Re: Storni in Toscana

Io aggiungerei anche passeri e fringuelli, da reintrodurre nelle specie cacciabili!
Quest'anno è stata l'unica selvaggina numerosa, qui da noi.
 
Re: Storni in Toscana

Il fatto e`carissimo Franco,che non abbiamo politici affidabili,politici che non si fanno rispettare,ne fanno rispettare gli italiani in genere.
mi piacerebbe che il problema degli storni,che e`un problema serio per la nostra agricoltura e non solo,l'avessero in Paesi tipo Francia, e Germania,allora stai tranquillo che lo storno era cacciabile tutto l'anno.
Anche se mi pare che sia tornato cacciabile in qualche Paese europeo,i nostri cari governanti,non sanno picchiare i pugni sul tavolo.
 
Re: Storni in Toscana

Nel marzo del 1997 il 1°governo Prodi, su proposta del ministro Edo Ronchi,toglie gli storni, fino ad allora cacciabili in deroga dal calendario venatorio. Le regioni, a più riprese, presentano le deroghe in particolare per lo storno per poterlo cacciare, braccate dagli anticaccia questi si rivolgono ai vari tar, al consiglio di stato, alla corte di giustizia Europea. Finalmente un primo passo ufficiale nel 2007 dell' allora ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro, che avanzò l' istanza alla competente Commissione Europea per inserire lo storno nell' elenco delle specie cacciabili anche in Italia, richiesta che è stata reiterata dal ministro Luca Zaia a giugno 2008.Il 6 maggio 2008, la deputata Carlucci, presenta una proposta di legge per il prelievo in deroga della specie storno, al fine di prevenire danni alla salute pubblica negli abitati e alle colture. La commissione agricoltura della camera dei deputati su proposta del deputato Carlo Nola(PdL) martedì 8 luglio 2008 all'unanimità (maggioranza e opposizione) vota un forte impegno per inserire lo storno nell' elenco delle specie cacciabili anche per l' Italia. Il direttore generale del servizio conservazione natura, Aldo Cosentino facente capo alla ministra Prestigiacomo in data 15 luglio 2009 invia una lettera di richiesta(non del governo) per lo storno, richiesta che era stata fatta anche da Romania, Bulgaria, Ungheria. La risposta di Bruxelles in data 27 luglio 2009 ha rigettato la richiesta italiana, cercando di chiudere la questione, perchè la nostra caccia allo storno dice il direttore Karl Falkenberg inciderebbe sulle popolazioni della Polonia e Germania in diminuzione, magari andrebbero rivisti gli allegati della direttiva, cosa che attualmente non è prevista. Vengono concessi tuttavia come specie cacciabili alla Romania, Bulgaria, Ungheria. A parer mio, si tratta di una palese discriminazione del tutto ingiustificata, considerando che in Portogallo, Spagna, Francia, Malta, Cipro e Grecia paesi del mediterranio viene cacciato.L' On. Sergio Berlato da me contattato in data 24 dicembre 2009 oltre a farmi gli auguri, mi diceva con sue parole testuali "Non ci fermeremo alla prima risposta negativa di un burocrate di Bruxelles". Su www.romagnaoggi.it del 18 gennaio 2010 il cosigliere regionale Damiano Zoffoli presidente della commissione assembleare Politiche Economiche, gli storni solo in Emilia R. costano 437 mila euro, e l'Italia nonostante i proclami a parole del Governo, si è nei fatti disinteressata del problema. Dove sono i responsabili caccia dei partiti, perchè non fanno chiarezza sulla vicenda storni, la caccia non è ne di destra ne di sinistra, magari a voi dispiace.
Romano
 
Re: Storni in Toscana

Quest'anno in sicilia già se ne sono andati da un pò, ormai anche gli uccelli sono sballati , rondini a gennaio e storni in partenza già a metà gennaio, non si capisce più nulla.
 
Re: Storni in Toscana

ggramoli ha scritto:
Se le cose stanno effettivamente così, bisogna dire che siamo in una situazione allucinante. Un semplice burocrate di Bruxelles si permette di far cacciare lo storno a molte altre nazioni e lo nega all'Italia.
Con quale motivazione? La caccia in Italia inciderebbe sulle popolazioni di Polonia e Germania, dove la caccia allo storno è stata sempre vietata, perchè ai loro cacciatori non interessa.
Ma i vari Orsi, Carrara, ecc. e infine il gruppo interparlamentare amici della caccia guidato da Luciano Rossi, si sono dati tutti alla macchia? Credo di sì, dalla vergogna.
Stai tranquillo che loro si saranno dati alla macchia, ma lo stipendio lo pigliano bello sostanzioso alla nostra faccia!!!!!
[****.gif]
 
Re: Storni in Toscana

quando arrivano certe informazioni aumenta la rabbia nei confronti dei nostri politici menefreghisti della caccia, i nostri voti gli sono serviti solo per arrivare alla poltrona. Spero che al momento opportuno ce ne ricorderemo tutti. in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Re: Storni in Toscana

riccà ha scritto:
quello che mi manca in questi passaggi è una "denuncia" pubblica sui quotidiani e riviste specializzate :twisted: da parte delle nostre associazioni, denunce non fini a se stesse che cadono nel dimenticatoio [eusa_naughty.gif] ma riproposte ogni qualvolta questi "animalisti" attaccano la nostra passione, è innegabile una latitanza (sembra quasi rassegnazione a difendersi)delle nostre dirigenze speriamo che l'orgoglio venatorio risorga [20] !!!! in bocca al cocker!!!!!!!

Io ci credo poco caro Ricca`!
Bisogna che gli manchi il malloppo dato dai cacciatori,forse allora,ma solo forse,perche`un posto in politica lo trovano sempre quelli.
 
Re: Storni in Toscana

Se le cose stanno effettivamente così, bisogna dire che siamo in una situazione allucinante. Un semplice burocrate di Bruxelles si permette di far cacciare lo storno a molte altre nazioni e lo nega all'Italia.
Con quale motivazione? La caccia in Italia inciderebbe sulle popolazioni di Polonia e Germania, dove la caccia allo storno è stata sempre vietata, perchè ai loro cacciatori non interessa.
Ma i vari Orsi, Carrara, ecc. e infine il gruppo interparlamentare amici della caccia guidato da Luciano Rossi, si sono dati tutti alla macchia? Credo di sì, dalla vergogna.
 
Re: Storni in Toscana

Nella XV legislatura il 2° governo Prodi, con il ministro per le politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro e l' allora ministro per l' ambiente e tutela del territorio e del mare Alfonso Pecoraro Scanio, approva il 21 dicembre 2007 la finanziaria, la quale all' articolo 1 comma 471 specifica che "Istituto Nazionale Fauna Selvatica" già sottoposto alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, passa sotto la vigilanza del Ministero dell' Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare. L' INFS il 25 giugno 2008 verrà assorbito dall' ISPRA ( Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) facente capo al Ministro Prestigiacomo, la quale ha ( purtroppo) ribadito che tale ente deve avere parere vincolante per legiferare in materia venatoria.
Secondo il mio parere (che non è vincolante) è singolare che un parere sia anche vincolante, questa situazione di grande incertezza è stata favorita dall' allora Ministro Alfonso Pecoraro Scanio il quale non è stato rieletto in Puglia nella sinistra arcobaleno. Al termine dei suoi 16 anni di carriera politica è stato liquidato con un TFR di 149.792 euro e percepisce un vitalizio vita natural durante di 8.836 euro lordi al mese.
Romano
 
Re: Storni in Toscana

ggramoli ha scritto:
Vedo che ti fidi ciecamente delle AAVV e in particolare della FIDC. Non ci sono peggiori organismi delle AAVV le quali prendono i cacciatori per il naso come e quando vogliono tanto quelli bevono.
Della Fidc poi non ne parliamo proprio perchè è l'artefice di quella bella legge chiamata 157/92.
La reintroduzione dello storno cacciabile è già stata richiesta dal governo italiano. La risposta dell'Unione è stata "va bene a condizione che rivediamo tutto lo stato di conservazione delle specie cacciabili in Italia". A questo punto abbiamo capito che non era il caso di insistere.
Circa lo storno non è cacciabile da nessuna parte nell'ambito dell'Unione Europea se non in deroga.
Eh no! va bene avere pregiudizi, tutti i torti non li hai, ma sul fatto che sia cacciabile (anche in Romania oltre ai paesi citati) non è un'opinione ma la realtà.
 
Re: Storni in Toscana

E' vero di storni in Italia è pieno in molte regioni, il massimo si verifica sulla città di Roma. Però le informazioni che ti hanno dato circa la caccia in Europa, e la sua reintroduzione tra le specie cacciabili in Italia non corrispondono al vero.
 
Re: Storni in Toscana

Io la considero una gran presa per i fondelli,dei nostri govenanti sia nazionali che regionali.
Temono gli animalari,e forse nnon si rendono conto del danno che stanno facendo,correndo dietro a quei 4 gatti,che hanno una potenza mediatica da far paura.
 
Re: Storni in Toscana

colombaccio51 ha scritto:
Il fatto e`carissimo Franco,che non abbiamo politici affidabili,politici che non si fanno rispettare,ne fanno rispettare gli italiani in genere.
mi piacerebbe che il problema degli storni,che e`un problema serio per la nostra agricoltura e non solo,l'avessero in Paesi tipo Francia, e Germania,allora stai tranquillo che lo storno era cacciabile tutto l'anno.
Anche se mi pare che sia tornato cacciabile in qualche Paese europeo,i nostri cari governanti,non sanno picchiare i pugni sul tavolo.
concordo.. al dilà del discorso europa [thumbsdown.gif] , se ci fosse qualcuno capace e con le p@@@e quadrate non solo storni ma anche tortore piccioni e cormorani
 
Re: Storni in Toscana

quello che mi manca in questi passaggi è una "denuncia" pubblica sui quotidiani e riviste specializzate :twisted: da parte delle nostre associazioni, denunce non fini a se stesse che cadono nel dimenticatoio [eusa_naughty.gif] ma riproposte ogni qualvolta questi "animalisti" attaccano la nostra passione, è innegabile una latitanza (sembra quasi rassegnazione a difendersi)delle nostre dirigenze speriamo che l'orgoglio venatorio risorga [20] !!!! in bocca al cocker!!!!!!!
 

waxe

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Chi vive in Toscana ha potuto ammirare l'infinito numero di questi animali. Mai in gennaio ho potuto assistere a stormi di migliaia e migliaia di storni. Sabato scorso in Valdichiana ci siamo fermati, sulla via del ritorno, ad assistere a questo spettacolo. Cose mai viste, soprattutto in gennaio. Non esagero a dire che saranno stati a decine di migliaia. La cosa buffa è che quando dico a qualche non cacciatore che la caccia allo storno quest'anno è vietata, quelli dicono che no, non è possibile! E perché? Perché l'ISPRA li considera una specie a rischio e quindi da proteggere, rispondo. E loro continuano a non capire. Sarà l'ora di farsi sentire col governo perché sia fatta richiesta alla Comunità Europea per la loro reintroduzione fra le specie cacciabili? In Portogallo Spagna Francia Grecia Malta Cipro è già cacciabile. Bisogna davvero sperare che distruggano la fatica di tanti agricoltori?
 
Re: Storni in Toscana

Vedo che ti fidi ciecamente delle AAVV e in particolare della FIDC. Non ci sono peggiori organismi delle AAVV le quali prendono i cacciatori per il naso come e quando vogliono tanto quelli bevono.
Della Fidc poi non ne parliamo proprio perchè è l'artefice di quella bella legge chiamata 157/92.
La reintroduzione dello storno cacciabile è già stata richiesta dal governo italiano. La risposta dell'Unione è stata "va bene a condizione che rivediamo tutto lo stato di conservazione delle specie cacciabili in Italia". A questo punto abbiamo capito che non era il caso di insistere.
Circa lo storno non è cacciabile da nessuna parte nell'ambito dell'Unione Europea se non in deroga.
 
Re: Storni in Toscana

davvero ma anche la tortora dal collare orientale e i piccioni potrebbero metterli cacciabili
se dovessero pagare loro i danni che questi uccelli fanno mi sa che li metterebbero cacciabili... comunque si dice di essere europei ma si recepisce solo le leggi e gli emendamenti che fanno comodo ai verdi e basta....
 
Re: Storni in Toscana

Leggo che ciascuno ha le proprie cognizioni personali, di cui è fermamente convinto. Forse significa che mi sono sbagliato io. Se così è vi chiedo scusa.
Da ora non mi resta che attendere che arrivi qualche politico all'altezza per poter cacciare liberamente storni, tortore, piccioni, ecc. Vi ringrazio della notizia, quella caccia piace anche a me.
 
Re: Storni in Toscana

Io dico solo una cosa, anche se non impressionerà o meraviglierà nessuno, vivo vicino a Firenze e lavoro in Via Cavour (per chi conosce Firenze in centro).Per andare a lavoro prendo il treno ogni santo giorno e vi farei vedere che cosa non accade dalle 17 a buio sopra piazza stazione e in particolar modo sopra la Chiesa di S M Novella dove solitamente si rimettono gli storni.

Dei branchi dei quali non oso dire numeri perchè non è possibile stimare un cielo nero! e se vi dico nero è nero!

Tutte le persone a naso in sù e tutti i miei colleghi ai quali dicevo che era una specie protetta rimanevano allibiti! Ora è possibile che non abbiamo nessun rappresentatne neanche che faccia il coraggioso ma che compia quello per cui è pagato e battendo i pugni sul tavolo abbia il coraggio di andare contro a stupidi proibizionismi! E il brutto è che questo si ripercuote su tutte le decisioni politiche Italiane, dove naturalmente a rimetterci è il solito "****" che paga e segue le regole, siamo veramente a raschiare il fondo e tra un pò non ci rimane nenache quello!
 
Re: Storni in Toscana

osservatore romano ha scritto:
Nel marzo del 1997 il 1°governo Prodi, su proposta del ministro Edo Ronchi,toglie gli storni, fino ad allora cacciabili in deroga dal calendario venatorio. Le regioni, a più riprese, presentano le deroghe in particolare per lo storno per poterlo cacciare, braccate dagli anticaccia questi si rivolgono ai vari tar, al consiglio di stato, alla corte di giustizia Europea. Finalmente un primo passo ufficiale nel 2007 dell' allora ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro, che avanzò l' istanza alla competente Commissione Europea per inserire lo storno nell' elenco delle specie cacciabili anche in Italia, richiesta che è stata reiterata dal ministro Luca Zaia a giugno 2008.Il 6 maggio 2008, la deputata Carlucci, presenta una proposta di legge per il prelievo in deroga della specie storno, al fine di prevenire danni alla salute pubblica negli abitati e alle colture. La commissione agricoltura della camera dei deputati su proposta del deputato Carlo Nola(PdL) martedì 8 luglio 2008 all'unanimità (maggioranza e opposizione) vota un forte impegno per inserire lo storno nell' elenco delle specie cacciabili anche per l' Italia. Il direttore generale del servizio conservazione natura, Aldo Cosentino facente capo alla ministra Prestigiacomo in data 15 luglio 2009 invia una lettera di richiesta(non del governo) per lo storno, richiesta che era stata fatta anche da Romania, Bulgaria, Ungheria. La risposta di Bruxelles in data 27 luglio 2009 ha rigettato la richiesta italiana, cercando di chiudere la questione, perchè la nostra caccia allo storno dice il direttore Karl Falkenberg inciderebbe sulle popolazioni della Polonia e Germania in diminuzione, magari andrebbero rivisti gli allegati della direttiva, cosa che attualmente non è prevista. Vengono concessi tuttavia come specie cacciabili alla Romania, Bulgaria, Ungheria. A parer mio, si tratta di una palese discriminazione del tutto ingiustificata, considerando che in Portogallo, Spagna, Francia, Malta, Cipro e Grecia paesi del mediterranio viene cacciato.L' On. Sergio Berlato da me contattato in data 24 dicembre 2009 oltre a farmi gli auguri, mi diceva con sue parole testuali "Non ci fermeremo alla prima risposta negativa di un burocrate di Bruxelles". Su http://www.romagnaoggi.it del 18 gennaio 2010 il cosigliere regionale Damiano Zoffoli presidente della commissione assembleare Politiche Economiche, gli storni solo in Emilia R. costano 437 mila euro, e l'Italia nonostante i proclami a parole del Governo, si è nei fatti disinteressata del problema. Dove sono i responsabili caccia dei partiti, perchè non fanno chiarezza sulla vicenda storni, la caccia non è ne di destra ne di sinistra, magari a voi dispiace.
Romano

Ecco perche`ho scritto che i nostri politici non ci fanno rispettare come italiani,e non sanno battere i pugni sul tavolo..........di Bruxelles.
 
Re: Storni in Toscana

ggramoli ha scritto:
Se le cose stanno effettivamente così, bisogna dire che siamo in una situazione allucinante. Un semplice burocrate di Bruxelles si permette di far cacciare lo storno a molte altre nazioni e lo nega all'Italia.
Con quale motivazione? La caccia in Italia inciderebbe sulle popolazioni di Polonia e Germania, dove la caccia allo storno è stata sempre vietata, perchè ai loro cacciatori non interessa.
Ma i vari Orsi, Carrara, ecc. e infine il gruppo interparlamentare amici della caccia guidato da Luciano Rossi, si sono dati tutti alla macchia? Credo di sì, dalla vergogna.

Io Franco la sapevo la storia del "burocrate"l'avevo scritta in un post,non precisa come ha fatto Osservatore Romano,ma l'avevo scritta la risposta del "burocrate" alla richiesta di reinserimento dello storno.
 
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