il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascinato!!

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le curate dei colombacci al campo sono da togliere il fiato......
ma anche le allodoline al gioco mi fanno venire il cuore in gola....
 
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alessandro80 ha scritto:
io non ho un padre cacciatore,anzi ancora adesso che ho 30 anni e sono completamente indipendente,non vede di buon occhio la mia passione sfrenata. Il mio punto di riferimento era il mio nonno materno,grande persona e dai valori morali encomiabili....
era un freddo pomeriggio della metà di novembre del 1995,avevo appena 15 anni e la passione per la caccia ai tordi e alla beccaccia trasudava da ogni poro. Ogni giorno quando scendiamo dalla macchina mio nonno mi faceva tenere il fucile per tutto il tragitto che portava fino alle postezioni dove dovevamo fare il rientro ai tordi(masuno) e io camminavo circospetto come se mi destreggiassi in un sentiero di guerra con mio nonno sempre fedelmente alle mie spalle. Quel giorno arrivati al piccolo slargo alla fine del sentiero che ormai conoscevo a menadito a non più di 7/8 metri da me udi un rumore ora inconfondibile ma che allora mi fece pietrificare. Da una macchietta di fronte a me si materializzò una beccaccia,anzi la beccaccia che scarto repentinamente virando verso sinistra. Io,quasi istintivamente misi il fucile in faccia e tirai nella sua direzione proprio un attimo prima che lei si facesse scudo con la fitta vegetazione. Non vidi niente rimasi fermo e attonito mentre mio nonno che era meglio posizionato fece uno scatto veloce nonostante i suoi 70 anni suonati. Sentivo dei piccoli rumori immezzo alle "frasche" sulla mia sinistra ma non avevo il coraggio di muovermi nè vedevo mio nonno tornare indietro. Dopo 2/3 minuti che mi sembrarono un'eternita eccolo.....mio nonno che riappare dalla vegetazione con un sorriso infinito mentre accarezzava tra le callose mani la mia prima beccaccia.....la sua contentezza era incontenibile come era incontenibile il mio pianto....(anche quello di adesso)....é cosi che ti ricordo nonno conetnto e fiero di me... grazie di tutto..... grazie
bello...a 15 anni si è fortunati....
 
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Gianni ha scritto:
Un'alba in padule non ha eguali, qualsiasi anatra venga sul gioco ha un suo fascino particolare, l'emozione che provoca un branco di codoni in avvicinamento che gira e rigira e poi si mette nel punto voluto fra gli stampi è qualcosa di indescrivibile, le anatre mi hanno sempre dato l'impressione che non fossero uccelli, ma gioielli preziosi.
Come migratorista ho fatto tutte le cacce, alcune solo marginalmente altre in modo massiccio, lo zirlo dei tordi potrei sentirlo facendomi sobbalzare, anche in mezzo al traffico di Roma oppure le piroette e il rumore che fà il colombaccio quando viene giù da 40 mt danno scariche adrenaliniche, ma solo le anatre mi lasciano emozioni indelebili.

Gianni lo immagino, ma purtroppo io non ho mai tirato ad un acquatico in vita perche' mai ci sono andato a fare sta caccia.
Sono alla ricerca di qualcuno che mi faccia provare questa forte emozione chissa' se un giorno passo dalle tue parti ti vengo a guardare. [lol.gif]
 
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roberto1960 ha scritto:
Una delle ultime uscite a caccia con il papà, prima che la malattia prendesse il sopravvento e non gli permise più di accompagnarmi, dedicata a lui il mio maestro.

Era circa la metà di ottobre un ottobre molto piovoso, quest’anno non avevi rinnovato la licenza ma non rinunciavi ad accompagnarmi anche se per poche ore nelle uscite a caccia, non ho mai capito come facessi ma sapevi sempre quando e dove iniziare a cercare le poche beccacce che ancora frequentavano le nostre contrade, siamo usciti con il tuo fido “bastandone” Boban (un incrocio di drahtaar con non si sa cosa cui non avevi voluto tagliar la coda) e abbiamo iniziato a far passare i tuoi posti buoni, hai trovato dove la regina aveva pasturato durante la notte e abbiamo iniziato con Boban a far passare le rimesse diurne, ma tolto una fatta fresca di lei non c’era altra traccia.
Dopo due ore ti ho visto stanco che non riuscivi più a seguirci e mi hai chiesto di riaccompagnarti a casa, deluso di non aver potuto avere l’ultimo incontro con il selvatico che più amavi, dopo averti lasciato sono tornato a caccia con il Boban continuando a rimuginare e ripassare nella mente tutti i posti dove l’abbiamo cercata e mi sono venuti in mente i tuoi insegnamenti “ se c’è troppo bagnato cercala all’asciutto”, mi sono ricordato di quel campo di granturco non mietuto perché rovinato dal vento e con il terreno sabbioso, il Boban sembrava anche lui aver capito è entrato nelle prime file ed è rimasto impalato in ferma , mi sono posizionato dietro per servirlo e Lei è partita con l’inconfondibile frullo,una fucilata e la vedo cascare in mezzo al granturco.
Chiamo il Boban, sa porta porta qua, ma non torna, stai a vedere che le ho rotto solo l’ala e non riesce a prenderla in mezzo a tutte quelle gambe rotte di mais, entro anch’io nel granturco e vedo il cane che continua a girare sotto a dei fusti aggrovigliati, guardo sopra ed era rimasta appoggiata al groviglio, la prendo sistemo le piume come ti ho visto fare tante volte e la ripongo nella cacciatora.
Intanto il Boban ha proseguito nella caccia, attraverso il campo di mais ed esco è già mezzogiorno, chiamo il cane ma non arriva, fischio non arriva, allora entro nel boschetto li vicino ed è ancora in ferma che mi aspetta, gli do il via ed inizia a guidare finchè contro un mucchio di rovi si alza gridando a più non posso un bel collarone, sparo ma vedo subito che l’ho preso solo all’ala e inizio a correre dietro al Boban, il fagiano si infila in mezzo ai rovi con il cane al sedere ma non riesce a prenderlo ed inizio anch’io da sopra i rovi a cercare di prenderlo fino a che non vedo più ne fagiano ne cane e comincio a smoccolare.
Dopo venti minuti di ricerche sto per andarmene quando cento metro più avanti sento *chet chet* e poi più niente, vado a vedere e trovo quel grandissimo cane che era il tuo Boban sdraiato a terra con le zampe sul fagiano, non finivo più di ringraziarlo per la sua costanza e tenacia.
Arrivo a casa e nascondo la beccaccia dietro al fagiano, il papà mi dice ‘ bel fagiano’, ma vedo che è deluso per non aver potuto toccare l’ultima regina, giro il polso e gli mostro l’altra faccia della medaglia e il suo viso si illumina, grazie ancora papà per avermi insegnato ad essere cacciatore spero che lassù abbia ritrovato il tuo Boban e continui con lui a cacciare nel paradiso di noi cacciatori.

Bravo Roberto, il tuo splendido racconto arriva dritto al cuore,ricordare chi ci ha dato la possibilità di essere CACCIATORI è una cosa magnifica e ti fà onore,......tranquillo TUO PADRE E' SEMPRE CON TE A CACCIA :wink:
 
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keccolino91 ha scritto:
per ilario: allora non hai provato la caccia alla beccaccia com'è faticosa!!!

posso immaginare...ma mai come quella alla pernice...non per altro...ma per quei 20° di differenza :wink:
 
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infatti volevo specificarlo!!..alla beccaccia non avverti il caldo!..però quelle mattinate gelide con mezzo centimetro di ghiaccio per terra ti blocca le mani e i riflessi!!
 
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Adoro esclusivamente le cacce che si possono praticare con il cane da ferma,hanno tutte un loro fascino,la quaglia,il fagiano,la rossa,la cotorna,la beccaccia il beccacino,l' importante è che siano selvatici veri e cani veri,il carniere è di secondaria importanza,anzi a volte mi diverto piu a caccia chiusa,potendomi dedicare esclusivamente al lavoro del cane.Sono decenni che ho abbandonato la caccia,al tordo ,colombo ,anatre ecc.,non riesco a stare fermo la posta mi innervosisce ,quell' attesa con lo sguardo rivolto al cielo,e sempre vigile non fa x me.
 
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Nella mia vita di cacciatore, devo ancora riuscire ha prendere la lepre ed un'anatra :( ,il selvatico che mi ha lasciato un segno indelebile,è stata sicuramente la beccaccia, anzi per essere precisi, le due prime beccacce, prese in età avanzata,era il 1995,prima non mi ero mai cimentato con questo splendido uccello, parlando con un mio grande amico, ma soprattutto grande cacciatore, gli dico....Massimo, dove potrei trovare qualche beccaccia?? lui mi guarda sorridente e mi fà, vai lì( il posto non ve lo dico [marameo.gif] )passa da quella parte, fai gli spallettoni, se ne è arrivata qualcuna sicuramente li la trovi, detto fatto, la mattina mi avvio con i cani di quel periodo,due Breton, mamma e figlia,Kiwi e Dea, compiante amiche di caccia :( ,comicio ha fare questi spallettoni,la figlia era molto giovane, non aveva neanche un anno,quindi mi rimaneva sempre piuttosto vicino, ma la mia Kiwi era una ruspa, lei dentro lo spallettone ed io sotto, ad un tratto sento il campano che si ferma,poi ricomincia il suo suono, poi si riferma,e così per almeno 5-6 volte,io non capisco al volo di cosa si tratta, di colpo il campano si zittisce,alcuni secondi, e un fragoroso frullo mi fà sobbalzare, esce dagli alberi e si butta giù a capofitto, me la vedo dritta in faccia,miro e bam...sbagliata [sconvolto.gif] , non ci crederete mi si è gelato il sangue nelle vene, la nasona mi passa sopra la testa,istintivamente mi abbasso e mi giro su me stesso, miro e bam.....la beccaccia chiude le ali fulminata e cade in terra, la cucciola che mi è vicina parte al recupero ed il regolare riporto,Kiwi esce dallo spallettone e mi viene incontro, sarò rimasto almeno dieci minuti abbracciato ai cani,felice come non mai, riparto, faccio duecento metri, kiwi entra in un grosso roveto, sento il campano,instancabile nel suo melodioso suono, si ferma di nuovo, poi ricomincia, si riferma ancora,non vedo il cane , ma sò che è lì, ad una dicina di metri da me, sento il frullo,intravedo una sagoma marroncina, tutto questo in frazioni di secondo,guardo la traiettoria possibile,c'è un buco di un metro e mezzo,non mi chiedete come ho fatto, la beccacce esce,istintivamente bam......la beccaccia cade in terra, il cane arriva raccoglie e me la porta, gli ho staccato la testa di netto, neanche un pallino addosso, penso...che cul..o,poi abbraccio nuovamente i cani,ho quasi le lacrime agli occhi,piano piano mi avvio alla macchina,senza cercare altre nasone, sono soddisfatto così, per me quello era un giorno VERAMENTE SPECIALE e lo dovevo condividere con qualcuno, andai dal mio amico Massimo,che in quel periodo aveva un'armeria, arrivato al negozio mi fermo sulla porta, lui mi guarda e sorride a trentadue denti, senza dire niente ci abbraciamo, e poi via si comincia con il racconto.
 
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roberto1960 ha scritto:
Una delle ultime uscite a caccia con il papà, prima che la malattia prendesse il sopravvento e non gli permise più di accompagnarmi, dedicata a lui il mio maestro.

Era circa la metà di ottobre un ottobre molto piovoso, quest’anno non avevi rinnovato la licenza ma non rinunciavi ad accompagnarmi anche se per poche ore nelle uscite a caccia, non ho mai capito come facessi ma sapevi sempre quando e dove iniziare a cercare le poche beccacce che ancora frequentavano le nostre contrade, siamo usciti con il tuo fido “bastandone” Boban (un incrocio di drahtaar con non si sa cosa cui non avevi voluto tagliar la coda) e abbiamo iniziato a far passare i tuoi posti buoni, hai trovato dove la regina aveva pasturato durante la notte e abbiamo iniziato con Boban a far passare le rimesse diurne, ma tolto una fatta fresca di lei non c’era altra traccia.
Dopo due ore ti ho visto stanco che non riuscivi più a seguirci e mi hai chiesto di riaccompagnarti a casa, deluso di non aver potuto avere l’ultimo incontro con il selvatico che più amavi, dopo averti lasciato sono tornato a caccia con il Boban continuando a rimuginare e ripassare nella mente tutti i posti dove l’abbiamo cercata e mi sono venuti in mente i tuoi insegnamenti “ se c’è troppo bagnato cercala all’asciutto”, mi sono ricordato di quel campo di granturco non mietuto perché rovinato dal vento e con il terreno sabbioso, il Boban sembrava anche lui aver capito è entrato nelle prime file ed è rimasto impalato in ferma , mi sono posizionato dietro per servirlo e Lei è partita con l’inconfondibile frullo,una fucilata e la vedo cascare in mezzo al granturco.
Chiamo il Boban, sa porta porta qua, ma non torna, stai a vedere che le ho rotto solo l’ala e non riesce a prenderla in mezzo a tutte quelle gambe rotte di mais, entro anch’io nel granturco e vedo il cane che continua a girare sotto a dei fusti aggrovigliati, guardo sopra ed era rimasta appoggiata al groviglio, la prendo sistemo le piume come ti ho visto fare tante volte e la ripongo nella cacciatora.
Intanto il Boban ha proseguito nella caccia, attraverso il campo di mais ed esco è già mezzogiorno, chiamo il cane ma non arriva, fischio non arriva, allora entro nel boschetto li vicino ed è ancora in ferma che mi aspetta, gli do il via ed inizia a guidare finchè contro un mucchio di rovi si alza gridando a più non posso un bel collarone, sparo ma vedo subito che l’ho preso solo all’ala e inizio a correre dietro al Boban, il fagiano si infila in mezzo ai rovi con il cane al sedere ma non riesce a prenderlo ed inizio anch’io da sopra i rovi a cercare di prenderlo fino a che non vedo più ne fagiano ne cane e comincio a smoccolare.
Dopo venti minuti di ricerche sto per andarmene quando cento metro più avanti sento *chet chet* e poi più niente, vado a vedere e trovo quel grandissimo cane che era il tuo Boban sdraiato a terra con le zampe sul fagiano, non finivo più di ringraziarlo per la sua costanza e tenacia.
Arrivo a casa e nascondo la beccaccia dietro al fagiano, il papà mi dice ‘ bel fagiano’, ma vedo che è deluso per non aver potuto toccare l’ultima regina, giro il polso e gli mostro l’altra faccia della medaglia e il suo viso si illumina, grazie ancora papà per avermi insegnato ad essere cacciatore spero che lassù abbia ritrovato il tuo Boban e continui con lui a cacciare nel paradiso di noi cacciatori.
bel racconto e soprattutto molto commovente. per molti di noi il papà è, o purtroppo è stato, la persona che ci ha avviato alla caccia; ringrazio Dio che il mio è ancora pimpante ed in buona forma nonché malato di caccia.
Complimenti.
 
Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Il mio nick name vi dice quanti anni ho:
cinquanta passati e da un pò.

Ho incominciato a seguire mio padre a caccia quando avevo sei anni;
la scuola elementare era a poche centinaia di metri da dove lui aveva il capanno alla minuta selvaggina e tutte le sante mattine,in autunno,uscivo con lui che andava al capanno con la cartella e poi,alle otto,via a scuola.
A dodici anni ho avuto il mio primo tronchino calibro 28,naturalmente Beretta.

La passione per la caccia è stato il filo conduttore della mia vita;
c'è sempre stata.
E' stata un rifugio sicuro nei momenti difficili,quando avverti che c'è bisogno di pensare ad altro,una certezza in mezzo a tante cose intangibili:
la passione per la caccia.

A quattordici anni ho iniziato a salire sul ponte ai colombacci con mio zio che mi inbracava mentre salivo la lunga scala di ferro che portava a 25 metri tra la chioma di uno splendido pino.

Ed è a mio zio,che ora,purtroppo,non c'è più che devo gran parte di tutto quello che so sull'arte venatoria;
mio padre andava a caccia ma mio zio,suo fratello,era quello che trasudava caccia da ogni poro.
E con lui ho conosciuto il padule ed il lago di Massaciuccoli ed ho avuto modo di apprezzare la caccia alle anatre;
in assoluto,per me la più affascinante.

Ho avuto cani da ferma,da cerca,ho cacciato pavoncelle e colombi,storni ed allodole,da anni,ormai,mi dedico,quasi esclusivamente,alla caccia da capanno,con le gabbie,ma quando mi capita di fare la bretella da Lucca a Viareggio e,uscendo dal buio della galleria,mi trovo davanti il lago e tutto il cannellaio del padule,il cuore ha sempre un sussulto.

E,allora,il pensiero va a quell'uomo magro,non tanto alto,con la caccia nel sangue che se ne stava in piedi su di un traballante barchino bagnato dall'incessante umidità delle ore che precedono l'alba intento ad imbastire una tesa in Punta Grande e che,con un filo di voce,mi spegava ogni gesto compiuto perchè io facessi tesoro di quei gesti e di quelle parole.

Lui era Ennio e sono sicuro che va a caccia anche lassù;
non ha smesso di sicuro e allora,zio Ennio,in bocca al lupo.
 
Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Allodola maschio
Che devo raccontare?
Pratico quasi esclusivamente quella caccia,e le emozioni che hai scritto,sono le mie dal 27/09 al 10-15/11,poi se vado vado se non vado non piango.
Ma in quel periodo sono lassu`tra querce e cielo!!!!
Gli altri 300 giorni sono tra i miei piccioni.
 
Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

roberto1960 ha scritto:
Una delle ultime uscite a caccia con il papà, prima che la malattia prendesse il sopravvento e non gli permise più di accompagnarmi, dedicata a lui il mio maestro.

Era circa la metà di ottobre un ottobre molto piovoso, quest’anno non avevi rinnovato la licenza ma non rinunciavi ad accompagnarmi anche se per poche ore nelle uscite a caccia, non ho mai capito come facessi ma sapevi sempre quando e dove iniziare a cercare le poche beccacce che ancora frequentavano le nostre contrade, siamo usciti con il tuo fido “bastandone” Boban (un incrocio di drahtaar con non si sa cosa cui non avevi voluto tagliar la coda) e abbiamo iniziato a far passare i tuoi posti buoni, hai trovato dove la regina aveva pasturato durante la notte e abbiamo iniziato con Boban a far passare le rimesse diurne, ma tolto una fatta fresca di lei non c’era altra traccia.
Dopo due ore ti ho visto stanco che non riuscivi più a seguirci e mi hai chiesto di riaccompagnarti a casa, deluso di non aver potuto avere l’ultimo incontro con il selvatico che più amavi, dopo averti lasciato sono tornato a caccia con il Boban continuando a rimuginare e ripassare nella mente tutti i posti dove l’abbiamo cercata e mi sono venuti in mente i tuoi insegnamenti “ se c’è troppo bagnato cercala all’asciutto”, mi sono ricordato di quel campo di granturco non mietuto perché rovinato dal vento e con il terreno sabbioso, il Boban sembrava anche lui aver capito è entrato nelle prime file ed è rimasto impalato in ferma , mi sono posizionato dietro per servirlo e Lei è partita con l’inconfondibile frullo,una fucilata e la vedo cascare in mezzo al granturco.
Chiamo il Boban, sa porta porta qua, ma non torna, stai a vedere che le ho rotto solo l’ala e non riesce a prenderla in mezzo a tutte quelle gambe rotte di mais, entro anch’io nel granturco e vedo il cane che continua a girare sotto a dei fusti aggrovigliati, guardo sopra ed era rimasta appoggiata al groviglio, la prendo sistemo le piume come ti ho visto fare tante volte e la ripongo nella cacciatora.
Intanto il Boban ha proseguito nella caccia, attraverso il campo di mais ed esco è già mezzogiorno, chiamo il cane ma non arriva, fischio non arriva, allora entro nel boschetto li vicino ed è ancora in ferma che mi aspetta, gli do il via ed inizia a guidare finchè contro un mucchio di rovi si alza gridando a più non posso un bel collarone, sparo ma vedo subito che l’ho preso solo all’ala e inizio a correre dietro al Boban, il fagiano si infila in mezzo ai rovi con il cane al sedere ma non riesce a prenderlo ed inizio anch’io da sopra i rovi a cercare di prenderlo fino a che non vedo più ne fagiano ne cane e comincio a smoccolare.
Dopo venti minuti di ricerche sto per andarmene quando cento metro più avanti sento *chet chet* e poi più niente, vado a vedere e trovo quel grandissimo cane che era il tuo Boban sdraiato a terra con le zampe sul fagiano, non finivo più di ringraziarlo per la sua costanza e tenacia.
Arrivo a casa e nascondo la beccaccia dietro al fagiano, il papà mi dice ‘ bel fagiano’, ma vedo che è deluso per non aver potuto toccare l’ultima regina, giro il polso e gli mostro l’altra faccia della medaglia e il suo viso si illumina, grazie ancora papà per avermi insegnato ad essere cacciatore spero che lassù abbia ritrovato il tuo Boban e continui con lui a cacciare nel paradiso di noi cacciatori.

Complimenti per il racconto roberto [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif] ,mi ha veramente emozionato :( .
 
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io come mi entusiasmo per la lepre nn mi entusiasmo con nient'altro....sarà che faccio praticamente solo questa caccia finchè è aperta per poi dedicarmi alle beccacce e con tutto più di un paio l'anno di lepri nn nè sparo....ma quando la vedi arrivare e devi rimanere immobile il cuore và a 5000 battiti al minuto
 
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Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

pratico diversi tipi di caccia, ma per me la piu bella è con il cane da ferma, ovviamente a sua maestà la regina....ogni volta è una sfida non si finisce mai di imparare i segreti di questo uccello, e le emozioni che mi mi trasmettono i cani in ferma sono indescrivibili...
 
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Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Sono nato e cresciuto con l'allodola negli occhi e a oggi è l'animale che mi fa ancora emozionare, ma non disdegno neanche la pavoncella e la sua splendida curata che tante volte è così bella che non ci tiro.....
 
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roberto1960 ha scritto:
Una delle ultime uscite a caccia con il papà, prima che la malattia prendesse il sopravvento e non gli permise più di accompagnarmi, dedicata a lui il mio maestro.

Era circa la metà di ottobre un ottobre molto piovoso, quest’anno non avevi rinnovato la licenza ma non rinunciavi ad accompagnarmi anche se per poche ore nelle uscite a caccia, non ho mai capito come facessi ma sapevi sempre quando e dove iniziare a cercare le poche beccacce che ancora frequentavano le nostre contrade, siamo usciti con il tuo fido “bastandone” Boban (un incrocio di drahtaar con non si sa cosa cui non avevi voluto tagliar la coda) e abbiamo iniziato a far passare i tuoi posti buoni, hai trovato dove la regina aveva pasturato durante la notte e abbiamo iniziato con Boban a far passare le rimesse diurne, ma tolto una fatta fresca di lei non c’era altra traccia.
Dopo due ore ti ho visto stanco che non riuscivi più a seguirci e mi hai chiesto di riaccompagnarti a casa, deluso di non aver potuto avere l’ultimo incontro con il selvatico che più amavi, dopo averti lasciato sono tornato a caccia con il Boban continuando a rimuginare e ripassare nella mente tutti i posti dove l’abbiamo cercata e mi sono venuti in mente i tuoi insegnamenti “ se c’è troppo bagnato cercala all’asciutto”, mi sono ricordato di quel campo di granturco non mietuto perché rovinato dal vento e con il terreno sabbioso, il Boban sembrava anche lui aver capito è entrato nelle prime file ed è rimasto impalato in ferma , mi sono posizionato dietro per servirlo e Lei è partita con l’inconfondibile frullo,una fucilata e la vedo cascare in mezzo al granturco.
Chiamo il Boban, sa porta porta qua, ma non torna, stai a vedere che le ho rotto solo l’ala e non riesce a prenderla in mezzo a tutte quelle gambe rotte di mais, entro anch’io nel granturco e vedo il cane che continua a girare sotto a dei fusti aggrovigliati, guardo sopra ed era rimasta appoggiata al groviglio, la prendo sistemo le piume come ti ho visto fare tante volte e la ripongo nella cacciatora.
Intanto il Boban ha proseguito nella caccia, attraverso il campo di mais ed esco è già mezzogiorno, chiamo il cane ma non arriva, fischio non arriva, allora entro nel boschetto li vicino ed è ancora in ferma che mi aspetta, gli do il via ed inizia a guidare finchè contro un mucchio di rovi si alza gridando a più non posso un bel collarone, sparo ma vedo subito che l’ho preso solo all’ala e inizio a correre dietro al Boban, il fagiano si infila in mezzo ai rovi con il cane al sedere ma non riesce a prenderlo ed inizio anch’io da sopra i rovi a cercare di prenderlo fino a che non vedo più ne fagiano ne cane e comincio a smoccolare.
Dopo venti minuti di ricerche sto per andarmene quando cento metro più avanti sento *chet chet* e poi più niente, vado a vedere e trovo quel grandissimo cane che era il tuo Boban sdraiato a terra con le zampe sul fagiano, non finivo più di ringraziarlo per la sua costanza e tenacia.
Arrivo a casa e nascondo la beccaccia dietro al fagiano, il papà mi dice ‘ bel fagiano’, ma vedo che è deluso per non aver potuto toccare l’ultima regina, giro il polso e gli mostro l’altra faccia della medaglia e il suo viso si illumina, grazie ancora papà per avermi insegnato ad essere cacciatore spero che lassù abbia ritrovato il tuo Boban e continui con lui a cacciare nel paradiso di noi cacciatori.
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Vedo gli occhi luccicanti allo schermo del pc
 
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Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

boommm e grossa padella....grande padellone oltre ad essere 1 grosso rompi palle sei anche 1 ottimo scrittore... [spocht_2.gif]
 
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Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

anasacuta ha scritto:
anno 1974 primo incontro,anatre,da allora solo quel tipo di caccia,ogni volta che vai è come se fosse la prima volta,,col passare degli anni acquisisci una certa padronanza ma non raggiungerai mai la perfezione,ogni giorno è diverso dall'altro,una caccia che ti fa dimenticare che ne esistano altre,penso che solo quelli malati come me per questa forma possano capire cosa si prova,la posa dei richiami quando nel cielo brillano ancora le stelle le albe mozzafiato ,la nebbia che si dirada tra gli stampi,al solo pensarci oggi dopo anni e anni mi vengo i brividi mentre sto scrivendo.spero possano perdonarmi chi pratica altre forme per questo mio campanilismo.
un saluto massimiliano
Quoto al 100 per 100 [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif] [up.gif] [20] [20]
 
Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Appennino Tosco/marchigiano: non vediamo il mare, ma ti assicuro che le emozioni sono le stesse. Palchi a 12 metri di altezza circa.
 
Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

..........sicuramente le saette alate (beccaccini), giornate intere passate a spaludare con il mio inseparabile, ma compianto Aster; ma se li trovavamo difficilmente ci fregavano.....bei ricordi.....
 
Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

E' sfuocata ma potete vedere le nostre poste che vedono il Mare, il Monte di Portofino e Genova lunga 30 km e larga 800 metri...
 
Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

A me il selvatico che affascina di + è "l'allodola maschio" (occhio Francesco) :D :D
A parte gli scherzi, il selvatico + difficile da sparare, per me, è la tortora. Purtroppo sul palco sono stato solo una volta lo scorso anno e non abbiamo manco scaricato il fucile. Quest'anno spero di ritornarci, così (spero) saprò dirti l'emozione che proverò a vedere un branco curare.
 
Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Gianni ha scritto:
colombaccio51 ha scritto:
Allodola maschio
Che devo raccontare?
Pratico quasi esclusivamente quella caccia,e le emozioni che hai scritto,sono le mie dal 27/09 al 10-15/11,poi se vado vado se non vado non piango.
Ma in quel periodo sono lassu`tra querce e cielo!!!!
Gli altri 300 giorni sono tra i miei piccioni.

:mrgreen: :mrgreen: Li conosco quelli come te, al mio circolo cè Orfeo, solitario una vita fra gli alberi tra i piccioni e i colombacci, lo chiamiamo il "palombaccio", difatti lo imita alla perfezione sia nel verso che nelle movenze [rire.gif], ha preso le sembianze.

Lo capisco Gianni,tra poco mi nasce il becco,i primi accenni di coda ce li ho gia,a volte mentre parlo invece delle parole mi esce il rugolo.
:D :D :D :wink:
 
Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

Re: il tipo di selvatico e la caccia che più vi ha affascina

colombaccio51 ha scritto:
Allodola maschio
Che devo raccontare?
Pratico quasi esclusivamente quella caccia,e le emozioni che hai scritto,sono le mie dal 27/09 al 10-15/11,poi se vado vado se non vado non piango.
Ma in quel periodo sono lassu`tra querce e cielo!!!!
Gli altri 300 giorni sono tra i miei piccioni.

:mrgreen: :mrgreen: Li conosco quelli come te, al mio circolo cè Orfeo, solitario una vita fra gli alberi tra i piccioni e i colombacci, lo chiamiamo il "palombaccio", difatti lo imita alla perfezione sia nel verso che nelle movenze [rire.gif], ha preso le sembianze.
 
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