)A
Quando fai un calendario venatorio a caxxo succede questo... soprattutto non puoi farlo uscire ad agosto... altrimenti vai in pasto tu alla magistratura e agli animalari
Ciao Luigi, perché il calendario venatorio è fatto a caxxo ?
Tanto per capirci tu come lo avresti fatto?
Non voglio alimentare sterili polemiche ma se qualcuno ha qualcosa di costruttivo da proporre è bene che lo tiri fuori: potrebbe essere un primo passo per consigliare qualcosa di utile ai nostri politici.
il calendario è uscito ad agosto ma qualcuno ne sa le motivazioni?
Tutti quelli che criticano i politici per i loro ritardi o le loro inadempienze si sono presi la briga di chiedere le motivazioni?
L’assessore non ha svolto bene il suo compito o il ritardo non dipende dal lui?
Il calendario è stato presentato ad agosto, perché se fosse stato presentato a maggio (ammesso che sia possibile farlo) un giudice non lo avrebbe sospeso ugualmente?
il TAR del Veneto ha disposto l’udienza per il ricorso al 1 DICEMBRE.... e voi pensate ancora che il giudice non fisserebbe l’udienza a suo piacimento indipendentemente dalla data del ricorso?
Non è ancora chiaro da che parte tira il vento?
Se i calendari venatori sono stati impugnati presso il TAR è perché coloro che li hanno redatti ci hanno concesso “PIÙ” di quello che le farneticazioni dell’Europa, dell’Ispra e degli anti caccia ci vogliono concedere.
I ricorsi degli anticaccia vengono fatti per toglierci quello che le giunte regionali ci hanno CONCESSO nei calendari venatori e noi che facciamo? Invece di prendercela con chi ci toglie ce la prendiamo con chi ci ha dato: una logica che nemmeno Fantozzi.
Se io fossi un assessore alla caccia il prossimo anno per evitare ricorsi degli anti caccia e proteste dai parti dei cacciatori mi informerei presso l’ispra di tutto ciò che è passibile di ricorso e lo TOGLIEREI dal calendario venatorio, così che NON ci siano ricorsi e contestazioni: è questo che vogliamo?
No, ma è quello che con il nostro operato otterremo.
L'unico modo che abbiamo per confutare i pareri dell’Ispra - a cui i giudici e gli anti caccia si appellano - è fornire dati certi e veri sulle speci selvatiche.
Ma per far questo - invece di spendere denaro per favorire con le proprie proteste al Pirellone a pochi giorni dal voto una determinata area politica - peraltro storicamente a noi avversa, - le associazioni venatorie farebbero bene ad investire il nostro denaro per monitorare le specie selvatiche e fornire valori reali e aggiornati in grado di contrastare i lacunosi dati dell’ispra: gli unici oggi disponibili.
Fintanto che non saremo in grado NOI di fornire quei dati non potremo sperare in una inversione di tendenza.
Personalmente sono disponibile a versare una somma di denaro aggiuntivo per finanziare un serio gruppo di ricerca - ma l’organizzazione non può essere demandata al singolo: è necessario che se ne faccia carico una o più associazioni venatorie, o un gruppo di cacciatori seri e volenterosi.
Se questo non avverrà nell’arco di pochi anni sarà tutto finito o profondamente ridimensionato: gli anti caccia, contrariamente a noi, non si perdono in sterili polemiche, loro agiscono.
Quest’anno i ricorsi sui calendari venatori hanno toccato il massimo storico e la situazione andrà peggiorando.
Ce la prendiamo con i politici che non fanno?
Ma se siamo noi per primi che non ci impegniamo per la nostra passione come possiamo sperare che lo facciano gli altri?
Se non siamo noi in grado di fornire la documentazione che tutela i nostri calendari venatori dove pensiamo che andranno a prenderla i politici? Da Vanna Marchi?
Dobbiamo cercare per quanto possibile dei sostenitori che di avversari ne abbiamo fin troppi.
Ricordiamoci che i politici - anche per un tornaconto personale - sono fra i pochi che potrebbero darci una mano: invece del diverbio dobbiamo instaurare con loro un dialogo positivo e costruttivo.
Di contro possiamo continuare con l’elenco delle lamentazioni prendendocela con questo o con quello, alla ricerca del capro espiatorio per le nostre frustrazioni.
Lo sfogo è comprensibile, ma di certo non è con le polemiche che salveremo la caccia.
un saluto
Mauriizo
.