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Storia della beccaccia Karelia
di Enrico Cavina 25 05 2010

In questi ultimi giorni intorno alla metà di Maggio si è verificato un evento "scientifico" che stravolge - in buona parte - tutte le conoscenze sinora acquisite circa la migrazione della Beccaccia.

Questo è lo straordinario percorso della Beccaccia "Karelia" strutturata con Radio - Bag Satellitare il 16 MARZO 2010 e che poi ha iniziato il suo viaggio primaverile rilevato in Francia il 23 Marzo.
Già in Russia il 28 Aprile, il 4 Maggio era già oltre gli URALI e poi è stata localizzata a Tayga (Siberia) il 14 Maggio ( monitoraggio in corso ) nell'area qui sotto specificata , dopo un volo globale di 6.380 Km.

JOSEBA FELIX TOBAR-ARBULU che è a capo della equipe di Ricercatori Baschi che operano per il Club della Beccaccia di Spagna (http://rtvs.ccbp.org con specifica a http://rtvs.ccbp.org/pivot/entry.php?id=81) ci ha fornito tutti gli elementi che sono ora allo studio . Particolarmente interessante è anche la nuova metodologia di ricerca che analizza il volo dell'uccello rapportato alle condizioni meteo e lunari.

E' indubbio che siamo di fronte ad una svolta "EPOCALE" - peraltro già da noi prevista - circa le modalità di studio della migrazione della beccaccia. I primi commenti e riflessioni che potete trovare nella traduzione dei primi testi riportati dai Ricercatori Baschi testimoniano - anche negli interrogativi - QUANTO SI APRA ORA ALLA INVESTIGAZIONE SCIENTIFICA , e che di fatto annulla - o quasi - tutte le acquisizioni sinora sostenute circa la migrazione studiata con l'inanellamento.

Al di là dei normali entusiasmi del momento , siamo davvero di fronte ad un fatto "scientificamente storico" che dovrebbe ora stimolare una concentrazione corretta degli investimenti di Ricerca anche da noi in Italia .

QUESTO CHE SEGUE E' IL TESTO ( 19 Maggio 2010) tradotto in Italiano come lo potete trovare in originale sul sito del CLUB DELLA BECCACCIA di Spagna (http://rtvs.ccbp.org alla voce Scolopax Sin Frontera)

Karelia in Siberia

Bisogna ridisegnare le mappe, perché le nostre beccacce non sono rimaste ad ovest degli Urali come tutte le ricerche affermavano fino al martedì scorso. La domenica sono scattati tutti gli allarmi: Karelia emetteva segnali a mille chilometri ad Est degli Urali!. Assolutamente incredibile, ma le sue localizzazioni del 9 di maggio risultavano molto raggruppate, anche del tipo A, B y Z. Aspettiamo fino la mattina di ieri per confermare ciò che avevamo già chiaro: è in Siberia, a 5.700 chilometri dalla Cantabria.
"Altísimum planetam tergeminum observavi" disse Galileo. Credette di vedere un pianeta triplo in Saturno. Possibilmente, come Galileo Galilei nel 1.610, nello studio della beccaccia siamo ancora all'inizio o al "al principio dei tempi". Otteniamo ora una risposta e questa ci porta a mille domande. Che si può chiedere di più?

Karelia, a 1250 chilometri a Est degli Urali

Tutti gli studi realizzati fino ad ora affermavano che la beccaccia, Scolopax Rusticola, era un uccello migratorio pre-sahariano la cui area di distribuzione era circoscritta al Paleartico Occidentale, una delle otto eco-zone in cui si divide il globo terrestre. Questa eco-zona va dal sud d' Europa fino alla Cordigliera degli Urali, frontiera geografica tra Europa e Asia. Supponevamo - fino alla data di oggi - che le nostre beccacce volavano fino quasi 4.000 chilometri di distanza per nidificare e nascere nel Est d' Europa, mai più in là degli Urali. Sapevamo anche che esistono beccacce in Asia, ma non c'erano prove che queste fossero le "nostre" beccacce. Inoltre, la mappa era perfettamente segnata, ad Ovest degli Urali. Da ieri, questa mappa non serve più. Gia la domenica ci fu molto chiaro, ma fummo prudenti. Niente meno che 10 localizzazioni e 7 di loro coincidevano molto raggruppate nella stessa zona . Emissioni di tipo A, B y Z senza garanzia di precisione, ma coincidevano nelle loro coordinate per dirci che nell'insieme erano valide . L'attesa fruttifera è stata premiata ieri, quando gia abbiamo Locs del tipo 0 e 2, di gran qualità.

Karelia ha volato 5.700 kilómetri fino la pianura Occidentale della Siberia! e continua avanzando rotta Est!

Da questo momento sono solo domande. Abbiamo trovato l'ago in un pagliaio, l'unica beccaccia che passa la barriera degli Urali? milioni di beccacce volano per Europa, ed abbiamo incontrato l'unica che percorre più di 5.000 chilometri? O è un comportamento molto più abituale, come è logico? Se non avessimo iniziato questo progetto non lo avremmo saputo. E se le beccacce delle Azzorre o delle Canarie non fossero tutte popolazioni sedentarie? E se marcassimo una beccaccia in queste isole e poi una emettesse dalla Russia? e se la differenza tra gruppi genetici nella stessa area di svernamento non dipendesse solamente ad accoppiamento durante la migrazione? e se le "nostre" beccacce si accoppiano con beccacce asiatiche? e quali sono i movimenti migratori di queste beccacce dell' Est? E,.. e.., e..?

Le mappe impossibili dell' Asia

Questa settimana la dedichiamo a digerire le ultime notizie.

Karelia ha emesso segnali più di una dozzina di volte dal centro dell' Asia. Bizkaia e Laguna sembrano ferme nella Repubblica di Karelia, a nord della Russia, vicino alla Finlandia. Le nostre visite nel mappamondo necessitano di mappe più grandi di quelle che abbiamo usato sinora . La curvatura del globo ci rende difficile "riporre in riquadri" la localizzazione di Cartes in Cantabria e la situazione di Karelia in Siberia.
Sembrano mappe impossibili ....... semplicemente sono le nuove mappe.

Karelia, a 6.250 chilometri dalla Cantabria e 3.200 dalla Korea

Semplicemente ci domandiamo dove passeremmo noi il prossimo inverno se fossimo Karelia. Percorreremmo niente meno che 6.250 chilometri da Est a ovest per tornare in Cantabria? o proseguiremmo la rotta Est (la metà della distanza) per passare il Natale in Korea o in Giappone? Risponda il lettore di questo sito ciò che meglio crede, perche ha gli stessi elementi di giudizio che il resto dei mortali , e questo è , più che ben poco. Completamente disorientati, ci occupiamo delle evoluzioni di Karelia come chi assiste ad uno spettacolo del miglior prestigiatore: con gli occhi come fissi, disposti all' applauso finale nel momento in cui lo show è stato tanto brillante che solo gli manca il trucco finale. Aspettiamo con la mente priva di pregiudizi e di antichi insegnamenti, completamente affidati a ciò che accadrà in futuro.
" Incantati", è la parola esatta , in qualsiasi suo significato .

Comunque bisogna andare avanti !!!

Lasciando la letteratura a parte, secondo la Commissione Scientifica del CCB si pensa che non c'è altro rimedio che essere all'altezza delle circostanze, lavorando, utilizzando nuove metodologie che aiutino a estrarre informazioni dai dati che ci vengono forniti direttamente dalle beccacce. In questi momenti una delle sfide più importanti a cui si sta lavorando cerca di raggiungere migliori stime di esattezza nelle localizzazioni che abbiamo ottenuto. Le nuove applicazioni informatiche che svolgiamo ci permetteranno di disegnare sulle mappe ellissi nella cui area si trovano le beccacce. Anticipiamo alcuni dei primi risultati che Felipe Díez sta svolgendo in questo momento.

Karelia si trova dentro una ellisse di 1.500 metri di lunghezza e 130 di larghezza.

Un'altra novità si riferisce alla interpretazione meteorologica dei movimenti più importanti delle nostre protagoniste. Anche come esempio questo è uno degli esempi di studio relazionato che ci offre Jean Louis Cazenave, meteorólogo del Club National de Becassiers, e riguarda il volo di Karelia tra i giorni 1 e 4 di maggio:
"Karelia ha goduto di un tempo stabile e secco (umidità media : 50%).
Senza pioggia nè neve ; le terre su cui ha volato erano prive di neve.
La neve solo copriva parte della parte nord degli Urali .
Ha volato con vento da dietro o di 3/4 da dietro, aiutata dal vento di 10 o 15 nodi.
Ha goduto di periodi di cielo limpido soprattutto nella seconda parte del periodo.
La visibilità era molto buona ogni giorno e ogni notte .
Le temperature erano molto dolci durante tutto il periodo e mai si sono abbassate al di sotto dei dieci gradi.
Il viaggio è avvenuto in un periodo duraturo di" riscaldamento"(4 giorni) delle temperature.
La luna era calante ma si avvicinava al suo culmine (6 di maggio); la superficie visibile stava diminuendo, ma la durata della visibilità aumentava ogni notte.
Era visibile la notte del 2 al 3 di maggio e del 3 al 4 di maggio.
Appariva tra le dodici e le due."

È questo un altro dei campi in cui si avanza e si può dare un informazione molto valida.

Laguna e Bizkaia

Dal canto loro, e anche se Karelia ci sta rubando un pò di attenzione, Bizkaia e Laguna continuano il loro lavoro impeccabilmente. Entrambe si trovano molto vicine una all'altra e questo avendo percorso vie e tappe completamente differenti. Nella Repubblica di Karelia sembrano aver incontrato un posto per l'estate appropriato ed in pochi giorni avremo notizie del loro sesso per via delle analisi genetiche in corso. Sono rimaste a poco più di 3.000 chilometri da casa, dentro un area che possiamo considerare "normale". Non le perdiamo di vista, sappiamo che stanno facendo una magnifica campagna e riportiamo molti dati e molto importanti.
Fedenca FB e Xana CAM continuano senza dare notizie, ma le nuove tecniche di lavoro nella localizzazione potranno far luce sul mistero.

Buone riflessioni.
 
Re: Leggete un po qui........!!!!!

Stupefacente!!! la tecnologia aiuta molto a capire le cose tienici aggiornati spek che noi andremo a caccia con il gprs scherzo naturalmente
 
Re: Leggete un po qui........!!!!!

Stupefacente non per il gprs......ma perchè fino ad ora si pensava che le beccacce nostre non superavano (o almeno) i monti urali!!!!!invece a quanto sembra.............!!!!
saluti
 
Re: Leggete un po qui........!!!!!

Tramite il gprs si può sapere anche la quota max raggiunta,mi piacerebbe saperlo.by
 
Re: Leggete un po qui........!!!!!

Per me (poi ognuno ha la sua idea) è un animale nobile e riesce a darmimolte emozioni!!!!!!!!!!
saluti
 
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