Si è vero ma Karamojo tirava agli elefanti a distanza molto ravvicinata (10/12 metri) e con palle blindate. Inoltre i tire erano tutti i testa...In ogni modo anche le Barness tirate da calibri ipertrofici a distanze non elevatissimo (direi anche 150/180 mt) se coplpiscono le ossa, fanno danni come le palle tradizionali. Ho foto personali ch elo provano.
 

lupozoppo

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Cari amici
Un altro argomento che vorrei proporre è quello delle palle che, pur essendo molto efficaci, non rovinano la carne.
A me pare un controsenso. Qualsiasi arma: pallottola, lancia, freccia o coltello, uccide perché distrugge una parte del corpo dell’animale; l’altra alternativa è farlo morire di paura ………. O dal ridere.
L’energia cinetica (EC) è quella misura che ci dovrebbe dare indicazione sulla capacità della palla di compiere un lavoro, quindi sull’entità del danno arrecabile.
A parità d’energia cinetica due palle dovrebbero compiere più o meno lo stesso lavoro, a prescindere dal loro calibro, peso, velocità. Ne sia dimostrazione il fatto che sulle pubblicazioni americane si trova spesso il concetto che alle brevi distanze, su gelatina balistica, una Foster cal. 12 produrrebbe cavità permanenti analoghe a quelle prodotte da un 308 Win./150 grs. Pare che ciò sia stato anche riscontrato in sede d’autopsia sul corpo di qualche poveraccio.
Le differenze riscontrabili sul corpo del selvatico, secondo me, andrebbero ricercate nel come e dove l’energia viene spesa.
Non dovremmo dimenticarci che, in linea di massima, il corpo d’un animale (arti esclusi) è paragonabile ad un tubo, dove le pareti, composte da pelle, muscoli ed ossa, contengono gli organi vitali. Se l’energia è spesa prevalentemente a carico degli stati superficiali (in entrata o in uscita) si avrà un eccessivo danneggiamento della carne, se invece il proiettile ne spende poca per entrare, tantissima all’interno e poca per uscire si avrà un micidialità elevatissima con poco danneggiamento della carne. Come dire: il buco è sempre lo stesso, però è distribuito meglio. La struttura dei diversi modelli di palla è finalizzata a questo scopo, in funzione della velocità residua attesa, mole dell’animale attesa e di tantissime altre cose attese.
Bellissimo, ma applicabile a blocchi di gelatina più o meno elaborati, non sempre all’animale.
L’animale non è mai uguale a sé stesso, anche se se ne sta immobile i suoi organi interni (cuore, diaframma, polmoni, fegato ecc.) sono in continuo movimento. Se poi aggiungiamo che non sempre ci si presenta in maniera ottimale e che magari noi non lo colpiamo a regola d’arte (eccezionalmente, sia ben inteso) si può considerare come le variabili aumentino enormemente, perciò il danno alla parte edibile può essere molto difforme. In fondo la finalità di un proiettile espansivo è proprio questa: compensare, con l’elevata capacità distruttiva, una ragionevole parte delle variabili che potrebbero intervenire di caso in caso.
L’alternativa è fare come Karamojo Bell che abbatté centinaia di elefanti con il 6,5 x 54, ed ancor di più con il 7 x 57.
In fondo non siamo tutti dei piccoli Biffalo Bull ?????? [thumbsup.gif][thumbsup.gif][thumbsup.gif][thumbsup.gif]
 
le ossa, quando sono colpite, si scheggiano trasformandosi in tanti proiettili secondari, non necessariamente piccoli; è per questo che tutti i proiettili causano danni elevati, a quanto si dice (ma non ne ho le prove) persino i FMJ. D'altronde è opinione condivisa che tirare "al telaio" sia uno dei modi più efficaci per stoppare gli animali
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