se ti può interessare stasera qualche tordo si è sentito.
Giovedì provo per l'ultima volta dalle mie parti anche se ci credo poco,ma la totale assenza di passo dei merli mi fa tentare,da sabato inizio a sgranchire gli zimbelli per i tordi se ne parla l'anno prossimo.
 
Gim io ho dormito anche stamattina,mai successo , mercoledì si prova,ma ci doveva già essere qcsa in genere li animali lo anticipano il freddo spostandosi prima,boh
Salutammo
 
Ciascuno ne tragga le proprie deduzioni. Ovviamente sulla quantità c'è poco da obiettare. La sintesi è che in grandi parti di territorio le specie bottaccio e merlo sono assenti o quasi. Ale parla di cospicui contingenti di merli sulla parte vicina alla costa laziale. In alcune parti dell'appennino gli scacci a tordi e merli sono discreti. In Calabria e parte della Sicilia uccelli se ne vedono. Anche in alcune zone del Lazio, in alcune giornate si realizza qualche carniere ma....ma c'è da dire che la grande maggioranza di noi non è solo che non realizza il mazzo di turdidi, si tratta di non riuscire a vedere generalmente nulla o quasi.
Chi ha disponibilità di tempo e mezzi è più avvantaggiato, anche per la distanza di pochi chilometri dalle aree da visitare ma c'è da aggiungere che chi realizza il carniere lo fa anche con il sostegno di una grande e riconosciuta passione.
Ognuno faccia esame, non si tratta di misurare capacità ma di riconoscere lo stato delle cose. Comprendo anche il non distribuire dettagli sulle zone praticate, del resto chi ha modo di realizzare alcune fucilate non è poi disponibile a dividere con più pretendenti il proprio scrigno. Anche poca ricchezza in un mare di povertà non può che brillare.
Si dovrà archiviare quella presente come una stagione anomala in negativo...come quella invece in positivo dell'anno scorso specialmente per il nord Italia.
Girovagando ogni due o tre giorni faccio spolli davvero poco o per nulla significativi. Sul tardi, non attendendo mai oltre le 09.00, provo qualche tiro ai colombi.
Il rientro, a parte quelli fortunatamente descritti da qualcuno di noi e sottolineato anche da Tullio, è pratica di dieci minuti in orario...da vampiri.
Le fucilate di questa pratica, nelle mie zone in bassa Sabina, si possono contare sulle dita di poche mani. E i tizi che ci vanno non sono proprio "schiappini".
Se in qualche punto e in qualche circostanza si riesce a far benino significa che ci si è sforzati di saper cercare e saper attendere ma tutto questo non confuta un anno di penuria per queste specie.
Buona notte ragazzi.
 
Ora vediamo quello che deciderà il TAR sul fatto di chiudere a metà gennaio se fai preapertura... una volta saputo questo vediamo quella che sarà la soluzione migliore!!!
Io credo che rimarrà tutto uguale agli anni passati... pre il 1 settembre e chiusura il 30 gennaio. Comunque sia 1 giorno perso o prima o dopo (perchè questa legge del menga dice questo) credo che da un lato o dall'altro cambi veramente poco...
Se veramente se fai pre devi chiudere a metà gennaio allora ovviamente non vale la pena che per un giorno ne perdi 15...

Saluti
 
sono stato al solito posto da ormai 4 anni a questa parte insieme ad amici, dove le tortore immancabilmente gli ultimi giorni prima dell'apertura a poco a poco diminuiscono .
Ne sono rimaste poche comunque mi sono divertito ugualmente, ho raccattato 2 colombacci sparati con cartucce fiocchi da 34 gr pb 8 e precisamente pl 34 e hp 34 , 1 tortora e una ghiandaia.
Il carniere poteva essere piu' ampio ma sono incappato nelle classiche padelle di rito che rientrano nel conto degli imprevisti.
 
Che a conferma di quello che successe mer e gio scorso anche adesso in queste ore stanno entrando tanti uccelli dal mare...da Piombino vedono entrare uccelli dalla Corsica e questo,secondo me,perche' il flusso migratorio destinato alla Feancia di transito d'oltralpe incontra quella specie di Uragano in atto sulla Francia,deviando verso sud per guadagnare le coste Tirreniche e proseguire il viaggio...speriamo di non mangiarsi le mani domani...
 
Stamani in Rm 1 zona Civitavecchia visti diversi tordi e merli d'entrata, ma a causa del vento calato andavano ad altezze allucinanti, complici le gabbiette che quest'anno sono dotate di 2 merli maschi e 1 tordo chiusato e 3 femmine, qualcuno veniva a tiro, alla fine fatti 7 di cui 4 merli e 3 tordi, viste 2 tordele e una cesena **** ce stava a fa al mare?
 
Nella busta marroncina del pane tre tordi e un merlo si fanno compagnia mentre rientro verso casa.
Incappucciato di nubi a cumuli monte Gennaro lascia sgombere agli occhi le sue tre selle più basse.
San Michele avrebbe tante storie da raccontare e gli ultimi tordaioli che ha visto attendere alle poste pomeridiane sono sfumati d'una coltre d'oltre trent'anni di tempo. Rientrano ancora copiosi lì. Forse. O almeno così mi piace pensare.
In camicia stamane, ottemperando ai doveri professionali sognavo d'indossare la ladra rattoppata ma sempre agile sulle spalle. Corro via che sono le quindici, il tempo di riaprire il varco nel canneto, a colpi di leppo, che mi farà arrivare nell'oliveto sotto la maremmana.
Posto intonso dall'anno scorso. Mario, da vero amico, mi ci portò quando la mia giacca, quella stessa di stasera, era fiammante d'armeria. Son passati quattro lustri e le case costruite intorno lasciano speranze, oggi, a un solo capannino.
Ci faccio il rientro lasciando tempo tra una scorribanda e l'altra di una decina di giorni.
Le casette basse, non per il freddo ma per l'umidità sparsa nelle campagne, accendono camini con legna d'ulivo e di quercia. Il fumo appena grigio che ne nasce dai comignoli pare un afflato che aleggia sempre più leggero mano a mano che si dipana tra gli ulivi. In vero ho cacciato si e no tre tocchi dell'ultima ora. Pochi colpi su pochi bottacci piuttosto frenetici tra le vampate di scirocco. Compresi un paio di merli ho visto a stento una dozzina di selvatici. Anche i fringuelli son stati pochi ma meno maldestri nelle loro alate verso il monte.
La virtù del saper attendere vale almeno come quella del saper cercare. Il batacchio del campanile colpisce cinque volte.
Si raccoglie in un ciuffo di piume nere l'ultimo uccello abbattuto e...abbiamo immagini anche per poter sognare stanotte.
 
la pressione venatoria 30-40 anni fa era minore di adesso nonostante il milione e mezzo di cacciatori, a caccia si andava da agosto a fine marzo, la maggior parte solo la domenica e nel circondario di casa, a gennaio era periodo morto pochi andavano, i rientri li faceva il paesano del posto, ma non 5 su 5, non era una gara a chi ammazzava di più come adesso, le ferie erano ad agosto con la famiglia, non tutto l'anno, era un'altra caccia ed altri cacciatori.
 
Concordo A.le. Ormai stanno svanendo anche le più flebili speranze di imbroccare una giornata con l'avvistamento di qualche cesena e/o sassello... notizie dalla Grecia?
 
Ciascuno ne tragga le proprie deduzioni. Ovviamente sulla quantità c'è poco da obiettare. La sintesi è che in grandi parti di territorio le specie bottaccio e merlo sono assenti o quasi. Ale parla di cospicui contingenti di merli sulla parte vicina alla costa laziale. In alcune parti dell'appennino gli scacci a tordi e merli sono discreti. In Calabria e parte della Sicilia uccelli se ne vedono. Anche in alcune zone del Lazio, in alcune giornate si realizza qualche carniere ma....ma c'è da dire che la grande maggioranza di noi non è solo che non realizza il mazzo di turdidi, si tratta di non riuscire a vedere generalmente nulla o quasi.
Chi ha disponibilità di tempo e mezzi è più avvantaggiato, anche per la distanza di pochi chilometri dalle aree da visitare ma c'è da aggiungere che chi realizza il carniere lo fa anche con il sostegno di una grande e riconosciuta passione.
Ognuno faccia esame, non si tratta di misurare capacità ma di riconoscere lo stato delle cose. Comprendo anche il non distribuire dettagli sulle zone praticate, del resto chi ha modo di realizzare alcune fucilate non è poi disponibile a dividere con più pretendenti il proprio scrigno. Anche poca ricchezza in un mare di povertà non può che brillare.
Si dovrà archiviare quella presente come una stagione anomala in negativo...come quella invece in positivo dell'anno scorso specialmente per il nord Italia.
Girovagando ogni due o tre giorni faccio spolli davvero poco o per nulla significativi. Sul tardi, non attendendo mai oltre le 09.00, provo qualche tiro ai colombi.
Il rientro, a parte quelli fortunatamente descritti da qualcuno di noi e sottolineato anche da Tullio, è pratica di dieci minuti in orario...da vampiri.
Le fucilate di questa pratica, nelle mie zone in bassa Sabina, si possono contare sulle dita di poche mani. E i tizi che ci vanno non sono proprio "schiappini".
Se in qualche punto e in qualche circostanza si riesce a far benino significa che ci si è sforzati di saper cercare e saper attendere ma tutto questo non confuta un anno di penuria per queste specie.
Buona notte ragazzi.


Bravo Giuseppe!!!!
Perfetta sintesi di quella che è questa annata....per i tordi ovviamente.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto