Penso che sia il primo anno che la tortora africana, la vera tortora venga vietata in 37 anni di licenze che ho alle spalle ed è un delirio perchè è una bella preda. In compenso siamo diventati cacciatori di tortore bianche, piccioni, storni, corvidi, nutrie. Una fine drammatica e forse il peggio deve venire.
 
Penso che sia il primo anno che la tortora africana, la vera tortora venga vietata in 37 anni di licenze che ho alle spalle ed è un delirio perchè è una bella preda. In compenso siamo diventati cacciatori di tortore bianche, piccioni, storni, corvidi, nutrie. Una fine drammatica e forse il peggio deve venire.

Sai benissimo perché nelle Marche non avete cacciato tortore quest anno....e non c'entra nulla con richieste di sospensiva bensì dipende dal fatto che i vostri politici SI SONO DIMENTICATI di approvare in tempo il PFV.
 
Di certo in quasi 50 anni di carriera venatoria non avevo mai visto tante tortore in una giornata sola come domenica scorsa .
Forse a causa delle smosse di tempo, ma di certo non mi sono sembrate a rischio estinzione e per di piu una vera beffa con il divieto in preapertura...

A voi cacciatori siciliani vi ho sempre invidiato per la tortora, che voi potreste cacciare fino a metà ottobre vista la caratteristica della vostra isola così vicina alla Tunisia e Libia, quindi trampolino di partenza ed arrivo delle tortore, il fatto che non vi hanno fatto cacciare tortore in preapertura è molto grave, è una vostra caccia caratteristica, vi dovete battere per non perderla.
 
(Untitled)

Credo che l offensiva portata in questi ultimi due anni,sia senza precedenti.Ed abbia avuti effetti,non solo alcune regioni hanno chiuso alla tortora,ma altre lo stanno facendo con pavoncella e moriglione.Siamo messi malissimo.
 
Ma c'e' una quarta specie veramente in via d'estinzione in Italia, e non affatto protetta, anzi addirittura perseguitata e tartassata da tutti, con tutte le armi che hanno a disposizione, legali ed illegali, senza limiti di carniere e in qualsiasi giorno dell'anno. Vediamo se indovinate di quale specie parlo senza cercare la risposta piu' in basso....

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Si tratta dell' homo venatorius italicus, volgarmente chiamato "cacciatore italiano," una specie le cui caratteristiche morfologiche sono un volto scoraggiato, testa abbassata, e un orifizio anale molto largo ed irritato, a volte sanguinante. Ha un habitat limitatissimo, una piccola percentuale di ettari del territorio italiano non (ancora) preclusa alle sue attivita' da edilizia, strade, oasi, riserve, parchi nazionali, regionali, provinciali, fondi chiusi, zone di ripopolamento, e centinaia di altre zone da dove sono stati cacciati via senza pieta' e senza una vera ragione. Ormai l'homo venatorius italicus e' destinato a finire come il piccione viaggiatore americano, il dodo delle isole Mauritius, o la "tigre" della Tasmania. Qualche esemplare forse sopravvivera' in qualche agrituristica venatoria, dove sara' domesticizzato, sfruttato, e costretto a cibarsi di uccelli di gabbia puzzolenti e menomati invece dei selvatici veri che cacciava fieramente e liberamente fino a un secolo fa.
 

storno5

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buon pomeriggio a tutti se possibile vorrei qualche informazine su queste 3 speci , TORTORA PAVONCELLA MORIGLIONE ,ho sentito voci che sembra prevista la chiusura dal prossimo anno ....vorrei sperare siano solo voci da bar..... grazie.
 
Ma in Marocco la caccia alle tortore che vanno e vengono dall'Italia la chiuderanno? Che, scherzi? I macellai italiani che ci vanno ad ammazzarne carrettate portano Euro ai commercianti locali. Sai che gliene frega al Marocco se fra dieci anni saranno estinte? Pochi, maledetti, e subito. Poi domani si vedra'--insh'Allah!

E i cacciatori italiani che all'estero non ci vanno vengono... marocchinati!
 
Le tortore che si cacciano in Marocco, non interessano il contingente in migrazione lungo la nostra penisola. Altrimenti non si caccerebbero a Giugno, quando da Noi già hanno fatto la prima covata

Questo non lo so, potrebbe essere vero, ma non vorrei che fosse una teoria di stile Cicero pro domo sua dei cacciatori italiani che cacciano in trasferta. Percio' ho mandato un'email all'ISPRA, per accertarne la veridicita'. Almeno una cosa cosi' semplice la dovrebbero sapere, no? Le tortore vengono inanellate per studiarne la migrazioni, o no? Aspettero' una loro risposta prima di continuare questa discussione.
 
Questo non lo so, potrebbe essere vero, ma non vorrei che fosse una teoria di stile Cicero pro domo sua dei cacciatori italiani che cacciano in trasferta. Percio' ho mandato un'email all'ISPRA, per accertarne la veridicita'. Almeno una cosa cosi' semplice la dovrebbero sapere, no? Le tortore vengono inanellate per studiarne la migrazioni, o no? Aspettero' una loro risposta prima di continuare questa discussione.

Giovanni è semplice. Cerca qualche agenzia che organizza gite venatorie in marocco, guarda il periodo in cui si cacciano le tortore e poi chiediti se possono essere le stesse in transito d'andata o ritorno per o dall'Italia. Se aspetti una risposta dall'ispra .... campa cavallo. Seppur mai ci sarà, calcola che per la stessa i Tordi iniziano la migrazione pre nuziale dal 10 gennaio.
 
Le tortore che si cacciano in Marocco, non interessano il contingente in migrazione lungo la nostra penisola. Altrimenti non si caccerebbero a Giugno, quando da Noi già hanno fatto la prima covata

questo non è del tutto vero. in Marocco si cacciano tortore nate in loco, dai monti alla costa. sulla costa in settembre c'è un'incredibile entrata, e spesso le si trovano ammassate nei primi alberi delle macchie. stesso dicasi per le quaglie, le prime sono nate in loco, poi vi sono le migratrici. colombacci solo stanziali. un'ultima cosa, non pensare il Marocco una terra arida, siccitosa e molto calda. ho lavorato in diversi villaggi turistici. e non sono più poveri di noi...altro che Africa
 
Certo che lo so , il problema è che siamo noi cacciatori a pagare. Purtroppo nella nostra regione accadono scempi ancor più grandi e osceni per settori come sanità e infrastrutture, a chi vuoi che importi della caccia, le associazioni, tutte sono dei bluff.
 
A ciò aggiungerei che se un problema di eccessivo prelievo della streptopelia all'estero c'è - e ribadisco il se - probabilmente esso riguarda maggiormente le aperture anticipate in Europa orientale, lungo la direttrice balcanica.
 
Io penso che la mancanza di tortore, allodole e quaglie è dovuta alla mattanza fatta tra Tunisia Marocco e altri paesi, nei quali non ci sono leggi che regolano il numero di carniere e al bracconaggio effettuato, e soprattutto gli enti locali non controllano nulla non so per paura o altro.
Inoltre qui in Italia ormai mancano gli habitat per queste specie e il clima per queste specie non è più l'ideale.
 
Inoltre, credo sia giusto ricordare quelle che erano, purtroppo devo usare il tempo imperfetto per non deprimermi col passato remoto, le tradizioni venatorie della mia zona. Parlo del nord brindisino-sub barese, ma credo di poter estendere il discorso a tutta la puglia centro-meridionale.
Qui da noi la caccia alla tortora si è sempre fatta al passo. Non ci sono corsi d'acqua, il girasole lo si conosceva solo per i disegni sull'abecedario, il grano si mieteva entro il 15 giugno e le stoppie si aravano ad agosto. All'apertura del 18 agosto i cacciatori più sfegatati partivano in Basilicata. Erano rari i casi e le annate in cui si trovavano tortore impasturate in qualche seminativo non arato o non completamente bruciato. Non completamente, sì, perchè se lo era solo in parte, e c'era grano abbrustolito per terra, non mancavano le tortore che vi andavano in visibilio. Gli altri, non appena potevano, uscivano a caccia negli uliveti lungo le coste, sperando nella sfuriata. Le giornate segnalate erano imperdibili. Si aspettava il temporale, le tortore passano o subito prima o subito dopo i grandi eventi atmosferici. Roba di ore, non di giorni. Chi aveva fortuna e tenacia incocciava le due o tre giornate buone. Ma nulla era detto, perchè il passo non era certo diffuso e bisognava aver sorte anche nella scelta del posto e molta resistenza. In 15/20 giorni tutto era segnato, ma l'appuntamento era solo rinviato, alla primavera. La caccia alla tortora, qui da noi, ha sempre reso molto di più in primavera. Fine Aprile/primi di maggio rappresentava il clou. Il cibo era più abbondante, l'acqua piovana rigonfiava i ruscelli alluvionali e riempiva le pozze. Purchè di acqua pulita, perchè la tortora non ama la mota.
Ora, eliminate per sempre le cacce primaverili e lasciati due/tre giorni fissi di preapertura settembrina, la caccia tradizionale alla tortora dalle mie parti è diventata roba più simile al superenalotto.
Cosa voglio dire. Voglio dire che non abbiamo più il polso della situazione. I miracoli delle migrazioni ci sfuggono, salvo per chi può frequentare le campagne comunque tutti i giorni. Loro confermano che, a primavera e in tarda estate, i giorni di passo consistente continuano a esserci, ma oramai solo a beneficio dei birdwatchers che sappiano cosa osservare, e sono pochi. E qualche anno fa uno spettacolare passo d'aprile me lo sono goduto anch'io, solo con la vista.
Così come due anni fa, per combinazione astrale, l'arrivo di una sferzata temporalesca precedette di poche ore il terzo giorno di preapertura, Chi uscì quel giorno, se lo ricorderà.
Posso anche dire, per la mia esperienza, piccolissima, quasi nulla, che negli ultimi anni è aumentata, sebbene di poco, la presenza delle tortore nidificanti. Credo ciò sia dovuto all'aumento del numero di piscine scavate vicino alle case dei sempre più numerosi turisti. Non tutti i mali vengono per nuocere...forse. La tortora beve quell'acqua, che prima non c'era, e si accasa per l'estate.
Quest'anno non fa testo. Il maggio semi-invernale credo abbia molto contribuito in negativo. Le stoppie, ormai pochissime - prima il grano si seminava anche sotto il letto - sono state anche arate molto prematuramente.
Chi lavora (scusate l'eufemismo) all'ISPRA non sa nulla di tutto ciò. Quindi, non sa nulla della tortora.
 
non sono un cacciatore veterano, non posso parlare dei periodi di quando si andava a caccia ad agosto e quindi degli anni in cui si parlava di vera caccia, ma posso dare una piccola testimonianza di quello che ho visto negli ultimi 4 anni.. ho trovato un posticino dove ogni anno abbatto qualche tortora.. mettici le padelle perchè sappiamo tutti quanto sono veloci le tortore, specie quando ti soprendono basse... comunque mi diverto.. non è un posto affollato, ma tutte le tortore che ho abbattuto sono giovani.. nate sul posto.. le vedi sfrecciare la mattina alle 7 in due tre esemplari velocissime andare a bere.. che poi non ho mai capito dove vanno.. ho trovato dove vanno a riposarsi il pomeriggio... ma non ho capito dove vanno a bere e a pasturare. Da quello che vedo io non credo che la specie sia a rischio.
 
Di certo in quasi 50 anni di carriera venatoria non avevo mai visto tante tortore in una giornata sola come domenica scorsa .
Forse a causa delle smosse di tempo, ma di certo non mi sono sembrate a rischio estinzione e per di piu una vera beffa con il divieto in preapertura...
 
Io quest'estate ho visto molte tortore rapporto gli anni passati, ed intendo averle viste a maggio e giugno nel mio andare e venire tra cantieri di lavoro tra Lazio, Umbria e Toscana. Gli anni passati gli avvistamenti erano occasionali durante il periodo della cova e la conta cominciava con la maturazione del girasole. Quando apre la caccia, ormai rimangono le briciole dei contingenti frutto delle covate. Troppe variabili incidono sulla percezione data dal carniere e non si può stabilire se la Tortora sia da Noi in sofferenza basandoci sui " resti " a cui ci viene concessa di rivolgere l'attenzione. Conta più la fortuna che lo stato reale di conservazione ( ottimo ) della freccia africana. Il problema tortora non riguarda l'Italia, mi è giunta voce che riguardi anche alcune regioni della Spagna ed invito il nostro Ozzanagh a verivicare se ciò che mi è stato riferito corrisponda alla realtà, ovvero che alcune regioni spagnole abbiano sospesa la caccia alla tortora verificando una scarsa propensione alle covate. Questo da pochi anni, 1 sola covata anzichè 2 o 3. In Italia non abbiamo questo problema e lo certificano gli abbattimenti che interessano la maggiorparte di soggetti giovani. Per questo bisogna continuare ed aumentare la raccolta e la spedizione delle ali secondo le modalità più spesso riportate sul nostro forum.
 
Verissimo Fabio....l'ho scritto in stanza estera quando ho pubblicato i calendari venatori delle comunità autonome spagnole.
In almeno 3 di queste la caccia alla tortora da quest anno è chiusa.
Se non erro sono Comunità Valenciana,Paesi Baschi e Navarra.

Grazie Andrea. Credo sia importante che queste cose vengono portate a conoscenza a tutti, specie coloro che si lamentano sempre della situazione venatoria nostrana invidiando i paesi vicini. Comunque mi è stato riferito che il divieto è stato concordato con il mondo venatorio sensibile al patrimonio faunistico d'interesse venatorio ( la tortora è selvatico molto ambito dal migratorista iberico ), e gli studi che ne hanno cerificato il calo delle covate fatti seriamente ed in maniera collaborativa
 
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