Balisticamente parlando non condivido affatto poiché la 110 è una palla da varminting ma prendo atto auspicando vivamente che tale utilizzo resti ascritto alle tue personali amicizie poiché tutto è fuorché intonato tanto al calibro quanto alla preda.
Caro Toperone
Ti quoto e ti ringrazio per questo intervento.
La discussione con chi non è della nostra stessa idea è il sale della conoscenza; e se ci scappa una mezza parolina un po’ equivoca ………. Beh è il sale della discussione hihihihihi……….
Mi duole renderti edotto che i tuoi auspici non si sono affatto verificati (parliamo del periodo fra il 78 e il 90).
Purtroppo i miei diretti conoscenti hanno fatto ottima pubblicità alla “ricetta” (principalmente per il camoscio).
Erano i tempi in cui molti cominciavano a ricaricare e questa ricetta per un po’ di tempo è dilagata con manifesta soddisfazione di molti conoscenti dei miei conoscenti. Non so per quanto tempo sia durata la moda perché i miei amici, tutti ben più anziani di me, hanno poi perso i contatti.
Ma c’è di peggio. Nel 88 o 89 passai una settimana di ferie a Scopello in Valsesia. Il marito della portinaia era un cacciatore e, manco a dirlo, passammo un bel po’di tempo a chiacchierare.
Ai tempi il camoscio era il solo ungulato cacciabile in Valsesia e, con stupore, appresi che il binomio arma/cartuccia di grandissima lungapiù diffuso, a suo dire quasi d’ordinanza, era 270W/Winchester 100 grs.
Il mio stupore era dovuto anche al fatto che , avendole provate al poligono le avevo trovate imprecise. Lui però sosteneva che da anni si erano affermate come le cartucce più efficaci (????).
Al peggio non c’è limite. Dopo l’acquisto dell’ottima Tikka 243 avevo messo a punto per il capriolo un’ottima carica (anch’essa largamente sperimentata grazie al consueto tam tam) con le Hornady 75 HP. Una volta che non c’erano in armeria acquistai le Ball. Tip 70 grs e …….. feci bingo.
Eccellenti sul capriolo sotto tutti i punti di vista.
Tuttavia non riuscii mai a convincerne mio fratello, se non che proprio lui fece amicizia con un guardiacaccia altoatesino che le usava per i camosci, ne aveva abbattuti un’esagerazione – dicasi centinaia.
Beh non ci crederai, nonostante ciò mio fratello continua a non usarle perché c’è scritto “varmint” in etichetta.
È anche per questo che ti leggo sempre con un po’ d’affetto …………… mi sembri mio fratello !!!
AhAhAhAhAhAhAhAh
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