Il tiro di terza canna... Utile, per sfizio, o dannoso?

interessantissimo legame tra il terzo colpo e i primi due. Ti ringrazio nuovamente per avermi delucidato ;)
 
Pur avendoti riportato un'esperienza in cui la terza canna di un amico fece la differenza tra una cacciata fruttuosa ed un cappotto, personalmente anche col basculante non è detto che spari la seconda canna.
Quest'anno per esempio, mentre ero a caccia su delle piane golenali in cerca di beccaccini (pallini del 10 in prima canna e 9 in seconda) la mattina seguente alcune deboli nevicate che la sera prima avevano interessato i terreni appena più in alto di quella zona, ad un certo punto, incalzati dalla mia setter da un canneto parte una coppia di bei maschi di germano reale.
Al primo sparo d'istinto, stoccando e cade come un cencio; al secondo invece, nonostante fosse ancora perfettamente a tiro decido di non tirare, vista la cartuccetta che avevo in canna.
L'idea di una coppiola di germani ancora mi tormenta e vista la distanza anche con il numero 9 avrei potuto abbatterlo, ma l'istinto mi disse di non farlo perchè se lo avessi solo impallinato senza abbatterlo sarebbe stato uno spreco inutile di selvaggina e così mi godei il bottino tutt'altro che magro di un unico germano.
 
Molto interessante l'accostamento tra etica, normativa e utilità. Ci farò sicuramente un pensiero ;)
 
Giovanni come ti scrissi in un MP, ( messaggio privato che hai minacciato di rendere pubblico senza il mio consenso rivelando in questo modo quello che sei, una persona che si riempie la bocca di belle parole quando sei su un palcoscenico ma che alle spalle non esita di colpire slealmemte. Per tua informazione io il messaggio l' ho inoltrato a chi di dovere) sei molto abile a rigirare le frittate lagnandoti e tirando in ballo la tua libertà di espressione. Tattica che forse può ingannare chi ti legge, ma ognuno è libero di credere a ciò che vuole. Detto questo, ti ribadisco di limitarti a commentare senza lanciare né provocazioni né offese. Ti ripeto, è questa è la seconda volta, che tali atteggiamenti non saranno più tollerati. Hai un pregresso che ha stancato molti. Resta nel tuo e non permetterti più di fare commenti sgradevoli verso chicchessia
 
Per tornare in tema, il 3 colpo , come già detto da molti, dipende dal tipo di caccia ( e dal tipo di fucile usato). Se sia utile o meno è un fatto personale. Personalmente nel tipo di caccia che faccio , escludendo ovviamente l'uso del sovrapposto, mi risulta difficile utilizzarlo, a dir la verità non è mai successo neanche di pensarci perchè non sparo di stoccata (mio limite) e ritengo che se alla seconda botta il volatile se ne va indenne , va bene così. Lo trovo utile solo nel caso sia necessario doppiare in istantanea la seconda botta che ha spiumato senza abbattere. Quindi è utile averlo, ma andrebbe utilizzato con criterio.
 
Se le mettiamo su l'utilità ,il terzo colpo dipende da che caccia pratichi:per determinati selvatici può servire per altri è inutile ad esempio a beccacce per quanto mi riguarda gli abbattimenti avvengono all '80% con il primo colpo ,il terzo risulta inutile; ad anatre invece serve e come in presenza di stormi numerosi .
 
Ho preso la licenza a 18 anni, nel lontano 1980 ed avuto il pda con tesserino ecc a gennaio 1981 di un anno che si cacciava sino al 10 marzo. Ho cominciato con il sovrapposto S55 di mio Zio, primo fucile comprato l'anno dopo un S 56 ( mi sembra ) e poi un sogno realizzato con denari vinti al casinò delle Seicelle, sempre un sovrapposto, ma il top Perazzi ... ovviamente da caccia e non da tiro. Poi tra una padella e l'altra ..... e qui apro una parentesi : visto che nessuno nasce imparato a tal proposito i tanti soloni dell'etica, cosa ne pensano dei molteplici ferimenti che fanno i novelli seguaci di Diana ? Li costringiamo ad un coso quinquennale al tiro prima di essere avviati all'Ars ?
Chiusa la parentesi off topic, scrivevo, tra una padella e l'altra, comincio ad avere risultati buoni, ma comincio anche a frequentare amici cacciatori " auto muniti " ;) ... ed haimè, a fine cacciata la loro saccoccia era più gonfia di selvaggina, per quel che contava il carniere ... ed allopra, c'era più selvaggina ed il carniere era importante, all'epoca, qualità non era in linea con quantità e quest'ultima era preferita, quasi fosse una gara. Limiti ce ne erano pochi, basta pensare che Storni e Passeri erano abbattibili senza un massimo prelevabile e di tordi in sardegna se ne potevano incarnierare 50 al dì. Niente da fare, l'automatico con i 3 colpi aveva una marcia in più, anzi un tordo in più ogni occasione si presentasse con opportunità di tiri multipli o scarsa mira, oppure anche perchè spesso, dietro un tordo se ne paventava subito un'altro e mentre avevo il basculante aperto il terzo colpo avrebbe fatto comodo. Quello comunque che conta è il fatto che nel 1992 passato all'automatico, in fatto di carniere, da tordarolo, la situazione è cambiata.
Non ancora poi con doti eccezionali, il terzo colpo spesso significava colpire il selvatico e chi conosce la caccia ai tordi sà che a volte un tordo al limite del tiro al primo colpo, a volte si avvicina ai colpi successivi. Poi con l'avvicinamento alla caccia agli acquatici ... addio 2 colpi e solo iddio sà quanto farebbe comodo il quarto, quinto .... ottavo.
Però sono sempre stato rapito dal fascino verso i basculanti, ed allora, quando ho potuto, ho risolto il problema tra cuore e testa, meglio il fascino del basculante o il vantaggio dell'automatico ? [1] ... me so comprato l'automatico basculante
 
Ho sempre usato le doppiette, salvo x prova il 121 negli anni settanta . Recentemente è entrato in mio possesso, usato solo una volta a capanno (che titengo sia il luogo ideale ed unico per tale arma) vi dirò che il crik-crok del carrello mi da pure fastidio . Terzo colpo mai sparato.
 
Sicuramente l'automatico ha una marcia in più, questo si sapeva prima di questa discussione, però la doppietta e il sovrapposto rimangono le armi più utilizzate dai cacciatori italiani. Pur valutando l'automatico più performante dei fucili a due colpi e non solo per il terzo colpo, considerando i pro e i contro, la maggioranza dei cacciatori ha preferito rinunciare al terzo colpo a favore dei basculanti a 2 colpi. Posso cacciare solo con due colpi, però come ho già detto, ogni tanto per sfizio caccio con l'automatico a 2 colpi, lo faccio ogni tanto, non lo farei mai per sempre, anche se fosse consentito cacciare con tre colpi, preferisco la comodità del basculante al colpo in più dell'automatico.
 
Ognuno caccia come vuole etica o non etica (questa parola lasciamola agli amici ambientalisti) già abbiamo troppe limitazioni dobbiamo farci le pizze mentali tra noi di come andare a caccia. Senso o non senso tirare ad un animale a 60/70 m non vedo nulla di male, gli sparatori ci sono sempre stati e sempre ci saranno meno male altrimenti le armerie farebbero la fame
 
che un animale in volo sia più vulnerabile è risaputo, in volo offre più superfice e quindi prende più pallini oltre che scoprire parti vulnerabili, le anatre poi che da posate oltre alle ali chiuse e la minor superfice, hanno pure metà corpo sott'acqua da ferme sono ancora più dure...però a 50 m (misurati) si abbattono...di contro a fermo anche se l'animale è più duro è più semplice mettergli il centro della rosata addosso.
 
purtroppo sono attimi, frazioni di secondo...ma dagli errori si impara, se era a tiro bisognava sparare...se avevi in canna una cartuccia del 4 avresti sparato ma ciò non escludeva il possibile impallinamento senza abbattimento.
 
Appunto, infatti è proprio per l'ultima cosa che hai detto che la discussione ha preso, inevitabilmente, la piega etica. Sparare ad un tordo a 60 metri con pallini/strozzatura configurati per prenderlo bene a 25, è un argomento che ti apre un mondo. E' lecito? E' etico? Ha senso? Che ruolo ha il cacciatore nella Natura? e tante altre domande interessanti ;)

Ma questo ragionamento lo puoi applicare in generale su molti aspetti della vita. Per rimanere con i piedi per terra allora ti chiedo se ha senso sparare con un calibro 20 grammature del calibro 12, oppure, nonostante gli universalmente riconosciuti limiti di velocità, è lecito/etico continuare a produrre veicoli che raggiungono velocità doppie rispetto a quei limiti?

Secondo me stiamo parlando del sesso degli angeli!

Sparare a un tordo a 60 mt. con una cartuccia che con molta probabilità non avrà un potere lesivo a quella distanza equivale a dire che avrai inquinato e fatto rumore inutilmente. E se invece un pallino riuscirà a prendere il tordo e a ferirlo? Se sarai fortunato recupererai il tordo, altrimenti, avrai ferito e costretto alla morte, in maniera insensata, un tordo! E' difficile da accettare ma questa è la nuda e cruda realtà!

Sta all'individuo porre i limiti alla propria libertà!

E a un tordo a 60 mt. con una cartuccia che ha il suo massimo a 25 mt. puoi sparare anche di prima canna con un basculante.

Ciao
Stefano
 
Ho letto da qualche parte, credo che fosse una Diana di tanti anni fa, che una delle tante cause della rarefazione e quasi estinzione della starna in Italia fu l'uso degli automatici, insieme a limiti di carniere troppo generosi o, nel passato, inesistenti. Nel Montana, dove le starne "te cecavano l'occhi" per davvero, perche' pochissimi le cacciavano e perche' le enormi piane del Montana e le coltivazioni di grano sia primaverile che invernale erano molto simili alla loro patria d'origine, l'Ungheria, un paio di cacciatori con automatici a cinque colpi avrebbero potuto abbattere da una brigata anche sette o otto starne. Ma il limite di carniere era di sei starne al giorno nel tascone o in auto, e dodici in possesso a casa (i guardiacaccia negli U.S. possono ottenere mandati di perquisizione e frugare nei frigoriferi e surgelatori). Nel Montana ai miei tempi (dal '77 all'84) si potevano usare fucili a ripetizione manuale (a pompa) o automatici senza "tappo" al sebatoio per la selvaggina stanziale, e probabilmente ancora sono permessi per la stanziale soltanto, ma di sicuro non so. Ma come ho detto, pochissimi cacciavano le starne, ed il paese era cosi' enorme e le starne cosi' numerose che se i due cacciatori di cui sopra avessero prelevato quasi un'intera brigata e se, ribattute le altre, avessero completato il loro limite, quelle 12 starne sarebbero state una goccia nel mare. Di brigate ne trovavo a volte anche sette o otto al giorno, certe anche di una cinquantina di individui. E quasi sempre le uniche schioppettate che sentivo erano le mie. Neanche mi serviva il cane per trovarle, perche', almeno al principio della stagione, non erano affatto smaliziate, e non pedinavano prima di frullare. Io usavo un Remington 870 a pompa, a cinque colpi e senza tappo. Le coppiole erano cose da tutti i giorni, e qualche tripletta poteva anche capitare, ma raramente. Torniamo all'Italia. In quel di Leonessa, fra Leonessa ed Amatrice, ho visto comitive di ternani con cani ed automatici che cacciavano a rastrello e praticamente distruggevano tutte le brigate di starne. A quell'epoca i cacciatori erano tanti, e quando non c'erano limiti di carniere e gli automatici divennero comunissimi fra i cacciatori, credo che sia proprio vero che le popolazioni di starne vennero ridotte al punto senza ritorno. Nei giorni successivi all'apertura in quel di Leonessa, se ne trovavi una, di starna, gia' eri fortunatissimo. Epppure il giorno prima le sentivi cantare da tutte le parti. Naturalmente, come ho scritto al principio, ci furono altre cause concomitanti, dalla pratiche agriculturali che cambiarono, antiparassitari, concimi chimici, mietitura del grano effettuata senza riguardo per i nidi ancora attivi, nocivi pennuti e pelosi, ecc.

Con questo non dico che gli automatici siano diabolici per se' stessi. Tutto dipende da chi li impugna e dall'uso che ne fa. Ribadisco che per me il terzo colpo aveva ragione di essere, nel mio automatico, come "assicurazione" contro la perdita di selvatici feriti. Poi, ad anatre, se padelli due volte, l'anatra che hai padellato sara' gia' fuori tiro dopo la seconda padella.

L'automatico lo uso ancora per i tacchini, perche' le cartucce 12/76 con 57 grammi di pallini al tungsteno in un basculante farebbero quasi altrettanto male a me quanto ne fanno al tacchino. Per le tortore e le cornacchie ormai non uso che il sovrapposto e la doppietta, ambedue cal. 20.
 
Ma ci mancherebbe altro.
Ammettere di sparare "un colpo un po' più forzato" rispetto al primo e al secondo, non è "ammettere di essere idioti", semplicemente mi sarebbe piaciuto capire le dinamiche psico-fisiologiche che intercorrono nei cacciatori di semiautomatici ;)
 
purtroppo sono attimi, frazioni di secondo...ma dagli errori si impara, se era a tiro bisognava sparare...se avevi in canna una cartuccia del 4 avresti sparato ma ciò non escludeva il possibile impallinamento senza abbattimento.
Ma vedi, il fatto è che qui non stiamo parlando di dati certi. Di certo si sa solo che:
1) se non spari il selvatico resta sano
2) se spari, la probabilità di prenderlo diminuisce con la distanza.

Date queste due assunzioni, secondo me bisogna lavorare di PROBABILITA' nel capire se l'abbattimento si può fare o meno. Probabilità è la parola magica
 
Ma vedi, il fatto è che qui non stiamo parlando di dati certi. Di certo si sa solo che:
1) se non spari il selvatico resta sano
2) se spari, la probabilità di prenderlo diminuisce con la distanza.

Date queste due assunzioni, secondo me bisogna lavorare di PROBABILITA' nel capire se l'abbattimento si può fare o meno. Probabilità è la parola magica

La parola magica è libertà per me, nel rispetto delle leggi
 
La parola magica è libertà per me, nel rispetto delle leggi

Carissimo Angelo, condivido il Tuo sacrosanto pensiero per la libertà, nel rispetto delle leggi. Scegliere di sparare o meno ad un selvatico, ritenendolo alla giusta distanza o oltre, dipende solo ed esclusivamente da noi. La legge non ti obbliga a fare fuoco ad una certa distanza, è la nostra personale valutazione a tirare il grilletto.
Cordialità
piero
 
Ma vedi, il fatto è che qui non stiamo parlando di dati certi. Di certo si sa solo che:
1) se non spari il selvatico resta sano
2) se spari, la probabilità di prenderlo diminuisce con la distanza.

Date queste due assunzioni, secondo me bisogna lavorare di PROBABILITA' nel capire se l'abbattimento si può fare o meno. Probabilità è la parola magica

Mi permetto di coontraddirti per il N.1 ("Se non spari il selvatico resta sano.")
Ho constatato moltissime volte che anche se sparo (a tiro) il selvatico resta sano lo stesso.
 
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