Dopo il "ripiegamento" vicino casa di ieri mattina causa sonno,stamani non ho tardato e come mi ero ri-promesso ho tentato la sorte nel posticino pensato..quando sono arrivato dinanzi la fuciliera il 12 era già pronto infoderato e la cartuccera riempita dalla sera prima con diverse borra feltro..conosco il posto bene per il rientro,e in quelle circostanze te li vedi arrivare per benino..la mattina invece,in senso contrario,le situazioni si complicano in quanto, probabilmente,sarebbero arrivati da un bosco di lecci posto piuttosto in alto verso un canalone di rovi e macchia bassa posto in basso e nel buio più cupo...siccome,a volte,le cose semplici non mi piacciono,prendo la brillante decisione di rimettere a posto il 12 e di prendere il fratellino minore...manciatina di sigarettine sempre con borra feltro nel gilet e si parte...
arrivo in postazione dopo una camminata di una 15ina di minuti in uno stradello di bosco dove in fondo si apre una vignetta di una 20ina di filari ormai spogli..la zona è molto al buio e non metto niente come copertura..parte lo spollo, indubbiamente scarso ma che alla fine sarà pieno come non mai....riesco a sparare a 4 tordi e ad un merlo... l'emozione di vedere quelle palline nere arrovesciarsi in aria dopo aver lasciato piccolissime ciuffettate di penne è impagabile..poco,pochissimo rumore,scalciatine impercettibili...un "fuscello" che come lo giri arriva subito dove deve arrivare...e come ci arriva!
Con il fratellone avrei tirato ad un tordo in più,che invece di fare la traiettoria prefissata ha scordonato sul bosco..ma sicuramente non avrebbe regalato le solite sensazioni.
Billo si confonde non poco per fare i recuperi nella macchia sottostane a dove ero resa fradicia da una guazza notturna più simile ad una piovuta...ma alla fine anche lui ha la meglio e si torna alla macchina a bottino pieno.
Sempre più convinto dal piccolissimo calibro.