D'accordo con il giovane autore dell'articolo. I merli sono in ottimo stato di conservazione, gli piace vivere però in un ambiente leggermente diverso rispetto a quello del tordo bottaccio. Il cacciatore persegue principalmente quest'ultimo e quindi, non svolgendo una caccia specifica al merlo, spesso, ne diserta più facilmente i luoghi dove potrebbe incontrarne in maggior numero.
Se in novembre-dicembre si batteranno i costoni di montagna tra i 500 e i 1000 metri o vi troverete a fare spolli e rientri nelle faggete intricate e confuse con rose canine, ligustro, biancospino e prugnoli, ci si accorgerà che i merli saranno il piatto forte degli avvistamenti del cacciatore.
Ogni anno, per quattro o cinque volte, tra fine ottobre e novembre, mi dedico al rientro con un paio di amici; osservare i branchetti di tre, sei merli che attraversano gli stradelli e le "spaccate" tra due "fittumi", fa pensare all'abbondanza e a una caccia sobria e praticabile senza troppe difficoltà poiché in questi posti gli spazi sono enormi e la concorrenza molto meno pressante.
Per intenderci: il rapporto degli abbattimenti tra merli e bottacci è di circa 4 a 1 in favore della camicia nera. Poi, verso dicembre, il numero dei merli, calerà drasticamente mano a mano che le pasture gelano o terminano.
Ottime cacciate anche verso monte Guadagnolo, in principio d'inverno, ma lì è altra storia poiché i "preti" vanno a braccetto con "roscioli e cesesse".
Caccia prevalente ai merli si fa allo scaccio, in tre o quattro fucili (ma anche di più)e cani scaccini. Lì , "turdus merula", paga un dazio davvero importante.
Poi i chioccolatori , con la loro pazienza e il loro battere a tappe macchie e cedui intricati fan diventare poesia l'insidia procurata al merlo...
poi ancora, alla fine, molto dopo, i tordajoli. Rientri e spolli più bassi ti propongono, a volte, passeggi graditi verso i roveti notturni di questo meraviglioso selvatico. Le due o tre piume, soffici, che dichiarano colpita la preda al far della fucilata, sembra riempano l'aria gagliarda , tesa controvento al becco giallo od olivastro che sia.