Comunicato di Berlato:
LUCA ZAIA PRENDE UN GRANCHIO E SOSPENDE LA CACCIA E LA PESCA A CAUSA DELLE PREVISIONI DEL MALTEMPO.
Luca Zaia, presidente della Giunta regionale del Veneto, prende un granchio e sospende la caccia e la pesca per una settimana in tutta la regione del Veneto a causa delle previsioni di avverse condizioni meteorologiche.
Siamo stupiti e fortemente contrariati per questa decisione assunta oggi, domenica 28 ottobre, senza che nessuno di noi sia stato preventivamente consultato, le cui motivazioni ci lasciano francamente molto perplessi.
Non capiamo se le motivazioni che hanno spinto il presidente Zaia siano legate alla necessità di tutelare la fauna selvatica, considerando che la legge statale n. 157/92, all’art. 21, comma 1 lettera n), già dispone il divieto cacciare negli stagni, nelle paludi e negli specchi d'acqua artificiali in tutto o nella maggior parte coperti da ghiaccio e su terreni allagati da piene di fiume.
Non capiamo neppure se questa assurda decisione sia dettata dal tentativo di preservare l’incolumita’ delle persone, dal momento che se il presidente Zaia ha ritenuto necessario sospendere la caccia e la pesca in tutta la regione del Veneto per una settimana, dovrebbe aver sentito anche la necessità di sospendere la raccolta dei funghi, l’uso delle motociclette e delle biciclette e delle automobili, tutte le attività sportive o ricreative, le attività turistiche, ecc....
Ci chiediamo quale sia il nesso logico di tale assurda decisione da parte del presidente Zaia, considerando che in altopiano dei sette comuni non parrebbero sussistere pericolo di inondazioni e quindi pericoli di annegamento per cervi e caprioli, beccacce e tordi.
Cosa dire poi della sospensione anche della caccia agli anatidi nella Zona Lagunare e valliva del Veneto, forse c’è il timore che anneghino le anatre o che affondino le imbarcazioni?
Nutriamo dubbi atroci sulle ragioni che hanno spinto il presidente Zaia a sospendere anche la pesca, a meno che non si tema per l’incolumità dei pesci che qualcuno teme possano annegare.
Fermo restando il senso di responsabilità dei cittadini cacciatori e pescatori, sempre pronti a dare una mano al prossimo nei momenti di difficoltà, facciamo fatica a capire cosa possa aver spinto il presidente Zaia ad emanare un decreto così assurdo di sospensione della caccia e della pesca.
Augurandoci che il presidente Zaia si possa ravvedere, ci preoccupa il precedente che si è venuto a creare legittimando le richieste degli animal ambientalisti che sono sempre pronti a chiedere pretestuosamente la chiusura della caccia e della pesca, o perché fa caldo o perché fa freddo, o perché piove o perché fa secco.