lupozoppo

Utente Registrato
Messaggi
1,064
Punteggio reazioni
41
Punti
48
Su queste pagine si è spesso dibattuto delle virtù di alcune ottiche che permetterebbero di sparare anche in condizioni di luce molto penalizzanti.
Prendo lo spunto dall’intervento fatto oggi da Vivailpelo (scusami Claudio non è certo mia intenzione farti un processo, ma mi sembra che l’episodio, come da te descritto, sia abbastanza esemplare)
Non è certo mia intenzione atteggiarmi a maestro perciò mi sarebbero molto graditi gli interventi di persone che, come Toperone (Paolo sei nel mirino e non mi scappi più) abbiano maturato esperienze anche presso altre culture venatorie, magari più vecchie delle nostre.

Da anni nel mio gruppo di amici si fa una netta distinzione fra tiro all’alba e tiro al tramonto. Nel secondo caso quando rimane poca luce ci si astiene dallo sparare perché:
· Il tiratore è abbagliato dal flash prodotto dalla carabina e non riesce a valutare l’effetto del colpo
· Ora che dall’altana (o altro appostamento) si giunge sull’anschuss è ormai buio e difficilmente si riesce a reperire l’anschuss con sufficiente precisione, men che meno si riescono a valutare i “segni” con sufficiente accuratezza: <l’ho sbagliato o l’ho ferito? Boh!>
· Seguire la traccia di sangue è quasi un’utopia
· Si è perciò costretti a tornare la mattina dopo col cane da traccia; se l’animale era ferito e nel frattempo è morto la carne è da buttare, a meno che non faccia ben freddo.
All’alba è diverso; con la luce del giorno è possibile procedere ad una ricerca accurata, sistematica e prolungata che ci può consentire di effettuare valutazioni più attendibili, o magari scoprire (penso che sia capitato a tutti, a me più volte)che il capo “sbagliato” giace morto stecchito 50 m più in là, magari con il cuore spappolato.

Naturalmente si possono considerare delle deroghe; per esempio si potrebbe ammettere il tiro nell’ultima luce del giorno:
· Se si è accompagnati (cosa che riterrei obbligatoria in ogni circostanza) da un osservatore ben qualificato ed adeguatamente equipaggiato
· Se il campo di tiro è accettabilmente pulito
· In inverno se si ha la disponibilità di un cane da traccia per la mattina dopo, se invece non fa più che freddo il cane dovrebbe essere presente sul posto
In qualunque caso riterrei un obbligo morale effettuare la ricerca del capo “sbagliato” alle prime luci dell’alba successiva (normativa slovena docet)

Detto questo mi scuso se sono parso troppo categorico o “magistrale”, ma sono stato improntato cosi fin da piccolo.
Salutoni
 
Il discorso nasceva dalla luminosità delle ottiche, ho detto in premessa che non sono in grado di insegnare niente (io fin da piccolo sono stato improntato ad avere sempre da imparare).
Sono quasi 50 anni che vado a caccia e oltre venti che faccio quella di selezione. Molte volte non ho sparato in condizioni di luce scarsa, altre decido di farlo e lo faccio razionalmente, ciò non vuol dire che possa essere giusto o sbagliato. Però mi piace decidere perchè ho uno strumento che ci vede fin quasi agli ultimi istanti consentiti, il che mi consente, se decido di tirare il grilletto, di farlo con la maggiore sicurezza possibile.

Da quanto da te affermato si può desumere che le ottiche molto luminose non servono a niente, perchè la sera non bisogna tirare e al mattino si può sempre aspettare quei 5 minuti che consentono di vederci meglio.


Per chiarezza anche, la verifica con il cane fatta la mattina successiva ha confermato ciò che la mia piccola pila al led luminosissima aveva sentenziato subito dopo, non c'erano tracce di sangue e l'animale non aveva motivo per perderne.

Ciao

Claudio - siena
 
topic che casca a "pennello".... ieri sera, dopo diverse uscite in cui ho rinunciato a sparare per l' ora ormai troppo tarda e condizioni di luce pessime, alle 21:35 è uscito un branco di cinghiali, uno di questo riuscivo a vederlo quel tanto che mi ha fatto decidere di sparare. Come preannunciava Lupozoppo nell' ottica la fiammata mi ha impedito di vedere la reazine dell' animale, che credo di aver colpito, anche se non perfettamente altrimenti era in frigorifero. ho chiamato per la prima volta il cane ed oggi andremo a vedere, ma la vedo dura poichè non ci sono tracce di sangue. Anche se lo ritrovassimo con questo caldo sarà tutto gonfio e da buttare, giusto per etica venatoria....
Purtroppo credo che la mia scarsa esperienza sul campo sia stata il limite di un' azione di caccia che forse andava meditata un po' di più, poichè fino a che le cose vanno bene sono bravi tutti.
Spero a questo punto di averlo padellato.
 
Il discorso nasceva dalla luminosità delle ottiche, ho detto in premessa che non sono in grado di insegnare niente (io fin da piccolo sono stato improntato ad avere sempre da imparare).
Sono quasi 50 anni che vado a caccia e oltre venti che faccio quella di selezione. Molte volte non ho sparato in condizioni di luce scarsa, altre decido di farlo e lo faccio razionalmente, ciò non vuol dire che possa essere giusto o sbagliato. Però mi piace decidere perchè ho uno strumento che ci vede fin quasi agli ultimi istanti consentiti, il che mi consente, se decido di tirare il grilletto, di farlo con la maggiore sicurezza possibile.

Da quanto da te affermato si può desumere che le ottiche molto luminose non servono a niente, perchè la sera non bisogna tirare e al mattino si può sempre aspettare quei 5 minuti che consentono di vederci meglio.


Per chiarezza anche, la verifica con il cane fatta la mattina successiva ha confermato ciò che la mia piccola pila al led luminosissima aveva sentenziato subito dopo, non c'erano tracce di sangue e l'animale non aveva motivo per perderne.

Ciao

Claudio - siena

ciao Claudio, avrai sicuramente capito che il non mi piace è stato un errore
Ti ringrazio per la risposta e mi compiaccio per la precisazione riguardante il cane da traccia. Ti avevo citato come esempio, non come esempio negativo. Con questa precisazione direi che l'esempio diventa positivo.
Come già premesso anch'io non posso e soprattutto non voglio salire in cattedra. Principalmente cerco di riferire 50 anni di "gossip" fra cacciatori, le esperienze, positive e negative, e gli aspetti comportamentali che ne sono derivati. Preciso che nel mio gruppo d'amici non tutti, me compreso, si sono adeguati subito e volentieri ai suggerimenti degli accompagnatori meglio formati, anzi, eravamo un po' recalcitranti; spesso ci si era compiaciuti di essere accompagnati da faciloni che consentivano di sparare anche quando non c'era più luce. Abbiamo sbagliato, abbiamo pagato, e ... ci siamo adeguati alle regole dettate dalle tradizioni. Tutto qui. Il mio post è principalmente finalizzato a conoscere i pareri di altri cacciatori, al di fuori del mio "clan", che ben potrebbero avere avuto esperienze e formazione diverse.
Quanto all'utilità di un'ottica luminosa forse mi sono espresso male, ritengo infatti che sia utile:
All'alba: se aspetti che faccia luce i capi migliori (soprattutto il capriolo da trofeo) si sono già infrattati
Al tramonto: se ricorrono le condizioni che consentono il tiro con accettabile confidenza
Nulla di nuovo, nulla che rivoluzioni i concetti tradizionali
Con simpatia
WaidmansHeil
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto