È tutto l’insieme che è cambiato, 30 anni fa, c’erano più cacciatori, c’era più territorio venabile, meno strade, meno bonifiche, meno incendi, meno cambiamenti climatici e soprattutto meno parchi !!
Quando andavo a tordi, su una montagna per il rientro, più di 25 anni fa, rientravano tutte le sere nn meno di 10/12 tordi a tiro, ne vedevi quando andava male una 30ina, oggi se sei fortunato ne passano 2/3 a buio, fringuelli 1 ora e mezza continua di migliaia di individui ecc
È indubbio che tante cose nn vanno, i cacciatori si sono riorganizzati, da me la scaccia era una parola sconosciuta, il traccheggio dopo lo spollo la normalità, rientri che dovevi andare a mezzogiorno per prendere il capanno, sono tantissimi i fattori, potremmo stare qui a discutere ore, ciò che nn è opinabile è che chi è un Cacciatore con la C grande, fa sempre numeri accettabili!!
Quello che per me manca totalmente è specializzarsi nel cacciare, tu lo sei e vedo che comunque ti diverti ancora….se nn ti ingegni sei costretto a smettere, il cacciatore medio italiano è povero di iniziativa, va a caccia dal 1 settembre a 31 gennaio, poi magari dimentica di avere anche il pda per i restanti 7 mesi!! Nn è così, la caccia è uno stile di vita, è una cosa seria e si vive 365 giorni all’anno, ci si accultura, si migliora, ci si specializza, solo così si può continuare a vivere di emozioni, malgrado nn più i carnieri di un tempo
Saluti Antonio