Colombaccio, il perchè della forte espansione

Oltre alle zone chiuse alla caccia (sono la salvezza di tutta la caccia alla migratoria, senza esagerazioni naturalmente) un ruolo importante secondo me ce l'ha avuto l'intensificazione delle colture di pianura, soprattutto al centro-nord, che ha fatto si che i nostri amici blu abbian trovato pasture invernali abbondanti. E poi primaverili e poi estive e via così.
Cosa che però negli ultimi anni sta purtroppo cambiando con l'avvento del biodiesel: il mais vien tolto prima della maturazione finale e sembra che i colombi questa cosa non la gradiscono molto.... Vedremo come evolverà.

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Lo sappiamo: per i colombi ci vogliono i Fucili, non i giocattolini 😎

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Non è la mi caccia perché io..... so etico !!
A quelle prede così grosse... facili... e scontate io non tiro. Mi dedico solo a quelli piccini, più difficili...
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D’accordo Micky e Gianni, valutazioni giuste entrambe, ma come spieghiamo il fenomeno Sicilia che data almeno 20 anni fa? Ci sono città dove ha quasi sostituito il piccione , sfratta anche le taccole che furono introdotte dagli intelligentoni per ridurre i piccioni , eppure li le coltivazioni estensive di mais o girasole non si possono paragonare alla pianura padana, e anche la superficie protetta ..., il passo autunnale poi non è certo quello del nord/ centro Italia...., sta di fatto che probabilmente ancora oggi la Sicilia vanta la maggior popolazione di colombacci stanziali.
 
D’accordo Micky e Gianni, valutazioni giuste entrambe, ma come spieghiamo il fenomeno Sicilia che data almeno 20 anni fa? Ci sono città dove ha quasi sostituito il piccione , sfratta anche le taccole che furono introdotte dagli intelligentoni per ridurre i piccioni , eppure li le coltivazioni estensive di mais o girasole non si possono paragonare alla pianura padana, e anche la superficie protetta ..., il passo autunnale poi non è certo quello del nord/ centro Italia...., sta di fatto che probabilmente ancora oggi la Sicilia vanta la maggior popolazione di colombacci stanziali.

Tu dove preferiresti stanzializzarti ? Nella nebbiosa e fredda Padania o nella calda e accogliente, nonché vista mare, magnifica Sicilia ? :). Mica fessi i colombi
 
Oggi ero a pranzo in un ristorante in roveta nell atc 5 fi
ora nel mio ci sono da tutte le parti questi animali ormai ecc,ma li in roveta è una roba impressionante davvero,ogni albero ci cova un colombo in pratica.
siamo al limite :lol:
 
Come detto subito da Oza....(Andrea) penso che la discriminante più rilevante tra tutte quelle dette sia la minor predazione da parte dei soliti opportunisti.
Poi a cascata tutte le altre....ma se mi impediscono la natalità....non ho nessun futuro.
 
Che la palomba sia sorda è una diceria, quando vola specialmente in branco non sente niente (tanto è il rumore che fa con le ali ) ma una volta che si è posata spesso è tutte orecchie, se sei in due e fai la conta con il tono un po alto se ne vanno tutte .Bisogna bisbigliare e muoversi piano con i fucili , da gennaio in poi sono sempre in allarme prima di posarsi fanno diversi giri di controllo e solo quando sono sicure si buttano .Saluti .
 
(Untitled)

nel nostro Paese ha in pratica possibilita' alimentari illimitate e di tale varieta' che in altri Paesi non sono possibili. Questo perche' risiede in un contesto in cui le culture sono le piu' variegate che si puo' desiderare..passa dalle pianure in cui l'alimentazione cerealicola la fa' da padrona alle vigne disseminate in ogni dove passando per i prati per finire alle piante piu' disparate ed ai loro frutti presenti in pratica sempre...leccie,ghiande,cerre,olive,edera,sorbarelle..corbezzole...ciliege...ecc ecc... con queste abbondanze alimentari e' molto probabile che una specie sia convinta a sostare e quindi a stanzializzarsi... ci sono sufficienti coperture arboree per portare a termine le covare... direi un mix perfetto per convincere una specie in ottimo stato di sceglierei nostri lidi come residenza.... Per rispondere a Martino, credo che il fatto per cui la Sicilia sia stata letteralmente invasa dal colombaccio sia da attribuire alla presenza massiccia di un alimento graditissimo a questa specie, ossia il cardo selvatico... il fatto che poi la Sicilia sia un Isola e quindi delimitata da confini naturali molto marcati abbia fatto il resto... questo e' il mio pensiero, la mia teoria.. specie che cmq anche se risente in modo marginale la presenza dei corvidi durante le cove rimane molto soggetta alle condizioni meteo che possono scaturire oggi piu' che mai durante l'incubazione, nidi piuttosto precari che spesso vengono rovinati...
 
Eppure mi pare che schioppettate ne prendano tante...allora potrebbe essere che la pressione venatoria non sia un fattore così determinante per la salute di una specie...che cibo e successo riproduttivo siano i fattori veramente importanti.
 
Territorio circa 20 ettari: 2015 2 coppie nidificanti. Idem fino allo scorso anno con una media di 2 coppie. Quest'anno le coppie sono 4 e sicuramente non sono i colombi dello scorso anno a meno che non siano rivolati dai congelatori.
Delle 4 coppie le dimensioni dei soggetti sono normali. Tranne un maschio in particolare che sembra il classico fagotto di gennaio.
la mia teoria è che quelli nidificanti in città piano piano si allarghino verso le colline…
Il territorio è prevalentemente boschivo misto: querce, leccio, castagno, carpine… Boschi abbastanza vecchi con ottima presenza di edera ...corbezzolo…sambuco...fichi…. gelsi e altro. Acqua abbondante… Li ho visti mangiare di tutto comprese le castagne schiacciate con le macchine sulla strada.
Scusate se sembra un messaggio da telegrafo ma 'un c'ho una sega di tempo…. Ciao Belli!
 
Dicono che sia mezzo sordo.....il colombaccio dico :mrgreen:....ma ci vede molto bene invece [thumbsup.gif]! Un saluto.
Penso che sia "sordo" (si fa per dire) per alcuni toni-suoni...
Se calpesti un ago di pino su un viottolo nel bosco.... volano anche quelli posati a 300mt!!!
Sulla tesa, quando curano, puoi parlare ad alta voce da capanno e capanno ed è come se niente fosse, ti vengono in bocca.
Ma il plurifon no, menomale, quello lo lasciamo a voi tordaroletti col 20 e le cartuccette! 😉

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Giorni fà, notando una coppia di Colombi intenti alla creazione di un nido alle spalle del mio ufficio in centro Roma e notando una sempre e più massiccia presenza del columbus urbanizzatus, mi chiedevo il perchè, in poco meno di un decennio, dell'esplosione demografica del magnifico uccello blu.
Una volta a caccia preda occasionale del tordarolo " romano ", oggi invece sempre più presente nei carnieri dei " non specialisti ", sempre più presente come stanziale, là dove gli avvistamenti avvenivano esclusivamente durante la migrazione.
Allora ho pensato ... sempre con gli occhi rivolti alla coppia dietro " bottega ", a quanti ne potrei vedere a settembre una volta finite le cure parentali dei nuovi nidiacei. Facevo un calcolo con i tordi ... 3 uova in media, 2 o 3 covate l'anno ed ecco che da una coppia si forma una famiglia di 8 uccelli. .... Cavolo, a settembre c'ho 8 colombi da ammirare. Invece no, sfoglio le pagine che i motori di ricerca mi concedono e scopro che il colombo depone 1 uovo massimo 2 per una covata a stagione, raramente 2 con tempi di circa 2 mesi, tra la deposizione delle uova o dell'uovo e l'involo dei nidiacei. facendo lo stesso rapporto dei Tordi, avrò una famiglia di 4 colombi.
Proseguo la mia ricerca , per vedere se Gazze e cornacchie, in forte espansione anche loro, abbiano lo stesso ciclo numerico riproduttivo, invece leggo che una coppia di gazze depone in media 8 uova e le cornacchiacce 3 per 2 covate.
Insomma, la pressione venatoria rivolta al colombo è senza dubbio importante e più interessata rapporto la monnezza alata, i nuovi soggetti nati da ogni coppia sono in numero esiguo, ma la loro presenza sul territorio stà diventando piacevolmente " invasiva ", senza che riesca a spiegarmene ragione, se questa messa in relazione ad un'esigua prolificazione riproduttiva.
Possibile .. per esempio ... che suggetti migratori sostino sino a stanzializzarsi sul nostro territorio ?
 
Questa è una mappa sintetizzata della migrazione verso l'italia dal club italiano del colombaccio.
Come si nota la Sicilia è compresa, poi non è detta che attraversato il centro Italia una parte scenda verso l'isola poiché mi risulta che quelli che passano per la Sardegna provengono dalla Francia.
Le linee di passo sono orientative e non tutti gli anni prendono gli stessi canali ma si diramano in base ai venti. Poi qualche branco si fermera' dove è piu' congeniale per loro, oltre che per il cibo (mangiano quasi di tutto) anche dove stanno "tranquilli".
Gli abbattimenti venatori ne scemano una piccola percentuale infatti in Scozia nonostante sia aperta tutto l'anno, non riusciranno mai a stricarli....
​​​​​​​Se trovano il giusto habitat e alimentazione possono fare due (o anche tre) covate all'anno quasi sempre di due uova per volta.
 

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Si, fino a 15 anni fa il colombaccio era casuale per un tordarolo quando ne avevi preso una 15ina durante il passo eri un signore, oppure bazzicavi fuori qualche afv viterbese e qualcun altro lo prendevi anche in inverno, ma mai come ora, non cè giorno che non vedo colombacci, pensa uno che razzolava sulla strada l'ho anche sbattuto sul vetro della macchina come fosse un merlo, ma non sé fatto niente.
Il segreto dell'evoluzione del colombaccio è l'alimentazione variegata, prima inziava col grano nelle stoppie, si passava al girasole, poi le faggiole, le ghiande di sughero, roverella, cerro e per ultima il leccio per finire con l'edera, ora li vedo mangiare olive, sambuco, spaccasassi, olmo, ciliegie e ogni tipo di bacca alta, l'aumento della superficie boscata di molte migliaia di ettari, la parchizzazione del territorio, l'aumento delle temperture con inverni inesistenti e poco piovosi hanno fatto figliare i colombi anche 4 volte l'anno, ne muoiono tanti ma ne nascono il doppio, non sono facili chi ne ammazza tanti è perché è attrezzato di volantini e racchette, quasi un lavoro, per la maggiorparte meglio i tordi più semplici.
 
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