Colombaccio, il perchè della forte espansione

Non la pratico questa caccia passo escluso ovviamente......però volevo confermare il surplus in senso assoluto,anche durante il passo se ne vedono il doppio rispetto a inizio anno duemila.
ho assistito a giornate da impaurirsi sul serio nell ultimo anno.e in quello prima sui crinali
 
i tordi so boni, ma coi colombacci ce se magna di più, basta farli nel modo giusto. Ci faccio il ragù, e con quello i cannelloni, le lasagne i suppli, lo spezzatino di petti coi piselli o le patate, gli hamburger, il brodo, con le lenticchie come te pare Giovà!
 
L’’espansione del colombaccio è appurato che sta interessando tutta la penisola, le motivazioni che avete scritto sono tutte condivisibili, anche l’opportunismo trofico , veramente mangia di tutto e a quello che avete già scritto aggiungo: fichi dindia, trifoglio, acetosella, uva ; ma vorrei approfittare del argomento aperto da Fabio per fare a tutti un’altra domanda che ritengo molto interessante: perché in alcune aree, nonostante il territorio presenti le caratteristiche ideali di sviluppo tipo cibo , bosco, acqua, parchi, il colombaccio non cresce di numero? Prendiamo per esempio la Sicilia e la Puglia , ma potrei fare il confronto con la Calabria e la Basilicata e cambierebbe poco, perché in una regione c è stata una invasione e invece nelle altre stenta a crescere di numero? eppure tutte presentano condizioni ideali di sviluppo della specie e , addirittura, in Basilicata la pressione venatoria è più bassa delle altre regioni, sono anni che mi arrovello su questa questione e non trovo motivazioni valide al fenomeno.[rk01_matrix_02.gif]
 
Per me da 6-7 anni è già la caccia del futuro visto la scarsa presenza sia di stanziale ma soprattutto di animali di passo che con l'andare del tempo sono diventati sempre più rari, o come le allodole completamente sparite .Saluti
 
Io ho letto sul web che le covate raramente sono 2, e le uova anche raramente sono 2. I tempi di cova 17 giorni e quelle delle cure prima dell'abbandono del nido ( anche 50 giorni ) mi lasciano perplesso sulla terza covata, passando oltre 2 mesi per ognuna e poi mica c'hanno l'ovo pronto e ingallato. In teoria, dando per certo il primo uovo deposto il primo aprile ( la mia coppia ... quella vicino il mio ufficio .... ha approntato il nido ad inizio mese ), la seconda covata non potrà essere prima di giugno ... la terza sbatterebbe dopo ferragosto .... con i nati in cure parentali ben oltre ottobre ... non facciamolo sapere in giro, altrimenti aprono la caccia a Natale
 
Essendo per me una scoperta recente il colombo urbanis, girovagando nel web, ho trovato le informazioni scritte, quindi in base alla scarsa prolificità letta in numero sia di uova deposte che di covate mi chiedevo quale fossero le potenzialità riproduttive legate poi all'aumento della specie. Credo che il colombo stanziale abbia quindi maggiore riproduttività, mentre le notizie estrapolate tramite motori di ricerca sono riconducibili ai soggetti migranti
 
È un animale che si adatta a mangiare di tutto, da noi (nelle Marche )la passata stagione c'erano poche ghiande, le abbiamo viste mangiare molto nei seminati di grano di fava e piselli e fino a metà dicembre è stato difficile trovarle fuori delle riserve .Poi quando ha iniziato a maturare l'edera la situazione è migliorata.
In Abruzzo vanno molto ad olive e anche uva, ho trovato nel gozzo bacche di biancospino e azzeruolo. Bisogna dire che negli ultimi anni sono aumentate moltissimo forse proprio per il loro spirito di adattamento.Saluti.
 
Penso proprio di si.
L'aumento degli stanziali secondo me è la somma delle covate di quelli già stanzializzati (penso siano la maggioranza) e delle covate di alcuni che, arrivati con la migrazione, han trovato ambiente e clima idonei e pasture abbondanti.
Ci aggiungiamo che nelle città ci sono meno freddo e meno pericoli, conditi da parchi cittadini con alberi secolari, e che sti piccionacci hanno imparato a mangià di tutto.... e l'invasione è servita.
Ps: mi vengono in mente altre due "pasture" tra le tante nominate. Le more di gelso e, a periodi, l'erba. E che a volte assaltano le piante di corbezzolo è stato già detto?

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Oggi ero a pranzo in un ristorante in roveta nell atc 5 fi
ora nel mio ci sono da tutte le parti questi animali ormai ecc,ma li in roveta è una roba impressionante davvero,ogni albero ci cova un colombo in pratica.
siamo al limite :lol:
Posto poco conosciuto per la preapertura infatti...l’ultima preapertura fuori da codesta riserva, io arrivai poco prima delle 6 e non c’era rimasto nemmeno un angolo libero dove volevo andare, contai 12 macchine in 50-100m di strada. A stagione in corso poi col binolo li rivedi 😎😏. Come se ne affaccia uno c’è gente a tutte l’ore del giorno, anche di lunedì 😱.
Comunque bene che si riproducano in quantità sia gli stanziali che quelli di passo, non mi fa che piacere 😉, mi sta appassionando sempre di più questa caccia.
Mi diceva mia mamma che una coppia ha fatto il nido dentro un cipresso (!?) a ridosso del capannone dove lavora, nella zona industriale. E passano il tempo a riposarsi sul corrimano della scala esterna di ingresso alla ditta. Mi faceva le foto dalla finestra del colombo con i rametti in bocca, che spettacolo, si adattano davvero!
 
difficile dirlo, in genere quelli nati in una zona ci ritornano e ci si riproducono, lo fanno più o meno tutti gli uccelli, potrebbe anche darsi che un migratore si accoppia con uno stanziale, ma sono più propenso a pensare che sono accoppiamenti fra stanziali, ho fatto caso che quelli della mia zona non sono tanto grossi, mentre quelli che ammazzo di passo o a gennaio sono quasi tutti bestioni, bisognerebbe inanellarli per capirlo, ma non so se fanno inanellamenti di colombacci, mai nessuno che sento ne prende di inanellati.
 
Anche davanti a casa mia ci sono due bei cipressoni dove quasi tutti gli anni sia i colombacci che le ormai onnipresenti tortore dal collare fanno il nido. Gli ho visto fare il nido anche sui lecci oltre naturalmente che sui pini.
 
L’’espansione del colombaccio è appurato che sta interessando tutta la penisola, le motivazioni che avete scritto sono tutte condivisibili, anche l’opportunismo trofico , veramente mangia di tutto e a quello che avete già scritto aggiungo: fichi dindia, trifoglio, acetosella, uva ; ma vorrei approfittare del argomento aperto da Fabio per fare a tutti un’altra domanda che ritengo molto interessante: perché in alcune aree, nonostante il territorio presenti le caratteristiche ideali di sviluppo tipo cibo , bosco, acqua, parchi, il colombaccio non cresce di numero? Prendiamo per esempio la Sicilia e la Puglia , ma potrei fare il confronto con la Calabria e la Basilicata e cambierebbe poco, perché in una regione c è stata una invasione e invece nelle altre stenta a crescere di numero? eppure tutte presentano condizioni ideali di sviluppo della specie e , addirittura, in Basilicata la pressione venatoria è più bassa delle altre regioni, sono anni che mi arrovello su questa questione e non trovo motivazioni valide al fenomeno.[rk01_matrix_02.gif]
Secondo me è una questione di "linea di passo", se in certe zone non c'è (o c'è n'è poco) passo e di conseguenza ripasso, è improbabile che si fermino e di stanzializzino nonostante l'abitat sia ottimale.
Considera che solamente in Umbria ci sono oltre mille appostamenti fissi al colombaccio.

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A tutto quello che avete scritto io aggiungerei la minor predazione che nidi e nidiacei subiscono da parte dei corvidi....
In questi ultimi anni di nidi di colombi ovunque non mi è mai capitato di vedere un attacco di gazze e cornacchie ad un nido di colombi mentre è all'ordine del giorno la razzia che queste bestiacce compiono ai danni di tutti i volatili dalla tortora in giù di dimensione...
 
L'espansione sul territorio nazionale del colombo è data da due fattori fondamentali,il primo è la creazione fino all'esasperazione di zone interdetta alla caccia,la seconda è data dalla chiusura anticipata della stagione a fine gennaio o al massimo al 10 febbraio.
Queste sono le due condizioni fondamentali che hanno nell'arco di alcuni anni aumentato la popolazione stanziale del colombaccio.
Ogni specie migratoria è suddivisa in 3 categorie,ci sono quelli stanziali(radicati sul territorio),i semi-migratori che sono quei soggetti che in determinate condizioni partono,altrimenti si stanzializzano,e i migratori,elementi che comunque sia partono,
Ora uno dei fattori più importanti per la radicalizzazione sul nostro territorio dei colombacci è data proprio dalla creazione di tante aree protette e dal fatto che quando sono in procinto di riprendere il volo per quello che era il ripasso la stagione venatoria è chiusa e quindi alcuni individui appartenenti alla fascia semi-migratoria non disturbati decidono di non intraprendere il lungo viaggio migratorio,questo a fatto si si che nel corso degli anni molte coppie hanno deciso di restare e ogni anno si vedono sempre più colombacci stanziali.

Poi non è vero che il colombo sia sordo,è che non riconosce nella voce umana un suono pericoloso.
 
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