Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Comunque smetto, perche' senno' qui si rischia di finire come Cartucce e Meteo, a 300 pagine di pippe mentali...

Ahaahhahahahah, non volevo causare tutto questo!!! Neanche avessi chiesto se è meglio la canna liscia o rigata per le battute al cinghiale!
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Anche perché si dovrebbe rimanere un po' più in tema per essere di aiuto....
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

colpisci un bersaglio con un 30-06 a 400 yarde di 40 cm 3-4 volte su cinque con mire metalliche, ma si vede una mattonella senza ottica a 365 mt [42]??? .................[35][banghead.gif][banghead.gif]

Io si'. Tu no? Mi dispiace.

Scherzi a parte, guarda il bersglio del link che segue. E da' una guardata ai punteggi di queste gare, fatte esclusivamente SENZA ottiche...

MR-1, The National Target Company, Inc
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Domanda da neofita... nel ns comprensorio si può andare a cinghiali solo con la canna liscia e ovviamente il cam 12
Che differenza ci può essere , visto che comunque il tiro difficilmente supera i 30 metri, ad utilizzare canne con strozzatori o canne cilindriche?

Comprensorio alpino ? Solo canna liscia ?
Solo per curiosità in che regione e' ?
Ciao
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Il discorso e' semplice, con un sistema di puntamento che sia ottica o punto rosso, l'acquisizione del bersaglio puo' risultare meno immediata rispetto alle sole mire metalliche. Ovvio che se il tiro avviene a brevissima distanza e in poco spazio (come spesso accade nelle nostre macchie) un sistema ottico di puntamento puo' risultare scomodo perche' il campo visivo sarebbe ridotto. Diversamente se si tira su prati a distanze medie tra 20 e 50 metri, avendo il tempo di mirare, puo' risultare utile avere un ottica con bassi ingrandimenti.
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Anche perché si dovrebbe rimanere un po' più in tema per essere di aiuto....

E tenghi puro raggione! Quindi ritorno al tema: La BAR in .300 WM, sebbene questo calibro non sia uno dei miei preferiti, con le palle e cariche adatte puo' andare bene sia per le battute ai cinghiali con le mire metalliche o un punto rosso senza ingrandimento che per la selezione, con una buona ottica. E non ti preoccupare della precisione. Se una carabina fa rosate di due pollici a 100 yarde, sara' precisa abbastanza da centrare e abbattere pulitamente un daino o un cervo a 300 yarde, se il cacciatore fa la sua parte. E oltre le 300 yarde un cacciatore etico non spara a un capo di selvaggina nobile. Quando la caccia diviene cecchinaggio non e' piu' caccia. I cacciatori bravi sono quelli che sanno avvicinarsi alla preda. 250 yarde e' il mio limite per i cervi. Per i varmints (coyotes, ecc.) non mi impongo limiti.
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Io non ho capito che tipo di caccia intendi fare con questa carabina.
Hai parlato di battuta e di selezione. In questo caso a meno di non spendere un botto per attacchi e ottiche smontabili al volo non potrai utilizzare lo stesso assetto per le due cacce.
Decidi ;)
Ciao
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

La verità sta nel mezzo....
Vale a dire che è vero che esistono semiauto che sparano bene, come bolt che sparano meno bene di altre, ma chi spara con armi rigate lo sà bene, ogni arma ha il suo assetto, quello che più si addice al passo di rigatura, alla lunghezza della canna, al free bore ecc ecc ecc......
Anche le carabine ad aria compressa vanno meglio con dei pallini piuttosto che altri!
Ognuno rispettando le regole può fare ciò che più gli piace, o che più lo far star tranquillo e sicuro parlando di feeling con la propria arma.
Se mi piace andare in bici e oggi per fare 100km invece della mia Wilier da corsa, voglio prendere la grazziella che utilizzo d'estate per fare casa-spiaggia, sono libero di farlo, i 100km forse li faccio, ma sicuramente la bici da corsa era meglio!

Inviato dal mio HUAWEI MT7-TL10 utilizzando Tapatalk
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Se uno ha da sempre utilizzato il 12 con mire metalliche, con una semiauto rigata può continuare ad utilizzare le mire metalliche come faceva prima, senza cercarsi grattacapi, se le distanze di tiro sono quelle tipiche della battuta.
Il 300WM è nato per poter effettuare tiri a lunga distanza e pertanto il suo utilizzo in battuta non è quello ideale, dopodiché, in mancanza d'altro...
Il fatto di usare una carabina semiauto in selezione, a distanze non esagerate, 100/150 mt, è certamente fattibile, presenta però alcuni difetti quali, in primis, uno scatto poco idoneo al tiro di precisione sulla distanza perché, mediamente, troppo duro.
Qualcuno consiglia di farlo acuratizzare, alleggerirlo, per renderlo idoneo: a mio parere è un grave errore e mi spiego.
Mentre un'arma per tiri di precisione, come una bolt, necessita di uno scatto fluido e leggero, senza esagerare perché siamo a caccia e non in poligono, un'arma da battuta deve avere uno scatto ben più duro in quanto si incorrerebbe molto facilmente nel rischio di partenze accidentali/non volute di colpi, non è mica un caso che tutte le ditte armiere producano scatti sulle armi da battuta più duri......e quindi tale modifica la renderebbe pericolosa in battuta e appena decente in selezione.
Ogni arma eccelle nel proprio ambito, quella in oggetto è un po' "anomala" in quanto possiede calibro per tiri lunghi e "carcassa" per tiri corti, dopodiché, a caval donato non si guarda in bocca, unico consiglio che mi sento di dare è di usarla così com'è, senza ottiche e puntatori, con palle il più pesanti possibile in battuta e, per la selezione, acquistare una carabina BA con ottica e calibro idoneo ai selvatici che andrai ad insidiare (se ne trovano di ottime senza spendere dei capitali).
Un attacco "furbo" amovibile da mettere sulla tua ti costerebbe non meno di 300 €, un'ottica decente, usata, almeno 400/500 € mentre con un migliaio di € trovi dei kit già pronti e più idonei......
Dopodiché tante teste e tante idee.
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Penso di non essere fuori tema se ritorno a uno dei soggetti di questa discussione: la "minore" precisione delle semiautomatiche. Nell'edizione del Gennaio 2018 dell'American Rifleman, rivista ufficiale della NRA, c'e' un articolo sul nuovo fucile, di nome "Revolution," prodotto dalla POF-USA, basata a Phoenix, Arizona. Si tratta di un quasi-clone dell'AR 15, ma in .308 Winchester. Il funzionamento e' piu' o meno lo stesso dell'AR 15, con qualche modifica che definirei minore, a parte il calibro. La NRA "testa" i fucili con 5 gruppi consecutivi di 5 colpi l'uno a 100 yarde. Questo fucile, sparando tre diverse cartucce (quindi 75 colpi in tutto, 25 per ogni cartuccia, ha ottenuto di media rosate di 0,80 pollici. Uno dei tipi di cartucce usate (Federal Premium 175 gr. BTHP) ha ottenuto una media di 0,69 pollici (25 colpi). Scommetto che pochissimi di noi hanno una carabina bolt-action capace di rosate del genere.
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Ma io non ho parlato mai di battuta, trovo che nello stretto sia un calibro decisamente eccessivo (ma potrei sbagliarmi eh), direi che la userei per i tiri lunghi in selezione o al massimo se proprio dovessi portarla in battuta (se non sbaglio la semiautomatica nasce proprio per quello) la userei in quelle poste con 100-150 mt di visuale (qualcuna da noi c'è ed in genere e lì che fanno mettere quelli con le armi più esuberanti).
Poi altri ungulati qui da noi non se ne possono cacciare
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Quindi da quanto ho capito con la strozzatura ci si potrebbe in teoria guadagnare in velocità di uscita della palla, ma dando piu rinculo rispetto alla cilindrica.
ma a livello di precisione siamo più o meno sullo stesso livello? Quale delle due canne potrebbe essere più precisa su una distanza più o meno di 30 mt?
 

sep

Utente Registrato
Messaggi
221
Punteggio reazioni
113
Punti
43
Buonasera, premesso che non sono uno specialista, anzi le volte che vado ai cinghiali ho sempre adoperato (con un certo successo a dire il vero) una Roma 3 in calibro 12, e che so che il calibro in questione secondo molti è esuberante per la caccia alle bestie nere, però siccome un amico mi ha regalato la sua bar 2 in 300 magnum e non ho nessuna intenzione di disfarmene (non foss'altro perchè il regalo è particolarmente sentito), mi chiedevo quale fosse l'assetto migliore per cacciarci i cinghiali.
Voi che palla utilizzereste (per il momento ho delle winchester supreme e-tip 180gr)? Ottica/punto rosso?
Grazie anticipatamente
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Quindi da quanto ho capito con la strozzatura ci si potrebbe in teoria guadagnare in velocità di uscita della palla, ma dando piu rinculo rispetto alla cilindrica.
ma a livello di precisione siamo più o meno sullo stesso livello? Quale delle due canne potrebbe essere più precisa su una distanza più o meno di 30 mt?


----------------------------------------------------------------
La cilindrica sicuramente.
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

----------------------------------------------------------------
La cilindrica sicuramente.


Concordo con Giovanni, la miglio precisione la si ottiene con ma minor deformazione della palla possibile e dunque in canna cilindrica

Ciao,Marco
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Mi spiego: il gong era sistemato a meta' pendio del terrapieno che protegge i serventi ai bersagli che durante le gare di tipo militare tirano su e giu' i bersagli che marcano con i dischetti per mostrare dove e' passata la palla. Se avete visto il film "Il Sergente York" saprete di che cosa parlo. Era verniciato in bianco (bisognava riverniciarlo ogni tanto perche' le pallottole si mangiavano la vernice), ben visibile contro la terra, e quando si mancava il bersaglio si vedevano gli spruzzi di terra dove la pallottola impattava. Poi avevo un amico con uno spotting scope (cannocchiale) che mi faceva da "spotter." Se si colpiva, dopo pochi secondi si sentiva il rumore metallico. Una volta "ingamata" la traettoria a quella distanza non e' troppo difficile. Col Garand era piu' facile che col BAR perche' la diottra del Garand e' migliore delle mire tradizionali del BAR, e si puo' regolare molto meglio. Se potete leggere l'ultima edizione dell'American Rifleman vedrete due cose interessanti che hanno a che fare con questa discussione: un nuovo fucile basato sull'AR 15 ma di cal. .308 (7,62 NATO) che fa rosate di mezzo pollice a 100 yarde, cosa che pochissime carabine bolt-action sono capaci di fare appena uscite di fabbrica e con cartucce commerciali. L'altra cosa e' il resoconto di gare nazionali U.S. dove si spara a bersagli fino a 1000 yarde con mire metalliche e "service rifles" (non necessariamente quelli in dotazione oggi, perche' a 1000 yarde la pallottolina del .223 chissa' dove va a finire, ma soprattutto Garands e M 14's accuratizzati. Gare fatte senza appoggio (ma con la cinghia da tiro e con la pancia a terra) e con mire metalliche. E i tiratori non solo colpiscono il centro ma anche la mouche (sebbene non troppo spesso).
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Il .300 WM e' uno dei calibri che non mi piacciono, insieme al 7mm magnum e diversi altri. E' overbore (diametro della palla decisamente minore di quello del bossolo, il che causa erosione prematura dell'inizio della rigatura, con perdita di precisione e velocita'), e ha la tendenza a straziare la preda. Ma se ce l'hai e te lo tieni, usa le palle piu' pesanti che puoi trovare per questa cartuccia, e preferibilmente usa le monolitiche, appunto per fare meno danni. Ma e' sempre questione di opinioni e di gusti personali. Io preferisco grosso e non troppo veloce, e infatti uso il .338 WM con palle da 250 grani. Inoltre e' molto piu' versatile. Se devi fare tiri che richiedono una traettoria molto tesa per tiri lunghissimi, puoi usare palle da 180-185 grani. Per tiri a distanze medie o corte ad animali pericolosi (lo so, da voi non ce ne sono, a parte quelli bipedi) la palla da 250 o 300 grani e' formidabile.
Tutto dipende dalle cacce che vuoi fare e dalle distanze a cui spareresti.
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Non dimentichiamo che i cecchini U.S. usano anche la Barrett semiautomatica in .50 BMG per tiri lunghissimi. Comunque, anche se ho spezzato una lancia in favore delle semiautomatiche, devo precisareche la caccia agli ungulati la faccio con una bolt-action, il Ruger M77 in .338 WM. Io caccio da capanni e sparo a fermo, ma se dovessi padellare il primo colpo, anche con una semiautomatica non riuscirei a piazzare il secondo o, peggio, il terzo. Chi conosce i whitetails sa bene che basta un rumore qualsiasi e svaniscono in una frazione di secondo, spesso facendo salti incredibili. Un paio di settimane fa un giovane maschio mi ha fregato. Stavo cercando di muovere il fucile verso di lui e la canna ha sfregato contro la tela plasticata del capanno. Ha fatto un salto enorme, superando un cespuglio alto quasi due metri e sparendo nel folto. Ma la semiauto e' eccellente, e qui la usano per tali scopi, specialmente l'AR 15 (con grilletto "aftermarket") per la caccia ai maiali inselvatichiti e ai coyotes. I primi si presentano spesso in branchi, e la semiauto con un bel caricatore da 30 ti da' la possibilita' di inchiodarne diversi. Con i coyotes la capacita' del caricatore ti permette di colpirli in corsa, naturalmente in zone aperte. Il fucile nell'articolo il cui link ho postato sopra e' un AR 15 modificato di calibro 6.5 Creedmore, un calibro per tiri lunghissimi, fino a 1200 yarde, e delle rosate che fa a 100 yarde devo confessare che nessuna delle mie bolt actions ne e' capace, e scommetto che pochissime delle vostre le possono non dico superare ma neanche uguagliare. E' vero che la maggioranza degli AR 15 sono di calibro .223, una cartuccia poco potente, ma ce ne sono tanti camerati per il 6,5 Creedmore, il .308 Winchester, ecc. Calibri molto piu' potenti e precisi alle lunghe distanze.
Per quanto riguarda la BAR in .300 WM, ovviamente quella di cui si parla qui non la conosco, ma sono sicuro che se e' in buone condizioni e le tolleranze delle varie parti e' stata ben curata in fabbrica, con le cariche giuste dovrebbe essere capace di fornire rosate efficaci per la caccia agli ungulati fino a 300 metri ed oltre, se in possesso di un'ottica di qualita' ben montata e ben azzerata--e soprattutto se il "manico" fa la sua importantissima parte. Aggiungo che io ho partecipato a gare di tiro di tipo militare nelle quali l'M1 Garand e l'M14 (ambedue semiautomatici, ma "accurizzati" e "customizzati" con bedding, grilletto e canne da tiro) se il manico faceva la sua parte colpivano il centro del bersaglio anche a 500 yarde--e con mire metalliche. Certo, un ferraccio da pochi dollari, come un clone dell'AR 15 da 500 dollari, o un' AK 47 cinese, o un SKS residuato della guerra del Vietnam se facessero rosate di 3 pollici a 100 yards sarebbero eccezionali. Ma se non vado errato i Russi usavano e forse usano ancora il Dragunov, un fucile semiautomatico basato sull'AK 47, per cecchinaggio. Il mio AR 15, purtroppo, a causa della sua cartuccetta anemica andava abbastanza bene fino a 300 yarde, ma poi la leggerezza della palla e il vento non lo lasciavano competere con i Garands e M14's di cui sopra quando si sparava a 500 yarde. Ho sparato un BAR in .30-06 (non mio) a 500 yarde, a un gong di 40 cm di diametro, con mire metalliche. Dopo aver capito di quanto calava la palla a quella distanza e dopo aver regolato l'alzo, riuscivo a colpirlo (con appoggio) 3-4 volte su cinque. Con un'ottica sono sicuro che l'avrei colpito quasi sempre.
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Il .300 WM e' uno dei calibri che non mi piacciono, insieme al 7mm magnum e diversi altri. E' overbore (diametro della palla decisamente minore di quello del bossolo, il che causa erosione prematura dell'inizio della rigatura, con perdita di precisione e velocita'), e ha la tendenza a straziare la preda. Ma se ce l'hai e te lo tieni, usa le palle piu' pesanti che puoi trovare per questa cartuccia, e preferibilmente usa le monolitiche, appunto per fare meno danni. Ma e' sempre questione di opinioni e di gusti personali. Io preferisco grosso e non troppo veloce, e infatti uso il .338 WM con palle da 250 grani. Inoltre e' molto piu' versatile. Se devi fare tiri che richiedono una traettoria molto tesa per tiri lunghissimi, puoi usare palle da 180-185 grani. Per tiri a distanze medie o corte ad animali pericolosi (lo so, da voi non ce ne sono, a parte quelli bipedi) la palla da 250 o 300 grani e' formidabile.
Tutto dipende dalle cacce che vuoi fare e dalle distanze a cui spareresti.

Grazie per la risposta precisa. Sì ce l'ho e lo terrò, foss'anche a tenere polvere in rastrelliera. Tutt'al più integrerò con una bolt action in calibro minore (mi dicono bene del 270)
Per i tiri medio lunghi (oltre 100 mt dubito che mi azzarderei) tu che ottica useresti? Oppure credi che il fucile non sia adatto a questo impiego?
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Ecco il fucile di cui parlavo. Testato da un tecnico della NRA (cinque gruppi di colpi consecutivi di cinque colpi ciascuno a 100 yarde) ha dato di media tutte rosate di meno di un pollice di diametro con diverse munizioni, e certi gruppi sono stati di 0,48 pollici. Scommetto che 95% delle carabine bolt action esistenti rosate cosi' se le sognano soltanto. Pero' la precisione costa. Questo fucile costa piu' di duemila dollari. Ma li vale. Comunque il mito che le semiautomatiche sono meno precise delle bolt action ormai e' appunto un mito. Sara' stato vero forse fino a una ventina (o anche trentina) d'anni fa, ma ormai non e' piu' cosi'.

Revolution – Patriot Ordnance Factory
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Per tirare a 100 metri devi essere in appoggio...Non si puo' partire per una battuta con l'idea di tirare di imbracciata ad un animale in movimento a 100 metri. Se uno vuole fare tali giochini li faccia al poligono e non su selvatici che meritano rispetto.
 
Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali

Grazie per la risposta precisa. Sì ce l'ho e lo terrò, foss'anche a tenere polvere in rastrelliera. Tutt'al più integrerò con una bolt action in calibro minore (mi dicono bene del 270)
Per i tiri medio lunghi (oltre 100 mt dubito che mi azzarderei) tu che ottica useresti? Oppure credi che il fucile non sia adatto a questo impiego?
Con la pratica potrai fare tiri ben oltre i 100 metri con un .300 WM o con un .270. Io come ottica preferisco la Leupold. Ho Leupolds su diversi fucili. Sul mio Ruger M77 .338 WM ho la Vari-X iii 3.5x-10x con obiettivo da 50 mm. Mia moglie ne ha una uguale sul suo Weatherby Vanguard cal. .308. Le ottiche Leupold sono resistentissime e nitide, precisissime e di alta qualita'. Ce ne sono di modelli per tutte le tasche, ma naturalmente chi piu' spende meno spende. Visto che hai risparmiato l'intero prezzo del fucile, non fare il tirchio con l'ottica e prendi il miglior modello di Leupold che ti possa permettere. Il mio e quello di mia moglie hanno il reticolo duplex spesso, che si vede benissimo in condizioni di luce fioca. L'obiettivo da 50 mm ti permette di vedere bene il bersaglio all'alba e all'imbrunire. Buona fortuna e IBAL.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto