Ciao a tutti.
mi riferisco alla riflessione dell'amico Palomba 70 che condivido pienamente.
Che vogliamo ammetterlo o no, la migrazione è cambiata, almeno per la caccia alle allodole che è la mia preferita.
Non so se è un problema climatico, di areali riproduttivi .... o cosa altro, ma la selvaggina non passa più come un tempo.
Le allodole arrivano poche e nervose, quest'anno poi, non sono arrivate per niente. Sono animali sempre più schivi e spaventati e le belle "curate" di un tempo sono solo un ricordo.
Non posso nemmeno illudermi che è un anno anomalo perché questo trend dura oramai da almeno 5 anni se non più.
Per cui come l'amico Palomba, cerco di uscire senza grandi aspettative, cercando di godendomi il meglio che questa meravigliosa passione riesce ancora a darmi e che per fortuna non è fatto solo di carniere.
purtroppo non ci sono più le gioiose aspettative di un tempo, e fatico a convincere me stesso che devo adattarmi a questo nuovo trend venatorio che ovviamente non mi piace e che subisco con un po di amarezza e di rabbia.
L'esperienza mi dice che un po alla volta mi adatterò a questo nuovo status vivendi e che troverò un nuovo equilibrio - ma sarà la nostalgia, sarà l'attuale delusione, sarà che mi invecchio....la caccia di un tempo mi rimarrà sempre nel cuore.
Ciononostante non voglio arrendermi al pensiero che tutto stia finendo, c'è sempre la speranza che le cose possano migliorare, il domani non è l'oggi e una nuova alba è sempre foriera di nuove speranze
In fondo è questa la spinta che ci obbliga tutte le mattine ad alzarci e a metterci in cammino, nella caccia come nella vita.
E allora amici miei, che domani sia una Alba migliore per tutti.
Maurizio