a parte anni storti che ci sono sempre stati).È vero,pasturano e si fermano sempre meno ma il passo nelle prime ore del mattino è costante e abbondante molto più di prima...Se poi si aggiungono i richiami allevati a mano e il fotoperiodo che mette in campo cantori in forma strepitosa per tutta la durata del passo(cosa impossibile da ottenere fino a 20 anni fa)si capisce perchè ormai fare quota(30 capi in lombardia)è una cosa che succede più volte in una stagione"normale"mentre in passato era un evento che succedeva solo in annate eccezzionali ed era così per quasi tutti i capanni....Quindi,per mia esperienza e numeri alla mano,di tordi ne passano sempre più,molto meno inclini a fermarsi ma numerosissimi durante il passo.
 
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