Quello che volevo far capire alla gente che giustamente a detto la sua idea ed io sempre giustamente ho ridetto la mia che purtroppo il calibro che ti consente di ammazzare un cinghiale padellandolo non esiste ancora....
Poi c'è chi preferisce un colpo di potenza e quindi va a caccia con la 9,3x62....vedi mio papà
Io preferisco la 44 per una serie di ragioni che non sto a ripetere...
Il fatto sta a parere mio che se prendi un cinghiale con il primo colpo che tu abbia la 44 o il 9,3x62 hai buone possibilità di segnare l'abbattimento....
Per quanto riguarda il video volevo solo far vedere l'effetto della 44 su una bestia...
 
Certo che hai vissuto una vita molto avventurosa sempre in mezzo a tutti questi orsi!

Consentimi una piccola curiosità, le loro carni sono commestibili? :D

No. L'orso nero (che pero' non c'e' a Kodiak) e' commestibie, ma la carne e' troppo grassa in autunno, migliore a primavera, dopo il letargo invernale e quando per un po' mangia soprattutto piante ed erbe per "purgarsi." A me e' piaciuto, nel Montana. Il grizzly dell'interno (praticamente la stessa specie del Kodiak, ma con habitat e nutrizione diversi) e' quasi commestibile. Io l'ho provato (mio cognato ne uccise uno) e non m'e' piaciuto troppo: tiglioso e dal sapore troppo selvatico. Il Kodiak non lo mangia nessuno. Non so se i Nativi lo mangiassero. E' probabile, perche' mangiavano (e mangiano) foche e leoni marini. I cacciatori sportivi che lo cacciano per il trofeo lasciano la carcassa spellata ad altri orsi, gabbiani, corvi, cornacchie, gazze, volpi, ecc. L'alimentazione del Kodiak e' varia, da animali morti, a immondizia, a--soprattutto--salmoni, non solo quell freschi che catturano, ma anche quelli morti dopo l'accoppiamento ed in piu' o meno avanzato stato di putrefazione. Non c'e' puzza peggiore al mondo di quella delle feci di un Kodiak che ha fatto il pieno di salmoni putrefatti.
 
Giovannit, sei sicuro che la colpa è del calibro? Se lo dici tu ci credo, come credo a chi mi ha detto che la lepre può essere fermata da un pallino 4,5 tirato da una carabina ad aria compressa.
Per la lepre sarebbe bastato un colpo di pistola cal. 22 Giovannit, la carabina in cal. 22 è l'arma che utilizzano i bracconieri, la utilizzano anche per il capriolo e il cinghiale. Non sprecano niente, quello che tirano portano a casa. Ogni arma ha la sua efficacia, basta utilizzarla nel modo giusto.

Certo. Un animale impanciato anche con un .460 Weatherby e' sempre un animale impanciato. Ed infatti di lepri nel Montana ne ho uccise a bizzeffe con la carabina .22l.r.
 
E' un fuciletto molto carino, veramente carino. Ma ho conosciuto tre persone in squadra che l'hanno dismesso dopo varie esperienze. Una delle persone in questione, canaio, dopo aver perso due cinghiali (tirati a pochi metri), ha voluto continuare ad usarla perché gli avevano detto che con cartucce ricaricate e per ciò più spinte, non ci sarebbero stati più problemi. Si è convinto quando se l'è vista davvero brutta con un verro. Ciò mi basta.
Io credo che una posta abbia il dovere, al di là del fattore etico, di fare il possibile per fermare l'animale in modo decisivo onde evitare pericolosi ferimenti che possano mettere a repentaglio la vita dei cani e l'incolumità di altre persone. Siccome caccio nella macchia mediterranea da trent'anni, so perfettamente che quando hai a disposizione un metro di spazio e una frazione di secondo per sparare è impossibile fare il cosiddetto "tiro chirurgico".
 
Considerata l'esperienza con i plantigradi che affiora spesso da cio che scrive, sarebbe auspicabile un'apposita discussione sulla caccia agli orsi.
Potrebbe attirare anche qualche altro utente con esperienza in merito.



La caccia all'orso (nero) l'ho praticata nel Montana. L'orso nero, sebbene anch'esso pericoloso, non e' difficile da abbattere, con un colpo ben centrato. Basta anche un .243, ma naturalmente poi un calibro piu' potente ti da' maggiore affidamento se il colpo non e' ben piazzato. Io ho utilizzato la .30-06. La caccia all'orso nero e' di solito praticata alla posta, magari con esche varie. E, come ho scritto altrove, la carne e' commestibile, simile al maiale, ma piu' scura.

La caccia al grizzly e al Kodiak non e' consentita con esche, ed e' per lo piu' limitata all'Alaska. Credo che in certi stati del West dove e' ancora presente vengano soteggiati numeri limitati di permessi a seconda della densita' della popolazione.

Io, sebbene abbia vissuto a Kodiak per 29 anni, non ho mai cacciato il Kodiak. Due ragioni: la prima e' che non e' commestibile--ed io non caccio solo per il trofeo. La seconda e' che se veramente avessi voluto avere una pelle d'orso come tappeto nel salotto, avrei dovuto sborsare almeno duemila dollari pe la preparazione. La caccia all'orso a Kodiak e' praticata in genere con una grossa barca, un peschereccio d'altura, dotata di una piccola imbarcazione d'alluminio da 16 o piu' piedi, o un buon canotto di gomma. Il peschereccio, sul quale si passano le notti al caldo ed al sicuro in una baia riparata, rimane all'ancora, e con la barca piccola si esplorano spiagge ed insenature. Se si avvista un orso delle dimensioni volute, si sbarca ad una certa distanza dall'animale, e poi ci si avvicina lentamente, sottovento. Se l'accostamento ha successo, gli si spara nella spalla, sotto la "gobba," con un fucile di calibro discreto. Il .338 WM, o il .375 H&H, ecc. E si spara fino a quando non muove piu' neanche un'oreccho. Sono gli animali "morti" che uccidono o feriscono guide e cacciatori. Poi la guida spella l'animale. La pelle ed il cranio vengono poi arrotolate e portati alla barca. Questa e' un'impresa ardua. Fra pelle e cranio si arriva facilmente al quintale. In genere uno porta la pelle, l'altro la testa spellata. Ambedue devono essere poi portate in citta' al dipartimento di caccia e pesca, per la nessaria esaminazione, rimozione di un dente (non i grossi canini), e immatricolazione con una fascetta.
Poi da li' il viaggio di pelle e cranio prosegue fino allo studio del tassidermista. Il cranio viene pulito, sbiancato, seccato, e consegnato al cacciatore cosi' com' e', la pelle puo' essere trasformata in tappeto o, se il cacciatore ha soldi da spendere, in una montatura a grandezza naturale, in qualche posa aggressiva. All'aereoporto di Anchorage ne puoi vedere diverse di queste monte, una della quale e' veramente enorme, e l'orso era stato abbattuto da un mio ex-collega. Questo di soldi ne aveva, peche' la sua famiglia possedeva diversi pozzi di petrolio nell'Arkansas. Andava ogni tanto in Africa, ed aveva una casa piena di trofei.

Io l'orso di Kodiak non l'ho mai considerato come una preda, ma come un animale potenzialmente pericoloso. Finire accidentalmente fra un'orsa ed i suoi piccoli e' quasi certo di scatenare un attacco, come anche passare vicino ad un mucchio di arbusti e terriccio col quale l'orso ha coperto gli avanzi di un pasto, se l'orso e' nascosto vicino ad esso e ti sta tenendo d'occhio.

Un orso che ti carica e' difficile da fermare con una fucilata. Prima di tutto su breve distanza puo' raggiungere le 40 migli orarie (60 kmh). Poi la testa ballonzola su' e giu'., e colpirlo nel naso (sistema sicuro per colpirne il cervello) e' abbastanza aleatorio. Due casi di attacchi dei quali conosco i particolari. Il primo caso vide uno dei miei studenti (che poi crebbe per diventare un'eccellente guida di caccia, e cosi' anche suo fratello) a caccia di cervi con un .243. Caricato da un Kodiak ebbe la presenza di spirito di sparargli prima in una spalla, rompendola e rallentandolo, poi nell'altra, fermandolo abbastanza per piantargli la terza palla in testa. La seconda storia e' quella di un mio amico, che caricato da un Kodiak mentre cacciava cervi vicino alla citta'. Aveva un .375 H&H e gli sparo' in testa a dieci metri. La grossa palla non gli sfioro' neanche il cervello, ma il tremendo pugno sferratogli da essa lo stordi' per qualche secondo, e mentre ancora in piedi cercava di riprendersi, la seconda palla lo prese nel punto giusto. Sotto carica la "precisione chirurgica" del tiro va a farsi fottere. Ci vogliono pallottole con abbastanza cavalli vapore! E tornando al topic, con un cinghiale che pascola tranquillo basta anche una .22l.r. nell'orecchio, e il cinghiale va giu' senza un sospiro. Ma con un cinghiale in battuta che corre fra i cespugli o, peggio, un solengo ferito o semplicemente **** che ti carica, colpire esattamente nel punto giusto e' un terno al lotto. Se hai in mano qualcosa meno esangue di una .44 Magnum, prima di tutto il margine di sicurezza cresce in proporzione a taglia, peso, e footpounds (o joules) della palla. Meno rischi per i cani ed i canai. Meno animali condannati ad una morte atroce se non trovati e finiti. E nel caso di una carica, tenete in mente che quelle zanne sono piu' o meno all'altezza delle vostre arterie femorali e anche dei vostri santissimi...

Se proprio volete usare una carabina semiautomatica corta e maneggevole (ma non leggera come la Rugerina, ottima per i cervi americani, tant'e' vero che se non vado errato era chiamata "Deerslayer," cioe' ammazzacervi), se e' disponibile in Italia considerate il .50 Beowulf, basato sull'AR 15, ma capace di sparare una pallottolona simile alla .500 S&W da pistola, ma che sparata da una canna piu' lunga sviluppa velocita' ed energia ben piu' grandi di quelle ottenibili con un revolver.

Concludo col mio vecchio e trito: "Non ho mai visto un aimale troppo morto!"
 
Voglio aggiungere alla parte di questa discussione che tratta della differenza fra .44 Magnum e 12 liscio a palla, che si sta parlando della differenza fra un facocero ed un rinoceronte. Per non aggiungere un altro zero alle chiacchiere, voglio soltanto dire che i biologi specializzati in orsi Kodiak che periodicamente vanno in elicottero a tranquillizzare con un fucile a siringhe qualche orso per pesarlo, prendere un campione del sangue, estrarne un dente posteriore, ecc., non portano pistole cal. .44 Magnum in caso l'orso si svegliasse **** prematuramente, o in caso un altro orso nei paraggi avesse cattive intenzioni. Portano invece, a spalla o posati in terra vicino a dove lavorano, fucili a pompa calibro 12/76 caricati con palle Brenneke nere da orsi. Mi pare evidente che se la .44 fosse piu' efficace di un 12 a palla, questi biologi opterbbero per un piu' maneggevole revolver invece di un fucile, no?

Quando andavo ad anatre a Kodiak, scarpinando su terreno paludoso infestato da orsi ben prima della levata del sole, a buio pesto, io caricavo il mio automatico con tre Brenneke nere, una in canna, e due nel serbatoio. E le tenevo nel fucile, ed il fucile in spalla mentre disponevo gli stampi e finche' non arrivava l'ora legale di tirare alle papere, mezz'ora prima della levata del sole. Allora mettevo le cartucce a pallini nel fucile, ma tenevo le tre Brenneke sempre a portata di mano.
Durante il tragitto da auto a capanno contavo sulla mia Scout (Labrador) di segnalarmi la presenza di orsi. In una mano tenevo una potentissima torcia elettrica che avrei acceso ed impugnato insieme all'astina del fucile se avessi dovuto difendermi. Meno male che non dovetti mai farlo, sebbene una volta, a girno fatto, quasi dovetti farlo. Ma questa storia gia' l'ho raccontata...
 
Non mi sono mai interessato al tipo di orso che mi hanno proposto di cacciare. Sono orsi che bazzicano in Slovenia. Non ho esperienza di questo tipo di caccia, so per assoluta certezza che un mio amico lo ha abbattuto con una carabina mono colpo basculante, il calibro non lo ricordo. Adesso qualcuno potrebbe dire "a caccia di orsi non si va con una carabina basculante mono colpo" senza sapere una beata mazza di come è stata svolta tutta l'attività. Una palla giusta del 7 o superiore potrebbe andare bene, almeno credo. Ma su questo ti saprà rispondere Giovannit.

In Slovenia lo cacciano da capanni di tronchi, robusti, e gli sparano da una feritoia mentre mangia i cibi che hanno sistemato come esca. Tiri facili, corti, che permettono una precisione chirurgica. Percio' un monocolpo anche di calibro relativamente leggero andra' bene. Non e' una caccia pericolosa
 
Basta una buona bolt action e delle ottime subsonic hp, fino a 50 mt si possono colpire facilmente alla testa/collo, rimangono sul posto, non si disturba nessuno, nemmeno le altre nelle vicinanze. e le carni non subiscono danni.

Mai usate le subsoniche per le lepri. Ce ne erano tante, nel Montana, che non era necessario evitare di spaventarne qualcuna. Quando andavo di notte col faro, la maggioranza le colpivo con la .22 e cartucce high velocity. Ma usavo anche il 12 per sparare in corsa inseguendole con la Jeep, e il .243 o il .30-06 per i tiri lunghi. Usavo anche un revolver .44 Magnum per i tiri molto corti, 10-15 metri. Poi, dopo aver finito la sparatoria, andavo in giro, e fra quelle morte sceglievo le piu' giovani e quelle meno martoriate da palla o pallini, e ne portavo a casa due o al massimo tre. Alle altre ci pensavano coyotes, volpi, gufi, tassi, moffette, ecc. La mattina dopo non ce ne era piu' neanche una, delle tante uccise. Solo ciuffi di pelo. La natura provvede eccellenti spazzini... OOOPS! Volevo dire "operatori ecologici."
 
A proposito di commestibilta', l'orso sloveno, sebbene quasi identico all'orso bruno di Kodiak, per motivi di habitat ha una dieta simile a quella dell'orso nero americano, commestibilissimo. Percio' immagino che anche quello sloveno sia commestibile. Il Kodiak e la sua dieta autunnale di pesce spesso putrefatto invece non e affatto commestibile.
 
c'e' da domandarsi come mai schiere di cinghialai scelgano allora il 308, il 30.06 o il 9.3 parlando di rigato...
se a voi piace va bene, ma evitiamo di raccontar - mi si scusi - minkiate circa l'efficacia della balistica terminale del 44 magnum a fini venatori. prima di scrivere un'accurata lettura della più' banale tabella balistica comparativa tra il 44 e i calibri più' sopra citati vi fugherebbe ogni dubbio... anche perché' non tutti i postaioli hanno manico... poi come sempre dico, un animale bucato (anche con una freccia) - anche male - prima o poi muore - magari giorni dopo in preda a sofferenze atroci e non viene ritrovato... in battuta poi gli animali arrivano alle poste pieni di adrenalina... un conto e' un colpo a bruciapelo di un canaio altra cosa e' la situazione sopra descritta...
una mia carissima amica dopo aver perso in un recupero di un palancone causa insufficienza 44 mag la sua amata hannover e' ragionevolmente passata al più' consono 450 marlin.
poi, de gustibus... ma la balistica e' una scienza esatta...
paolo
 
E' un fuciletto molto carino, veramente carino. Ma ho conosciuto tre persone in squadra che l'hanno dismesso dopo varie esperienze. Una delle persone in questione, canaio, dopo aver perso due cinghiali (tirati a pochi metri), ha voluto continuare ad usarla perché gli avevano detto che con cartucce ricaricate e per ciò più spinte, non ci sarebbero stati più problemi. Si è convinto quando se l'è vista davvero brutta con un verro. Ciò mi basta.
Io credo che una posta abbia il dovere, al di là del fattore etico, di fare il possibile per fermare l'animale in modo decisivo onde evitare pericolosi ferimenti che possano mettere a repentaglio la vita dei cani e l'incolumità di altre persone. Siccome caccio nella macchia mediterranea da trent'anni, so perfettamente che quando hai a disposizione un metro di spazio e una frazione di secondo per sparare è impossibile fare il cosiddetto "tiro chirurgico".

ti quoto al 100% con particolare riferimento alla scarsa fattibilità di un tiro chirurgico!
un caro saluto,
paolo
 
Ciao buona era,
sarei interessato alla tacca di mira che hai montato. MI puoi dare maggiori ragguagli? è una personalizzazione o un aftermarket?
Grazie per la risposta.
 
E' un fuciletto molto carino, veramente carino. Ma ho conosciuto tre persone in squadra che l'hanno dismesso dopo varie esperienze. Una delle persone in questione, canaio, dopo aver perso due cinghiali (tirati a pochi metri), ha voluto continuare ad usarla perché gli avevano detto che con cartucce ricaricate e per ciò più spinte, non ci sarebbero stati più problemi. Si è convinto quando se l'è vista davvero brutta con un verro. Ciò mi basta.
Io credo che una posta abbia il dovere, al di là del fattore etico, di fare il possibile per fermare l'animale in modo decisivo onde evitare pericolosi ferimenti che possano mettere a repentaglio la vita dei cani e l'incolumità di altre persone. Siccome caccio nella macchia mediterranea da trent'anni, so perfettamente che quando hai a disposizione un metro di spazio e una frazione di secondo per sparare è impossibile fare il cosiddetto "tiro chirurgico".

Perfetto!!!
 
da assoluto inesperto di questo tipo di caccia vi chiedo:" ma non è meglio avere un po' di potenza in più visto l impossibilità di doppiare ? Poi se in un buco della vegetazione di un metro e in una frazione di secondo riuscite a tirar due colpi allora siete dei fenomeni e vi basta una fionda ;) "
saluti
 
Per non aggiungere un altro zero alle chiacchiere, voglio soltanto dire che i biologi specializzati in orsi Kodiak che periodicamente vanno in elicottero a tranquillizzare con un fucile a siringhe qualche orso per pesarlo, prendere un campione del sangue, estrarne un dente posteriore, ecc., non portano pistole cal. .44 Magnum in caso l'orso si svegliasse **** prematuramente, o in caso un altro orso nei paraggi avesse cattive intenzioni. Portano invece, a spalla o posati in terra vicino a dove lavorano, fucili a pompa calibro 12/76 caricati con palle Brenneke nere da orsi. Mi pare evidente che se la .44 fosse piu' efficace di un 12 a palla, questi biologi opterbbero per un piu' maneggevole revolver invece di un fucile, no?
Giovannit, L'orso non è come il cinghiale. Bisogna dire che la canna liscia in alcune regioni è vietata per la caccia al cinghiale. Prendo atto che per l'utilizzo che ne fanno i biologi, il cal. 12 mag. è più efficace del cal. 44 mag.
 
da assoluto inesperto di questo tipo di caccia vi chiedo:" ma non è meglio avere un po' di potenza in più visto l impossibilità di doppiare ? Poi se in un buco della vegetazione di un metro e in una frazione di secondo riuscite a tirar due colpi allora siete dei fenomeni e vi basta una fionda ;) "
saluti
Io tiro col 308 e non ho mai avuto problemi.
Per il tiro faccio così: arrivato alla posta (considera che ormai le poste delle nostre braccate le conosco tutte), comunque sia mi scelgo due o tre o più possibili punti, che equivalgono ai "buchi", dove sparare e me li memorizzo molto bene; di solito questi punti equivalgono a trottoi ma non è detto, quando vedo trabattere l'animale nella macchia mi piazzo sul buco più probabile e sparo quando vedo nero. Naturalmente solo se sono sicuro che sia cinghiale. Se cominci a tirare seguendo l'animale, puoi anche colpirlo ma 99 su cento che pigli una pianta.
 
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...nessuno ha detto , più sopra , che la 44 mag sia meglio o più efficace dei vari 308 , 30.06 e 9.3x62...questo è ovvio , come la balistica insegna...
...qui si dice solo che anche la Ruger-ina...funziona , sicuramente con minori margini d'errore e campo d'azione , ma è efficace...
...e lo testimoniano i capi che restano a terra....ed anche questo è lapalissiano...
...penso che sia lo stesso discorso che facciamo con i calibri ad anima liscia...chi è fautore del 12 in ogni caso...e chi si compiace del 28 o del 410...ma deve sapere molto bene i limiti e le fasce di utilizzo senza mai dire questo è meglio di questo : l'efficacia e' determinata dalle situazioni....ma è ovvio che nel grande ci sta il più piccolo e non viceversa...(infatti io ho optato per il 9.3x62...anche se mi prendono in giro dicendo che vado a bufali o dinosauri)...
 
In alcuni stati americani piu' popolati e antropizzati, e' invece la caccia con i rigati (a cervi, o cinghiomaiali, o altre specie) che e' vietata per la maggiore gittata delle palle di rigato. In certe zone o stati, il rigato e' consentito soltanto se usato da un'altana di una certa altezza (non ricordo quale, ma penso 12 piedi), cosi' si sparera' soltanto verso il basso.
La .44 Magnum e' un'eccellente "man-stopper," non c'e' dubbio, e adeguata per la caccia ai cervi americani, specialmente i whitetail, creature di bosco fitto alle quali si spara in genere a breve distanza, a meno che non si caccino da altane situate nelle piantagioni di fagioli, dove i tiri possono essere di 400 yarde, nel qual caso si usano fucili a grande velocita' e radenza, tipo 7mm Magnum, .300 Winchester, o anche .338 WM caricato pero' con palle leggere per quel calibro, come 180 o 185 grani, eccellenti per tiri da cecchino.
Il cervo mulo, cervo delle pianure e delle colline del West, richiede quasi sempre fucili a grande radenza, e cosi' anche le antilocapre. Io non ho mai uccciso un grande mammifero col 12, a palla o a pallettoni (qui in Alabama e altri stati i pallettoni sono ancora legali per la caccia). Il mammmifero piu' grosso che abbia mai ucciso col 12 fu un coyote che stava insidiando uno dei miei stampi di tacchino selvatico, con una cartuccia 12/76 con pallini al tungsteno del numero 6.
 
Ascolta a parità di breve distanza il 12 ha all'incirca il triplo dei joule anche se non sono importanti solo i joule alla volata, ma soprattutto quelli ceduti.
Tieni presente che ado occhio e croce l avelocità alla bocca di un 12 e di una 44 è la setssa, quello che cambia è il pesso delle due palle.
32 grammi pesano di più di circa 10/12 ? Va da se la differenza (anche in questo caso la descrizione è molto alla contadina).
 
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