Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

"Fa un esperimento. Va al poligono con un amico e fatti caricare il fucile da lui. Ma dagli un paio di "dummies" (cartucce senza innesco e senza polvere, da mescolare a quelle cariche--diciamo una se hai un caricatore da tre, due se e' da cinque. Poi tira al bersaglio. Se quando il percussore fa click! su una cartuccia scarica ti rendi conto che il reticolo si e' spostato dal punto mirato, stai facendo qualcosa di sbagliato. Forse hai un "flinch," forse non premi il grilletto nella maniera giusta, non respiri nella maniera giusta, ecc. Di cause di errori ce ne sono tante. Tocchera' poi a te di isolarle e far pratica per evitarle di nuovo."
Giovanni, l'unica cosa che fa di sbagliato il tiratore è quella di avere paura del colpo, lo contrasta, quando dovrebbe incassarlo e assorbirlo, un bravo istruttore riuscirebbe a correggerlo in pochi giorni. La reazione al colpo ti porta a fare movimenti incontrollabili, come stringere la mano sul calcio del fucile, più si stringe più si impegna l'indice, più lo scatto diventa duro, uno scatto di kg.1,4 potrebbe dare l'impressione di pesare 5 chili.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

"Fa un esperimento. Va al poligono con un amico e fatti caricare il fucile da lui. Ma dagli un paio di "dummies" (cartucce senza innesco e senza polvere, da mescolare a quelle cariche--diciamo una se hai un caricatore da tre, due se e' da cinque. Poi tira al bersaglio. Se quando il percussore fa click! su una cartuccia scarica ti rendi conto che il reticolo si e' spostato dal punto mirato, stai facendo qualcosa di sbagliato. Forse hai un "flinch," forse non premi il grilletto nella maniera giusta, non respiri nella maniera giusta, ecc. Di cause di errori ce ne sono tante. Tocchera' poi a te di isolarle e far pratica per evitarle di nuovo."
Giovanni, l'unica cosa che fa di sbagliato il tiratore è quella di avere paura del colpo, lo contrasta, quando dovrebbe incassarlo e assorbirlo, un bravo istruttore riuscirebbe a correggerlo in pochi giorni. La reazione al colpo ti porta a fare movimenti incontrollabili, come stringere la mano sul calcio del fucile, più si stringe più si impegna l'indice, più lo scatto diventa duro, uno scatto di kg.1,4 potrebbe dare l'impressione di pesare 5 chili.

Appunto. Hai descritto il "flinch," di cui avevo parlato nel post da te citato. Ma di cose che il tiratore fa di sbagliato ce ne sono di piu'. Il flinch e' solo una di esse.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Ho notato che lo scatto della mia browning bolt action non può essere alleggerito al di sotto di 1,4 kg ( il range è da 1,4 a 2,2 kg ) non è che sia troppo duro e contribuisce a farmi strappare?? principalmente quando si ha in appoggio solo l'astina della carabina come a caccia ( posizione statico-dinamica ).
Mentre al poligono avendo la posizione statica ( doppio appoggio ) è più difficile strappare.
Se non può essere alleggerito non lo devi alleggerire, se lo conosci bene non è troppo duro. Lo scatto nella maggior parte delle armi è fatto dalla precorsa, dal primo tempo di scatto e dal secondo tempo, ti devi allenare a togliere il primo tempo e appoggiarti sul secondo tempo, vedrai che tutto diventerà più leggero.

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Appunto. Hai descritto il "flinch," di cui avevo parlato nel post da te citato. Ma di cose che il tiratore fa di sbagliato ce ne sono di piu'. Il flinch e' solo una di esse.
Si sono d'accordo, ci sono anche altre cause che contribuiscono al fenomeno indesiderato, ma da qualcosa bisogna pur partire. Naturalmente le mie sono solo supposizioni, che con la discussione in oggetto potrebbero non centrare niente.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

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Grazie Nicola. Non mi ricordo dove ho letto che in alcune regioni la semiauto è proibita, sicuramente in queste pagine.

In Piemonte nei comprensori alpini e' vietato il semiauto

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In alcune province lombarde e' obbligatoria l ottica e vietata la semiauto
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

In Toscana senza ottica non si puo' cacciare in selezione. Springer di freni di bocca di quelli che si attaccano alla volata senza filettatura, ne ho provato uno sul 300 wby, ma sinceramente non so dirti come va...e' volato al primo colpo e non l'ho piu' trovato, ma era artigianale e sono anche convinto che senza filettatura prima o poi li perdi.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

X Torraiolo
L'amico direttore di banca, è proprietario di una riserva di caccia, con 500 abbattimenti di camosci mi sa che più che il direttore di una banca faceva il direttore di un ente parco o di un oasi naturale. L'avrà trovato il tempo di occuparsi anche della sua povera banca ? E chi lo saprà mai !!!!!!!!!!!!!!, magari sarà stato il direttore di banca Etruria o di quella di Vicenza..............
Lo sai quali sono, tra gli altri, i mali dei nostri tempi ? Il qualunquismo, la superficialità, la mancanza di coerenza e di competenza (del resto ai massimi livelli abbiamo un ministro dell'istruzione con poco più della terza media e un ministro della sanità con la licenza liceale............., ma quando parlano, data la loro incompetenza, sono altri a suggerire cosa devono dire)
Lo sai quel'è l'animale che mi piace di più in natura ? Il Camaleonte perché sa mimetizzarsi assumendo, quasi perfettamente, i colori dell'habitat che lo circondano, non sai se è giovane se è vecchio se ha i capelli bianchi o neri, però parla e parla sempre con la stessa lingua (come quando apri la TV per vedere una telegiornale dicono tutti la stessa cosa e a furia di ascoltare sempre la stessa cosa ti convinci che quella sia la verità assoluta) diventando quasi invisibile ai più, ma non a tutti ..........................

camaleontearcobaleno.600.jpg
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Se non può essere alleggerito non lo devi alleggerire, se lo conosci bene non è troppo duro. Lo scatto nella maggior parte delle armi è fatto dalla precorsa, dal primo tempo di scatto e dal secondo tempo, ti devi allenare a togliere il primo tempo e appoggiarti sul secondo tempo, vedrai che tutto diventerà più leggero.
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Non tutti i grilletti sono di tipo militare, cioe' a due stadi. Quasi tutti i grilletti delle mie carabine non hanno precorsa. Non si muovono affatto quando cominci ad applicare la pressione, ma quando la pressione arriva al peso di scatto il colpo parte. Negli U.S. il grilletto a due stadi, cioe' con la precorsa, non piace molto. Il grilletto ideale, secondo i gurus U.S. delle armi, deve essere come una sottile bacchetta di vetro, rigida ed immobile, ma che poi si spezza improvvisamente quando una certa pressione e' raggiunta.
Andando ancora di piu' O.T., purtroppo ormai le carabine di serie con lo stecher sono diventate una mosca bianca. Io ce l'ho soltanto su un Hawken a bacchetta della Thompson Center. Sapessi quanto aiuta a sparare bene: il primo grilletto rimuove il 90% della pressione necessaria a far partire il colpo, e basta poi una carezza sul primo grilletto per farlo partire.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Assodato che in alcune regione è vietato la carabina semiautomatica, ed è obbligatorio (giustamente) l'uso dell'ottica, sarebbe interessante sapere il motivo dell'esclusione dell'arma semiautomatica. La legge vieta l'uso della balestra ma consente l'uso dell'arco. Ho chiesto il motivo del perché un'arma più potente e precisa come la balestra fosse esclusa e l'arco consentito, la risposta è stata:" proprio perché più potente e precisa non vogliamo vedere selvatici pascolare con i darti sulla schiena. Hanno detto che uno qualsiasi può comprare un balestra, montare un'ottica e tirare al capriolo o al camoscio. E' sempre una risposta, condivisa o meno. Posso accettare di vietare i piccoli calibri, ho saputo che il 223 da qualche parte è vietato, potrebbe essere giusto ridurre il numero dei colpi consentiti nella semiautomatica, ma questo lo prevede la legge nazionale, potrei anche accettare il divieto del mono colpo, potrei anche accettare il divieto di usare il combinato, a caccia di selezione la canna liscia non serve. Ma mi è difficile capire il divieto di usare la carabina semiautomatica.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

(omissis) Cominciammo a parlare di caccia e il discorso cadde' su calibri e selvaggina. Lui mi racconto' di aver cacciato i camosci con calibri come il 22-250 e il 220 swift. Io incuriosito gli dissi, che avevo letto in diversi articoli che tali calibri sono sconsigliati per tale selvatico a cui gli vanno preferiti calibri piu' gossi e performati. (omissis)

Tutto dipende dalla palla e dalla velocita'. Con una palla dura, magari una monolitica, anche questi calibri, ideati piu' per il varminting che per la caccia aglli ungulati, andrebbero bene per animali piccoli come il camoscio, grazie anche alla loro superiore radenza rispetto ad altri calibri. Un mio amico nel Montana cacciava i cervi mulo, della stazza forse 5 o 6 volte quella del camoscio, con il .22-250, e venivano giu' fulminati. Ma lui ricaricava con cognizione di causa, scegliendo palle adatte e dosi di polvere non esasperate. Il .220 Swift originariamente era caricato commercialmente fino a 5000 fps. (piedi al secondo) Vuzero. Ma se si ricarica scendendo intorno ai 3500 fps la palla non si frantumera' a contatto con la pelle di un ungulato o dopo scarsa penetrazione. Stavo proprio leggendo un articolo un paio di giorni or sono sull'uso del .220 Swift su animali molto piu' pesanti di quelli per i quali era stato progettato, con palle piu' dure e pesanti e a velocita' intorno ai 3650 fps. E gli articoli che leggo io sono scritti da veri esperti di balistica della NRA, non da "Joe the Plumber" (Peppe l'idraulico). Detto cio', per il camoscio io userei un 6,5 Creedmore o il vecchio .243 (un calibro ideato sia per varminting che per cervi mulo e whitetail, usando palle e cariche diverse a seconda della preda ricercata). Sai perche'? Perche' il .243 ce l'ho, ma il .22-250, il .220 Swift e il 6,5 Creedmore non li ho...

Un po' O.T.: Oggi andare a orsi Kodiak senza un magnum e' considerato eresia. A Kodiak venivano cacciatori da fuori persino con fucili da elefanti. Eppure la leggendaria guida Madsen e tanti altri cacciatori e guide di tanto tempo fa non usavano altro che il vecchio .30-06, in genere una vecchia Springfield della Prima Mondiale. Ma ci coglievano, e anche bene. In fondo un cervo impanciato con un .458 Lott correra' via altrettanto lontano di un camoscio impanciato con un .22-250.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Torraiolo.....hai detto niente!!:???::???::???:

Ho provato a contattare, un produttore, ne fanno di varie forme, basta inviare le misure della canna (in voltata e 5 cm da essa...per vedere la conicità) e ovviamente il calibro. Sono indeciso....alla fine quel che cambia è solo il sistema di fissaggio alla canna (ma da questo ne viene anche la coassialità con la stessa...)....certo filettare sarebbe un' altra cosa....ma va ribancato tutto e spandere quanto vale l' arma è un' attimo. Tararla così però mi crea qualche difficoltà sinceramente. Vai al poligono e non è un piacere ma quasi un supplizio (poi a caccia però non ti accorgi di niente...)

Bho....non so che fare....aiutoooo
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Ho notato che lo scatto della mia browning bolt action non può essere alleggerito al di sotto di 1,4 kg ( il range è da 1,4 a 2,2 kg ) non è che sia troppo duro e contribuisce a farmi strappare?? principalmente quando si ha in appoggio solo l'astina della carabina come a caccia ( posizione statico-dinamica ).
Mentre al poligono avendo la posizione statica ( doppio appoggio ) è più difficile strappare.
Martjn, ad integrazione di quello che ho già scritto, molto probabilmente strappi perché ancora non hai appreso il metodo giusto di scattare, non è il chilo e quattrocento grammi dello scatto a farti strappare. Se strappi, strappi anche con la carabina in morsa, l'errore è meno visibile sul bersaglio, perché la carabina risente molto meno lo spostamento avuto dallo strappo. La difficolta del tiro sta proprio nel fatto che la statica contrasta con la dinamica. Sono movimenti contrastanti che i muscoli non sono abituati ad eseguire senza un adeguato allenamento. Se continui a mirare e a scattare ci metterai molto tempo ad imparare a tenere la carabina perfettamente in equilibrio sul bersaglio e contemporaneamente a scattare senza avere spostamenti. Il mirare e lo scattare sono cose distinte e separate, non si può imparare bene a fare le due cose contemporaneamente, se in mezzo ci mettiamo anche il bersaglio il frittatone è bello e fatto. Se impari bene, non avrai bisogno di sacchetti dietro la carabina, sarai più stabile e non avrai timore di scattare per paura di strappare, lo scatto di Kg 1,400 ti diventerà leggero come una piuma. Logicamente il tiro di precisione non è fatto solo di questo.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Ah, i bei tempi dei fucili non fatti a migliaia alla settimana con lo stampo! Una volta quasi tutti i cacciatori di montagna e d'oltralpe (quelli col loden e il pennacchio di camoscio e che fanno rituali pagani bizzarri dopo l'abbattimento) avevano una carabina artigianale o quasi, dotata di stecher (doppio grilletto). Quando sei pronto a sparare premi il grilletto posteriore, e la pressione necessaria su quello anteriore diviene una semplice carezza, un soffio. Poi se per esempio si doveva tirare di fretta, come ad un cinghiale in corsa, senza appoggio, si premeva solo il grilletto anteriore, che senza l'ausilio dello stecher richiedeva una pressione maggiore, intorno a 1 kg e mezzo. Per la caccia di selezione sarebbe bello avere lo stecher a due grilletti, o quello a grilletto singolo, col quale prima si spinge il grilletto in avanti, e poi lo si spinge normalmente all'indietro, ma con pochissima pressione, per sparare. Se avessi tempo e soldi da buttare, e se non cacciassi dove i tiri ai cervi non sono mai piu' lunghi di 100 metri (quest'anno ho abbattuto tre cervi, tutti entro i 35 metri) un fucile con lo stecher me lo comprerei o, se possibile, mi farei modificare il vecchio Ruger M77 per accettare tale grilletto. Ma a fare una cosa del genere ci vuole un armaiolo d'alta classe, non il primo ex-fabbro che decide di mettersi ad aggiustare fucili, magari a martellate. In fondo lo stecher non mi serve. Pero' me lo godo nel mio fucile a bacchetta di tipo Hawken che ha lo stecher bigrillo.

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Springer per le vanguard vanno benissimo gli scatti after market della Basix. Ce ne sono di diversi tipi io ho scelto quello diretto (senza precorsa) e l'ho tarato sui 500 grammi. Si puo' scendere anche meno dei 250, ma per usarlo a caccia non mi e' sembrato il caso. Unico neo che sono disponibili solo negli USA, ma li spediscono senza problemi.
500 grammi mi pare giusto. 250, hai ragione, e' troppo leggero. Io ho comprato qualche tempo fa un Ruger AR556, piu' o meno un clone dell'M4, ma semiautomatico, per cacciare i cinghiomaiali. Il grilletto originale era terribile. Era duro e "strascicava" per un po' prima di scattare. Ci ho fatto mettere un gruppo di scatto a due stadi che e' un sogno. Pero' non mi ricordo che marca e'.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Ma adesso, per rispondere anche a Germano56, io credo che il dovere piu' importante del cacciatore, specialmente di quello di ungulati, e' quello di abbattere pulitamente la preda. Per questo non "compro" l'affermazione di Germano che anche un grilletto duro o "strascinato," una carabina sgangherata, se vanno bene al bersaglio dovrebbero andare bene anche a caccia se il tiratore impara a fare centro nonostante gli handicaps. No. E' il nostro dovere usare gli strumenti migliori per colpire nel segno senza ferimenti. Gia' a caccia ci sono tante variabili che possono intromettersi e causare sbagli, dall'emozione, al vento, al movimento improvviso del bersaglio, alla distanza calcolata male, a un rametto fra volata e bersaglio. Perche' aggiungere handicaps evitabili? Il bersaglio di carta non si muove, non si ha il fiatone o "buck fever" quando si spara, non ci sono rametti fra volata e bersaglio, e si conosce esattamente la distanza. E se si colpisce il bianco invece del nero, non e' che poi vedi un animale azzoppato o impanciato che corre via a morire di stenti. Invece sono d'accordissimo con Germano che spesso il problema e' che per molti cacciatori la carabina esce dalla cassaforte solo il giorno che si va a caccia. Pratica, pratica, pratica. Ecco perche', come ho scritto prima da qualche parte, si dice: "Attento all'uomo che ha un solo fucile, perche' sa come usarlo." Pero' se quel solo fucile passa 364 giorni in cassaforte e uno solo a caccia, l'uomo di sicuro non sa usarlo, anche se ne ha uno solo. E anche se ha la migliore ottica, il miglior fucile, e un grilletto da sogno, nonche' un telemetro per conoscere la distanza del bersaglio, l'appoggio piu' solido che esista, ecc. ecc., fara' padelle a non finire e--peggio ancora--non sara' in grado di fare abbattimenti puliti.

E mo' basta.
Giovanni, hai sicuramente interpretato male, io non ho parlato di scatti duri e fatti male, ho detto che un scatto di kg 1 o di kg 1,5 se fatto bene, per una carabina da caccia senza stecher è un peso accettabilissimo che non darebbe nessun problema di strappo anche al più neofita dei neofiti, lo strappo è nella testa del tiratore. Ho sempre detto che tiro a un punto preciso della zona vitale dell'animale, evito i tiri lunghi, proprio per evitare errori inutili e di conseguenza inutili sofferenze all'animale. Un cacciatore che pratica caccia di selezione dovrebbe essere nelle condizioni di piazzare a 100 m una serie di colpi da formare una rosata avente un raggio massimo di 5 cm più o meno lo stesso raggio che ha un piattino da caffe. Per colpire nell'aria vitale un capriolo basta ed avanza, e non bisogna essere super tiratori per ottenere questo risultato, se c'è errore non è colpa dello scatto, ma di chi ha azionato lo scatto. Parlo per quella che riguarda la mia realtà. A me non interessa se chi fa selezione ha uno scatto di 1 o 2 chili, o se tira a 300 o a 400 metri, se è in grado di colpire nelle aree vitali a me sta mene, ma se mi porta il capriolo preso nel fianco non mi sta bene. La prima volta si va a provare la carabina, la seconda il cacciatore per l'anno in corso ha finito di fare selezione. Ho incominciato tardi a fare caccia selezione, in ogni caso gli anni volano e sono quasi 30 anni che ho preso l'abilitazione per il capriolo e il cinghiale. Non racconto la mia storia, dico solo che ho incominciato con una pistola Oklahoma, una pistola giocattolo ad aria compressa che tirava gommini di plastica, ero ancora troppo piccolo per quella a piombini, comunque non ci ho messo molto a infilare nei gommini i fiocchetti e a tirare su tavole di legno. Ricordo che la imbracciavo come fosse un fucile. Un cacciatore che pratica caccia di selezione deve capire quali sono le sue reali capacità, non ha bisogno del telemetro. Per la carabina sono dell'opinione che quando si va a comprarla bisogna informarsi da chi l'adopera, molto meglio di leggere quello che scrivono le riviste specializzate. In ogni caso lo scatto andrebbe provato, ci possono essere delle differenze anche fra carabine dello stesso modello. Con tutto il rispetto che ho per le armi americane, in fatto di scatto lasciano a desiderare, parlo di armi da caccia dal costo medio basso. Con meno soldi si possono scegliere carabine europee già equipaggiate di stecher. Tutti abbiamo lucidato gli scatti, anche limato e non solo le leve. Ricordo che dove non bastavano le leve si incominciava a cambiare le molle e ad intervenire sul cane. Ho visto pistole semiautomatiche sparare a raffica, altri tempi. Facendo tutti gli scongiuri possibili ed immaginabili in un ipotetico incidente, la prima cosa che fanno è quello di farci soffiare nel palloncino, la seconda cosa è il sequestro dell'arma, le assicurazioni e gli avvocati si attaccano a tutto.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Forse siamo un po' off topic......ma dico la mia comunque su semiauto si o semiauto no.
Le armi semiautomatiche sono nate per poter sopperire alla precisione, dove non si arriva con la qualità si può, forse, arrivando con la quantità, sistema trasbordato dal mondo militare alla caccia, detto a grandi linee.
Mediamente la semiauto, per qualità intrinseche, è meno precisa di una BA, ma a caccia entro certe distanze poco influente.
Ritengo invece peggiorativo l'uso del semiauto a livello di sicurezza, proprio per il sistema di riarmo automatico che porta ad avere sempre il colpo in canna e in momenti di concitazione può essere a dir poco negativo, stessa differenza che esiste fra una pistola semiauto ed una a tamburo.
Avere la possibilità di sparare più colpi ed in più rapida successione fa si che si spari spesso più del dovuto, tanto ne ho, e avendo più colpi in modo continuo crea l'effetto tunnel che fa perdere di vista ciò che ci circonda con rischi talvolta letali.
Generalmente, è l'arma preferita da chi non sa sparare bene.
L'arma sportiva per eccellenza è la monocolpo, quella che, proprio per la difficoltà nel ripetere, fa meditare di più e da più chance alla preda, in un epoca nella quale si abbatte per hobby e non per necessità.
Opinione personalissima!
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

X Torraiolo
L'amico direttore di banca, è proprietario di una riserva di caccia, con 500 abbattimenti di camosci mi sa che più che il direttore di una banca faceva il direttore di un ente parco o di un oasi naturale. L'avrà trovato il tempo di occuparsi anche della sua povera banca ? E chi lo saprà mai !!!!!!!!!!!!!!, magari sarà stato il direttore di banca Etruria o di quella di Vicenza..............
Lo sai quali sono, tra gli altri, i mali dei nostri tempi ? Il qualunquismo, la superficialità, la mancanza di coerenza e di competenza (del resto ai massimi livelli abbiamo un ministro dell'istruzione con poco più della terza media e un ministro della sanità con la licenza liceale............., ma quando parlano, data la loro incompetenza, sono altri a suggerire cosa devono dire)
Lo sai quel'è l'animale che mi piace di più in natura ? Il Camaleonte perché sa mimetizzarsi assumendo, quasi perfettamente, i colori dell'habitat che lo circondano, non sai se è giovane se è vecchio se ha i capelli bianchi o neri, però parla e parla sempre con la stessa lingua (come quando apri la TV per vedere una telegiornale dicono tutti la stessa cosa e a furia di ascoltare sempre la stessa cosa ti convinci che quella sia la verità assoluta) diventando quasi invisibile ai più, ma non a tutti ..........................

camaleontearcobaleno.600.jpg

Aho io mica ho capito che volevi dire con questo post...
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Fai un due calcoli....
Quando si discosta il punto di impatto tra 8x e 12x a 120 metri ?
Secondo me lo sbagliavi uguale
Hai telemetrato ? A quanto hai azzerato l ottica ?
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Secondo me voleva dire che di persone incompetenti che sputano sentenze ce ne avete (e ce ne abbiamo anche noi) a iosa. Oppure stava discutendo il tenore ontologico dell'immanenza dell'imperativo categorico Kantiano rispetto al trascendentalismo Emersoniano. O qualcosa del genere...
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Giovanni, la precorsa non è il "primo tempo di scatto" questa se c'è per me è meglio, in alcune armi sportive la precorsa si può regolare e anche annullare. Il "primo tempo di scatto" lo hanno quasi tutte le armi, non è facile avvertirlo se non si è allenati a scattare in un determinato modo.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Opinione rispettabilissima, potrebbero essere gli stessi motivi che hanno spinto alcune regioni a vietare per la caccia di selezione l'arma semiautomatica. Però se fosse per ragioni di sicurezza dovrebbero vietare le semiautomatiche e i semiautomatici per qualsiasi tipo di caccia, anche le doppiette e i sovrapposti hanno la pronta disponibilità del secondo colpo. La differenza di precisione fra una semi e una B.A. è tutta da dimostrare, a qualcuno può risultare meno precisa per lo scatto più duro, però neanche questo lo ritengo un motivo valido. Il volume di fuoco potrebbe servire per la caccia in battuta, però non sempre il volume di fuoco riesce a sopperire alla precisione, anzi in alcune circostanze si hanno più possibilità di abbattimento sparando poco, dipende dalla distanza, più la distanza è lunga più lungo sarà la il tempo di sparo fra un colpo e l'altro, meglio tirare uno due colpi ben "curati" che scaricare il caricatore senza ritegno. Io nella carabina a caricamento manuale metto sempre un colpo nel serbatoio e a prescindere dopo il primo colpo metto il secondo anche se l'animale lo vedo morto. Non ho mai dimenticato di scaricare la carabina, le procedure devono essere pazzesche, la ricontrollo ancora quando la metto nel fodero e la ricontrollo quando la prendo per pulirla. Penso che la pistola semiautomatica è pericolosa quanto il revolver, ci sono anche quelli che pensano che la pistola e sicura come il revolver. In entrambi i casi l'esperto considera sempre la peggiore delle ipotesi con entrambe le armi, questo vale anche per i fucili. La carabina semiautomatica è preferita da chi crede di saper sparare. Ci sono quelli che credono di saper sparare e quelli che sanno sparare. Infatti e non in chiacchiere, la semiautomatica è per tiratori esperti, per gente che non trema quando sta per iniziare a scattare. Penso che la caccia non è uno sport e l'arma da caccia deve avere il secondo colpo per mettere fine alle sofferenze dell'animale. A prescindere da quello che ho scritto, credo che quando si sta per tirare a un selvatico non si pensa all'attrezzo che si ha per le mani, tutto è stato già pensato prima.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Non penso che a quella distanza la colpa sia da dare al reticolo......se a 120 mt passando da 12 a 7/8 ingrandimenti ti esce da un capriolo, buttala nell'immondizia.
Dopodiché prova una volta in poligono eventuali differenze al variare degli ingrandimenti.
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Giovanni, hai sicuramente interpretato male, io non ho parlato di scatti duri e fatti male, ho detto che un scatto di kg 1 o di kg 1,5 se fatto bene, per una carabina da caccia senza stecher è un peso accettabilissimo che non darebbe nessun problema di strappo anche al più neofita dei neofiti, lo strappo è nella testa del tiratore. Ho sempre detto che tiro a un punto preciso della zona vitale dell'animale, evito i tiri lunghi, proprio per evitare errori inutili e di conseguenza inutili sofferenze all'animale. Un cacciatore che pratica caccia di selezione dovrebbe essere nelle condizioni di piazzare a 100 m una serie di colpi da formare una rosata avente un raggio massimo di 5 cm più o meno lo stesso raggio che ha un piattino da caffe. Per colpire nell'aria vitale un capriolo basta ed avanza, e non bisogna essere super tiratori per ottenere questo risultato, se c'è errore non è colpa dello scatto, ma di chi ha azionato lo scatto. Parlo per quella che riguarda la mia realtà. A me non interessa se chi fa selezione ha uno scatto di 1 o 2 chili, o se tira a 300 o a 400 metri, se è in grado di colpire nelle aree vitali a me sta mene, ma se mi porta il capriolo preso nel fianco non mi sta bene. La prima volta si va a provare la carabina, la seconda il cacciatore per l'anno in corso ha finito di fare selezione. Ho incominciato tardi a fare caccia selezione, in ogni caso gli anni volano e sono quasi 30 anni che ho preso l'abilitazione per il capriolo e il cinghiale. Non racconto la mia storia, dico solo che ho incominciato con una pistola Oklahoma, una pistola giocattolo ad aria compressa che tirava gommini di plastica, ero ancora troppo piccolo per quella a piombini, comunque non ci ho messo molto a infilare nei gommini i fiocchetti e a tirare su tavole di legno. Ricordo che la imbracciavo come fosse un fucile. Un cacciatore che pratica caccia di selezione deve capire quali sono le sue reali capacità, non ha bisogno del telemetro. Per la carabina sono dell'opinione che quando si va a comprarla bisogna informarsi da chi l'adopera, molto meglio di leggere quello che scrivono le riviste specializzate. In ogni caso lo scatto andrebbe provato, ci possono essere delle differenze anche fra carabine dello stesso modello. Con tutto il rispetto che ho per le armi americane, in fatto di scatto lasciano a desiderare, parlo di armi da caccia dal costo medio basso. Con meno soldi si possono scegliere carabine europee già equipaggiate di stecher. Tutti abbiamo lucidato gli scatti, anche limato e non solo le leve. Ricordo che dove non bastavano le leve si incominciava a cambiare le molle e ad intervenire sul cane. Ho visto pistole semiautomatiche sparare a raffica, altri tempi. Facendo tutti gli scongiuri possibili ed immaginabili in un ipotetico incidente, la prima cosa che fanno è quello di farci soffiare nel palloncino, la seconda cosa è il sequestro dell'arma, le assicurazioni e gli avvocati si attaccano a tutto.


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Ed è quello che asserisco io quando parlo di selezione con la semiauto. Io (ma non lo dico per sbruffoneria), a 100 mt, con la mia BAR 2, carabina in appoggio solo d'avanti, riesco a fare quelle rosate, senza ottica solo mire metalliche. Poi se vietata per la selezione è un altro discorso.
In Marina, alle Scuole CEEM di Taranto, a 16 anni, ero considerato dagli ufficiali un cecchino col FAL 7,62 nato. Venivo da anni di carabina ad aria compressa, praticamente dormiva con me, una Franchi center in 4,5. Mio nonno diceva che ero "impressionante":eek:
Non mi sono mai posto il problema "grilletto" anche perchè non lo sapevo ancora.

P.S. Nicola una domanda, solo per curiosità; ma sei un "controllore" dei selecontrollori?:mrgreen:
 

Martjn Wilson

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Primo capriolo assegnatomi in selezione sbagliato .....clamorosamente, ad una distanza di 120 mt. circa. Il mio accompagnatore, caro amico selettore di vecchia data, ma che probabilmente avrà sempre e solo utilizzato ottiche fisse, ha insistito per farmi ridurre gli ingrandimenti tra 7 e 8 X, gli ho risposto guarda che io ho tarato l'arma a 12X, per sparare ad un ingrandimento inferiore ( avendo l'ottica il reticolo sul secondo piano focale ) dovrei calcolare lo scostamento....no quando mai mi ha risposto, vai tranquillo che c'entra.
Morale della favola la FII di capriolo mi ha dato anche la possibilità del secondo tiro....che ho mancato alla grande. In quel momento...non ho subito pensato agli ingrandimenti inferiori ero letteralmente in palla.
Per quello che ne so con un ottica variabile con reticolo sul primo piano focale non sarebbe cambiato nulla a prescindere dall'ingrandimento utilizzato. ( ovviamente parlando sempre di stessa distanza del selvatico ).
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Cacasupala,
Ho già tentato di rispondere ieri, ma la risposta non è partita per qualche stranezza informatica.
Non esistono formule matematiche a supporto di ciò che ho scritto, ma semplice logica.
Quando si è in movimento, cioè quando si cammina con il fucile in spalla, conviene tenere gli ingrandimenti al minimo per avere un campo visivo più ampio e per poter inquadrare rapidamente il selvatico.
Con cannocchiali variabili, qualunque sia il sistema (1° o 2° piano focale) l’aumento degli ingrandimenti dà luogo a errori di parallasse, che su buone ottiche può essere eliminato a una certa distanza (non a tutte) ma rimane per le altre.
Non sempre il cacciatore ricorda di azzerare l’errore e la dimenticanza può costare padelle.
Qualche anno fa ho mancato un camoscio a 220 metri, pur avendo un buon appoggio. Vedevo il reticolo sdoppiato e ho dato la colpa all’età (avevo passato i 70) e alla cataratta (operato il mese dopo).
Dopo l’errore, mi è caduto l’occhio sulla torretta del parallasse e ho visto che era sregolata.
Sono tornato sul posto un paio di giorni dopo e, previo azzeramento del parallasse, ho abbattuto il camoscio.
Si possono fare errori di parallasse anche con ingrandimenti fissi e neppure tanto alti (bastano 6) se la posizione dell’occhio non è quella giusta. Se l’immagine ha un alone parziale occorre spostare leggermente la testa fino a far scomparire l’alone.
Le parole "spara, spara, spara" sono un consiglio a esercitarsi in poligono, non sul selvatico.

Tutto qui.
La verità e il buon senso esistono, come l’artiglieria, “sempre e ovunque" e non sono un’esclusiva né delle Alpi Retiche né dell’Appennino calabro –lucano.

Per sapere qualcosa di più sul parallasse consulta “Carabine, basculanti & C” (edizioni Edisport).
IBAL
 
Re: I e II piano focale e Capriolo sbagliato

Opinione rispettabilissima, potrebbero essere gli stessi motivi che hanno spinto alcune regioni a vietare per la caccia di selezione l'arma semiautomatica. Però se fosse per ragioni di sicurezza dovrebbero vietare le semiautomatiche e i semiautomatici per qualsiasi tipo di caccia, anche le doppiette e i sovrapposti hanno la pronta disponibilità del secondo colpo. La differenza di precisione fra una semi e una B.A. è tutta da dimostrare, a qualcuno può risultare meno precisa per lo scatto più duro, però neanche questo lo ritengo un motivo valido. Il volume di fuoco potrebbe servire per la caccia in battuta, però non sempre il volume di fuoco riesce a sopperire alla precisione, anzi in alcune circostanze si hanno più possibilità di abbattimento sparando poco, dipende dalla distanza, più la distanza è lunga più lungo sarà la il tempo di sparo fra un colpo e l'altro, meglio tirare uno due colpi ben "curati" che scaricare il caricatore senza ritegno. Io nella carabina a caricamento manuale metto sempre un colpo nel serbatoio e a prescindere dopo il primo colpo metto il secondo anche se l'animale lo vedo morto. Non ho mai dimenticato di scaricare la carabina, le procedure devono essere pazzesche, la ricontrollo ancora quando la metto nel fodero e la ricontrollo quando la prendo per pulirla. Penso che la pistola semiautomatica è pericolosa quanto il revolver, ci sono anche quelli che pensano che la pistola e sicura come il revolver. In entrambi i casi l'esperto considera sempre la peggiore delle ipotesi con entrambe le armi, questo vale anche per i fucili. La carabina semiautomatica è preferita da chi crede di saper sparare. Ci sono quelli che credono di saper sparare e quelli che sanno sparare. Infatti e non in chiacchiere, la semiautomatica è per tiratori esperti, per gente che non trema quando sta per iniziare a scattare. Penso che la caccia non è uno sport e l'arma da caccia deve avere il secondo colpo per mettere fine alle sofferenze dell'animale. A prescindere da quello che ho scritto, credo che quando si sta per tirare a un selvatico non si pensa all'attrezzo che si ha per le mani, tutto è stato già pensato prima.

Quoto al 100%. Specialmente quando scrivi che la semiauto e' per quelli che sanno sparare. Gli altri spruzzano pallottole. C'e' un detto qui che ricordo vagamente e che probabilmente riportero' in maniera approssimativa: "You can't miss fast enough to hit." E' una frase paradossale che tradotta liberamente significa "E' impossibile padellare cosi' velocemente da colpire il bersaglio." Ma poi ci sono certi che sanno sparare. Il mio amico italiano Marco, soprannominato Bosco, con un semiauto 9,3x62 (che fra l'altro rincula parecchio) quando in Italia era consentito usare caricatori da piu' di cinque colpi a caccia una volta in battuta apri' il fuoco su un branco di cinghiali in corsa e ne uccise 8 (otto), tutti con lo stesso caricatore, tutti entro pochi secondi ed entro pochissimi metri. Lui sa sparare. D'accordissimo sulla precisione dei semiauto. Dovresti vedere alcuni fucili costruiti sulla piattaforma dell'AR di calibri diversi (5,56. .308, 6,5 Creedmoor, ecc.) che fanno arrossire di vergogna tanti bolt action producendo rosate di mezzo pollice e anche meno a 100 yarde. E lo scatto di un semiauto non e' necessariamente piu' duro. Naturalmente gli scatti aftermarket buoni costano.
Un po' meno d'accordo sulla rispettiva pericolosita' di pistola automatica e revolver. Il revolver si vede a occhio nudo se e' carico o no. I fondelli delle cartucce si vedono di profilo, e se uno guarda il davanti del cilindro (di tre quarti, senza puntarselo in faccia!) si vedono le pallottole. La maggior parte degli incidenti avvengono con le automatiche. Il gonzo estrae il caricatore, non si rende conto del colpo in canna, e... E' accaduto a mio fratello quando era bambino. Era a casa di un coetaneo, figlio di un poliziotto, e il suo amico gli disse che aveva qualcosa da mostrargli. Apri' un cassetto, tiro' fuori una pistola, estrasse il caricatore, e comincio' a puntare la pistola di servizio, una Beretta cal. 9 corto. Il colpo parti' e fece quasi la riga ai capelli di mio fratello, che rimase "scioccato" (shocked) per giorni e giorni dopo aver visto la fiammata e sentito il botto. Poi se l'automatica e' DA/SA uno che non ha pratica e spara il primo colpo DA e poi rimane col dito sul grilletto, basta poca pressione per far partire il colpo in SA. Il revolver moderno (DA) almeno, a meno che non si armi il cane manualmente e' sempre abbastanza duretto di grilletto, ed il grilletto deve fare una corsa abbastanza lunga. A me piace molto l'automatica Sig di mia moglie, la P250 DA only (cioe' come un revolver del quale non si possa armare il cane manualmente). Ogni colpo e' DA, ma il grilletto non e' troppo duro ed ha una corsa piuttosto breve.
E adesso, come si dice da noi, I open a can of worms, apro un barattolo di vermi (in Yankee significa "apro il cofanetto di Pandora.") La caccia E' uno sport. Il problema e' che in Italia la parola "sport" evoca un contesto di gare, competizione, punteggi, vincitori e sconfitti, magari soldi, scommesse, premi, medaglie. E' perche' l'Italia s'e' "rubata" una parola inglese che non significa necessariamente competizione, ma anche passatempo, passione, hobby generalmente all'aperto. Ecco perche' si parla di caccia (o pesca) sportiva, in contrasto con caccia e pesca commerciali, per lucro. Spesso i cacciatori italiani si adombrano quando qualcuno dice che la caccia e' uno sport. Eppure lo e'. E' un hobby basato sull'amore per la natura, l'istinto naturale di fare prede e mangiarsele (quindi, essendo un istinto, e' anche una passione--come il sesso), e se c'e' competizione di certo non e' con gli altri cacciatori ma con gli animali cacciati. Ecco perche' se un cacciatore prende 15 tordi ed il suo partner ne prende 7, si sono divertiti uguale ambedue. Magari se uno dei due amici non ne ha preso neanche uno sara' un po' ****, specialmente se ha padellato tanto, ma non perche' l'amico ne ha presi tanti, ma perche' i tordi l'hanno fregato. Sono loro che hanno vinto, non l'amico col carniere pieno, che se poi e' una persona gentile dividera' l'arrostino con l'amico meno fortunato...
La caccia e' uno sport. La caccia per lucro no. E credo che se si abolisse del tutto la compravedita di selvaggina si ridurrebbe il bracconaggio e ne beneficerebbero sellvaggina e cacciatori. Tutta questa pappardella, naturalmente, sempre IMHO.
 
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