Stato
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Ben ritrovati ... forse ci sara anticipo migrazione viste le fasi lunari ? .....Speriamo in una bella annatata vetatoria!!!!!

Si spera di si , oggi i tordi hanno fatto la prima mossa degna di nota in Toscana e loro dicono che sono in leggero anticipo rispetto agli anni passati. Molte delle nostre speranze sono riposte nella luna nuova che dopo alcuni anni torna quasi a rispettare l inizio della stagione autunnale, infatti il 6 ottobre ci sarà luna nuova che è la prima luna d’autunno, quindi per metà mese nella fatidica data di Santa Teresa ci sarà la prima scesa.😁
 
Il freddo li smuove la dove nidificano, non serve il freddo nelle zone di svernamento anzi il contrario, quando a fine dicembre/gennaio fa' freddo con temperature rasenti lo 0°, gli animali si vedono eccome ma solo nelle nostr zone pianeggianti meglio sulle coste o nei canaloni, nei boschi di leccio, negli uliveti fitti, ma sono animali gia' svernanti che scendono dai monti, da est arriva poco o niente a meno che non ci sono 2 metri di neve nei balcani, lo scirocco è ideale e il caldo non li scoraggia nelle trasvolate, allora tortore quaglie cicogne crucioni rondini che farebbero.per lavoro nel deserto del medio oriente in uno dei posti piu' caldi della terra (55°) centinaia di tortore arrivavano dalle zone di nidificazione nel mese di agosto inizio settembre, non esisteva una pozza di acqua nel raggio di centinaia di km, venivano a bere sopra la grondaia del mio conteiner in alluminio dove la notte si depositava un po' di rugiada, e il giorno a 55° alla condensa del condizionatore, mi chiedevo come fa' un selvatico cosi' nobile a sopravvivere per 7 mesi con poca acqua e temperature superiori a 28/30 ° a dicembre, come mi sono chiesto come fanno sasselli e cesene a nidificare e crescere la prole nel nord dell'islanda dove per scarsa luce solare durante l'anno gli alberi quei pochi non superano I due metri di altezza e con poco fogliame.questo si chiama solo fascino della natura che noi umani con le nostre teorie non potremmo mai avere certezze, ecco perche' al passo bisogna andare sempre rispettando I tre gg come da calendario.
 
Non era riferito specificamente al tuo messaggio, oggi non c'e stato uno che ha testimoniato direttamente su tutti sti tordi che sono entrati, ma solo testimonianze indirette il che mi viene qlk dubbio, le mie conoscenze mi riportono piu o meno quanto anche io ho visto, nulla di eclatante, era solo per smuovere le coscenze, cmq stamattina era vento di ese con alle spalle un muro ciclonico su calabria ionica sicilia,è vero che la puglia è lunga e stretta, ma cribbio solo in poche zone hanno visto l'apocalisse?mha.....
 
Buonasera.
Mi unisco al coro di "passo assente" anche per il versante Jonico della provincia di Lecce, davvero pochi animali in movimento (ne vedo appena tre...) !
Mi interessa molto il ragionare di cose di caccia: serve a capire, a crescere, ad imparare ed a confrontarsi (non ad avere ragione ad ogni costo).
Trovo interessanti le riflessioni di Tritex ed Arsvenandi, basate su conoscenze ed esperienze personali: ognuno di noi ha le proprie ma il fatto è che spesso la natura ci sorprende e ci smentisce ed è bello così !!
Pensate che noia mortale sarebbe se le condi-meteo "perfette" fossero le uniche a farci arrivare i migratori: si andrebbe a caccia una volta ogni tanto, in maniera matematica/statistica, magari qualcuno inventerebbe pure un' App :) !!
Ricordo un anno di diversi anni fa: scarsissimo passo fino alla fine del mese, sconforto generalizzato tra i cacciatori; poi (mi pare fosse il 26) ti svegli la mattina con "uragano" da sud e che fai resti a casa ?! No ti alzi ed esci e ti trovi...in mezzo a tanti, tanti tordi !!
Così pure: quante annate con condi-meteo ottimali (sia con scirocco che con tramontana) e passo scarso o senza giornate campali: che fai non esci ?!
Oggi stesso, chi è andato in zone di macchia/cespugliati (non dico a caccia vagante, ma fermo) qualche colpo lo ha tirato ad uccelli già in loco e si è divertito abbastanza.
Sommessamente dico la mia: le migliori stagioni venatorie, da noi, sono quelle con una giusta alternanza di condi-meteo, con piogge al momento giusto e con inverni non particolarmente rigidi (il freddo forte lo deve fare altrove). Buona cena a tutti.
 
Vedi? Dalle mie parti era N/Ne , e stiamo parlando di circa 100km di distanza , ma ci sono giornate in cui basta 1 km per fare la differenza.
 
Buonasera. Litorale Jonico provincia di Lecce. Nel fine settimana solo un rientro (domenica sera) con venti sostenuti da S.O. e cielo coperto: insomma una situazione quasi ideale per sperare in qualcosa di buono.
Al nostro arrivo sul posto, alle prime fucilate, vediamo una trentina di tordi spostarsi qua e la e pensiamo di aver indovinato il posto ma ne rientreranno pochissimi. Carnieri da due/tre pezzi... ! Non ho notizie molto migliori da altri cacciatori. Un saluto a tutti e ... fatevi sentire... !!!
 
Essendo un e statino come la tortora il clima incide notevolmente, ma a differenza delle tortore che ai primi di settembre se ne vanno quasi tutte le quaglie specialmente in Sicilia tirovano il clima mite si trattengono di piu
Saluti
 
Tritex, in un commento precedente, hai scritto che: quando non c'è passo diamo sempre la colpa allo scirocco

Non ho detto questo, ho solo risposto a chi sosteneva che con lo scirocco non erano Tordi in "entrata" ma Tordi in sosta che andavano via, da quello che mi hanno raccontato con venti meridionali in Puglia hanno fatto numeri esagerati in passato, magari erano altri tempi c'è ne erano molti di più, e comunque la regola fissa per la migrazione è, venti dai quadranti Orientali per cui comprende anche il Sud-Est, e non vale solo per la Puglia è una regola generale.
 
Buongiorno. Litorale Jonico leccese.

Ieri, dopo una mattinata appresso ai cani ed alle bekke, decido di unirmi a mio figlio ed altri amici per tentare un rientro ai tordi, dopo diversi giorni a causa scarsa presenza di "tordame", verificato da me girando con i cani e riferito da chi si dedica ai tordi mattina e sera.

Indoviniamo un discreto rientro ma siamo a ridosso delle prime case del paese...diciamo al limite della distanza di legge...ma siamo aiutati dal vento sostenuto che "porta via" il rumore delle fucilate. Una insignificante pinetina ed un piccolo agrumeto davano ospitalità ad un buon numero di tordi che ci fanno divertire, con carnieri intorno alle 10 unità a testa (eravamo in cinque) e con una bella entrata a ridosso dello stop orario.
A causa della distanza dall' abitato il migliore corridoio di entrata (sulla mia sinistra) non è stato presidiato: ne sono entrati almeno una quarantina senza poterli sparare.

Con questo non voglio dire che ci sia stato movimento (sparavamo solo noi e pochi altri fucili si sentivano per le campagne) ma che da qualche parte un pò di tordi si possono trovare, anche perché la mancanza di alberi (causa xylella) ha limitato molto la caccia a rastrello e quindi, in certi angolini, un po' di "zippatori" si raccolgono. Un saluto a tutti.
 
barone io sono amante del barese da appostamento,mercoledi girato in parecchi posti la disperazione piu' assoluta, e questo gia' da una 15 di giorni non so per i grandi camminatori o gli sparatori, tante che con mio zio decidemmo di rientrare nel ns territorio,ti ho detto tutto
 
Benritrovati amici, speriamo che sia un'annata ricca di soddisfazioni, anche se purtroppo nel Brindisino la xilella sta distruggendo molti campi..
 
Mi dicono che qualcosa ad Ostuni è entrata. Rispetto ai venti non ottimali dice che si e mossa qualcosa.
 
Buonasera. Versante Jonico della provincia di Lecce (giusto per dare un riferimento entroterra di Gallipoli).
Ci svegliamo con vento da Est/Sud-Est non molto forte ma con tendenza ad aumentare, cielo coperto e pioggia nella notte ma leggera, a giudicare dalle piccole pozzanghere che incontro per strada, temperatura gradevole.
Dato il meteo decido di spostarmi all' interno rispetto al solito posto (che è più mare Jonio ma che funziona meglio con venti da N.) ed arrivo poco prima delle 7,00.
Giusto il tempo di mettere gli stivali e passa il primo gruppetto di merli (6/7 unità); prendo le mie cose, chiudo l' auto alzo lo sguardo ed un altro gruppetto di merli mi era appena passato sulla testa (non li sento più).
Penso ad un traccheggio da una pinetina nelle vicinanze ma, poco dopo, un terzo gruppetto, alto, di tordi e merli mi fa capire che è in atto un certo movimento, nonostante non sento molte fucilate intorno.
Cerco un posto dove celarmi alla loro vista ed inizio a chiamare con chioccolo e zirlo. Non posso dire di vedere un continuo passo ma, ogni tanto, in cielo si vedono puntini neri: prima per lo più merli e poi, dopo le 8,00, per lo più tordi comunque alti e sordi ai richiami. Vengono da N.O./O. e risalgono il vento di oggi ma sono molto attenti: un movimento in più del capo, una zirlata sbagliata od un gorgheggio diverso e deviano !!
Con l' aumentare del vento il cielo apre verso S.E. e fa capolino un po' di sole: fischio di continuo ma oggi il mio "ritornello" non piace molto ai nostri amici alati che vengono, volteggiano sulla mia testa incuriositi, ma non scendono e continuano il volo oppure si danno però lontani, senza consentirmi la fucilata.
Solo in poche occasioni sparo ed in altre, aspettando l' ennesimo volteggio che me li porti più a tiro, perdo l' attimo buono e li vedo planare altrove...Dalle 8,30 il movimento dirada come frequenza di passaggio e si blocca intorno alle 9,15 con vento che rinforza ulteriormente. Chiamo mio figlio (che è invece al solito posto più verso il mare) ed anche lui mi conferma un discreto movimento.
Questa la cronaca di una giornata, a mio avviso discreta, che vorrei si ripetesse nei giorni a venire: unica pecca i "preti" visti per la prima volta in buon numero. Un saluto a tutti.

P.s: non ho avuto nè erezioni, nè eiaculazioni...Mi starò facendo vecchio ?!;)
 
Meteorici e biologici viene citato da Jean Dorst nel suo libro "la migrazione degli uccelli" e parla di migrazione autunnale dal nord Europa, la mia sulla quaglia è una mia idea penso abbastanza veritiera ma essendo un animale dalle nostre parti come una mosca bianca la conoscenza sul suo comportamento sicuramente l'avrà chi la Caccia e conosce le sue abitudini
Buona serata
 
Buonasera. Concordo su tutto quello che si è detto (e si dirà) circa le cause di questo stato di cose qui in Puglia. Però vorrei fare due una riflessioni:

1) se i nostri amici "zirlanti" tirano dritto e non si fermano, vorrà dire che vanno da qualche altra parte...In verità non mi risulta (ma io sono solo un cacciatore, non uno scienziato) che in altre regioni d' Italia (meridionale e non) si sia registrato un forte incremento di turdidi svernanti in questi ultimi anni. Ergo: o bottacci, merli, sasselli e cesene (lo so che per questi ultimi due il discorso è un po' diverso ma mi piace ricordarli) non oltrepassano l' Adriatico oppure se lo fanno, dove vanno a finire ?

2)Tempo fa lessi uno studio sulla migrazione dell'avifauna in generale (e quindi riguardava anche quella dei turdidi) secondo il quale gli uccelli si tramandano geneticamente le rotte ed i luoghi di svernamento (e fin qui nulla di nuovo). Secondo tale studio, però, se il prelievo in un luogo di svernamento è elevato (rispetto all' aliquota presente in quel luogo) il numero di soggetti che, da quel luogo, arrivano alla riproduzione, negli anni, sarà in continuo calo. Pertanto non viene più trasmessa "quella rotta" e quel luogo di svernamento (Puglia) alla prole. Lo so sembra più un "discordo matematico" ma non mi sento di non condividerlo e messo insieme agli altri potrebbe dare una spiegazione del perchè "passano ma non si fermano".

E' vero che alcuni Tordi Bottacci sono fedeli ai luoghi di svernamento ma è una percentuale non la maggioranza, la rotta innata geneticamente è trasmessa da generazioni è sempre la stessa possono essere modificati solo i quartieri di svernamento che comunque nel corso dell'inverno possono cambiare. Per capirsi se un 15% di Tordi resta in Puglia l'altro 85% che attraversa finisce in: Calabria, Sicilia, Tunisia, Algeria, Marocco, la verità è che se oggi ne vediamo passare di meno è perché c'è ne sono di meno. La mia è una matematica più semplice...:(
La cosa invece che mi frulla per la testa da giorni è la "doppia tappa" ,cioè arrivo al mattino e ripartenza al tramonto, con attraversamento veloce dell'Italia come accennato da più utenti del Forum il passo si riduce a due tre giorni di sfuriata, le tante catture di Tordi grassi in molte parti d'Italia e quelli trovati morti per migrazione in Puglia e Calabria, potrebbero portare a questa congettura. Solo con tracciati GPS si potrebbe venirne a capo, se qualche associazione si prendesse la briga di fare uno studio serio, visto che la caccia al Tordo viene praticata da moltissimi cacciatori.
 
Buonasera "collghi"...Oggi la musica da queste parti (versante Jonico della provincia di Lecce, zona intorno a Gallipoli) è stata quella già descritta dai Vostri precedenti interventi, con ancora qualche rara eccezione di carnieri fino anche a 8/10 pezzi ma, ripeto, eccezioni che confermano la regola del quasi nulla di passo.
Magari si è trattato di qualcuno più fortunato che ha indovinato uno spollo da qualche zona chiusa limitrofa oppure si è trovato in una traiettoria più fortunata ed ha tirato qualche fucilata in più.
Concordo pienamente con chi ha detto che la risalita delle temperature metterà la parola fine al passo e che di tordi fermi ce ne sono davvero pochi.
Però oggi pomeriggio facevo una riflessione, mentre "soffrivo" sotto il sole col mio setter che "cercava benissimo"...l' acqua: i pochi tordi e merli che ci sono risultano concentrati in zone se non di macchia di cespugliati lungo i muretti o in piccoli boschetti (parlo di appena 4/5 alberi in certi casi) intorno a case di campagna non abitate d' inverno.
Inoltre in certi casi partono bassi, quasi rasoterra, facendo voli brevi, da cespuglio a cespuglio: è vero che se cacci la beccaccia col cane non tiri ai tordi (e quindi stanno tranquilli) ma questo volo basso lo vedo sempre più di frequente. Che si tramandino geneticamente pure di volare bassi perchè alti prendono le botte ?? ;):)

Per Specialist: non demoralizziamoci per le arciere. Nel mio diario personale ricordo il 2011/12: terreno secco forse come ora e buona annata di beccacce (almeno da queste parti). Certo se entrano e non trovano l' habitat ideale per loro se ne vanno il giorno dopo o se ne fermano poche ma le "entrate" ci saranno lo stesso.
Mercoledì e giovedì ne sono state viste/incarnierate diverse (da notizie avute): incontri fortuiti/occasionali di gente che era ai tordi e qualcuna pure di chi è andato a cercarle coi cani. Poi è chiaro che se continua 'sto caldo e non piove ... addio !

Un saluto a tutti e domani... Occhio alla penna !
 
Concordo appieno, se il clima che avevamo prima noi ora ce l'hanno nel centro o est Europa, perchè dovrebbero muoversi? Mi si dirà: "ma il bottaccio è un migratore fotoperiodico", vero ed in fatti poco o o tanti li vediamo tutti gli anni, ma col tempo si adeguano anche loro alle nuove situazioni.
Poi la mancanza di habitat e pastura fanno il resto.
 
Non vi illudete che i tordi restano a svernare nell est Europa,sono solo di pasaaggio,basta chiedere a chi vive la .
Il cambiamento del clima ha influito sul comportamento della migrazione,con le alte temperature il tordo evita di passare di giorno e evita di fare lunghe traversate sul mare perché ha bisogno di troppe energie per farlo con le alte temperature,e quindi compie piccoli spostamenti soprattutto notturni,come è successo negli ultimi anni dove abbiammo assistito a migrazioni diurne scarse e a macchia di Leopardo.Quest'anno appena è arrivata un ondata di fresco in quei 10 giorni di ottobre è tornato tutto alla normalità,finalmente abbiamo rivisto grandi flotte di tordi che entravano dal mare di giorno.
 
Arrivati i fringuelli, visti una diecina di tordi, a due max tre. Sentite le allodole,ed un branchetto di storni....condizioni meteo e vento non ottimali. Va bene così per iniziare
 
Sono entrati intorno a me, ho raccolto tante testimonianze! Poi ci possiamo credere o meno, ma io segno 6 giorni di passo ed ho appena sentito uno zirlo in aria :)
 
Caro Augusto, alla fine la motivazione principale resterà il cambiamento del clima, d altronde gli animali migrano per trovare condizioni migliori ma se queste sono presenti già nel luogo in cui vivono perché sobbarcarsi la faticaccia? Il clima mite ha consentito a diversi paesi del centro est Europa coltivazioni che prima erano difficili da portare avanti e queste attirano gli uccelli svernati , perché non basta avere inverni miti per fermarsi , bisogna mangiare. Insomma una serie di concause può determinare il cambiamento nelle abitudini,, noi possiamo solo essere spettatori purtroppo inermi....

A questo riguardo si potrebbe aprire una breve parentesi sembra che quest’ultimi (migratori parziali) stiano aumentando di numero per via dell’innalzamento delle temperature medie annue in tutta Europa. Chiaramente per modificare la percentuale dei migratori a corto raggio ci vogliono generazioni ma sembra che la tendenza sia già in atto da un decennio. In definitiva è corretto quando qualcuno sostiene che la specie del Tordo non è in calo, ha solo ridotto l’areale post riproduttivo. Basta fare un semplice esempio, prendendo in esame solo i tordi Ungheresi che transitano/soggiornano nel nostro Paese, e se invece di percorrere i loro abituali 1000 km e più cominciassero a farne solo la metà?

Lo avevo scritto in un' altro thread tempo fa.
 
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