negli anni 70 i miei amici più vecchi ponevano molta attenzione al lotto.
Probabilmente in seguito le tecniche di produzione sono migliorate perchè il problema è stato sempre meno sentito.
Tutti hanno comunque continuato ad effettuare delle verifiche in poligono, più che altro per eccesso di zelo. Con diverse carabine, calibri, marche di munizioni le differenze di punto d'impatto fra un lotto e l'altro, fino a 200 m, non sono mai risultate tali da pregiudicare il tiro di caccia sull'ungulato.
A 300 m qualche volta è emersa qualche differenza degna di nota (soprattutto col 6.5x68S)
Però si sa che a tale distanza i fattori che, a caccia, possono portare ad errore sono molti: se sei sfixiato si sommano, se hai cullo si sottraggono
:eek::eek::eek::eek:
 
Anche io tiro RWS e fino ad oggi ho sempre effettuato la verifica, ma mai e dico mai ho riscontrato differenze sostanziali, sempre per la caccia. Tanto che se non avessi la possibilità di fare la verifica non ma la prenderei più di tanto.
Così avrei una scusa in più per giustificare le mie padelle:cool:

Ciao

Claudio - siena
 

kokko

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comprando una scatola nuova di munizioni, le stesse che ho usato fino ad oggi, ma di lotto diverso, quanta reale esigenza c'è di tarare nuovamente l' arma? Pensate che sia trascurabile la resa balistica di un lotto differente o invece potrebbe avere importanti variazoni?
Chiedo perchè al momento al poligono con il fatto delle nuove abilitazioni di selezione al cinghiale, c'è la fila di persone a fare la prova di tiro e non c'è mai posto...
 
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