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Penso che questo vecchio post ti possa far capire il tuo interrogativo
http://www.migratoria.it/forum/armi-e-caricamenti-polveri-dosi-cartucce/1243-balistica-canne-rigate.html#post20541
Ciao Frank
Se non sei vincolato ad utilizzare palle monolitiche scegli in base a:Io non sono così tecnico quindi non so rispondere! In teoria quello è un bel calibro, quindi dato che ha tirato in stoccata se ha fatto pochi danni è una cosa positiva!! Però la mia scelta va dal 270 e o il fratello maggiore 7 reminton magnum!
Sul 7 mm ho utilizzato le barnes TSX e TTSX, le ultime da 140gr erano le migliori, anche perché non è che c'è molto altro da scegliere, le monolitiche si stanno sviluppando ora, secondo me ancora soffrono di gioventù.....e quali palle usi/hai usato?
Ragazzi io non so più cosa devo fare!!!!!�� 270w oppure 7RM?????����
Se le cose stanno così, cioè che il freno di bocca ha la sua utilità allora una persona può decidere se preferire l'estetica all'utilità. Se parliamo di reazione al colpo andiamo sul soggettivo, un mio amico soffre questo tipo di reazione e tira al cinghiale dall'altana con un 223, io che la razione al colpo non la soffro, quindi non la contrasto ma lo assorbo senza problemi, tiro al cinghiale ugualmente con il 223 spesso anche con la sua carabina. Qualcuno si meravigli sentendo che faccio tiri all'orecchio (non sono un fenomeno lo fanno in molti) con il buio ad una distanza di una quarantina di metri sempre dalla stessa altana e sempre sulla stessa pastura. Con qualche piccolo accorgimento il cinghiale con la pastura lo si posiziona nel migliore dei modi. L'intensità del buio è molto soggettiva, io riesco a tirare fino ad un certo punto, devo vedere minimo la macchia nera o le macchie nere, per poter indirizzare il tiro con precisione, il mio amico riesce a vedere dove io non vedo. Allo stato dei fatti chi soffre il colpo alla spalla deve trovare un'arma adatta, l'importante è che il calibro sia consentito dalla legge, idem in riguardo alle ore consentite per la caccia dopo il tramonto. Tutto il resto sono chiacchiere da poligono di gente che non ha mai tirato da una altana.
il 7x64 può impiegare palle più pesanti rispetto al 270 che si ferma normalmente a 150 grani a meno di non snaturare la cartuccia .
Quindi su prede importanti il 7x64 ha un vantaggio .
PS
la Tikka in 7x64 è un ottima scelta .
In Libano i cinghiali li abbattono con i fucili a canna liscia, questo perché per qualsiasi tipo di caccia la canna rigata è proibita, però qualcuno ha qualche AK47 e lo utilizza. I cinghiali in Libano possono superare anche i 400 kg. Quello che ho avuto modo di vedere, i 400 kg li superava, chi lo ha abbattuto ha dichiarato un peso di oltre 500Kg. Sembra impossibile per chi non ha avuto modo di vedere almeno in foto questi pachidermi. Questo per dire che anche le armi non catalogate da caccia ammazzano. La cartuccia per uso bellico è stata creata più per ferire che per uccidere, però questo dipende dall'uso che se ne fa. Una palla dura del 223 sparato nella spalla del cinghiale a una distanza di 35/40 metri fa disastri, allora tanto vale tirare con un calibro più grosso dietro la spalla. Il 223 va utilizzato come un bisturi, e non come un machete. Nell'utilizzo del 223 sia per il cinghiale che per il capriolo ci sono i pro e i contro. Il per il capriolo viste le distanze di tiro molto più lunghe per fare un tiro chirurgico bisognerebbe tirare al collo, come il tiro al cinghiale nell'orecchio, ma tirare alla distanza di trentacinque metri non è come tirare a 250 m. a 35 m. anche l'errore di scatto ti permette di rimanere in zona orecchio, a 250 si va completamente fuori bersaglio. Ecco perché al capriolo è preferibile tirare con un calibro più grosso, il tiro presenta delle difficoltà maggiori, anche se venisse effettuato in condizioni di luce migliore. Con questo non ho detto che faccio tiri a 250 m. non ho il territori per farlo, e non mi fido a fare una valutazione del capo da abbattere a quella distanza, anche con un buon binocolo. Vedere i passaggi non è difficile, è mettere una tavoletta su di un albero per un appostamento temporaneo neanche. Ognuno ha le proprie opinioni.non voglio essere di parte per nessuno, ma se avete un po di pazienza nel leggermi vi racconto una storiella vissuta da me, capirete di quanti problemi mentali noi abbiamo a riguardo delle armi e della caccia, mi metto io al primo posto!!
Mia moglie è Russa,quindi vado in Russia quasi una volta l'anno dal 2009, ho degli amici dei parenti con cui si parla di tutto , un giorno siamo finiti nell'argomento cinghiali, per loro kaban.
Senza dilungarmi troppo una sera mi ritrovai con un mio amico in una enorme foresta al cui interno vi era un ampio spazio pulito senza alberi ed innevato, tra le mani avevo una carabina da guerra tipo AR/m4 Izmash saiga calibro 223 con una misera canna non piu di 14" due caricatori da 30 colpi un cannocchiale 1-6x con infrarosso e cartucce Tula palla da 62 grani FMJ !!!
La prima cosa che mi venne in mente è che in italia con questo equipaggiamento sarei da galera! per seconda cosa pensai che questi russi stanno proprio fuori di testa, non riuscivo a capire come era possibile abbattere cinghiali con una carabina non da caccia tra l'altro con un calibro piccolo e con una palla non per uso venatorio.Per farla breve dal 2009 al 2016 ho abbattuto 32 cinghiali ad una distanza compresa dai 50 ai 130 metri, il peso compreso tra i 50 ed i 90kg , nessun animale perso, nessun animale fulminato sul posto ma tutti caduti nel raggio inferiore a 100 metri, tiri sdraiato con bipiete al buio pesto ma con infrarosso, tutti presi alla zona spalla.
Conclusione, conosco molto bene il 223 , in Italia lo uso al poligono, in Russia mi ha stupefatto!! ma prossimamente,dopo la conversione del porto d'arma da sportivo a caccia, comprerò un calibro 270, non cè niente da fare sono italiano!
saluti
Se le cose stanno così, cioè che il freno di bocca ha la sua utilità allora una persona può decidere se preferire l'estetica all'utilità. Se parliamo di reazione al colpo andiamo sul soggettivo, un mio amico soffre questo tipo di reazione e tira al cinghiale dall'altana con un 223, io che la razione al colpo non la soffro, quindi non la contrasto ma lo assorbo senza problemi, tiro al cinghiale ugualmente con il 223 spesso anche con la sua carabina. Qualcuno si meravigli sentendo che faccio tiri all'orecchio (non sono un fenomeno lo fanno in molti) con il buio ad una distanza di una quarantina di metri sempre dalla stessa altana e sempre sulla stessa pastura. Con qualche piccolo accorgimento il cinghiale con la pastura lo si posiziona nel migliore dei modi. L'intensità del buio è molto soggettiva, io riesco a tirare fino ad un certo punto, devo vedere minimo la macchia nera o le macchie nere, per poter indirizzare il tiro con precisione, il mio amico riesce a vedere dove io non vedo. Allo stato dei fatti chi soffre il colpo alla spalla deve trovare un'arma adatta, l'importante è che il calibro sia consentito dalla legge, idem in riguardo alle ore consentite per la caccia dopo il tramonto. Tutto il resto sono chiacchiere da poligono di gente che non ha mai tirato da una altana.
Proprio così, ognuno porta la sua esperienza....
Io ho fatto 17 anni di selezione sul cinghiale con la 7 mm R.M., di cui 1 anno anche il capriolo, fino a che ho avuto la possibilità di usare le palle classiche con piombo tutto bene, anche se 1 volta su 10 avevo qualche brutta sorpresa....
Da quando ci hanno obbligato a tirare le monolitiche la musica è cambiata e di non poco, il cinghiale se volevo vederlo cadere sul posto, il tiro doveva stare tra la spalla e la testa, sul collo, con il capriolo invece andavano alla grande....
Stanco di rincorrere i cinghiali, perché non sempre le condizioni sono favorevoli per tiri un po più impegnativi, sono 2 anni che ho abbandonato il 7 mm a favore del .308, la musica è cambiata e di molto!
Sul capriolo è un pochino più distruttiva del 7mm, ma direi accettabile, sul cinghiale è infallibile, dal piccolo al verro di oltre il quintale, lo scorso hanno ne ho abbattuto uno sopra i 130kg, tutti fermati sul posto.
Ripeto.... qui parliamo di monolitica.
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Cari colleghi,
Quando si hanno dei dubbi fra calibri validi e simili fra loro come il .270 Win., il 7x64 e il 30.06 i ragionamenti balistici non aiutano molto proprio per la somiglianza del trio.
Meglio farsi aiutare dalla meccanica e scegliere la carabina in uno dei tre e più confacente a terreno e abitudini.
Criteri di scelta:
-Serbatoio fisso o caricatore staccabile? Quest'ultimo (che può andare perso) si presta meglio a chi fa frequenti trasferimenti sul terreno di caccia, nel corso dei quali la normativa talora impone di scaricare l'arma..
-Sicura che blocca l'otturatore oppure otturatore sempre libero? Il compromesso è la sicura a tre posizioni, che non tutti offrono.
-Stecher bigrillo (ormai superato), stecher monogrillo, oppure scatto ragionevolmente leggero?
-Canna da 61-65 cm (solo in terreno aperto) oppure stutzen con canna da 50 (nella giungla appeninica)? Provare lo stutzen perché non tutti sono precisi.
E infine, qual è l'arma più precisa fra le candidate?
IBAL
In futuro vorrei fare anche il daino!
Buongiorno a te, qui sono germano56, abilitato alla caccia di selezione dal 1991/92 non ricordo bene, lo so che ho incominciato tardi, molto probabilmente prima ero impegnato a curare chi non aveva dei buoni rapporti con le armi.
Io non so quanti anni avevi tu nel 1991 e non so come fai a dire che nelle modalità da me descritte il 223 non è adatto al cinghiale. Se il 223 non è adatto non lo è per i tiri a 227 metri sul capriolo. Forse perché dalle mie parti si tira il capriolo all'imbrunire o alle prime luci dell'alba, ed è abbastanza difficile valutarlo, ed e anche difficile colpire il punto esatto. Nella caccia di selezione non si tira alla bestia, si tira a un punto preciso, e superato i duecento metri non è da tutti essere in grado di piazzare la palla in un punto preciso. Io non sono una persona esperta come lo sei tu, però ho capito che superato una certa distanza è meglio tirare al capriolo con un calibro più grosso, anche perché tirato al punto giusto non si rovina, al massimo si butta un pugnetto di carne. Quindi la mia esperienza mi ha consigliato che per fare abbattimenti puliti sul capriolo è meglio usare un calibro più grande del 223 io uso un cal.7 e i caprioli rimangono sul posto, come rimangono sul posto anche i cinghiali con il 223, ma la distanza in questo caso gioca un ruolo determinante. Non è obbligatorio fare il tiro all'orecchio a qualsiasi costo, se non ci sono le condizioni adatte si rinuncia. I cinghiali ci saranno anche quando noi non ci saremo. L'anno scorso solo un cacciatore ne ha abbattuti 37. Quindi "vola basso" non stai parlando con uno sprovveduto. Secondo me tu hai problemi anche a mettere il sale, figuriamoci se sai fare una pastura con un fondo di contrasto. Io dico che chi non sa farebbe meglio a stare zitto.Nooo!!
Dai ti prego...lascia stare il tiro all' orecchio al buio!! E per di più con un calibro inadatto al cinghiale.
Lascia stare ....
Ciao,
non credo proprio che sabatti faccia ciofeche.
Guarda su cacciatoriveri you tube...ci sono diverse prove.
Dovessi consigliare una carabina in base alle mie esperienze direi weaterby vanguard!!
Ne ho due (223 rem. e 7 mm rem) e da poco ho dato via quella in 270 winc. (ho preferito, in 270 tenere il remington).
Le vanguard....il 7-rem con palle pesanti fa rosate da bench rest a 200 mt ....il 223 (presa da poco) a 100 mt fa rosatine di 1,5 cm e.....il 270 sparava come il 223!!
Ovviamente tutte con scatto rivisto e per il 7 rem. anche bedding e canna flottante!
Ti allego la prima rosata fatta dal 223-a 100 mt...