Il tiro di terza canna... Utile, per sfizio, o dannoso?

Mi sono letto tutti i Post dei vostri commenti e (dopo 32 anni sto rinnovando il mio porto d'armi) riflettevo sui miei trascorsi di caccia. Poiché ho sempre praticato la caccia agli acquatici, il terzo colpo in canna per la mi personale esperienza passata, ma lo sarà anche per quella futura, lo ritengo utile ai fini di non perdere l'animale ferito. E' successo in molte occasioni di non dover tirare la terza, ma è anche vero che in alcune situazioni vi erano le condizioni di tirarla. Poi è vero che, la Regola fondamentale (provata sulla mia pelle) bisognava andare al letto presto la sera (come diceva il mio Vecchio) altrimenti non sei lucido e le botte partivano a più non posso (tutte padelle anche se ne avessi avute 5) l'esperienza insegna.
Cmq, a mio avviso, penso, non sia un fattore psicologico di avere o meno il terzo colpo, penso più ad una libera e rispettosa scelta di ogni singolo Cacciatore per l'arma che ritiene più idonea alla sua persona e al suo modo di cacciare.

Avevo un Vecchio Breda Altair a Mollone con lo strozzatore di 12/10 per i tiri lunghi, spero di ritrovarne uno per la stagione venatoria prossima.
 
Avrei tirato anche perchè avevi il cane, un germano disalato è un problema in acqua, ma anche su un terreno asciutto sporco, col cane si recupera, il 9 è una numerazione che ti permette di abbattere i colombacci a tiro ed anche un germano specialmente se va via di culo, la parte piu vulnerabile.
 
Si ...per la caccia agli acquatici (ma anche per chi ha gli appostamenti) sarebbe giusto anche avere più colpi.. infatti con il fucile COSMI .... prima della modifica imposta su 3 colpi ....era il fucile più usato perché nel serbatoio entravano 8 colpi... e se ti capita che un branco di anseriformi o columbiformi etc.. che ti entrano nel gioco possono davvero servire più di tre colpi.. io penso che il terzo colpo sia necessario per la caccia ai migratori .... dove non lo si ritiene è perché si caccia al capanno con le gabbie dove al massimo si tira un colpo a fermo.. Se poi parliamo di etica comprendo chi preferisce andare a caccia con il cane e vuole sparare due colpi anziché tre ad un galliforme o ad una scolopaci. Nulla quaestio ... insomma gestire la propria passione con le armi di oggi è un bel divertimento .. c'è libertà invece i nostri avi non avevo scelta se non al massimo due colpi.[5a]
Un saluto Frank
 

Ale_Maffe_

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Buongiorno a tutti. Ieri, passeggiando per i campi dopo aver finito la giornata universitaria, con la testa che vagava tra ornitologia, balistica, mira, anticipo, grammature, eccetera, ho ideato un quesito da porvi, per sapere un po' i vostri pareri.
Premetto che sono un cacciatore capannista da svariati anni, senza contare tutti quelli in cui ho accompagnato babbo e nonno a caccia, sempre a capanno. Solo negli ultimi anni ho praticato la vagante, nelle giornate integrative, alla sola avifauna migratoria.
Il quesito è il seguente: Qual è la vera utilità della terza cartuccia nel semiautomatico? Voi personalmente, ne mettete 3 perchè la legge ve ne permette fino a 3, e quindi la terza viene sparata sempre quasi per istinto, oppure ne trovate un vero vantaggio? In una singola azione di sparo, quando sparate la terza cartuccia, dopo aver padellato 2 volte di seguito il selvatico, la sparate quasi per "nervoso", "sfizio", oppure anche con la terza c'è possibilità di prenderlo?
Mi è sorto questo dubbio perchè non ho visto ancora un singolo video/testimonianza/esperienza personale, in cui il cacciatore prendesse il selvatico sulla terza.
A mio avviso gli svantaggi sono innumerevoli, si rischia di ferire il selvatico, facendolo morire di stenti (ammesso che al momento della terza fucilata sia fuori tiro, ovviamente, cioè quasi sempre).
In più, di solito la terza cartuccia che viene incamerata è sempre "spinta al massimo" come caratteristiche per la caccia che si sta facendo, credo per compensare la gittata ormai ampia con un'energia cinetica maggiore. Se fossi un bottaccio e mi vedessi arrivare, quando ormai sono scappato per 50-60 metri, un piombo 9 o 8, morirei sì, ma dal ridere e dall'indignazione😂
Fatemi sapere la vostra! ;)
 
Ne ho presi svariati con la terza soprattutto al passo quando entrano gruppi di selvatici, colombi o tordi o magari cesene, sia il primo preso che anche il secondo abbattuto in coppiola. Sulla stanziale la reputo inutile oppure sul singolo effettivamente non così utile.
 
Direi che morire dall'indignazione..... mi pare esagerato!!!!!! Per spara a volo, soprattutto d'imbracciatura se tiri su male alla prima.... difficilmente ci prendi anche con la seconda figurati la terza.... ma definirla dannosa la terza botta.... non la definirei... è dannosa tanto quanto la prima botta tirata a 40 metri...... se usata con coscienza serve e tanto.... e rimanendo a tordi... per esempi serve molto a fare tripletta a scaccio!!!!! :p ... e sempre in piombo 11...
 
ma definirla dannosa la terza botta.... non la definirei... è dannosa tanto quanto la prima botta tirata a 40 metri...... se usata con coscienza serve e tanto....

Come non quotarti [thumbsup.gif]! Quante volte è servita??? Tante : nel tirare nel branco, nello scaccio,per ribattere un selvatico ferito ecc [3]! Se sei tipo da "tiro impossibile"[14].....fai danni pure col monocanna [42]!

Un saluto
 
Era per ridere un po' !! ;) nulla di buonista, ci mancherebbe
Comunque era sottinteso che parlavo di una singola azione di sparo a 1 solo capo
 
Grazie della tua testimonianza. Sarà che andando a capanno non sono così nel "clou" della vagante e non so bene tutte le dinamiche. Come dicevano gli antichi la prima arte è l'umiltà. E io sono sempre in procinto di imparare qualcosa di nuovo
 
Nelle mie cacciate del passato mi sono sempre imposto un carniere personale. Le Coturnici erano presenti ovunque, dal monte ai piani coltivati a cereali. Il prelievo non doveva superare il numero perfetto di 3 Coturnici, sparavo alle più facili, quelle più lunghe cercavo di ribatterle. Mai avuto bramosia di riempire la cacciatora ( e in quegli anni non era per niente difficile). Non sentivo la necessità del terzo colpo. Il resto del carniere era completato dai Conigli selvatici, piaghe degli orti e degli agrumeti (rosicchiavano la corteccia dei giovani alberi). La Lepre non mancava, e spesso appesantiva la giacca che era già gonfia.
Oggi riflettendo e senza muovere accuse a nessuno, sono orgoglioso del mio comportamento a Caccia.
piero
 
Pratico prevalentemente la caccia vagante con i cani segugi (alla lepre) e da ferma (prevalentemente beccacce e beccaccini).
In armeria possiedo unicamente sovrapposti e doppiette, retaggio degli insegnamenti di nonno che pure aveva un cosmi ed un lungo rinculo, ma il primo era solo per le anatre ed al secondo riservava solo maledizioni.
Al di là dei retaggi penso che se con due colpi non ho fatto centro vuol dire che ha vinto il selvatico e mi sta benissimo così.
Quanto però all'efficacia della "terza canna" ricordo ben chiaro un episodio di caccia alla lepre sull'appennino che la testimonia.
Dopo un bel lavoro fatto su un costone scosceso in mezzo alla macchia mediterranea fitta, i segugi scovano la lepre che contrariamente alle abitudini solite prende la costa in discesa. Il tutto avviene non lontano da un mio amico che visto lo scovo repentinamente esplode i primi due colpi allo schizzo, ma la lepre è troppo veloce e si sottrae buttandosi nella macchia a forte velocità.
Bene, l'amico, che intuisce la direzione della lepre, fulmineamente sbraccia, reimbraccia impostando bene la mira e, appena uscita allo scoperto, dà il giusto anticipo e colpisce la lepre che si dirigeva in direzione opposta a noi altri e verosimilmente si sarebbe sottratta.
 
Grazie Giovanni della tua testimonianza. In effetti non avevo calcolato che potesse comportare anche questa utilità
 
Ho letto da qualche parte, credo che fosse una Diana di tanti anni fa, che una delle tante cause della rarefazione e quasi estinzione della starna in Italia fu l'uso degli automatici,

Dimostrazione lampante di quanto il terzo colpo sia utile, visto che erano utili i 5 di allora. Altro discorso quello della bramosia, del carniere a tutti i costi e che sia pingue.
 
Quindi, Piero, ritorni al mio discorso: nel rispetto delle norme, spetta all'individuo porre i limiti alle proprie libertà.
Ma che nostalgia mi hai messo leggendo il tuo racconto ... sebbene abbia il PDA da 39 anni, per me quella da te descritta è una realtà che in Italia non ho mai lontanamente trovato. :-(
 
Buionasera.
Sotto la ferma del cane quando la prima o la seconda ti viene rubata per emozione....la terza a volte fa risultato.
Siceramente credo che il fascio(e la sicurezza) della doppietta o del sovrapposto(sopratutto con la beccaccia!) non abbia eguali...ma forse la penso così perche vengo da lontano(prima licenza 1973!)
Cari saluti.
 
Anch'Io ho sempre ritenuto che d'etico (questa la definizione : "Che riguarda l'attività umana, in quanto valutabile col criterio di distinzione tra bene e male") nella Caccia ci sia ben poco......partendo dal presupposto che sarebbe "immorale" togliere vita ad altri esseri pacifici nel loro ambiente naturale heuuu.gif]....fatto salvo, credo, per un reale sostentamento alimentare!

Poi che il rispetto (non sempre!) della legge e di regole non scritte mi permette di cacciare alcune specie per mia passione.... io lo faccio con il fucile...magari anche a tre colpi :mrgreen: !

Le "corbellerie" di Giovanni fanno da sfondo al nostro modo d'essere, ci danno un senso d'appartenenza e cmq c'appassionano ancor di piu' : l'emozione d'una ferma...lo stupore al frullo.....la stoccata perfetta [11] !

Ma non c'e' etica nella Caccia .......solo un istinto che ci porta a voler prendere la vita di quell'essere...magari per poi pentirsene un attimo dopo...ma questa e' la Caccia.

Noi ne siam posseduti.....gl'altri...non potranno mai capire.
Chiedo perdono in anticipo agli admin se torno fuori tema un secondo, ma mi preme.
Non concordo per niente, ma proprio per niente niente.. A mio parere stai dando una visione estremamente semplicistica della caccia. Se questa passione fosse veramente solo uccidere per sfizio e niente più, vuol dire che non ci sarebbero differenze tra l'arte venatoria e il mattatoio delle vacche, Ovviamente, per tanti fattori intrinseci, non è così, e non servono teoremi per dimostrario.
Mi spiace sinceramente che tu la veda in questo modo, perchè secondo me ti stai perdendo tante di quelle cose molto magiche e filosofiche sull'arte che pratichi.

Dicendo così stai paragonando il pittore all'imbianchino.
 
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