Io a volte proprio non vi capisco... Punto del segnare i tordi all'accertamento... Ne abbiamo già discusso a suo tempo ed in modo dettagliatissimo... Se tutti, e dico tutti avessero negli anni segnato un minimo di carniere di sicuro non si sarebbe arrivati a questa regola indecente, ma ahimè continuare a cacciare la migratoria nei tempi e nei modi come conosciamo e che ci auguriamo poter continuare per molto altro tempo ancora riportando però un indice a 0 di abbattimenti era impossibile... E le aa.vv., per lo meno chi segue le dinamiche e la vita dell'associazionismo venatorio e non chi se la spassa commentando in malo modo dal divano di casa, sà che hanno sempre spinto nella direzione giusta, ossia di sensibilizzare il cacciatore a fare le cose in regola... La scelta della segnatura all'accertamento viene da regole extra aa.vv., e cmq ripeto che il male voluto non è mai troppo. Poi ci sono anche quelle che continuano a dire l'esatto opposto, assolutamente si... Ma credo che non sappiano neanche di cosa si stia parlando o per lo meno ignorano in nome del fanatismo e del menefreghismo di diversi praticanti i reali problemi che gravitano oggigiorno attorno all'attività venatoria.
punto dell'autorizzazione all'uscita dai comuni per caccia al cinghiale.
Essere contro una forma di caccia oggi significa non aver ben chiaro l'inquadramento numerico che abbiamo noi nel panorama nazionale. Siamo pochi, si conta poco, abbiamo pochissime persone a livello politico che possono difendere la nostra categoria e schierarsi contro i cinghialari significa mollare il 70% di quel numero... Se c'è rispetto da parte nostra ci sarà sempre rispetto anche dall'altra parte, altrimenti si continua a fare l'errore di chi reiteratamente fomenta odia nei confronti di altre persone, categorie, etnie, ecc ecc..
L'odio porta odia, i conflitti nascono per questo.
Da me, se non esistessero i cinghialai,probabilmente avremmo seri problemi di gestione faunistica, intesa come controllo di animali che di zrp, zrv, sia anche come motivo aggregativo di tradizione, fiere, feste sagre e quant'altro... Ambienti che da cacciatori tutti frequentiamo, che si sia migratoristi, stanzialisti, selecontrollori o quant'altro.
Se è vero che questa situazione non ha precedenti è pur vero che anche la caccia non è esente da ciò... Non c'entra niente la solidarietà tra cacciatori... Posso affermare con certezza che in regime di zona arancione molte squadre delle mie zone avevano sospeso le cacciate, questo perché (anche se potevano avere i numeri all'interno del comune per la braccata) il rispetto per gli altri partecipanti era venuto per primo... Già loro il "tutti o nessuno" lo avevano messo in atto. Poi con la zona rossa non ci sono Stati più problemi.
Qua il problema è che siamo stati trattati da fessi, che ci è stato precluso qualcosa senza dare il minimo di spiegazione.... E non solo ai migratoristi ma a tutti..
Se esiste un'impostazione scientifica alla lotta per questa pandemia nella sospensione alla nostra attività è stato dato motivazione ideologica, e questo anche in giurisprudenza risulta illegale..
Ci diano quelle risposte che tutti noi ci meritiamo, poi potremo discutere di altro.
Chiaro risulta che difronte ad un disastro economico anche i danni che dovranno essere risarciti per la fauna risulteranno in più, ma gli interventi, secondo me, sarebbe auspicabile iniziassero un secondo dopo che i nostri beneamati governanti ci abbiano fornito quelle motivazioni.
Siamo tutti bravi a incitare l'unità del mondo venatorio, ed io ci credo davvero, ma se poi ci diamo contro l'uno con l'altro significa davvero che ci meritiamo l'estinzione...del resto lo diceva anche Darwin nella sua teoria evolutiva, chi non si sa' adattare ai mutevoli cambiamenti è destinato a lasciare il passo.