Perchè oggi, nonostante tutto, cacciamo ancora la migratoria.

Anche la caccia e le abitudini venatorie si trasformano con il tempo, come le rotte di migrazione, come la morfologia dei luoghi e come le leggi.
E a proposito di quei "ricordi sacri" già invocati da chi mi ha preceduto io fin da bambino andavo appresso a padre e nonno cacciatori esclusivi da "pelo" e sono cresciuto con la passione della stanziale. I cani erano rigorosamente cirnechi e segugi.
Ricordo che per loro tranne la coturnice e qualche volta la beccaccia incontrate quasi per caso in mezzo alla battuta alla stanziale, la penna era pressochè sconosciuta se non per una o due mezze giornate dedicate alle quaglie a fine agosto (quando l'apertura della caccia era ancora agostana). A fine dicembre con la chiusura della stanziale i miei vecchi riponevano la doppietta nella rastrelliera mentre io spinto dalla gioventu mi dilettavo con tordi, storni, allodole presenti in quantità da poter scartucciare ad ogni battuta.
Poi col tempo ci ha pensato mamma Regione a vietare la caccia alla coturnice e alla lepre, mentre la popolazione del coniglio selvatico si è andata riducendo naturalmente di anno in anno, a causa della mixomatosi prima e della MEV poi, fino a scomparire quasi totalmente in molte aree e divenendo quasi impossibile da insidiare senza l'uso del furetto (vietato in molte zone e per ampi periodi) in altre.
Così l'esclusiva ( o quasi) della stanziale ha piano piano lasciato il posto alle sempre meno numerose tortore in preapertura, alle frequenti battute al colombaccio e alla beccaccia. Le quaglie, anzi quelle poche rimaste al 16 settembre, sono ormai appannaggio dei soli furbetti (diciamo così) che montano il chiamo la sera prima. E cosi anche i tordi, gli storni e le allodole e pavoncelle di gennaio, febbraio e marzo (bei ricordi), hanno lasciato il posto alle poche anatre di passo nelle prime due decadi di gennaio ed alle gazze nell'ultima decade alle quali mio nonno mai e poi mai avrebbe tirato una delle sue semplici ma "preziose" cartucce caricate rigorsamente con misurino siciliano e orlatore a mano con le sue fiaschette in pelle contenenti la polvere e il piombo.
E anche la mia Diana oggi non è più una segugia ma una bretoncina.
ma tutto cio solo perchè nelle mie zone il coniglio per il cacciatore " onesto" (al netto di parchi, riserve, demani forestali, SIC/ZPS, ecc. ecc.) è diventata una sfida ardua ed un incontro quasi fortuito, il numero di allodole avvistate durante una intera stagione di caccia non pareggia quelle che si incarnieravano quarant'anni fa in una sola giornata, e perché in una mattinata di caccia ai tordi ti viene la noia da quanto tempo devi aspettare tra uno e l'altro.
probabilmente tra qualche decina di anni non ci sarà più la piccola migratoria di oggi ma, magari il colombaccio avrà preso il posto del tordo o dell'allodola, e il cinghiale avrà preso il posto del coniglio o della lepre.
Tanti ricordi e tanta nostalgia ma di sicuro la passione e l'animo cacciatore non si arrenderà e si adatterà alle nuove situazioni e fino a che potrò andare (o mi consentiranno di andare) per le campagne con il fucile in mano, risponderò presente.
Ecco perchè, secondo me, oggi nonostante tutto si caccia la selvaggina migratoria, perchè siamo cacciatori!
 
Io sono nato migratorista e morirò migratorista. Se un giorno dovessero chiudere la caccia al tordo o al colombaccio e lasciare solo quella alla stanziale, al cinghiale e la caccia di selezione smetterei subito.
Ho iniziato ad andare a caccia con mio padre a 5 anni, poi insieme a mio fratello che ha 12 anni più di me e siamo sempre andati a caccia alla migratoria. Son nato con questa passione e, come ho detto, se un giorno dovessero chiudere e lasciare solo la caccia alla stanziale e company, mi darei ad altre attività tipo pesca (che ho ripreso a praticare) funghi, ecc...
 
Ho visto la relazione di Anlc, molto interessante, finalmente si vede l'operato concreto e partecipe delle aavv, anche se c'è un tread specifico e non l'ha cagato quasi nessuno di noi..
 
Io sono nato migratorista e morirò migratorista. Se un giorno dovessero chiudere la caccia al tordo o al colombaccio e lasciare solo quella alla stanziale, al cinghiale e la caccia di selezione smetterei subito.
Ho iniziato ad andare a caccia con mio padre a 5 anni, poi insieme a mio fratello che ha 12 anni più di me e siamo sempre andati a caccia alla migratoria. Son nato con questa passione e, come ho detto, se un giorno dovessero chiudere e lasciare solo la caccia alla stanziale e company, mi darei ad altre attività tipo pesca (che ho ripreso a praticare) funghi, ecc...

Per me è la stessa cosa.
…… alla fine di questo thread, grazie a Fabio che l'ha iniziato, ci chiuderanno la caccia alla migratoria. [sportschiri.gif]
 
Anche Io ho dei Belissimi ricordi,Anatre Pivieri,pavoncelle Pittime,tese primaverili........ma questi tipi di selvaggina dovè?,non è certo colpa in toto della caccia se, almeno dalle mie parti,trampolieri e uccelli di ripa sono praticamente spariti ,è tutto un insieme di cose,la nostra socetà che pur di fare lucro non guarda in faccia nessuno
le starne quelle vere..scomparse !, e le brigate di rosse del volterraio.......e quelle del deserto di agriates,i rientri da capogiro a Aleria e Tallone?
Però all' estero la selvagina cè non piu come 50 anni fa ma ce in buono stato...forse una gestione diversa,forse meno accanimento,forse un numero di cacciatori inferiore?
é ovvio che pian piano si andra a caccia come nella maggior parte delle nazioni Oltralpe,faremo replica della svizzera ,che quando chiuse la caccia a tutta la miratoria minore ebbe un calo drastico del numero dei cacciatori,ma che con il tempo il numero dei PDA comincio a ricrescere,molti sparatori subirono la metamorfosi in codaioli,la nuova passione ha stimolato l'incremento della gestione della selvaggina cacciabile ,con ottimi risultati
 
Anche io, ormai settantenne, ho dei bellissimi ricordi che mi danno una grande nostalgia. Vedere ora come è stata ridotta la caccia a come era negli anni '60,'70 e '80 mi mette un groppo alla gola. Vedere l'inutilità dei "così detti" parchi, oasi etc. praticamente deserti tranne qualche rara scolaresca un paio di volte l'anno mi fa pensare che questi siano solo esclusivamente fatti per togliere più zone ai cacciatori. Non sono riusciti a chiudere la caccia allora ci sottraggono terreni in maniera che ci sia sempre meno spazio e molti rinunciano a rinnovare la licenza.
Sono stati fatti parchi in zone ove non c'erano ne piante particolari ne fauna importante tranne qualche volpe e onnipresenti ratti, però il parco è stato fatto! mi riferisco alla zona tra l'Aurelia e Fiumicino che non ha assolutamente nulla per essere dichiarata "parco". Era una zona dove si tirava qualche fucilata durante il passo di tordi, colombacci, allodole, zona ove ovviamente si cacciava solo il mese di ottobre poi non si andava più fino alla successiva stagione.
 
Perché tutto inizio con i fasci di tortore o di uccelli multicolori appesi alla stufa che mio padre metteva per farmi rosicare, poi la fionda a quadrelli, il retino alle marane, il Diana 25, raccogliere tordi ai rientri, i beccafichi di agosto infine la licenza a 18 anni, nel frattempo seguivo mio padre e gli amici soprattutto a tordi dalle mie parti e la Sabina, zone ottime per i passi e lo svernamento ed il ripasso, come facevo a non essere migratorista.Oggi ancora ho una gran passione e faccio questa caccia, purtroppo non più o quasi nelle mie zone ormai parco, faccio i km per fare una caccia che ancora gli assomiglia lontano dalle citta, parchi permettendo cè ancora da divertirsi, finchè ce la faccio sarà sempre e solo migratoria caccia vera ad animali veri.
 
Si caccia ancora la migratoria xchè da 20 anni le AAVV hanno iniziato a fare quello che avrebbero dovuto iniziare a fare almeno nei 15 anni precedenti...fare ricerca e fornire dati scientifici,come il documento postato da Fabio testimonia e come le direttive europee richiedevano.
Oggi senza questo lavoro si caccerebbe molto meno....e molte meno specie...probabilmente...ma non c'è la controprova...se si fosse iniziato prima oggi si avrebbe qualcosa di più....
Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?
Per come la vedo io...e x come vedo io il mondo venatorio italiano a 360°...direi che il bicchiere è mezzo pieno.
 
L'estremismo anticaccia sta finendo...o sono nettamente diminuiti. Sembrano molto perché i social fanno la loro parte e perché amici dei Media. Gli anticaccia fanno parte di quella borghesia radical shick Ricca che non ha mai lavorato. Stanno sul catzo al popolo umile, lavoratori, con i calli in mano, la maggioranza!
se oggi andiamo a caccia è perché il popolo votante ci ama.
Anche quest'anno condividiamo la selvaggina con i nostri amici non cacciatori, magari accompagnata da un bel rosso. Salutiamo con rispetto i proprietari dei fondi, contadini e lavoratori. Raccogliamo i bossoli. E soprattutto stiamo uniti!
W l'itaIta e W la caccia
 
La caccia non morirà MAI, è una mia convinzione e sono d'accordo con quello che dici ma non dobbiamo dimenticare che veniamo dalla stagione dei referendum-pannelliani prima e una 157/92 punitiva dopo che in qualche modo salvava capre e cavoli, ma non mette purtroppo al riparo da imboscate varie, una disciplina la nostra considerata in tutto il mondo una risorsa. Le associazioni (non tutte) stanno facendo quello che dovevano, devono, dovrebbe fare un apparato governativo (noi sappiamo quale) che prima faceva capo al presidente del consiglio, poi al ministro dell'agricoltura, oggi a quello dell'ambiente per noi del tutto ostile, talmente efficiente che stiamo pagando migliaia di euro ogni giorno per infrazioni comunitarie ma la cosa viene ignorata. Chi nega questo sono voci della notte, ululati singoli che non servono a niente neanche per fare un minimo di coro.
 
Quando in una zona (RM1) per anni non riesci a trovare stanziale, l'ultimo fagiano in quei posti l'ho visto a novembre del 2012 poi il nulla assoluto. Ripopolamenti non fatti o fatti male e a proposito di questo lo scorso anno a giugno sono stati lanciati 500 fagianotti grandi come una tortora che appena sapevano fare qualche voletto ma a causa del grande caldo e della siccità a settembre non ne è stato trovato nessuno complici anche volpi e faine. Ora se si vuole cacciare qualche cosa non rimane che cercare un po' di migratoria.
 
È un piacere leggere certe risposte.
Chi andava col nonno, chi col padre, chi smetterebbe senza migratoria..
Io che sono un cacciatore per caso, perché nessuno della mia famiglia, nonni compresi, si dedicava a quest'arte, mi sono fatto da solo e spesso e volentieri vado da solo.
Non a caso mi sono "buttato" a colombacci, nelle mie zone oramai o vai al cinghiale o a colombi, poi c'è sempre qualche tordo o beccaccia.....
Se la caccia ancora regge, dovremmo ringraziare sia tutto il settore dei cinghialai che i soldini che sborsiamo annualmente tra' licenza, fucili, cartucce, abbigliamento, cani.......
Vi giuro che se un domani (più tardi possibile) chiuderanno la migratoria, acquisto una carabina e vado al cinghiale, o nocivi che sia, ma a caccia ci andrò, finché il mio fisico e la mia testa (e le leggi) me lo permetteranno.
Bisognerà "solamente" adeguarsi ed adattarsi ai tempi e alle circostanze, se vogliamo continuare ad uscire col fucile.
È inutile guardare ai bei tempi passati, quelli non ci sono piu', diamo uno sguardo a quello che sarà o che potrebbe essere.
 
Per me noi cacciatori, siamo comunque dei privilegiati. abbiamo il dovere di ringraziare chi ci ha trasmesso questa passione. dovremmo solo essere un po' più uniti per far fronte ai miserabili animalari ignari del mondo e refrattari alle emozioni che giornalmente noi possiamo vivere. Pur con limitazioni e regole , cercando di rispettarle , andiamo avanti.E ogni alba avrà ancora il sapore speciale , mai mollare.
 

fabio d.t.

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Non sapevo dove inserire questa nuova discussione, magari nella stanza della politica nella caccia, oppure in quella sulle notizie della stagione venatoria, oppure altro, tra le tante discussioni che si sviluppano poi sul perchè dell'assicurazione associativa o privata. Più che una discussione, la mia vuole essere una riflessione. Una riflessione che coinvolge anche il mio carattere nel trattare la materia venatoria, molto critico nei confronti dei sindacati che ci rappresentano, soprattutto perchè nella mia realtà non ci rappresentano affatto, ma sono specchio del più losco affarismo per fini personali e degli amici. Totale disinteresse del mutare continuo di tempi, speci cacciabili, zone libere, parchi, afv o atv. Interessi privati nella caccia privata .... vabbè .... uno schifo. Però, a dispetto di quelle che sono alcune realtà censurabili e di cui chiedo l'intervento bonificatore del nazionale, proprio quest'ultimo grazie all'opera congiunta con gente volenterosa capace e disponibile, riesce oggi a farci ancora cacciare dignitosamente selvaggina migratoria altrimenti preclusa ai calendari ed in un arco temporale che non si discosta da quello di un ventennio fà. Il tutto nonostante in questo ventennio abbiamo lasciato per strada un'enorme fetta di appassionati e non contiamo più nulla a livello politico e mediatico.
tutto questo grazie a Genertel [Trilly-77-24.gif]

http://www.anlc.it/wp/wp-content/uploads/Risposta-Min-Amb_30lug2018_REL-TECNICA.pdf
 
È un piacere leggere certe risposte.
Chi andava col nonno, chi col padre, chi smetterebbe senza migratoria..
Io che sono un cacciatore per caso, perché nessuno della mia famiglia, nonni compresi, si dedicava a quest'arte, mi sono fatto da solo e spesso e volentieri vado da solo.
Non a caso mi sono "buttato" a colombacci, nelle mie zone oramai o vai al cinghiale o a colombi, poi c'è sempre qualche tordo o beccaccia.....
Se la caccia ancora regge, dovremmo ringraziare sia tutto il settore dei cinghialai che i soldini che sborsiamo annualmente tra' licenza, fucili, cartucce, abbigliamento, cani.......
Vi giuro che se un domani (più tardi possibile) chiuderanno la migratoria, acquisto una carabina e vado al cinghiale, o nocivi che sia, ma a caccia ci andrò, finché il mio fisico e la mia testa (e le leggi) me lo permetteranno.
Bisognerà "solamente" adeguarsi ed adattarsi ai tempi e alle circostanze, se vogliamo continuare ad uscire col fucile.
È inutile guardare ai bei tempi passati, quelli non ci sono piu', diamo uno sguardo a quello che sarà o che potrebbe essere.

mi era sfuggita questa parte della risposta!
finalmente un altro come me, in casa mia nessun cacciatore, se mai pescatori (mì padre in primis), alle medie già sognavo il pda e mì madre che diceva "ma chi te lo ha messo in testa"... E a 18 anni prima il pda e poi la patente!

ma torniamo alla domanda, perchè ancora oggi la migratoria? togliendo tutte le disquisizioni giuridiche, pareri dell'ispra e dei vari ministeri.... perchè la migratoria, nonostante tutto, tutti gli anni si presenta puntuale a quell'appuntamento che aspettiamo tutta la primavera e l'estate, perchè la migratoria è oggi il cielo deserto e domani tutto un passà d'animali, perchè la migratoria è tutte le cacce, tutti i colori, tutti gli uccelli, tutti i sogni della sera prima e del tragitto da casa alla campagna, perchè la migratoria è bosco, prato, padule, fiume, lago, fosso, campo, coltivato, perchè la migratoria è cartuccioni del 4 e cartuccine del 10, fucili magnum 76 di canna e fuciletti di piccolo calibro, perchè la migratoria fa impazzì me, il mì storico compagno di caccia, il mì nipote e la mì canina, perchè la migratoria è la Migratoria!
 
A proposito di migratoria e studi vari riguardanti la salute delle specie , ricordiamoci che i dati che scriviamo sui tesserini oggi vengono utilizzati anch’essi per verificare se tordi piuttosto che colombacci siano poco o molto presenti sul territorio .
In passato sui tesserini si segnava il giusto ma adesso i dati sono piuttosto attendibili .
C’è da capire se alti numeri di prelievi facciano ben pensare gli studiosi faunistico venatori o viceversa, al contrario bassi numeri potrebbero dare l’input per limitazioni al prelievo .
 
Chi ha la mia età (quasi 72)o giù di li, ricorderà le cacciate alle tortore ad aprile-maggio, con migliaia di tortore che passavano fuori tiro e poche quelle che si facevano abbattere.E' vero, c'erano posti dove hanno fatto stragi, ma la malaugurata chiusura di questa meravigliosa caccia non ha prodotto nulla.Dalle mie parti (litorale da Monopoli a Lecce) ormai in quel periodo passano pochissime tortore e il risultato di quella sciagurata chiusura è stato nullo.Come nullo è stata l'inclusione della "Daunia Risi" nel Parco del Gargano.Andatela a guardare oggi la mia amata Daunia Risi: è un deserto di canne con pochissime zone dove non ci sono.Allora (fino al 1993) la valle era un giardino, con i suoi bellissimi chiari, i canali sempre puliti,le opere idrauliche sempre sottoposte ad attenta manutenzione."Pochi eletti usufruiscono di un territorio demaniale",tuonavano le associazioni anticaccia.Falso anche questo.In tutta la valle (540 ettari) suddivisa in 4 parti ( Valle Alta,Valle di Mezzo,valle canneti e Lago Salso) i concessionari,che sborsavano dai 60 ai 70 milioni all'anno,sparavano soltanto in 6 appostamenti a rotazione,solo la domenica e solo mezza giornata.Il Sindaco di Manfredonia aveva a sua disposizione gratuitamente 2 appostamenti e i cacciatori di Manfredonia ne avevano 5.
L'Avv. Sfameni,Direttore della Valle,che si occupava della manutenzione e della sorveglianza, diceva che quella era una delle più belle valli d'Europa e che a chiusura della caccia era a disposizione di turisti e scolaresche per il Bird Wachting.Povera Daunia che brutta fine,solo e soltanto per andare contro la caccia.Pare che in Italia,per risolvere qualunque problema, sia sufficiente apporre dei bei cartelli con su scritto: "Divieto di caccia",sic!!
Povera caccia! Purtroppo ho questa passione da quando ero bambino,solo ed esclusivamente migratoria, ed anche se ormai a caccia vado da solo penso che continuerò sempre fino a quando sarò in grado di muovermi e reggere un fucile.
 
Ormai penso che sia rimasta solo la passione, il ricordo dei tempi passati, che ti fa andare avanti non so fino a quando......dignitosamente non credo proprio, in quanto a volte dopo aver onorato i costi competenti di questa passione e cerchi di essere il più" corretto possibile ti fanno sentire come un ladro, o perché" nell"ultima mezz"ora di un rientro sei fuori orario, ma vedi passare una marea di tordi…….o in alcuni giorni che pensi a sparare e non hai tempo di segnare i capi abbattuti……..ecc ecc. E" poi ogni anno e" sempre una riduzione in ogni calendario vedi preaperture, vedi tempi caccia, alla beccaccia Basilicata, anatidi fino al 20 di gennaio, quando febbraio sarebbe il mese migliore e cosi" per tordi ed altre specie. La caccia sta pian piano finendo e non c"e" ne rendiamo conto, La maggior parte di noi e" preso da una passione irrefrenabile che si accontenterebbe di un solo mese di caccia all"anno e la colpa di tutto questo e" un po" di tutti compresi noi stessi.
 
La caccia alla migratoria in Italia è una tradizione molto radicata, ora è in sofferenza per le mentalità ultraraffinate (mahh??) da mentecatti da tastiera, ma i cicli storici tornano, intanto vanno sempre più i cibi biologici, i detersivi sani , le auto elettriche ecc, vedrete che col tempo anche le gente si ricrederà.. e anche se così non fosse, la caccia non chiuderà ..
 
Perche' la migratoria?...nonostante tutto?...perche' io me la sono scoperta da solo...
Anch'io non ho avuto nessuno in famiglia che mi abbia avviato nella caccia...famiglia,la mia,di estrazione puramente contadina,i mi' Nonni Paterni contadino lui e contadina/massaia lei..quelli Materni,origini Casentinesi,con un po' di pastorizia mescolata...il mi' Babbo prestato alle F.S. da i campi ma con l'agricoltura nel sangue...diciamo che tradizioni e ruralita' l'han sempre fatta da padrone tra le nostre mura...la selvaggina,spesso coloratissima, in casa nostra c'entrava a volte di "strafugo" ,girava un tre orette al fuoco e usciva digerita bene.
Avevo una sorta di Zio,perche' Zio non era,cacciatore...ricordo che mi faceva veni' sempre il mal di pancia la Domenica che dovevo anda' a tirare du' pallonate...lui mi portava a tira' ai filunguelli in Maremma e sistematicamente il Sabato sera telefonavo al d.s. e marcavo visita....
Poi varie vicissitudini,sacrosante,delle fihe...il militare...ah dimenticavo,ero un'accanito pescatore..di fiume..alla passata con la fissa o la barbara...passione bruciante che poi s'e' affievolita con il p.d.a.
Dicevo il militare....il servizio di leva fu' la svolta...perche' in quell'anno,tra i vari cambiamenti che la naja,per fortuna,poteva apportare a livello personale,ci furono anche cambiamenti di compagnie,amicizie...insomma,in un anno le cose erano cambiate... per fortuna trovai in tre miei amici piu' grandi di me, che gia' frequentavo anche se saltuariamente,di nuovo quella meraviglia atavica di nome caccia.
Migratoristi loro e migratorista divenni io.
Ricordo i primi tempi,in attesa del p.d.a.,andavo con loro al passo ai tordi...ricordo una mattina di novembre in cui uno di loro mi diede una pispola e mi disse...vai!fistia a' sasselli!..e io, siccome non sapevo come cantava il sassello, andai a rimpiattarmi vicino a uno che aveva il registratore e cercai di memorizzare tutti quei trio trio trio....era il 2 novembre del '98,eravamo ad Anqua,e tra tutti quei "piccionacci blu" tre branchetti di arpigini vollero in tutti i modi curare (dovevano essere proprio verginelli)..quello fu' l'inizio della mia passione...
Perche' la migratoria,nonostante tutto?...la risposta sta' nelle sue melodie e nei suoi colori.
 
Ve la ricordate, romani e laziali, la tenuta della Marcigliana, al 18simo km della Salaria, a due passi da Roma? Si estendeva ai due lati della Salaria, a sinistra le piane del Tevere, a destra la zona collinosa. Era un paradiso di caccia a pavoncelle, beccaccini, storni, allodole nelle piane, e nella zona collinosa era piena di fagiani selvatici, lepri, beccacce. Papa' ed io avevamo la fortuna di conoscerne il fattore, e spesso avevamo il permesso di cacciare nella riserva, sia nelle piane che nelle colline. Ma c'era anche una striscia di terreno libero fra il confine della riserva ed il Tevere, e quando non avevamo il permesso di cacciare in riserva andavamo spesso li' ad allodole e beccaccini. Oggi e' parco naturale, naturalmente. Un'ottima zona di caccia rubata per sempre ai cacciatori.
E la zona dell'Isola Sacra, prima di Fiumicino, dopo la caserma militare, ve la ricordate? Ottima per il ripasso di tordi, storni, allodole, trampolieri. Mi ricordo una giornata con Papa' lungo la spalletta del Tevere, il giorno di S.Giuseppe. Quasi scartucciammo a lodole, tordi e storni. Scommetto che anche li' non si caccia piu'. E per i piu' vecchi: Campo Salino, dove oggi sorge l'aereoporto di Fiumicino. Beccaccini, lodole, trampolieri, e persino anatre. Non piu'. Adesso solo Jumbo jets...
E Campo di Carne? E i Pratoni del Vivaro? E Fogliano? Ma come si fa a rimanere migratoristi se si sono fregati tutti i posti migliori, trasformati in parchi, oasi, o zone residenziali? Persino l'umile Via di Sale', fra Frascati e Grottaferrata, dove dal 69 al 74 andavo a storni e tordi negli uliveti e vigne ai due lati della strada oggi e' villette spalla a spalla ed e' tutta recintata. E l'ermo colle, che mi fu si' caro (scusami, Giacomino) sotto Villa Cavalletti, fra Frascati e Grottaferrata, dove avevo un capanno ai piedi del muro di recinzione della villa gesuitica, sotto un noce secolare, con un bosco di cerri e acacie davanti al capanno, dove a 10 minuti di cammino da casa andavo a prendere tordi, merli, storni, frosoni, e qualche cesena e a raccogliere decini di kg di chiodini, adesso ha ceduto il posto alla "civilizzazione": bosco tagliato, e campi sportivi dove c'erano stati alberi secolari ed i miei "seccaroni" coperti d'edera dai quali buttavo giu' bottacci, merli e sasselli.
 
Un giorno purtroppo non troppo lontano la caccia alla piccola migratoria finira' in tutta Europa. Rimarra' forse la caccia alla beccaccia e ai beccaccini, ai palmipedi, e ai colombacci. Forse anche alle quaglie. Ma non vedo proprio come la caccia a tordi, allodole, tortore, e altri uccelletti ancora consentiti possa essere perpetuata. E non importa una mazza se certe specie che i politici italiani ed europei, con l'appoggio dei loro ricercatori prezzolati e prevenuti tipo ISPRA hanno dichiarato in pericolo (come lo storno, che al massimo e' in pericolo di indigestioni di fichi, ciliegie, olive ed uva) sono in realta' superabbondanti. Per loro i fatti non contano. Mi dicono che adesso di fringuelli ce ne sono moltissimi, ma non per questo ne hanno riaperto la caccia. Una fettina alla volta, il salame metaforico della caccia s'e' ridotto a un pezzetto ancora attaccato allo spago, ma nessuno ha mai protestato sonoramente ogni volta che una fettina veniva tagliata via. I cacciatori francesi hanno fatto dimostrazioni di massa quando qualche caccia preferita stava per essere ghigliottinata. Ma in Italia? Se si riesce ad avere un paio di centinaia di cacciatori in una piazza, gia' e' tanto, e se accade veramente, il numero degli animalisti nell'immancabile contromanifestazione e' spesso maggiore e strilla piu' forte. E i media pubblicano le loro foto e intervista loro, ma non fanno neanche vedere e sentire i cacciatori in piazza. Fra un po' il salame non ci sara' piu', e vi porteranno via anche lo spago. E chi mai se la prendera' per un pezzetto di spago? Chi puo' continuera' ad andare a caccia all'estero, dove gli stessi migratori vietati in Italia gia' vengono massacrati anche quando hanno "l'uovo al cu10." Chi non puo' se la prendera' nel medesimo posto dove c'e' l'uovo degli uccelli uccisi dai nembrotti in transferta estera. E questi poi sono gli stessi uccelli che sarebbero passati per l'Italia a rallegrare i cacciatori italiani!
Mi dispiace. Tanti dei miei migliori ricordi di adolescenza e gioventu' sono legati alla caccia alla piccola migratoria in Italia. Uno dei piu' belli e' quello di una delle ultime cacciate con mio padre, il giorno di S.Giuseppe, vicino all'Isola Sacra, lungo la spalletta del Tevere. Tordi, storni, allodole, e qualche piccolo trampoliere tornarono a casa con noi ai laccioli. Prima di tornare a casa ci fermammo alla premiata pasticceria Partenopea (anche quella estinta), su Via Appia Nuova, fra San Giovanni e Piazza Re di Roma. Con i laccioli pieni e gli schoppi a tracolla entrammo in pasticceria per comprare i favolosi bigne' fritti ripieni di crema, da portare a casa a mamma e ai nonni materni. A quei tempi nessuno si scandalizzo' per via degli uccelli morti, nessuno chiamo' la Celere perche' eravamo entrati nel negozio con fucili e cartuccere, niente procurato allarme, nessuno che ci chiamo' assassini... Anzi, qualcuno persino si congratulo' con noi per il bel carniere. Tiemp' bell' 'e 'na vota, ma pecche' non turnate...
 
Anch'io sono nato migratorista e tale rimango.

La caccia è un connubio di sensazioni ed emozioni,è il coronamento dei tanti sogni delle tante aspettative ,a nulla importa se è un tordo allo spollo,un giro di allodole sulla civetta o la curata di un colombo,anatra o pavoncella sui richiami,la ferma statuaria di un setter su di una quaglia beccaccia o fagiano,magari lo spuntare di un cinghiale braccato dai cani,tutti noi sogniamo in base alla nostra passione il materializzarsi di una bella azione di caccia,e nella caccia non esistono le classifiche,non esiste la caccia di serie a e quella di serie b,è sempre e comunque caccia,ognuno di noi si cimenterà in quella che lo appassiona di più.

Io la prima volta che andai con mio padre era il 1976,era di ottobre e per me che sono del novembre 1970,diciamo che ero alla soglia dei 6 anni,me lo ricordo come se fosse ieri sulle piane di ostia antica dietro gli stabilimenti della prosider,uscimmo tardi da casa,due frasche per capanno,il breda argus con 5 colpi ,la civetta di plastica con le ali battenti meccaniche e l'immancabile fischietto di legno per le allodole con tagli verticali e cenere dentro per farlo fischiare meglio ,io incontenibile fuori dal capanno con mio padre che si godeva qualche ora in campagna,risultato,45 allodole e 8 tordi,e il capanno avvolto dall'inconfondibile odore lasciato da bossoli di cartone delle cartuccie caricate da mio nonno,erano altri tempi e soprattutto era un'altra poesia quella che circondava il mondo venatorio italico.

Migratorista sono nato e come tale rimango,e se un giorno le limitazioni mi inducessero a lasciare questo che è il mio mondo da tanti anni,mi rimarrebbero comunque sempre i bei ricordi di quelle indimenticabili albe passate in campagna.
 
Beh... il fatto che l'Anlc sia quella che ancora valga spenderci i soldi della polizza assicurativa ....mi trova d'accordo ! Stipulo con loro sin dalla 1° licenza e il " Mese di Caccia" era l'unico motivo per cui guardassi nella cassetta delle lettere da bambino o mi recassi col motorino gia' piu' grandicello a Via Cavour per prendere i c/c per i rinnovi di mio Padre e farmi regalare dalla segretaria l'adesivo rosso con la beccaccia da attaccare sul vetro dell'auto ! Anche se lui ha sempre cacciato col cane sia da pelo che da penna con i suoi fedeli basculanti e un unica sguarnita cartuccera asserendo sempre di non aver mai sparato in vita sua ad un allodola,cosa vera del resto....io son venuto fuori migratorista e sparatore :mrgreen: ! E credo che moriro' tale [thumbsup.gif]! Un saluto.
 
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