Re: Il calibro 300 Magnum per i cinghiali
Non dimentichiamo che i cecchini U.S. usano anche la Barrett semiautomatica in .50 BMG per tiri lunghissimi. Comunque, anche se ho spezzato una lancia in favore delle semiautomatiche, devo precisareche la caccia agli ungulati la faccio con una bolt-action, il Ruger M77 in .338 WM. Io caccio da capanni e sparo a fermo, ma se dovessi padellare il primo colpo, anche con una semiautomatica non riuscirei a piazzare il secondo o, peggio, il terzo. Chi conosce i whitetails sa bene che basta un rumore qualsiasi e svaniscono in una frazione di secondo, spesso facendo salti incredibili. Un paio di settimane fa un giovane maschio mi ha fregato. Stavo cercando di muovere il fucile verso di lui e la canna ha sfregato contro la tela plasticata del capanno. Ha fatto un salto enorme, superando un cespuglio alto quasi due metri e sparendo nel folto. Ma la semiauto e' eccellente, e qui la usano per tali scopi, specialmente l'AR 15 (con grilletto "aftermarket") per la caccia ai maiali inselvatichiti e ai coyotes. I primi si presentano spesso in branchi, e la semiauto con un bel caricatore da 30 ti da' la possibilita' di inchiodarne diversi. Con i coyotes la capacita' del caricatore ti permette di colpirli in corsa, naturalmente in zone aperte. Il fucile nell'articolo il cui link ho postato sopra e' un AR 15 modificato di calibro 6.5 Creedmore, un calibro per tiri lunghissimi, fino a 1200 yarde, e delle rosate che fa a 100 yarde devo confessare che nessuna delle mie bolt actions ne e' capace, e scommetto che pochissime delle vostre le possono non dico superare ma neanche uguagliare. E' vero che la maggioranza degli AR 15 sono di calibro .223, una cartuccia poco potente, ma ce ne sono tanti camerati per il 6,5 Creedmore, il .308 Winchester, ecc. Calibri molto piu' potenti e precisi alle lunghe distanze.
Per quanto riguarda la BAR in .300 WM, ovviamente quella di cui si parla qui non la conosco, ma sono sicuro che se e' in buone condizioni e le tolleranze delle varie parti e' stata ben curata in fabbrica, con le cariche giuste dovrebbe essere capace di fornire rosate efficaci per la caccia agli ungulati fino a 300 metri ed oltre, se in possesso di un'ottica di qualita' ben montata e ben azzerata--e soprattutto se il "manico" fa la sua importantissima parte. Aggiungo che io ho partecipato a gare di tiro di tipo militare nelle quali l'M1 Garand e l'M14 (ambedue semiautomatici, ma "accurizzati" e "customizzati" con bedding, grilletto e canne da tiro) se il manico faceva la sua parte colpivano il centro del bersaglio anche a 500 yarde--e con mire metalliche. Certo, un ferraccio da pochi dollari, come un clone dell'AR 15 da 500 dollari, o un' AK 47 cinese, o un SKS residuato della guerra del Vietnam se facessero rosate di 3 pollici a 100 yards sarebbero eccezionali. Ma se non vado errato i Russi usavano e forse usano ancora il Dragunov, un fucile semiautomatico basato sull'AK 47, per cecchinaggio. Il mio AR 15, purtroppo, a causa della sua cartuccetta anemica andava abbastanza bene fino a 300 yarde, ma poi la leggerezza della palla e il vento non lo lasciavano competere con i Garands e M14's di cui sopra quando si sparava a 500 yarde. Ho sparato un BAR in .30-06 (non mio) a 500 yarde, a un gong di 40 cm di diametro, con mire metalliche. Dopo aver capito di quanto calava la palla a quella distanza e dopo aver regolato l'alzo, riuscivo a colpirlo (con appoggio) 3-4 volte su cinque. Con un'ottica sono sicuro che l'avrei colpito quasi sempre.