Merlo, selvatico di cui si parla ma pochi ne sanno qualcosa

Ho sempre avuto a che fare coi merli, anzi me li sono sempre cercati, mi piace il selvatico, mi piace la loro furbizia, mi piace il tiro di stoccata, un pò meno quelli di entrata, troppo facili, ma una volta insediati in una zona diventano difficili, piu volte hanno salvato la stagione, l'altr'anno ne presi un bel pò senza allontanarmi troppo dalle mie zone, erano di passo svernanti, uno anche inanellato a Budapest, bello lo spollo ai merli, compaiono all'improvviso dalla macchia non senza aver lanciato quel "cioc" che ti fa alleprare, ancora li sento a differenza dei tordi e i roscioli, una volta mi piaceva anche insidiarli nello scaccio fra le spinare con il cane, ma bisogna essere in due, a differenza del tordo che si palesa subito all'incalzare del cane il merlo regge fra gli spini e parte sempre all'ulltimo basso ed a volte parte indietro lanciando la sua risata🤣, gran bel selvatico, il segreto per trovare i merli è individuare le pasture, senza quelle è inutile perderci tempo.
 
il merlo a parte nel periodo di passo, è difficile che incroci le mie canne se non in qualche rientro/levata e gli ultimi giorni di dicembre alle edere. Come già detto da qualcuno se cacciato in scaccia può dare delle soddisfazioni anche per la fucilata. Quest'anno c'è stata una buona entrata ma poi nei posti che frequento hanno sempre latitato... Anche di gennaio alle edere, dove ne vedevo sempre un buon numero, il numero visionato è stato tendente allo scarso.

Saluti
 
se li vai a cercare ne trovi e parecchi, mi viene da pensare che siano diventati mooooolto furbi, se si può dire, hanno imparato a involarsi appena arrivi con la macchina, al minimo rumore senti il loro chioccare che ti saluta, al capanno arrivano e si mettono sempre al coperto o fuori tiro di tanto quanto basta, ma ce ne sono............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!

Sottoscrivo ogni parola, credo tu abbia definito il comportamento del merlo alla perfezione.
La loro furbizia non ha eguali D:
 
Dalle mie parti, sud Italia, è al contrario, ossia a mano a mano che trascorrono i mesi la loro presenza si intensifica. In settembre ottobre quasi del tutto assenti. Da novembre poi iniziano a incrementare. In dicembre è possibile fare belle cacciate in cui il 70 % dei capi abbattuti so "camice nere", come le chiama lei
 
se li vai a cercare ne trovi e parecchi, mi viene da pensare che siano diventati mooooolto furbi, se si può dire, hanno imparato a involarsi appena arrivi con la macchina, al minimo rumore senti il loro chioccare che ti saluta, al capanno arrivano e si mettono sempre al coperto o fuori tiro di tanto quanto basta, ma ce ne sono............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!
 
Non pratico la scaccia e quindi non so dirne la consistenza nei fossi e nelle siepi. Ma anche cacciandolo solo a capanno fisso la mattina e la sera al rientro posso dire di incontrarne sempre tanti ogni anno.... Una specie in eccellente salute direi...

Anche (o soprattutto) nei giardini delle abitazioni e nelle aiuole in città...
 
Adesso stanno lavorando sul tordo per portarlo al 31/12. Poi inizieranno con il merlo togliendo ulteriori giornate anche a questa speci, poco ma sicuro .......
 
D'accordo con il giovane autore dell'articolo. I merli sono in ottimo stato di conservazione, gli piace vivere però in un ambiente leggermente diverso rispetto a quello del tordo bottaccio. Il cacciatore persegue principalmente quest'ultimo e quindi, non svolgendo una caccia specifica al merlo, spesso, ne diserta più facilmente i luoghi dove potrebbe incontrarne in maggior numero.
Se in novembre-dicembre si batteranno i costoni di montagna tra i 500 e i 1000 metri o vi troverete a fare spolli e rientri nelle faggete intricate e confuse con rose canine, ligustro, biancospino e prugnoli, ci si accorgerà che i merli saranno il piatto forte degli avvistamenti del cacciatore.
Ogni anno, per quattro o cinque volte, tra fine ottobre e novembre, mi dedico al rientro con un paio di amici; osservare i branchetti di tre, sei merli che attraversano gli stradelli e le "spaccate" tra due "fittumi", fa pensare all'abbondanza e a una caccia sobria e praticabile senza troppe difficoltà poiché in questi posti gli spazi sono enormi e la concorrenza molto meno pressante.
Per intenderci: il rapporto degli abbattimenti tra merli e bottacci è di circa 4 a 1 in favore della camicia nera. Poi, verso dicembre, il numero dei merli, calerà drasticamente mano a mano che le pasture gelano o terminano.
Ottime cacciate anche verso monte Guadagnolo, in principio d'inverno, ma lì è altra storia poiché i "preti" vanno a braccetto con "roscioli e cesesse".
Caccia prevalente ai merli si fa allo scaccio, in tre o quattro fucili (ma anche di più)e cani scaccini. Lì , "turdus merula", paga un dazio davvero importante.
Poi i chioccolatori , con la loro pazienza e il loro battere a tappe macchie e cedui intricati fan diventare poesia l'insidia procurata al merlo...
poi ancora, alla fine, molto dopo, i tordajoli. Rientri e spolli più bassi ti propongono, a volte, passeggi graditi verso i roveti notturni di questo meraviglioso selvatico. Le due o tre piume, soffici, che dichiarano colpita la preda al far della fucilata, sembra riempano l'aria gagliarda , tesa controvento al becco giallo od olivastro che sia.
 
L'ultima volta che andai a Grottaferrata, 13 anni fa, ce ne erano diversi di merli intorno casa, ma ne' piu' ne' meno di quanti ce ne fossero durante gli anni fine '60 e principio '70., quando ogni tanto arricchivano il mio carniere quando cacciavo fra Frascati e Grottaferrata, nel bosco sotto Villa Cavalletti, dove avevo un capanno. Invece tredici anni fa di passeri non ne vidi piu' quasi niente. Prima di emigrare (1975) era pieno di passeri, e gli storni si vedevano soltanto dall'autunno al principio della primavera. Invece di storni ce ne erano dappertutto, quell'estate. Mi ricordo che verso la fine degli Anni '60 mi stupii di vedere un paio di storni d'estate nella pineta di Castelfusano, dove ero andato a pomiciare con M.E., la mia ragazza di allora.
Ho sempre considerato i merli molto piu' furbi dei tordi, almeno quelli stanziali, che erano esperti di balistica e di cacciatori. Col fischietto a volte ero capace di far venire giu' un bottaccio da altezze siderali. Al chioccolo i merli magari mi rispondevano dal folto una volta o due, se pure non mi ignoravano del tutto, ma non venivano mai a tiro. Certo, io non ero ne' un buon fischiatore ne' un buon chioccolatore, ma i tordi li fregavo lo stesso, mentre con i merli era meglio se stavo zitto e ben nascosto e ogni tanto uno, traccheggiando da Villa Cavalletti al bosco sottostante, mi capitava a tiro, magari posandosi sul "seccarone" davanti al capanno. In Sabina, allo spollo negli uliveti, la media di merli venuti a tiro ed abbattuti (almeno quella mia) era di due merli ogni cinque o sei tordi. Ma quasi tutti non erano quelli stanziali, adulti, nero-carbone e becco-gialluti--quelli che sapevano leggere e scrivere.
 
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