Concordo in pieno. Per me cacciare 4/5 mesi l'anno, peraltro consecutivi, è senz'altro più che sufficiente, anzi dire anche troppo. L'ho già espresso più volte che personalmente dopo aver cacciato intensamente (in ogni caso quasi sempre max 3 gg a settimana, in quanto ritengo lo staccare, riposare, il preparare importante così come il cacciare stesso), i mesi da settembre a dicembre arrivo a gennaio scarico ed appagato e, personalmente, ogni anno, mi impongo da solo periodi più o meno lunghi di riposo. E' poi probabilmente vero che chiudendo prima la caccia abbiamo visto un proliferare di alcune specie -colombacci su tutti, ma anche acquatici- che durante il ripasso si fermano e svernano più numerosi e volentieri sui nostri lidi rispetto a quando la caccia era aperta fino a marzo. E' anche vero che concedere agli anticaccia la possibilità di negoziare e/o togliere qualche mese/periodo di caccia è senz'altro pericoloso perchè a questi #miserabili interessa solo il pretesto per chiudere definitivamente ogni forma di caccia in Italia. Allora che fare? Lasciamo il periodo di caccia così come è auspicando che aumenti il rispetto, l'autodeterminazione e l'etica venatoria di noi cacciatori, e, magari, lancio una altra provocazione, provare ad intervenire sui giorni di caccia aperta che, forse, 3/4 a settimana sarebbero più che sufficienti. Tutti dovrebbero capire che se si perde un giorno di caccia, se un giorno non si firma il cartellino, magari il giorno di passo più intenso, magari il giorno con più selvatici a disposizione non è che finisce il mondo, anzi: la caccia non deve essere una routine o, peggio, un lavoro e, lasciare riposare, ingrassarsi e riprodursi i selvatici potrebbero essere nuove ed altre occasioni per il futuro. Personalmente penso che l'unica cosa veramente importante è che la possibilità di andare a caccia duri per sempre, anche per future generazioni che vorranno seguirci nella nostra insuperabile passione,