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Ciao Luca, non disconosco che i primi di settembre ci siano alcuni piccoli di colombo che ancora non hanno lasciato il nido. Tuttavia nessuno conosce i numeri reali di quanti ne muoiano per aver perduto un genitore o entrambi.
Siamo partiti da quello che qualcuno paventava come una strage e siamo arrivati a constatare che le covate di settembre sono frutto di una decisa minoranza di ritardatari, se poi si potesse dimostrare che anche uno solo dei genitori è in grado di portare a buon termine la covata credo che il problema non sussista visto che la possibilità che entrambi i genitori vengano uccisi sono veramente minime.
il fatto che ci siano ancora alcune covate a settembre non implica che la maggioranza non vada a buon fine.
Poi se qualcuno ritiene che sia etico non sparargli, tutto il mio rispetto.
Tuttavia covate in ritardo ci sono anche per altri animali: le lepri per esempio che notoriamente a settembre a volte allattano, o i fagiani a volte più piccoli di una sterna o le femmine di cinghiale già pregne a dicembre....
che facciamo apriamo la caccia a novembre e la chiudiamo i primi di dicembre perché può morire una lepre che allatta o perché alcuni sparano ad un fagiano grande come una starna?
purtroppo anomalie nelle covate ci saranno sempre e un minimo di elasticitá è sempre d'obbligo... se vogliamo continuare ad andare a caccia.
I colombacci la terza domenica di settembre sono già molto scaltri perché hanno già sentito le fucilate e soprattutto non frequentano più i girasoli, praticamente tagliati ovunque, poi con tutto il rumore di chi va alla stanziale non se ne avvicina uno nemmeno a pagarlo.
va a finire che i famosi colombacci che si dovrebbero insidiare all'apertura generale li spareranno quasi tutti più avanti quelli con le cacce o gli "specialisti" mentre i migratoristi "generici" come me dovranno accontentarsi dei racconti degli altri.
Scusate a me non sta bene.
I primi di settembre il colombaccio è più facilmente insidiabile anche da chi non è organizzato con racchette, volantini, stampi e zimbelli vari, ciò non toglie che sia un selvatico scaltro è tutt'altro che facile, ma soprattutto, è oramai l'unica vera speranza per la preapertura: il sogno estivo di tutti noi.
Gli specialisti di questa caccia hanno tutto l'anno per insidiare il selvatico. Se ritengono inopportuno sparare ai "giovani implumi" possono tranquillamente iniziare a cacciarli quando sono "ben impennati", hanno quattro mesi pieni di caccia davanti a loro, non saranno certo dieci giorni a febbraio a rovinare la loro stagione venatoria, mentre è certo che il mancato prelievo renderà mediocre la preapertura praticamente a tutti.
Che poi barattare la preapertura serva per guadagnare la prima decade di febbraio è tutto da dimostrare: la Toscana insegna che non è una equazione valida.
Rimango dell'idea che non si debba concedere niente in termini di specie e di periodi di caccia: già tentano in ogni modo di toglierci ciò che ci spetta per legge, figuriamoci se glielo concediamo noi...
Tutto quello concesso sarà perso per sempre.
un saluto
Maurizio
Siamo partiti da quello che qualcuno paventava come una strage e siamo arrivati a constatare che le covate di settembre sono frutto di una decisa minoranza di ritardatari, se poi si potesse dimostrare che anche uno solo dei genitori è in grado di portare a buon termine la covata credo che il problema non sussista visto che la possibilità che entrambi i genitori vengano uccisi sono veramente minime.
il fatto che ci siano ancora alcune covate a settembre non implica che la maggioranza non vada a buon fine.
Poi se qualcuno ritiene che sia etico non sparargli, tutto il mio rispetto.
Tuttavia covate in ritardo ci sono anche per altri animali: le lepri per esempio che notoriamente a settembre a volte allattano, o i fagiani a volte più piccoli di una sterna o le femmine di cinghiale già pregne a dicembre....
che facciamo apriamo la caccia a novembre e la chiudiamo i primi di dicembre perché può morire una lepre che allatta o perché alcuni sparano ad un fagiano grande come una starna?
purtroppo anomalie nelle covate ci saranno sempre e un minimo di elasticitá è sempre d'obbligo... se vogliamo continuare ad andare a caccia.
I colombacci la terza domenica di settembre sono già molto scaltri perché hanno già sentito le fucilate e soprattutto non frequentano più i girasoli, praticamente tagliati ovunque, poi con tutto il rumore di chi va alla stanziale non se ne avvicina uno nemmeno a pagarlo.
va a finire che i famosi colombacci che si dovrebbero insidiare all'apertura generale li spareranno quasi tutti più avanti quelli con le cacce o gli "specialisti" mentre i migratoristi "generici" come me dovranno accontentarsi dei racconti degli altri.
Scusate a me non sta bene.
I primi di settembre il colombaccio è più facilmente insidiabile anche da chi non è organizzato con racchette, volantini, stampi e zimbelli vari, ciò non toglie che sia un selvatico scaltro è tutt'altro che facile, ma soprattutto, è oramai l'unica vera speranza per la preapertura: il sogno estivo di tutti noi.
Gli specialisti di questa caccia hanno tutto l'anno per insidiare il selvatico. Se ritengono inopportuno sparare ai "giovani implumi" possono tranquillamente iniziare a cacciarli quando sono "ben impennati", hanno quattro mesi pieni di caccia davanti a loro, non saranno certo dieci giorni a febbraio a rovinare la loro stagione venatoria, mentre è certo che il mancato prelievo renderà mediocre la preapertura praticamente a tutti.
Che poi barattare la preapertura serva per guadagnare la prima decade di febbraio è tutto da dimostrare: la Toscana insegna che non è una equazione valida.
Rimango dell'idea che non si debba concedere niente in termini di specie e di periodi di caccia: già tentano in ogni modo di toglierci ciò che ci spetta per legge, figuriamoci se glielo concediamo noi...
Tutto quello concesso sarà perso per sempre.
un saluto
Maurizio