Il tiro di terza canna... Utile, per sfizio, o dannoso?

Mi sembra una grandissima bugia, se le starne le hanno finite i cacciatori se gli davi solo doppiette ci avrebbero messo una settimana in più...sicuramente non sono stati i semiautomatici a estinguere la starna.
Le starne sono scomparse perchè non c'era più l'ambiente adatto alla loro sopravvivenza. L'hanno protetta e hanno cercato di rintrodurla con vari progetti, mi risulta che nessuno ha avuto grandi successi. Però un motivo ci sarà se a cacca i semiautomatici possono sparare massimo 3 colpi. Comunque in modo restrittivo alle varie normative sia a livello nazionale che regionale ognuno può applicare l'etica che più gli piace.
 
Scommetto che se dal quarto all'ottavo colpo fossero ancora permessi, tanti li sparerebbero fino a quando il carrello non rimanesse aperto...

Nota: Qui da noi per tutta la migratoria (ed in diversi stati per tutta la selvaggina) e' come da voi: uno in canna e "tappo" nel serbatoio che limita la capacita' a due cartucce. Ma per le oche delle nevi in risalita tutte le proibizioni vengono sospese. Niente limiti di carniere. I fucili possono avere prolunghe del serbatoio. I richiami elettronici possono essere usati, anche se si tratta di uccelli "con l'uovo al cu10." Ma le oche delle nevi si sono moltiplicate cosi' a dismisura che stanno distruggendo il delicato habitat artico dove nidificano, influendo anche sulle altre specie, che perdono territorio e risorse a causa degli enormi stuoli d questi uccellacci. Ma anche con serbatoi senza tappo e richiami elettronici, quelle che sembrano "stragi" ai profani sono come un singolo sacchetto di sabbia opposto all'esondazione di questi uccelli. Questo e' perche' quando stormi di centinaia di migliaia di questi uccelli sorvolano le pianure americane, disporre due o tre dozzine di stampi non li fa scendere. Ci vogliono centinaia di stampi, Mojos, aquiloni similoca, richiami elettronici, ecc. il cui costo complessivo diventa enorme, senza contare i rimorchi per trasportare tanta attrezzatura ed i mezzi per trainarli. Quindi ucciderne anche un solo paio non e' alla portata di tutti. Si' a volte con una botta di cu10 se ne puo' prendere qualcuna, ma non puoi contare troppo spesso sul cu10. Le "stragi" si possono fare soltanto a pagamento affidandosi ad una di quelle "outfits" che dispongono dei mezzi necessari e dei permessi di cacciare nei campi dove passano e si posano le oche bianche. Si va di notte, si passano ore a disporre qualche centinaio di stampi, preparare capanni di quelli dove si aspetta sdraiati, ecc. In genere anche una dozzina di cacciatori cacciano da questi capanni , e se la guida ha scelto bene il posto e sistemato bene gli stampi, e se il vento e' propizio, e diversi altri "se," a volte si fanno cataste di prede. Su YouTube ne potrete trovare a bizzeffe di queste cacciate pazzesche. Come ho detto, anche cataste di prede sono una goccia nel mare, ma almeno si limita, anche se di molto poco, il problema. Meno male che non abbiamo l'ISPRA, la Brambilla, la LIPU, ecc. altrimenti non ci avrebbero permesso di cercare di ridurre la portata dei danni causati dallle oche bianche all'habitat dell'estremo Nord.
 
ella... addirittura? E' molto interessante vedere le diverse attitudini al "far carniere" di molti di voi, la cosa mi lascia non poco stupito. E' sinonimo di aver raggiunto completa simbiosi con la Natura e con i suoi abitanti, essendo pienamente consapevoli del livello della piramide alimentare in cui siamo inseriti. Complimenti!
 
Aoh.....spari per tera....ai merli nun gle tiri 🙄!?! Me starai a diventa' fin troppo "etico" 🤔!?! Conoscevo uno che ha cominciato così: mo' ha attaccato er fucile ar chiodo e tutti l'anni......balla cor boa de struzzo su' I carri der gay pride 🤣🤣🤣! Mah....vabbè
Non siamo tutti uguali. Credo che un cacciatore, in quanto tale, non debba esagerare in termini di vantaggi sull'animale, proprio per una questione etica. Ovviamente sullo sparare in terra non lo farei nemmeno io, sarei troppo tentato, ma Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Riconosciamo a questa persona che la sua azione è tra le più nobili che si possano fare in tutto l'esercizio dell'Ars Venandi.
 
A quanto mi risulta, in zona Alpi il limite è addirittura a due colpi nel liscio.
Nel rigato invece anche io non so di un limite
 
ahahah
La domanda però verteva su quanto desse una "tranquillità psicologica" il terzo colpo su una SINGOLA azione di sparo. Ovvero, dopo aver padellato 2 volte ad una stessa preda, tiri il terzo? Questo intendevo.
 
Non è che influisce più di tanto ma fa parte integrante della preferenza dell' automatico insieme agli altri componenti su esposti. E come quando spari una cartuccia che conosci benissimo e sai in che condizioni spararla ti da quella sicurezza in più che effettivamente ti porta a sparare meglio perché psicologicamente ti trasmette inconsciamente sicurezza
 

    • #52.1
      sep commentata
      Ieri, 22:58
      Evidentemente devo aver lasciato intendere più di quanto io stesso creda di aver detto.
      Quello dell'amico che raccontavo fu davvero un tiro mirabile, non sforzato, ma effettuato con notevole maestria, uno spettacolo per me che ero molto più in alto ed osservai tutta la scena come al cinema.
      Quanto a me? Per come schizzò quella lepre (e ahimè per come tiro io) te lo assicuro io che l'avrei padellata e non me ne sarebbero bastati 10 di colpi in canna!!!
      Resta un esempio mirabile di utilizzo fruttuoso della "terza canna" senza che nessuno abbia alcuna colpa
Sep, io sono d'accordo su di una sola cosa, il terzo colpo è utile a prescindere da tutto. Quindi non bisogna sforzarsi per far capire che oggettivamente il terzo colpo è utile. Per il resto siamo nel campo delle opinioni e delle supposizioni. Il fil che aveva come protagonista il tuo amico non a tutti avrebbe potuto piacere, sicurissimamente a me sarebbe piaciuto se abbatteva di prima colpo. Sempre restando nel campo delle supposizioni, quello che ha fatto il tuo amico con il terzo colpo lo avrebbe potuto fare con il secondo colpo se avesse avuto una doppietta o un sovrapposto. Io applaudo a chi ha a disposizione 3 colpi quando fa le triplette. Giustifico chi tira il terzo colpo sul secondo tiro che ha scarseggiato. :):) Opinione personale.
 
La legge nazionale dice che si può può cacciare con i fucili semiautomatici a canna liscia con massimo 3 colpi, vale sia per la stanziale che per la migratoria. In zona alpi, massimo 2 colpi. Mi sembra che vale anche per le carabine, ad eccezione per la caccia al cinghiale, dove dovrebbe essere consentiti 5 colpi. Per le pistole sono consentiti caricatori fino a 15 colpi.
 
per mia esperienza personale l'utilità del terzo colpo è data semplicemente dal manico, ci sono persone a cui sarebbe utile anche il quarto e il quinto e chi fa lavorare solo le armerie.
ovviamente ci sono tipologie di caccia dove il semiautomatico è preferibile per diversi vantaggi tra cui il terzo colpo e altre dove fanno più comodo i basculanti.
 
Sai quanti "etici" da tastiera di forum poi quando non li vede nessuno sparano a terra o in acqua a fermo, o usano richiami elettronici, o sparano nel mezzo di uno stormo abbattendo uno o due uccelli e ferendone cinque, o sparano a animali distanti 70 metri sperando che il "pallino matto" abbatta qualcosa? A scrive so' bboni tutti! E chi nun ha mai peccato butti er primo sercio!
 
Tua personale opinione e tale rimane visto che non puoi parlare per chi invece tali sensazioni le prova non con una macchina fotografica ma con un fucile in mano.
Ognuno è libero di essere cacciatore nel modo in cui preferisce nel rispetto delle regole. Screditare la altrui visione della caccia con affermazioni del genere chiamandolo corbellerie, significa mancare di rispetto a questa libertà.

Scusate se mi intrometto, ma la caccia di Giovannit è molto variegata e molto lunga negli anni, quindi ne ha viste di cose, come direbbero nel film Blade Runner, anche io nel passaggio dal TU del 1975 alla 968 del 77 fino alla 157 del 92 ne ho viste e fatte, di cotte e di crude, alcune delle quali sono scheletri nell'armadio, le sensazioni e l'essere cacciatore variano con l'età. se prima uno era accecato da una passione viscerale che ti rendeva cieco, ora a oltre i 60 si è alquanto non dico affievolita, ma quietata, non si cerca piu la quantità, ma la qualità dell'azione di caccia, ma a questo ci si arriva piano piano, ma non nego che "non succede, ma se succede" glie tiro anche il tubetto delle Mentos, sto guizzo io ce l'avrei come penso un pò tutti negli stessi panni.
 
Ragazzi ci stiamo incamminando verso un'altra domanda: siamo soddisfatti di vedere venire giù un capo di selvaggina sparata a 50/60 metri??????

diciamo che tra 50 e 60 c'è un 20% e quindi direi che cambia molto...comunque a 50 m se abbiamo una configurazione canna/strozzatura/cartuccia adatta la frase "sapere per certo che un selvatico colpito incasserà del piombo in parti non vitali e che certamente chiuderà la sua esistenza con sofferenze" è falsa, nei chiari dalle mie parti a 50 m ci sono i picchetti e a 50 m ammazzano anatre a fermo in acqua (molto meno vulnerabili che al volo tra ali chiuse e parte del corpo sommersa) poi ovviamente se per le mani hai un fucile canna 60 cilindrica e dispersanti fai senza alzare il fucile.
certo sparare al volo a 50 m ci vuole manico, ma qui si entra in un altro discorso che riguarda la consapevolezza delle proprie capacità e saper regolarsi di conseguenza.
 
Concordo in linea generale, ma le guide che rendono queste necessarie "mattanze" possibili e' cosi' che si fanno pubblicita'. Poi del resto pochi si scandalizzano quando si spruzzano insetticidi con aerei su campi infestati da parassiti come locuste o altri uccidendone a milioni, ma recando con i prodotti chimici danni
ecologici non indifferenti. Oche ed insetti fanno parte dello stesso mondo animale, e quando una determinata specie diviene un serio pericolo ambientale, si fa cio' che si puo' e si deve fare tenendo in mente l'ambiente e le altre specie danneggiate, e tutto il resto passa in secondo piano. Ed inoltre la "mattanza" delle oche bianche a fucilate non provoca danni ambientali, ma ne previene tanti. Se certi non possono o non sanno vedere queste azioni necessarie in maniera logica, ma con bambiismo illogico e sentimentale, sono fatti loro. Da noi le loro voci sono pressoche' ignorate.
 
Chiaramente Piero, rispetto la tua veduta, ma se pensi alla sofferenza del selvatico, non dovresti proprio sparare neanche a 25 metri, può capitare di scarseggiarlo anche a quella distanza. Certo è meno probabile che accada ma pur sempre possibile.
 
Capisco l'opinione personale e la rispetto, per carità. Io addirittura preferisco non avercelo il terzo colpo.
A caccia poi, secondo la mia (poca) esperienza ci sono situazioni e situazioni: in quella situazione ci fu uno schizzo molto complicato per caratteristiche del territorio e per istinto della lepre ed un tiro decisamente destro. Tutto qui.
 
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