Re: TORDI! cambiano le loro abitudini?
Io credo che dobbiamo fare un distinguo tra abitudini e migrazione.
Le abitudini che siano cambiate è indubbio, un tempo i tordi andavano alle ulive fin dai mesi di dicembre per poi raggiungere il culmine dalla fine di gennaio e febbraio periodo in cui andavano "alle erbe" , era molto comune trovarli nelle carciofaie o nei prati più che nelle ulivete, erano soliti rientrare tutti al bosco e non dormire nelle siepi dei campi, erano soliti non rimanere al raspo nelle mattinate di freddo, non rientravano come scritto da qualcuno passando da un machione ad un altro come invece facevano i merli.
oggi giorno fino alla fine di gennaio è raro fare buoni carnieri nelle ulivete ed invece è molto comune farli nel bosco, gli animali sostano solo in presenza di mortella e sembrano disdegnare ulive, albatra ecc.
nelle carciofaie neppure di marzo vanno quasi più, nei prati stessa cosa, molto spesso si comportano come i merli avanzando al rientro tra un macchione ed un altro evitando il volo aperto, come rientrare tutti insieme, ma questo si verifica specie su tordi che già hanno saggiato le fucilate.
Oggi è molto più comune udirli cantare la primavera in dicembre e non vederli neppure perchè rimangono al raspo a giornate intere oppure neppure rientrano al bosco rimanendo all'interno di siepi e macchioni.
Per quanto riguarda l'apparizione solamente giornaliera, la cosa è solamente legata alla presenza di mangime, mentre le abitudini che stanno assumendo sono quasi totalmente legate al clima, consideriamo che ogni animale disdegna di muoversi con la foglia bagnata, in tali circostanze preferisce il raspo sul terreno che muoversi e da noi specialmente questo anno sembra di vivere la stagione delle piogge, assenza completa di mangianza di ogni qualsi genere si voglia, solamente le ulive, ma quelle fino in febbraio non sono in grado di trattenere gli animali in buon numero.
L'anno passato pur vivendo un passo misero nei mesi di ottobre e novembre abbiamo assistito ad una massiccia presenza di tordi da dicembre fino a marzo inoltrato, considerate che i carnieri si aggiravano sui 100 capi giornalieri ed oltre per tutto il periodo, ma vi erano 2 condizioni indispensabili e cioè la mortella ed il clima molto rigido che aveva sicuramente spinto gli animali a spostarsi dalla spagna e dalla corsica, cosa che quest'anno non è avvenuta.
Allo stesso si è registrata nell'anno passato una totale assenza di merli che si sono presentati solamente negli ultimi 2 giorni di caccia in maniera incredibile e similmente al passo di ottobre.
Si vedevano entrare al mattino a branchetti dal mare e curare a quelli già giunti, mai successa una cosa del genere nel mese di gennaio che io abbia ricordanza.
Di solito gli spostamenti o gli arrivi avvenivano durante la notte o alla sera, ma mai visti al mattino.
La migrazione di ottobre è cambiata radicalmente per svariati motivi a mio avviso e primo tra tutti il clima, infatti gli ultimi 2 anni se andiamo a guardare le carte meteo europee noteremo che vi erano degli intensi fronti perturbati sui confini del nostro paese e che le correnti spingevano gli animali su spagna e francia, quest'anno stessa cosa, ma oltre noi questi fronti hanno interessato sia la spagna che la francia quindi credo che gli animali si siano diretti più sulla grecie ed ecco il motivo per cui neppure in questo periodo si hanno arrivi, in quanto al corsica e la spagna non sono tanto gremite come dovrebbero.
Non è solo riferita ai tordi l'assenza, ma a quasi tutti i migratori compresi pettirossi e uccelletti vari, per cui impensabile parlare di decremento della popolazione, perchè se fossero diminuiti in numero solamente i tordi si sarebbero visti tutti gli altri migratori, cosa che invece non è avvenuta, molto più logico parlare di situazioni meteo fortemente avverse, il tutto aggravato da una carenza di mangime cronica e da un arretratezza della stesa in riferimento alla maturazione di molte bacche prime tra tutte la lellera o edera.
provate a prendere una bacca di queste e a romperla, diffcilmente le mani si macchieranno di un colore violaceo che ne indica la maturazione necessaria perchè i turdidi se ne cibino.
Parliamo poi delle "rotte" in riferimento anche a quelle seguite per il rientro serale o per lo sblocco mattutino, credo che molti di noi abbiano notato cambiamenti direzionali anche di queste.
Se andiamo a guardare attentamente sicuramente questo è avvenuto a causa di una modifica ambientale e se per un attimo pensiamo che le "rotte" seguite al rientro sono all'incirca le stesse seguite durante la migrazione.
sicuramente saranno state fatte modificazioni in ogni zona percorsa da quella rotta, pensiamo che una rotta di migrazione non inizia dove vediamo noi, ma a migliaia di km di distanza ed infine che tutti gli animali utilizzano non solo il campo magnetico, ma anche riferimenti fissi, va da se che la migrazione o rotta subisce spostamenti notevoli.
Se mettiamo insieme queste considerazioni abbiamo le risposte che cerchiamo.
Se poi vogliamo parlare di riduzione della popolazione meglio parlare di alta mortalità o di sterilità causata da prodotti chimici utilizzati in agricoltura e non solo, se parliamo ad esempio delle campagne promosse da coloro che si proclamano adulatori degli animali e dell'ambiente e che prediligono alimentare animali che disturbano con sementi sterilizzati piuttosto che farli abbattere senza considerare, o meglio pur essendo perfettamente a conoscenza della non selettività e delle ripercussione che questo ha non solo sulla specie in oggetto, ma su tutte le specie, in quanto una semente sul terreno marcisce, viene decomposta da microorganismi che a loro volta divengono cibo per specie che con quella in oggetto non ha niente che vedere.
Come si sa tutto va bene meno che il fucile e la caccia e tanto meglio utilizzare questi metodi che portano profitto e danno un immagine degli ambientalisti positiva e dei cacciatori negativa....
Se sommiamo tutte queste cose abbiamo le risposte che cerchiamo e non scriviamo sull'estero senza conoscere o esserci mai andati perchè all'estero le realtà sono completamente diverse dalle nostre.
Se facciamo un raffronto tra gli animali cacciati e abbattuti all'estero con quelli cacciati ed abbattuti in Italia non sarei cosi sicuro che siano di più, anzi direi che sono molti meno sia in riferimento alla pressione venatoria che alla quantità di capi che sono presenti.
Abbattere 10 tordi su di un totale di 10 è una strage,cacciare per 2 tordi ogni giorno perchè consentito è abominevole, cacciare solo quando ce ne sono tanti e prelevare regolandosi e non cacciando ogni giorno nello stesso luogo dovrebbe essere la regola necessaria se vogliamo parlare di etica e rispetto, abbatterne 200 su 10000 può fare impressione,specialmente nelle foto, ma non è una strage e questo è ciò che avviene all'estero.