Come al solito, la tramontana tesa e fredda porta nell'Alto Lazio qualche forma di vita alata dove prima sembrava esser scoppiato un ordigno nucleare.
Ottima, abbondantissima presenza di colombacci per tutto il fine settimana, con passaggi continui a sfiorare le cime degli alberi che hanno rianimato gli umori depressi di un buon numero di appassionati. Anche di quelli privi di aste, volantini e zimbelli vari.
Avvistati anche branchi di pavoncelle, sospettosissime e leggere come sempre, ma leggiadre e ciarliere con i loro aerei belati.
Numerosi anche gli uccelletti, con stormi fittissimi di fanelli a far da padroni, nonché fitti plotoni di variopinti cardellini.
Avvistati anche importanti contingenti di passeri ( quasi spariti come stanziali dalle campagne delle mie parti ).
Debordanti i numeri degli storni, in aumento esponenziale ogni anno.
Riferite anche diverse catture di beccacce.
Purtroppo invece continua l'assenza ingiustificata dei tordi ( bottacci e sasselli ), ormai rari come diamanti, e dei loro cugini neri con becco giallo.
Qualche sparuta, residua allodola in collina è visibile soltanto quando si libra in aria controvoglia, forzata al volo dal passaggio di qualche vitello o pecora al pascolo.
Tutto sommato un week end di discreta soddisfazione per molti, in un panorama di penuria generale che ha fin qui contraddistinto questa stagione.
Saluti.