la caccia al tordo...è cambiata ? (1 utente sta leggendo)

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Premetto che qui in Calabria, il tordo è una caccia che pratico poco, in quanto dopo aver sparato tordi per tanti anni in Salento ho la nostalgia causata dal post-xylella e non sono molto dedito, abituato ai rientri ai "forti", pinete, eucalipti, macchia...e alla vecchia "spasa" o rastrello (non legit ormai)

Ma qui in zona, nessuna delle due cacce è fattibile.
Gli stessi cacciatori locali lamentano che a differenza del passato, i rientri sono scarsissimi, nonostante i tordi pare siano passati e ci siano anche come svernanti; tendono ad accumularsi in hotspots fitti e impervi dai quali si spostano poco o nulla a meno di essere disturbati, per poi non rientrarvi più nella stessa giornata.
Ad esempio, i tordi li si vede a gruppi folti nelle macchie impervie che si battono a cinghiale o beccaccia, quando non è il caso di insidiarli...ma all'attesa o camminando in ambienti meno ostili, carnieri minimi.
I locali parlano però di "scaccia", i cui dettagli mi indicano che non sarebbe totalmente legit, in cui i boschi vanno circondati e appostati e i battitori camminano il folto.

è un'idea mia sbagliata da (ex) leccese abituato ai tordi in uliveto...oppure effettivamente qualcosa è cambiata? è la "norma" in questa o altre zone?


Detto ciò, ritorno alle mie cacce calabre abituali. colombacci, qualche acquatico e beccaccia quando in compagnia.
 

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