Tempo fa ho avuto un’interessante discussione con un utente del forum di Mygra sui richiami notturni dei Tordi in migrazione.

Eravamo entrambi concordi che delle differenze c’erano, questo studio sembra confermarle, almeno per quanto riguarda i Merli.

CHIAMATA SPECIE MERLO (TURDUS MERULA) DURANTE LE MIGRAZIONI STAGIONALI E LA RIPRODUZIONE K.V. Bolshakov, MD Evstigneeva e V.N. Bulyuk* Stazione biologica "Rybachy", Istituto zoologico dell'Accademia delle scienze russa, insediamento di Rybachy, 238535 regione di Kaliningrad, Russia.



Inserisco qualche passaggio, in allegato lo studio completo.

I risultati dell'analisi di 346 spettrogrammi del canto “strisciata” del merlo (Turdus merula) emessi dagli uccelli durante il volo migratorio notturno e diurno, nelle soste migratorie e durante la stagione riproduttiva. La durata di questo tipo di segnale varia tra 102 e 359 ms e la sua gamma di frequenza è nel range delle frequenze intermedie e alte da 5,1 a 9,9 kHz. Sugli spettrogrammi, la maggior parte dei segnali "tsiirr" erano con una banda modulata ad alta frequenza e una a bassa frequenza. Si presume che una tale struttura di questo segnale consenta agli uccelli di mantenere i contatti tra loro a grande distanza e determinare la posizione l'uno dell'altro nello spazio. La durata e la frequenza dei richiami dei merli che migrano di notte e di giorno non differivano in media in modo significativo. Il richiamo durante il volo migratorio aveva, in media, una gamma sonora molto più ristretta rispetto agli scali. Inoltre, i richiami degli individui migratori nelle soste, erano più brevi e più larghi di quelli dei Merli nelle aree di riproduzione.

Queste differenze potrebbero essere causate da un più forte degrado della struttura dei segnali durante la loro propagazione durante il volo migratorio rispetto agli scali. Un'analisi degli spettrogrammi dei richiami di due coppie di merli adulti durante la riproduzione ha rivelato, significative differenze individuali tra i singoli uccelli.

Purtroppo lo studio sui Tordi sempre di Bolshakov non sono riuscito a recuperarlo, al momento ho fatto richiesta all’autore come da prassi su ResearchGate, attendo una sua risposta.

Lo studio si trova anche su altri siti, ma è a pagamento.
 

Allegati

  • Species-specific_attraction_call_of_the_blackbird_.ru.it.pdf
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Volevo condividere con voi un pensiero sulla migrazione in Calabria. Ricordo quando ero ragazzino che dal 15 ottobre in avanti puntualmente ogni anno si verificavano condizioni climatiche di alta pressione con ventilazione per diversi giorni da nord est o grecale. Posso solo dire di avere ricordi di mattinate uniche. La migrazione come detto già da alcuni sopra è prevalentemente influenzata da alta pressione chiarenzana e venti n/e o grecale. Queste sono le componenti per vedere qui in Calabria mattinate che ti rimarranno indelebili come sopra descritto quando ero ragazzino.
Un saluto a tutti e grazie per gli studi pubblicati.
 
Tortora (Streptopelia turtur) rotte migratorie e aree di svernamento rivelate utilizzando la telemetria satellitare.


Riporto il passaggio che mi ha particolarmente colpito, non tanto per la questione della migrazione notturna che era facilmente immaginabile, ma quanto per la conclusione a cui giunge. La parte interessata l’ho sottolineata, mi ricorda molto la migrazione diurna dei Tordi nel nostro paese che stiamo osservando negli ultimi anni.



Caratteristiche della migrazione

I dati PTT hanno mostrato che le tortore migravano di notte:

l'87,5% delle 64 posizioni ottenute durante la migrazione attiva

erano notturne, mentre il 9% è stato ottenuto nel tardo

pomeriggio o nella prima mattinata, quando gli uccelli

presumibilmente iniziavano o terminavano un periodo di

migrazione. Tenendo conto dei periodi in cui entrambi gli

uccelli erano in migrazione attiva (n =8 attacchi), la velocità di

volo media (±se) era di 52,6 ± 0,5 km h−1.



È interessante notare che i dati PTT suggeriscono

chiaramente che le tortore potrebbero favorire i voli

notturni durante la migrazione. Murton (1968) aveva già

suggerito che le tortore potessero migrare di notte e

Guyormarc'h (1998) hanno osservato che i giovani di tortore

tenuti in cattività mostravano un aumento della loro attività

notturna nelle prime ore della notte nel periodo di migrazione.

La migrazione primaverile diurna delle tortore è

stata segnalata comunemente durante il XX secolo

(Marchant1969) ed è ancora segnalato nel sud-ovest della

Francia in primavera ma, nel complesso, la frazione diurna

della migrazione sembra essersi ridotta drasticamente

negli ultimi decenni (Zwartset al.2009). È possibile che

questo cambiamento rifletta il declino della popolazione

delle tortore, ma resta da dimostrare l’entità della


migrazione notturna nel resto della popolazione.
Vedi l'allegato 2000102



Tracce satellitari di due tortore (Marcello –pista nera,Jean-Marie –traccia blu) durante la migrazione tra Europa e Africa. I cerchi
aperti corrispondono ai siti di sosta (n =due uccelli) e cerchi tratteggiati verso i siti di svernamento (Marcello soltanto). I colori dello sfondo
indicano l'altitudine e le linee bianche indicano i confini nazionali. L'area dei siti di sosta e di svernamento è stata stimata in km2
utilizzando il 95% della MCP per i siti di sosta, il 95% e il 50% della MCP per i siti di svernamento. Il sito di sosta utilizzato daJ ean-Mariein Spagna ha percorso 91
km2. Per Marcello,le superfici degli scali autunnali utilizzati in Spagna e nel sud della Mauritania sono state rispettivamente di 18,3 e 49,9 km2. Il primo e il
secondo sito di svernamento coprivano 57,9 e 87,3 km2, rispettivamente (con il 50% dell'area MCP che raggiunge i 3 e 2,3 km2).Marcello i siti di sosta primaverile
in Marocco e Spagna hanno coperto rispettivamente 195 e 44 km2.
Quasi una quarantina d'anni fa, pertanto in linea con il "sentore" dell'autore, andammo a fare il capanno per l'apertura del 18 Agosto....e con nostra sopresa alle 19 di sera ( ancora con tanta luce quindi) decine e decine di tortore tutte abbrancate, ci sfilavano sopra il capanno e puntavano il mare !!! Ne avremmo viste un centinaio prendere la via del mare e sparire nell'orizzonte quasi nella palla del sole sul mare. Eravamo sui primi promontori sopra Civitavecchia: passati questi.... c'è solo il mare !
 
Analisi migratorie, confrontiamole, possibilmente bussola alla mano.

La prima regola, che di solito utilizziamo tutti noi per individuare una probabile rotta dopo l’alba è il vento che, secondo la mia personale teoria, nella maggioranza dei casi deve essere sempre di circa 45° al becco, sia in migrazione diretta (senza riorientamento) che in migrazione indiretta (riorientamento).

Ho specificato nella maggioranza dei casi, perché in qualche situazione particolare potremmo avere migrazione diurna con venti di coda.

Partiamo sempre dalla rotta notturna che avrà una direzione costante NE/SO, a parte le deviazioni temporanee dovute all’inquinamento luminoso (lungomari, porti, fari, piattaforme in mare, città, aeroporti ecc..), dove potremo avere una parte di migratori, quelli più bassi essere influenzati dalla luce e tenere rotte “provvisorie” di alcuni chilometri, sia sulle coste che nelle zone interne, una volta superato il disturbo (luminoso o magnetico) ovviamente riprenderanno la giusta direzione.

Precisazioni sulle variazioni di rotta notturne temporanee.

Sono fermamente convinto che le deviazioni momentanee durante la notte, causate dall’ inquinamento luminoso o magnetico, avvengono anch’esse con rotte ben definite (no/se) e mai a caso, in alcune occasioni anche con rotte so/ne (rotta opposta). Un video di pescatori Baschi, riprende la migrazione notturna di Tordi sul mare in pieno svolgimento e, si nota come alcuni uccelli disturbati dai fari, fanno rotte contrarie (provvisorie) . Un altro studio nel Parco del Ticino, conferma le rotte notturne modificate in prossimità dell’aeroporto di Malpensa. Lo studio effettuato sui disturbi luminosi degli uccelli in migrazione notturna, al momento confermano questa possibile ipotesi di una deviazione predefinita. Del resto, se così non fosse i nostri Tordi non giungerebbero mai nelle loro destinazioni abituali di svernamento, trovandosi sempre troppi chilometri fuori rotta con relativo dispendio energetico e, i Tordi difficilmente perdono la bussola! O se la perdono, la perdono solo per pochi chilometri ma, quei pochi chilometri hanno influito purtroppo su alcune linee di migrazione notturna. Le grandi infrastruttura create dall’uomo negli ultimi vent’anni hanno avuto una grossissima parte in questo.



La seconda regola che dovremmo applicare sono le linee di pressione atmosferica lungo il tragitto migratorio (Cit. Cavina), qui il discorso diventa molto più complesso.

Osservando durante il corso dell’anno le pressioni nel mediterraneo, mi sono accorto che in svariate occasioni il centro di alta pressione era collocato proprio sui Balcani, ma guarda caso, mai nel mese di ottobre (sfiga, andamento stagionale o riscaldamento climatico?). A volte osservo il meteo con attenzione anche in periodi non di caccia e mi dispero, quando vedo settimane intere con venti da nord-est!

Con un’alta pressione collocata proprio al centro dei Balcani occidentali (Serbia e Bosnia) avremo una circolazione di venti ottimali su Appennino (venti da sud), e ottimali anche al sud (venti nord orientali), cioè una circolazione “oraria” dell’anticiclone con i relativi venti in quota.

Però rimane la questione principale, con quanti millibar di pressione si metteranno in volo per intraprendere il loro viaggio i nostri migratori? Gli studi di Cavina, sulle linee barometriche seguite dai Colombacci può essere un buon punto di partenza, per noi cacciatori interessati ai fenomeni della migrazione del Tordo.
 
Ho specificato nella maggioranza dei casi, perché in qualche situazione particolare potremmo avere migrazione diurna con venti di coda.
Giusto in occasione di maltempo, sempre preciso nei tuoi scritti Tritex
Si ma non solo con maltempo,ma anche con tramontana e cieli tersi,scritto nel post della pagina precedente...
 
I canti per il mio orecchio buono che mi ritrovo, differiscono eccome... Bisognerebbe tramite lo studio appunto capire di quanto....ottobre dal mio punto di vista è il momento Dell anno con uno sproposito di energia dislocata nel mediterraneo(molto più di prima, ecco spiegato perché il tempo difficilmente sarà sempre bello con l alta pressione.... E secondo me non è neanche il migliore per la nostra passione perché con un alta pressione duratura e persistente ne passano si tanti da noi, ma sfilano anche via senza fermarsi e di notte. L ideale sarebbe 4/5 giorni di alta pressione seguiti da uno due di correnti atlantiche e altri 4 5 di alta pressione e così via.....un anno il 2005 fu proprio così ed è passato alla storia qui in Toscana come il migliore.... Sia per la giornata singola che per l intera stagione.
 
N/e o grecale dal 15 ottobre e non avremo nulla da recriminare. Legge della natura. Non ricordo mai una giornata con questa ventilazione che non sia arrivata migrazione in quantità.
Un saluto a tutti
 
Sono i Tordi a sbagliare rotta o siamo noi? ...”that is the question”.

Molti anni fa quando non c’era il navigatore, riuscii a trovare il porto di Marsiglia col sole che filtrava attraverso i palazzi ma, siamo sicuri che con il solo aiuto del sole, riusciamo sempre e comunque a stabilire la corretta rotta di un uccello in volo, o ci sono dei casi in cui possiamo commettere degli errori? Io personalmente posso dire di averne commessi alcuni, uno in particolare non lo scorderò più, infatti oggi uso sempre la bussola del telefono.

Nella mia ricerca sulle direzioni di passo dei Tordi in Italia, qualche cacciatore della costa Tirrenica riportava direzioni di entrata da sud, in qualche caso anche da ovest, sulla costa Adriatica alcuni ingressi da est. Questo mi aveva lasciato qualche perplessità, rispetto alle direzioni che solitamente ricevo dalle osservazioni di altri cacciatori in giro per l’Italia (NE, SE, SO, NO).

Allora mi sono chiesto: è possibile che vi siano differenti direzioni di passo in località relativamente distanti tra loro? Un uccello in migrazione non dovrebbe mantenere costante la propria rotta diurna?

Già sapevo che, dopo qualche ora del mattino ad ottobre il sole non indica esattamente l'est, questo perché si è già spostato diversi gradi verso sud, ma di quanti gradi realmente si è spostato? Sono riuscito a trovare un sito che riporta l'esatta posizione del sole in base al giorno dell'anno, l'ora e la località.

Con l'aiuto di questo sito forse (?), sono riuscito ad interpretare qualche problemino di rotta.

Nel primo esempio c’è il capannista di Portovenere (La Spezia) che riporta una traccia costante di passo da sud. Ho preso in esame il 15 di ottobre picco di passo in Italia centrale (latitudine effettiva di La Spezia) e, come ora di riferimento le 08.30, un orario decisamente importante per il passo.
Esempio:SnapCrab_02.jpg
Come si può notare dall'immagine, il sole alle 08.30 sarà in direzione di Marina di Carrara “presunto est”, effettuando una rotazione di 90° il supposto sud in realtà diverrà sud-ovest, ovvero, avremo una corretta rotta di riorientamento (45°). A questo va aggiunto che, l'osservatore non potrà mai gestire con precisione assoluta la rotazione di 90° o 180° rispetto al sole ma, sarà sempre approssimativa con errori di almeno 5°, se non di più. Poi abbiamo: composizione atmosferica, temperatura, pressione ed altre condizioni, anche queste influiscono sulla corretta osservazione del sole. Infine, gli uccelli in migrazione dovranno passare perpendicolari alla nostra postazione per avere una corretta osservazione di rotta (errore di parallasse).

L'errore di rotta supposto sopra citato, in base all’ora, alla località ed al periodo dell’anno in cui viene effettuata, potremmo commetterlo anche con presunte rotte da est e da nord, che reali potrebbero risultare da sud-est e da nord-est, oppure presunte rotte da ovest che magari saranno da nord-ovest.

L'azimut alle 08.30 del 15 ottobre se ci troviamo più a sud (Puglia o Calabria) aumenterà di altri 5° (115°), alle 09.00 del 25 ottobre (periodo di picco a sud per il passo) avremo un azimut di 125° (quasi sud-est!).
SnapCrab_01.jpg
In breve, se ci troviamo in località poco conosciute o magari ci siamo spostati di qualche chilometro dalla nostra località di passo abituale e, vogliamo stabilire la corretta rotta di transito dei nostri migratori, la bussola, molto comoda quella telefonica, risulta sempre di fondamentale importanza.
Per chi volesse controllare l’esatta posizione del sole nella propria zona di passo allego il link del sito:

https://www.sunearthtools.com/dp/tools/pos_sun.php?lang=it
 
Ciao Arturo, mi è sembrato riduttivo alzare un pollice, desidero rigraziarti personalmente per le novità che mi metti a disposizione, per quello che puo valere il giudizio di un comune mortale. Un abbraccio.
Luigi.
 
Grazie Tritex! Gli studi che riporti e le osservazioni sono molto interessanti.
Stavo discutendo proprio in questi giorni del passo anomalo dei bottacci nelle nostre zone (prealpi lombarde / BS) dove si registrano (specialmente mercoledì scorso e giovedi, e anche stamattina) buone catture in zone di painura di collina o rilievi a ridosso o nel mezzo della pianura, basso Garda e una quasi assenza più ci si addentra nelle valli e in montagna (800 / 1.000 mt slm), che solitamente in questi giorni dovrebbero mostrare un passo significativo.
A parte le osservazioni sulla luna, temperature molto alte, clima e terreno molto secco alcune zone sono praticamente deserte di tordi. Si osserva un passo di fringuelli e lucherini dalle solite direzioni / valici come al solito (NE).
Un'altra anomalia che ho riscontrato insieme ad altri è che molti capanni (appostamenti fissi) prendono tordi che entrano da direzione (S / SE). Ho letto del riorientamento mattutino ma la cosa è molto strana per queste zone. Io sostengo che in questi giorni il passo è concentrato di notte sulle pianure ad altezze elevate, e nel mattino qualche tordo rientra nelle valli per mangiare, cercare cibo..Anche salendo di quota sui 1500 / 1600 pochissimi tordi..
Mi piacerebbe avere il tuo parere sulla situazione . Grazie
Registrando le catture da quando vado a capanno a parte eccezioni a fine Settembre, qui il passo è al suo massimo il 6 / 8 Ottobre, con un colpo di coda a meta Ottobre fino al 20, poi fine..
 
A dire il vero, io al nord li aspettavo per lunedì 25 e mi sono sbagliato.Per me sono arrivati con 48 h di ritardo 😁.Il meteo era da manuale dalla sera di domenica 24, impossibile che non si vedessero,dalla sera del 24 pressioni e venti sono rimasti ottimani per una settimana intera.Per ciò che riguarda gli ingressi da SE direi, niente di strano,per me è una rotta classica diurna anche se inusuale dalle tue parti.Molto probabile che i fronti migratori di questi giorni(avanguardie),in base alle località di partenza (sosta o nidificazione) alle combinazioni meteo,siano passati molto più a Sud rispetto al solito.Non escludo che il fenomeno possa ripetersi.Il passo è sempre concentrato nelle ore notturne e, come spesso avviene ci sono quelli che durante il corso della notte si fermano ovunque si trovino,quando esauriscono le ore di volo.
 
titrex grazie per le tue informazioni in materia accurate e precise
Ricordo anni indietro controllavo un sito per la migrazione dei colombacci a falsterbo in svezia che purttroppo aimè non ricordo più
sapresti aiutarmi se conosci quel sito? Venivano segnali i voli giornalieri
Grazie
 
titrex grazie per le tue informazioni in materia accurate e precise
Ricordo anni indietro controllavo un sito per la migrazione dei colombacci a falsterbo in svezia che purttroppo aimè non ricordo più
sapresti aiutarmi se conosci quel sito? Venivano segnali i voli giornalieri
Grazie
ciao....credo tu intenda Trektellen.nl, scusate l'intromissione nella discussione.
Cmq grazie mille a titrex per le informazioni e considerazioni molto interessanti.
 
A dire il vero, io al nord li aspettavo per lunedì 25 e mi sono sbagliato.Per me sono arrivati con 48 h di ritardo 😁.Il meteo era da manuale dalla sera di domenica 24, impossibile che non si vedessero,dalla sera del 24 pressioni e venti sono rimasti ottimani per una settimana intera.Per ciò che riguarda gli ingressi da SE direi, niente di strano,per me è una rotta classica diurna anche se inusuale dalle tue parti.Molto probabile che i fronti migratori di questi giorni(avanguardie),in base alle località di partenza (sosta o nidificazione) alle combinazioni meteo,siano passati molto più a Sud rispetto al solito.Non escludo che il fenomeno possa ripetersi.Il passo è sempre concentrato nelle ore notturne e, come spesso avviene ci sono quelli che durante il corso della notte si fermano ovunque si trovino,quando esauriscono le ore di volo.
Quale era la combinazione di fattori che ti ha portato a pensare che il 25 avrebbe dovuto essere il passo? A me sembra che a parte la luna ci sia stata un'assenza di vento, nessuna perturbazione da metà Settembre. L'unico cambiamento è stato l'aumento della temperatura di qualche grado rispetto a inizio Settembre. Nel quadro generale dell' Europa e dei Balcani non mi pare ci fosse qualche differenza (ero per lavoro proprio nell'est della Croazia / nord Est Slovenia/ e in Serbia tutta la seconda settimana di Settembre) ed era caldo e secco a parte qualche breve pioggia.
Concordo sul passo più a sud come se avessero seguito paradossalmente l' autostrada A4 da Trieste verso Ovest lungo la pianura.. :) anzichè nelle valli dove tra l'altro c'è poca pastura..
 
I venti vanno guardati a 250m (altezza media di migrazione),i meteo classici riportano solo i venti a 10m dal suolo.Ti mostro un'immagine per capire meglio la situazione del 24/09 alle 20.00 (partenze) a 250m.Come vedi la direzione dei venti è ottimale e sarà mantenuta nel corso di tutta la notte fino all'alba.Solo, molto probabilmente i contingenti (avanguardie di passo ) erano ancora troppo distanti dall'Italia, e non si è visto nulla lunedì mattina.Nel corso dei giorni invece, mantenendosi lo stesso meteo/vento abbiamo avuto i primi ingressi al nord e al centro (mercoledì e giovedì).La luna non la guardo mai, e penso neanche loro,di questi tempi se hanno il vento in poppa al tramonto o nel corso della notte ed hanno carburante a sufficienza (grasso) ....schizzano come forsennati...
 

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    SnapCrab_No-0006.jpg
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Esprimo pure io un particolare grazie ad Arturo, come ho già fatto in passato, per i continui aggiornamenti di questo thread a cui dedico una particolare lettura per comprendere le dinamiche delle rotte migratorie dei nostri amici alati!!
 
I venti vanno guardati a 250m (altezza media di migrazione),i meteo classici riportano solo i venti a 10m dal suolo.Ti mostro un'immagine per capire meglio la situazione del 24/09 alle 20.00 (partenze) a 250m.Come vedi la direzione dei venti è ottimale e sarà mantenuta nel corso di tutta la notte fino all'alba.Solo, molto probabilmente i contingenti (avanguardie di passo ) erano ancora troppo distanti dall'Italia, e non si è visto nulla lunedì mattina.Nel corso dei giorni invece, mantenendosi lo stesso meteo/vento abbiamo avuto i primi ingressi al nord e al centro (mercoledì e giovedì).La luna non la guardo mai, e penso neanche loro,di questi tempi se hanno il vento in poppa al tramonto o nel corso della notte ed hanno carburante a sufficienza (grasso) ....schizzano come forsennati...
Se seguo il tuo ragionamento al momento la situazione non è ideale, forse domani meglio ? Ma la condizione ideale non è un vento non dirattamente in coda? Questa è la previsione di domani.
1696329716347.png
 
😁 Situazione meteo troppo complessa non mi sbilancio,o meglio provo a dare solo qualche spunto di riflessione e nessuna certezza (è il classico terno all'otto).La parte sottovento delle Prealpi Austriache potrebbero permettere qualche movimento al nord,oltre le Alpi si sta muovendo una perturbazione, infatti si vedono i classici venti da SO che la precede richiamati proprio sulla porta d'ingresso (il bivio) che interessa a noi(venti contrari alla migrazione)Alpi orientali.Sono più ottimista al nord giovedì ed anche per noi del centro nutro qualche speranza,visto che anche stamani qualcosina si è visto.😉:cool:
 
Sono i Tordi a sbagliare rotta o siamo noi? ...”that is the question”.

Molti anni fa quando non c’era il navigatore, riuscii a trovare il porto di Marsiglia col sole che filtrava attraverso i palazzi ma, siamo sicuri che con il solo aiuto del sole, riusciamo sempre e comunque a stabilire la corretta rotta di un uccello in volo, o ci sono dei casi in cui possiamo commettere degli errori? Io personalmente posso dire di averne commessi alcuni, uno in particolare non lo scorderò più, infatti oggi uso sempre la bussola del telefono.

Nella mia ricerca sulle direzioni di passo dei Tordi in Italia, qualche cacciatore della costa Tirrenica riportava direzioni di entrata da sud, in qualche caso anche da ovest, sulla costa Adriatica alcuni ingressi da est. Questo mi aveva lasciato qualche perplessità, rispetto alle direzioni che solitamente ricevo dalle osservazioni di altri cacciatori in giro per l’Italia (NE, SE, SO, NO).

Allora mi sono chiesto: è possibile che vi siano differenti direzioni di passo in località relativamente distanti tra loro? Un uccello in migrazione non dovrebbe mantenere costante la propria rotta diurna?

Già sapevo che, dopo qualche ora del mattino ad ottobre il sole non indica esattamente l'est, questo perché si è già spostato diversi gradi verso sud, ma di quanti gradi realmente si è spostato? Sono riuscito a trovare un sito che riporta l'esatta posizione del sole in base al giorno dell'anno, l'ora e la località.

Con l'aiuto di questo sito forse (?), sono riuscito ad interpretare qualche problemino di rotta.

Nel primo esempio c’è il capannista di Portovenere (La Spezia) che riporta una traccia costante di passo da sud. Ho preso in esame il 15 di ottobre picco di passo in Italia centrale (latitudine effettiva di La Spezia) e, come ora di riferimento le 08.30, un orario decisamente importante per il passo.
Esempio:Vedi l'allegato 2000328
Come si può notare dall'immagine, il sole alle 08.30 sarà in direzione di Marina di Carrara “presunto est”, effettuando una rotazione di 90° il supposto sud in realtà diverrà sud-ovest, ovvero, avremo una corretta rotta di riorientamento (45°). A questo va aggiunto che, l'osservatore non potrà mai gestire con precisione assoluta la rotazione di 90° o 180° rispetto al sole ma, sarà sempre approssimativa con errori di almeno 5°, se non di più. Poi abbiamo: composizione atmosferica, temperatura, pressione ed altre condizioni, anche queste influiscono sulla corretta osservazione del sole. Infine, gli uccelli in migrazione dovranno passare perpendicolari alla nostra postazione per avere una corretta osservazione di rotta (errore di parallasse).

L'errore di rotta supposto sopra citato, in base all’ora, alla località ed al periodo dell’anno in cui viene effettuata, potremmo commetterlo anche con presunte rotte da est e da nord, che reali potrebbero risultare da sud-est e da nord-est, oppure presunte rotte da ovest che magari saranno da nord-ovest.

L'azimut alle 08.30 del 15 ottobre se ci troviamo più a sud (Puglia o Calabria) aumenterà di altri 5° (115°), alle 09.00 del 25 ottobre (periodo di picco a sud per il passo) avremo un azimut di 125° (quasi sud-est!).
Vedi l'allegato 2000329
In breve, se ci troviamo in località poco conosciute o magari ci siamo spostati di qualche chilometro dalla nostra località di passo abituale e, vogliamo stabilire la corretta rotta di transito dei nostri migratori, la bussola, molto comoda quella telefonica, risulta sempre di fondamentale importanza.
Per chi volesse controllare l’esatta posizione del sole nella propria zona di passo allego il link del sito:

https://www.sunearthtools.com/dp/tools/pos_sun.php?lang=it

La rotta “indotta”.

A questo punto della mia ricerca però, un grandissimo dubbio mi assale: Sono io che sbaglio, vedendo tutti i migratori seguire rotte ben definite, fino all’ultimo grado del quadrante bussola, oppure alcuni cacciatori in Italia, Francia e Spagna, in questi anni di spasmodica ricerca mi hanno dato delle tracce non perfettamente in linea? È un bel dilemma!

Credo che, in qualche caso l’errore di tracciato commesso dal cacciatore in parte sia “indotto”.

Un esempio specifico per la Sicilia, ma può benissimo essere applicato anche ad altre zone d’Italia o d’Europa: Per un cacciatore della Sicilia orientale è più naturale pensare che i Tordi provengano da est, e mai potrebbe pensare ad una rotta proveniente dalla Libia (rotta reale SE/NO Sicilia orientale) risulterebbe del tutto illogica, così l’errore della posizione del sole (azimut) più il condizionamento logico (i Tordi nidificano a est), ecco che possiamo cadere in errore. Queste probabili imprecisioni di rotta avvengono perché siamo convinti che, la rotta che vediamo per qualche ora al mattino sia la stessa che avviene durante la notte, ma non è così, in molti casi avremo delle variazioni dopo l’alba (riorientamento).

Altro problema che ho dovuto affrontare in questi anni.

I Tordi di quanto possono modificare la propria rotta in presenza di richiami acustici (inanellamenti e altro) o richiami vivi? È possibile che possano passare da un ingresso puro, che magari sarebbe stato da SE o da SO a S, oppure da NO e SO a O? In questi casi, sicuramente non potremo mai avere una precisa stima di rotta perché una parte dei migratori saranno influenzati dai richiami (acustici o vivi) e, tornando al nostro capannista di La Spezia (richiami vivi), magari potrebbe essere il suo caso.

A questo punto voi vi chiederete, ma perché Arturo (sono io) è così paranoico per delle mezze direzioni di 45° e vuole conoscere la rotta precisa fino all’ultimo grado? Può aiutarci a trovare una costante sulla direzione scelta dai nostri migratori dopo l’alba, potremo prevedere in base alla località ed alla direzione del vento se, l’entrata sarà da SE o da NE? Da NO o da SO? …e così via…
 
Adesso hai svelato il tuo nome, e se permetti ti ringrazio in questo modo:
Non fermarti Arturo, aspetto sempre di conoscere nuovi argomenti sulla migrazione.
Cordialità
piero
 
Resta il fatto che da quando ho memoria (licenza fatta nel 2000) presenza al capanno dal 1992 /1994 non ho mai visto un anno così scarso di tordi, specialmente nella prima settimana di Ottobre (prealpi Brescia).
La differenza più eclatante nelle nostre valli sta nel meteo con temperature assurde (domenica alle 6:00 c'erano già 18°C a 1.000 mt) , nella siccità, nella quasi assenza di vento (a parte vento caldo da Ovest di domenica scorsa). E' vero che le giornate migliori si son viste negli anni scorsi in giorni con tempo sereno come questo, ma mai con così caldo e così secco.
Pettirossi, fringuelli (sentita anche una peppola sabato), lucherini e i primi frosoni, passere scopaiole, cince in abbondanza, sembrano passare normalmente come sempre..
 
E' vero il caldo di quest'anno non c'era mai stato, in ottobre. Ma anche qualche anno fa (5-6 più o meno) di questi tempi si era visto poco o nulla di tordi e mi ricordo che una mattina mentre mi recavo a lavorare, dove c'era un campo di girasole ci vidi andare un branchetto di 5 o 6 tortore africane (mai viste da me in ottobre, al massimo fine al 25 di settembre o giù di lì). Forse era per quello che di tordi c'era ancora poco o nulla: la colpa era da dare a quelle temperature assurde. E forse la cosa si sta ripetendo quest'anno, o perlomeno speriamo che arrivino da ora in poi quando sembra che le temperature tornerammo più nella norma.
 
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