E' innegabile che i tordi di anni fa non ci sono più o non vengono più da noi. Preferiranno altre rotte? Il meteo che coincide con la migrazione è contrario? Sono in drastica diminuzione? Hanno cambiato regime alimentare? Hanno cambiato abitudini?..... E chi lo sa!? Le supposizioni possono essere ancora tante, resta il fatto che la diminuzione c'è e c'è stata. Chi ha avuto la fortuna, (come me), di aver vissuto la caccia ai tordi di 20/30 anni fa, dove non ci si poneva il problema se domani i tordi ci sarebbero stati, vive l'attualità in modo negativo, sconsolato.
Se vuoi sparare "qualche" tordo, devi macinare chilometri e chilometri. Oddio! Non e che faccia male infine! Ma chi come me era abituato a fare spollo, traccheggio e rientro e tornare a casa con non meno di 30 tordi, ai tempi attuali la vedo dura.
Molti di voi sanno che abito nel centro della Piana da quasi 12 anni ormai. I primi anni non prendevo neanche la macchina per recarmi sul posto e stavo fino alle 8,00 massimo. Tornavo a casa dopo aver sparato 10/15 tordi, 7/8 erano assicurati i rimanenti, padelle o restavano sugli ulivi e qualcuno perso. da quasi cinque anni, in questi posti, se ti va bene ne spari 1/2 o niente. Eppure negli uliveti qualcuno si sente cantare, ma non si muovono. Vanno allo scavo, come i merli, devi camminare per involarli..... quei pochi che ci sono.
Mi vorrei veramente sbagliare, anche perchè andrei contro i miei voleri, ma credo che ogni anno sarà sempre così....se non peggio! Non credevo che nella mia vita da cacciatore sarei diventato tanto pessimista, ma prima con le beccacce o la caccia in genere col cane da ferma, La costituzione scriteriata del parchi e zone off limit, poi con queste persone che vogliono il tuo fucile a gratis, che sono presenti nei migliori luoghi di sosta del turdide, con la campagna che sta sostanzialmente cambiando, (qui da me gran parte ha tagliato gli ulivi, per farne legna da ardere e recuperare qualcosa, grazie ai dettami della regione e dello stato), Rendendo la sosta impossibile. Controllati dalla DDA e dalla DIA, con sistemi ad agguato..... e altro. Mi stanno facendo desistere dal continuare.
Meno male che è rimasto il cinghiale e un pugno d'amici che si ostina a scassarsi gambe e reni nelle mie impervie zone, per far si che la mattina non si rimanga a poltrire nel letto e che non si diventi un rottame d'uomo.
La caccia ormai dovremmo viverla come un aggregazione tra amici nostalgici, perchè ormai quella vera sta andando a rotoli...... chissà che dobbiamo ringraziare!