Penso si possano chiedere lumi sulla decisione dell'ISPRA, magari si scopre che gli altri non hanno sempre torto, o che i torti non stanno sempre da una sola parte.
 
In provincia di Siena i selvatici non si pagano, in ogni caso siamo 7 gruppi quindi 7 delle 11 vanno una per ogni gruppo non appena viene abbattuto il primo capriolo. Le restanti 4 verranno riassegnate nel secondo periodo al/ai grruppi che nel primo periodo hanno fatto la percentuale più alta di abbattimenti.
Ma il problema è un altro, il problema è che nel mio distretto pare che andare a caccia sia un lavoro e molti non ci vanno proprio, perchè non gli frega niente, perchè non gli va. Ma giustamente, avendo fatto i censimenti, le prestazioni d'opera e sopratutto, avendo pagato l aquota di iscrizione dell'atc, la loro fascetta la vogliono.
Risultato, chi va a caccia alla prima uscita( perchè è vertamente pieno di animali) fa il suo capo e poi si ferma. Gli altri non ci vanno, il piano non si fa e l'anno prossimo ce ne daranno ancora meno...
 
In provincia di Siena i selvatici non si pagano, in ogni caso siamo 7 gruppi quindi 7 delle 11 vanno una per ogni gruppo non appena viene abbattuto il primo capriolo. Le restanti 4 verranno riassegnate nel secondo periodo al/ai grruppi che nel primo periodo hanno fatto la percentuale più alta di abbattimenti.
Ma il problema è un altro, il problema è che nel mio distretto pare che andare a caccia sia un lavoro e molti non ci vanno proprio, perchè non gli frega niente, perchè non gli va. Ma giustamente, avendo fatto i censimenti, le prestazioni d'opera e sopratutto, avendo pagato l aquota di iscrizione dell'atc, la loro fascetta la vogliono.
Risultato, chi va a caccia alla prima uscita( perchè è vertamente pieno di animali) fa il suo capo e poi si ferma. Gli altri non ci vanno, il piano non si fa e l'anno prossimo ce ne daranno ancora meno...

Ma provare ad inserire una nuova regola, d'accordo con ATC e Provincia, del tipo che chi non raggiunge il piano per due anni di fila sta fermo un anno?
 
Si come no, stare fermi vuol dire non pagare l'atc e secondo te ATC e provincia sono disposti a rinunciare alle quote di iscrizione? Stiamo anche pensando di provare a proporre una sorta di cassettina dove chi vuole uscire, va e prende la fascetta, poi se lausa, scrive cosa ha abbattuto, ma se non la usa la rimetta al suo posto.
Ma conoscendo i polli dubito che questa iniziativa riesca a vedere luce al livello di distretto, forse dico forse può essere messa in piedi a livello di squadra, ma non è cmq una cosa semplice.
Tutti vogliono far valere i propri diritti, ma guai a parlargli anche dei doveri.
 
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Da domani si apre la caccia di selezione ai cervidi in provincia di Siena (speriamo scompaia presto), con solo un mese di ritardo.

Nei piani di abbattimento di quasi tutti i distretti sono stati tagliati i piani di oltre il 50% e questo dall'ISPRA, nonostante i censimenti avessero rivelato popolazioni in aumento.

Qualche distretto non ha neanche un capriolo a testa.

E' meglio che non commenti almeno per qualche giorno altrimenti mi oscurano il post.

Però una cosa la posso dire, che caxxo li facciamo a fare i censimenti?

Se a questa domanda non sarà fornito un valido chiarimento nella prossima primavera istigherò tutta la provincia allo sciopero dei censimenti.

Ciao

Claudio - siena
 
Penso si possano chiedere lumi sulla decisione dell'ISPRA, magari si scopre che gli altri non hanno sempre torto, o che i torti non stanno sempre da una sola parte.

Se sai come si fa ad interloquire con loro mi fai un piacere.
Sarei proprio curioso di sapere come mai l'anno scorso per il mio distretto l'atc propose 40 daini, l'ispra ne approvò 120, quest'anno abbiamo visto lo stesso numero di animali nello stesso territorio, l'atc ha proposto 100 daini e l'ispra ne ha assegnati 22. Sono proprio curioso di conoscere le motivazioni scientifiche che giustificano ciò.

Ciao

Claudio - siena
 
Ragazzi il discorso è questo, purtroppo i cacciatori non si sono ancora adattati al "calendario biologico" dell'Ispra e gli abbattimenti della scorsa stagione (ma anche quella prima) in molti distretti hanno superato di poco il 40%. Questo per noi che andiamo a caccia e conosciamo la realtà pratica, è stato causato dai tempi di prelievo inadatti per le regioni del centro Italia, dove per via della prova dei cani, per via delle altre cacce ecc... cacciare dal 15 agosto in poi e anche tutto gennaio spesso e volentieri è poco fruttuoso se non addirittura inutile.
Ma l'Ispra ovviamente non può ammettere che la mancata realizzazione dei piani è colpa del loro "calendario biologico" perchè è più facile dire, che se il piano non è stato fatto è perchè i censimenti fatti dai "cacciattori" non sono del tutto attendibili oppure lo sono, ma sono da riconsiderare i parametri di densità in base ai capi censiti. Insomma tutto tranne che il loro sbaglio, ma credo che su questo ci sia poco da rimanere meravigliati.
Ovviamente però loro sanno di avere torto e quindi cosa fanno per pararsi il culo? Là dove non ci sono particolari criticità dimezzano i piani, certi che a parte i cacciatori, non si lementerà nessuno più di tanto. Là dove invece ci sono culture di pregio, (vedi Chianti e Montalcino, ma non la parte boscosa) i piani sono rimasti gli stessi delle scorse stagioni o livemente, ma veramente lievemente ridotti.
Il tutto a parità di risultati nei censimenti...Signori siamo in Italia, il paese dove il primo che si alza comanda e dove la legge viene applicata per tutti tranne che per gli amici per i queli invece la legge è "INTERPRETATA".
Claudio sai benissimo che la pensiamo allo stesso modo e che come te sono **** come una bestia, ma sono italiano anch'io e ho imparato a parlare la lingua "tricolore", quindi da buon italiano, fatta la legge trovato l'inganno...a buon intenditor...quest'anno l'obbiettivo sarà realizzare il 100% del piano e tutti sappiamo come si deve fare per raggiungere questo risultato.
In bocca al lupo a tutti.
 
Ascolta 15 anni fa ancora non facevo questa caccia, io ho cominciato nel 2006/07 e per lo meno da quello che ho visto nel mio distretto, ci sono state delle inflessioni, ma negli ultimi 2 anni, quest'anno in particolare sia il capriolo che il daino si stanno riprendendo e direi piuttosto bene. Diciamo che il lupo ha fatto il suo, e i cacciatori, soprattutto i cinghialai, hanno fatto il loro. Inoltre partecipando piuttosto attivamente a, censimenti, catture, radiocollaramenti e monitoraggi vari, in supporto all'Ispra nella tenuta Presidenziale di Castel Porziano, posso dirti che conosco bene il fenomeno della predazione del cinghiale sui piccoli di capriolo italico. Così piace tanto definirlo agli esperti, ma che alla fine è identico al nostro. In quella realtà recintata sulla popolazione di capriolo, sono forti gli impatti dell'eccessiva presenza del daino e di un (oramai) piccolo nucleo di cervi, per non parlare della predazione del cinghiale "sopratutto" sui piccoli. Così come sono negativi le predazioni del cinghiale sulla lepre italica (quello invece è davvero un altro animale e non la lepre comune).
Lascia perdere il capriolo italico che è una roba inventata solo per dare un po' di lavoro , anzi pretesto di lavoro , a qualche parassita pubblico ...al cinghiale da una parte va dato merito di assorbire le attenzioni di una discreta percentuale di cacciatori , dall'altra non esiste un nocivo più nocivo e degradante del cinghiale ...dove passa il cinghiale fa tabula rasa di tutto quello che trova , soprattutto per la stanziale ....la colpa poi è sempre delle volpi e delle cornacchie ovviamente .... Noi questa cosa l'abbiamo rilevata tantissimo cacciando stanzial coi cani, dove negli anni la crescita della popolazione del cinghiale e' stata direttamente proporzionale alla rarefazione di fagiani e lepri ...
 
Parlavo della quota di iscrizione all'ATC...Comunque in fondo il ragionamento di Jack in parte mi tranquilliza, nel senso che tutto sommato un capriolo alla fien lo fanno tutti. Ben inteso quando dico una fascetta faccio riferimento alla sola caccia estiva al maschio. Tutto sommato a questo punto il discorso di assegnare anche le fascette delle femmine non sraebbe poi così male. Nel senso che anzichè uscire con una fascetta esci con 2, poi una volta finiti i maschi, chi non ha tirato aspetta gennaio l'apertura delle femmine.
Questa pure potrebbe essere una soluzione...quasi quasi la propongo in assemblea. In ogni modo ad ora tutti quelli usciti hanno tirato subito, quindi alla fine mi sto preoccupando per un qualcosa che magari nemmeno si avvera. Quello che mi desta preoccupazione è l'inizio della prova dei cani, quelli si che so dolori...
 
ma, verso la fine, se vedete che siete tanto in dietro .... riconsegna di tutte le fascette e redistribuzione anche a chi ha già completato il suo carniere.
 
Le disposizioni dell' ISPRA non hanno mai avuto una sega di scientifico....
basta pensare che 3 anni fa non si poteva tirare ai maschi di capriolo fino al 16 agosto perché prima di quella data non avrebbero coperto le femmine, adesso sono due anni che gli si tira a metà giugno così le femmine le copre lo spirito santo secondo loro....
fino a 4/5 anni fa dal 1 agosto si tirava a tutto, poi non si tirava più alle femmine ma ai piccoli si per non lasciare i piccoli in giro orfani, adesso non si tira più ne alle femmine ne ai piccoli lasciandoli tutti per l'inverno dove tendenzialmente nel dubbio di un errore di abbattimento tutti sparano alle femmine adulte che sono gravide e hanno scampato ormai l'inverno per cui sarebbero riproduttori certi, mentre dei piccoli che sono stati risparmiati in estate molti sono già morti per predazione , eventi climatici avversi, selezione naturale ecc ecc...queste sono tutte cambiarelle che l'ISPRA tira fuori ogni anno...c'è qualcosa di scientifico in tutto questo ?

- - - Aggiornato - - -

Magari ispra pensa che i cervidi vanno preservati al fine di consentire un incremento della popolazione del lupo.
Eh tu ci scherzi ma questi sono di fóri davvero ....
 
In provincia di Siena i selvatici non si pagano, in ogni caso siamo 7 gruppi quindi 7 delle 11 vanno una per ogni gruppo non appena viene abbattuto il primo capriolo. Le restanti 4 verranno riassegnate nel secondo periodo al/ai grruppi che nel primo periodo hanno fatto la percentuale più alta di abbattimenti.
Ma il problema è un altro, il problema è che nel mio distretto pare che andare a caccia sia un lavoro e molti non ci vanno proprio, perchè non gli frega niente, perchè non gli va. Ma giustamente, avendo fatto i censimenti, le prestazioni d'opera e sopratutto, avendo pagato l aquota di iscrizione dell'atc, la loro fascetta la vogliono.
Risultato, chi va a caccia alla prima uscita( perchè è vertamente pieno di animali) fa il suo capo e poi si ferma. Gli altri non ci vanno, il piano non si fa e l'anno prossimo ce ne daranno ancora meno...

Scusa se mi permetto ma a me pare che il vostro sistema di risuddividere il distretto in gruppi o squadre come le hai chiamate, faccia solo confusione...
ma quale e' l'utilita' di queste squadre? la caccia di selezione e' una caccia prettamente individuale, in tutto e per tutto , per cui molto meglio che ogni cacciatore abbia la propria sottozona e le proprie fascette e si gestisca il prorpio piano individuale...
da noi le fascette in esubero ( se ce ne sono in base ai risultati dei censimenti ) vengono assegnate al distretto per mano del presidente, che valuta poi a chi assegnare tali fascette tra coloro che hanno gia terminato il piano dei capi assegnati e che ne fanno richiesta....le fascette eventualmente riassegnate si chiamano a contributo , e si pagano ...se si pagassero anche da voi vedresti che gia tutta la corsa ad accaparrarsi le fascette in piu' si ridimensionerebbe , credimi ...possono essere anche assegnate a qualcuno a titolo di incentivo gratuito, per esempio ad un recuperatore autorizzato , come forma di premio , se cosi si puo' dire ...in ogni caso nessuno ha diritto a capi supplementari se non ha prima terminato tutto il proprio piano di abbattimento individuale e che quindi ha terminato le fascette assegnate ad inizio stagione, che sono uguali per tutti i componenti del distretto...
 
Silvano Toso l'unico cacciatore in ISPRA, dirigente con ruolo apicale e' da poco andato in pensione...
 
Tutto vero, ma ci sono realtà e realtà e quando capita chwe uno fa 10 e l'altro fa zero, la fortuna, il capanno ecc... c'entra ben poco. Il discorso è che a casa i caprioli non ti vengono a trovare. C'è gente da noi che no fa le uscite, perchè non ha tempo non ha voglia, l avuole semplice ecc... eppure è sempre li a batter cassa che le sue fascette a disposizione le vuole cmq anche se poi tutti gli anni le riconsegna intonze. Nel mio distretto questo è successo, perche vedere alle 8.30 di sera i caprioli abbrancati di primo di luglio, tutto vuol dire tranne che non ci sono gli animali. Io dico solo che ogni storia è a se, ci sono realtà dove non si fanno i piani perchè gli animali sono in calo, ma anche realtà ahimè, dove non si fanno con gli animali in aumento.
 
Evidentemente ha lasciato la dirigenza in "buone mani " ....

nel pubblico i piani di successione, purtroppo, non esistono...
comunque come giustamente dice Fulvio se l'atc formulasse una richiesta formale di chiarimenti l'ISPRA e' tenuta a rispondere.
 
allora .... tanto per parlare e senza che nessuno si arrabbi ...
anche qui da me, se in un annata venatoria non si completa il piano, l anno successivo ti viene ridotto il prelievo.
Credo che l ispra in Friuli non sappiano neanche cosa sia ... eppure funziona così.
Non lo so se c'è una base scientifica ma di certo se in una riserva non si abbattono i capi assegnati un motivo ci sarà. Si va a caccia dal 15 aprile a 30 gennaio !!
secondo me una parte di colpa e' anche nostra, c'è quello che alla femmina non spara .... quello a cui il piccolo fa pena .... quello che spara solo per il trofeo ..... quello che si fa assegnare i capi ed esce una volta ..... quello che ....,
E poi vogliamo parlare dei censimenti ? quante volte ho letto proprio qui che sono una boiata ??!!
Insomma siete sicuri che è solo colpa dell ispra ?

saluti

- - - Aggiornato - - -

Se sai come si fa ad interloquire con loro mi fai un piacere.
Sarei proprio curioso di sapere come mai l'anno scorso per il mio distretto l'atc propose 40 daini, l'ispra ne approvò 120, quest'anno abbiamo visto lo stesso numero di animali nello stesso territorio, l'atc ha proposto 100 daini e l'ispra ne ha assegnati 22. Sono proprio curioso di conoscere le motivazioni scientifiche che giustificano ciò.

Ciao

Claudio - siena

come è possibile che con lo stesso numero di animali censiti un anno ne chiedi 100 e quello dopo 40 ?!
 
Beh, la quota dell'ATC la pagano tutti coloro che vanno a caccia, non solo i selecontrollori quindi il discorso che debbano avere la fascetta comunque, non regge ... la selezione è un tipo di caccia diverso dalle altre e quindi chi non si adatta a questo, è bene che faccia posto a chi invece ha capito lo spirito di questa attività venatoria ...

Quello che dice Jack relativamente al fatto che sicuramente c'è chi di caprioli ne prende anche senza fascettarli è vero, ma quelli non fanno aumentare la percentuale dei piani di abbattimento, che è appunto il dato su cui si basano i cervelloni.

Noi abbiamo sempre assegnato il piano completo ad ogni cacciatore ed è risultata una buona cosa ... anche perché a volte capita che non ci sono maschi per tutti e quindi chi rimane fuori dalla caccia estiva è giusto che sappia subito quello che gli tocca per l'inverno ...
 
Mamma mia ragazzi si fa fatica a seguirvi. Da parte mia posso dire che ogni distretto di ogni atc è gestito in modo diverso e in ognuno ci sono lati positivi e negativi.
L'unica cosa che mi sento di dire è che la caccia è è deve essere un piacere e nessuno può costringere altri ad andare.

Saluti

Claudio -siena
 
Tutto vero, ma ci sono realtà e realtà e quando capita chwe uno fa 10 e l'altro fa zero, la fortuna, il capanno ecc... c'entra ben poco. Il discorso è che a casa i caprioli non ti vengono a trovare. C'è gente da noi che no fa le uscite, perchè non ha tempo non ha voglia, l avuole semplice ecc... eppure è sempre li a batter cassa che le sue fascette a disposizione le vuole cmq anche se poi tutti gli anni le riconsegna intonze. Nel mio distretto questo è successo, perche vedere alle 8.30 di sera i caprioli abbrancati di primo di luglio, tutto vuol dire tranne che non ci sono gli animali. Io dico solo che ogni storia è a se, ci sono realtà dove non si fanno i piani perchè gli animali sono in calo, ma anche realtà ahimè, dove non si fanno con gli animali in aumento.
Tutto vero quello che dici, ma bisogna anche saper guardare un pochino più in là del proprio orticello fatto di fucilate e fascette...e non mi baso soltanto su quello che vedo io a caccia nella mia zona...io in campagna ci vivo tutto l'anno , e parlo con tanti cacciatori tutto l'anno, e vado a caccia anche coi cani e quando non vado a caccia sono comunque sempre in giro per la macchia, vuoi che sia a funghi , ad asparagi ,coi cani o anche semplicemente per passeggiare ...qua da me i caprioli sono in forte, fortissima sofferenza , credo principalmente a causa della predazione del lupo, e poi per il continuo abbandono delle coltivazioni di collina e di montagna e la diffusione di cinghiale e nocivi ( tu lo hai mai visto un cinghiale predare piccoli di capriolo ?? Io si ... ) ... La caccia di selezione e/o eventuale bracconaggio , premesso che non credo che nessuno vada in giro di notte a sparare ai caprioli, credo che abbiano avuto un impatto davvero minimale , anche se in passato in alcuni distretti si è forse esagerato con le assegnazioni ...
visto che cacci a Siena ti potrei parlare anche della tua realtà dal momento che ho due atc della provincia di Siena e ci caccio coi cani almeno due volte alla settimana ... Li do sono densità di capriolo ancora interessanti ma sono molto calati anche da voi rispetto a a 10/15 anni fa l quando veramente cacciando coi cani ogni 10 metri si alzava un capriolo , o anche due o tre ...ovviamente quello che scrivo non deve essere globalizzato, a Siena come ad Arezzo ci sono sicuramente aree con pochi caprioli ed altre dove ci sono a branchi, i fattori e le variabili possono essere tantissimi ...
a 500 metri da casa mia c'è un campo di fieno enorme , fino a qualche anno fa la mattina e la sera non c'erano meno di 7/8 caprioli a mangiare , adesso ci vedi solo branchi di cinghiali e occasionalmente 1/2 caprioli...conosco diversi cacciatori , e che cacciatori ,di qua che l'anno scorso hanno fatto qualcosa come 30/40 uscite senza completare gli abbattimenti....sfortuna? Incapacità ? Condizioni avverse ? Mah....credo piuttosto pochi animali .....
ripeto, il calo non è senz'altro Da imputare alla caccia, ma se almeno in via sperimentale per un po c'è da fare qualche capo in meno per valutare eventuali benefici a me va più che bene , perché se un giorno arrivassero a dire che non c'è più bisogno di fare caccia di selezione perché basta il controllo della provincia a me girerebbero parecchio i cogli@ni....
 
Parlavo della quota di iscrizione all'ATC...Comunque in fondo il ragionamento di Jack in parte mi tranquilliza, nel senso che tutto sommato un capriolo alla fien lo fanno tutti. Ben inteso quando dico una fascetta faccio riferimento alla sola caccia estiva al maschio. Tutto sommato a questo punto il discorso di assegnare anche le fascette delle femmine non sraebbe poi così male. Nel senso che anzichè uscire con una fascetta esci con 2, poi una volta finiti i maschi, chi non ha tirato aspetta gennaio l'apertura delle femmine.
Questa pure potrebbe essere una soluzione...quasi quasi la propongo in assemblea. In ogni modo ad ora tutti quelli usciti hanno tirato subito, quindi alla fine mi sto preoccupando per un qualcosa che magari nemmeno si avvera. Quello che mi desta preoccupazione è l'inizio della prova dei cani, quelli si che so dolori...
Da noi le fascette vengono assegnate tutte adii zio stagione, anzi prima che la stagione inizi....
Poi il calendario e le istruzioni di caccia ti dicono cosa e quando abbattere ....
 
allora .... tanto per parlare e senza che nessuno si arrabbi ...
anche qui da me, se in un annata venatoria non si completa il piano, l anno successivo ti viene ridotto il prelievo.
Credo che l ispra in Friuli non sappiano neanche cosa sia ... eppure funziona così.
Non lo so se c'è una base scientifica ma di certo se in una riserva non si abbattono i capi assegnati un motivo ci sarà. Si va a caccia dal 15 aprile a 30 gennaio !!
secondo me una parte di colpa e' anche nostra, c'è quello che alla femmina non spara .... quello a cui il piccolo fa pena .... quello che spara solo per il trofeo ..... quello che si fa assegnare i capi ed esce una volta ..... quello che ....,
E poi vogliamo parlare dei censimenti ? quante volte ho letto proprio qui che sono una boiata ??!!
Insomma siete sicuri che è solo colpa dell ispra ?

saluti

- - - Aggiornato - - -



come è possibile che con lo stesso numero di animali censiti un anno ne chiedi 100 e quello dopo 40 ?!

hai dimenticato la categoria di quelli che prelevano e non fascettano, specie ben presente ed in forte sviluppo almeno in ossola... :)
 
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