Ciao a tutti.
Eliminare dalla preapertura una specie comune come il colombaccio che è l' unico selvatico presente ovunque e in quantità, significa condannare i cacciatori ad insidiare quelle quattro tortore presenti nelle poche zone che le ospitano con comportamenti al limite del buonsenso.
Chi ha fatto l'apertura nel Lazio quest'anno e si è trovato in terza fila intorno a un campo di girasoli potrà confermare (o smentire) quello che scrivo e magari raccontarci quali sacrifici si sono imposti coloro che hanno preso le poste migliori, e anche quanti hanno rinunciato ad andarci perché in quelle condizioni non valeva la pena.
Se poi ci lamentiamo che è indecente vedere un gruppo nutrito di cacciatori intorno ad un campo di girasoli figuriamoci vederne tre file....
La penuria di selvaggina e la limitatezza delle speci cacciabili non favoriscono certo la dispersione delle doppiette e non ci vuole molto ad immaginare che togliendo il colombaccio questo sarà lo scenario in molte regioni, nella mia sicuramente.
L'epilogo sarà che il cacciatore che non può permettersi di prendere le ferie per accaparrarsi la posta buona, alla lunga smetterà di andare a caccia stufo di fare sacrifici e di litigare per una postazione in terza fila dove il più delle volte gli unici "colpi" che spara sono l'invettiva verso il collega del capanno davanti reo di avergli deviato l'unico selvatico che si avvicinava a circa tre tiri di distanza.
Se qualcuno pensa che questa possa essere una conquista...
Credo che prima di operare delle scelte sia sempre opportuno valutare bene le conseguenze.
Se poi si sta iniziando a pensare che tanto vale aprire la caccia la terza di settembre, o magari il primo ottobre ok ci saremo giocati definitivamente gli estatini e un mese di caccia: ho la sensazione che qualcuno provi un gran gusto a martellarsi le parti intime.
Qualcuno afferma che i colombacci in preapertura siano farlocchi e, dopo due settimane, all'apertura generale si possano cacciare, non ho capito se nel frattempo si sono smaliziati, in ogni caso è una opinione che rispetto anche se non la condivido.
Anche i fagianotti, gli starnotti, i leprotti... e in generale tutti i giovani all'inizio sono ingenui, così ci ha programmati il buon Dio: l'esperienza e la scaltrezza si acquisiscono nel tempo, e se uno per insidiarli intende aspettare che i selvatici siano adulti e smaliziati ha tutto il mio rispetto e la mia comprensione.
Quanto a superare la quota ognuno si comporta secondo la propria coscienza, cacciatori che la superano ci sono all'apertura come durante tutta la stagione. Se fosse vero che in molti la superano (in Umbria posso assicurare che non è così) sarebbe un ottimo segnale della sovrabbondanza della specie.
caro amico Cimbellatore hai perfettamente ragione, i nostri avversari faranno sempre di tutto per impugnare il calendario venatorio, e ti capisco quando dici che baratteresti volentieri la preapertura per la seconda quindicina di gennaio, a questa condizione lo farei anche io,
Il problema è che non siamo noi cacciatori che abbiamo "guadagnato" la seconda quindicina di gennaio sono "loro" che ci hanno tolto la preapertura.
Infatti fino a due stagioni fa in Toscana si poteva cacciare il colombaccio dalla preapertura alla fine di gennaio nel pieno rispetto della 157.
Ora, se cediamo a questo ricatto e ci facciamo convincere a rinunciare al colombaccio in preapertura per non correre il rischio di perderlo la seconda decade di gennaio - la preapertura al colombo non si fará più.
Stante questa condizione sacrificare la preapertura è il minore dei mali? Forse si.
Quello che non posso sopportare è che ci avranno fregato ancora.
E perdonami, questa cosa mi brucia terribilmente.
un saluto
Maurizio