Salve a tutti, dato che a breve sarò troppo impegnato per andare a caccia, Sabato e Domenica appena trascorsi ho fatto una 2 giorni dedicata al capriolo.
Dovevo abbattere 1 femmina ed un piccolo per portare a termine il piano che mi avevano assegnato. Sabato mattina è stata la volta della femmina, bel tiro sui 140 mt all' interno di un' abetina, animale rimasto sul colpo fulminato.
La Domenica mi sono appostato invece in un' altro punto sparo in una piantata di faggi e ciliegi dove di animali se ne vedono sempre in abbondanza.
Verso le 8, dopo aver avvistato un paio di maschi ed una sottile, è uscita una femmina con un piccolo a seguito. Quando ho inquadrato gli animali nell' ottica della mia carabina ho dovuto aspettare perchè erano uno dietro l' altro e sicuramente li avrei colpiti tutti e due. Nel mentre il piccolo si strusciava continuamente alla femmina, non sò quanto affettuosamente o meno, fatto stà che quando è arrivato il momento buono, non ho sparato influenzato dal fatto che il cucciolo fosse uno solo e dall' atteggiamento a cui avevo assistito che sinceramente mi aveva fatto tenerezza. Dopo 10 minuti è uscita un' altra femmina con 2 piccoli, uno si è defilato un po' e mi si è messo in posizione ottimale per il tiro. Ho sparato ed anche questo animale, a circa 120 mt, è rimasto sul colpo.
Devo dire che l' abbattimento non mi ha dato la stessa soddisfazione dei precedenti (fatta eccezione per il piazzamento del colpo) e sinceramente ne avrei anche fatto a meno, anche se sono coscente del criterio di prelievo verso la specie al fine del mantenimento della stessa.
Questo per me è stato il primo anno di selezione, e forse l' inesperienza gioca afavore dei sentimenti a volte, che sia bene inteso, non mi vergogno di avere.
Parlando con amici selecontrollori sono stato già abbastanza preso per il culo
, per la mia esitazione, a voi è mai successo di provare dispiacere in qualche occasione particolare (vedi il mio caso con il cucciolo)? O sono proprio anomalo?
Con questo non che voglia rinnegare la mia passione per la caccia, in particolare per quella di selezione che mi stà conquistando giorno dopo giorno. Vivere un territorio, conoscerlo, rispettarlo e magari migliorarlo per goderne i frutti, sempre con riconoscenza.