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Giovedì 05 Giugno 2014
In riferimento al documento da Voi inviato in merito alle aree problematiche, premesso che non è chiaro quali siano le fonti da cui avete appreso tali notizie ( visto che non siamo stati interpellati ), e che mi auguro non abbiate contribuito ad alimentare, in considerazione della loro infondatezza, preme precisare quanto segue.
Le aree problematiche, individuate con delibera di indirizzo dalla Giunta Regionale, mancano ad oggi della validazione dell’ISPRA, pertanto la Provincia non ritiene tale atto esecutivo.
Si ritiene inoltre che le proposte regionali non creino vantaggi aggiuntivi rispetto a quanto già stabilito dalla Provincia con le proprie determinazioni, in particolare con l’approvazione del Disciplinare per la caccia di selezione al cinghiale – con voi condiviso – che sarà lo strumento individuato come complementare alla caccia ( la quale si svolgerà nelle forme tradizionali nei periodi consentiti ) , senza sovrapposizioni di zone e tempi e senza modificazioni delle aree vocate.
Pertanto nessuna squadra perderà il territorio assegnato, su cui da calendario venatorio i piani di prelievo saranno effettuati con il metodo della braccata. Proprio in virtù dell’impegno profuso dai distretti sul territorio, laddove ci fosse necessità di intervenire nelle aree coltivate all’interno delle zone vocate, con la sola eccezione dei proprietari dei fondi se abilitati, sarà l’ATC a disporre l’intervento in caccia di selezione al cinghiale avvalendosi dei soli selecontrollori abilitati iscritti ai Distretti di caccia al cinghiale in cui l’area ricade.
Spero di aver chiarito le Vostre perplessità, e resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti
Serena Signorini
fonte:urcasiena.com
In riferimento al documento da Voi inviato in merito alle aree problematiche, premesso che non è chiaro quali siano le fonti da cui avete appreso tali notizie ( visto che non siamo stati interpellati ), e che mi auguro non abbiate contribuito ad alimentare, in considerazione della loro infondatezza, preme precisare quanto segue.
Le aree problematiche, individuate con delibera di indirizzo dalla Giunta Regionale, mancano ad oggi della validazione dell’ISPRA, pertanto la Provincia non ritiene tale atto esecutivo.
Si ritiene inoltre che le proposte regionali non creino vantaggi aggiuntivi rispetto a quanto già stabilito dalla Provincia con le proprie determinazioni, in particolare con l’approvazione del Disciplinare per la caccia di selezione al cinghiale – con voi condiviso – che sarà lo strumento individuato come complementare alla caccia ( la quale si svolgerà nelle forme tradizionali nei periodi consentiti ) , senza sovrapposizioni di zone e tempi e senza modificazioni delle aree vocate.
Pertanto nessuna squadra perderà il territorio assegnato, su cui da calendario venatorio i piani di prelievo saranno effettuati con il metodo della braccata. Proprio in virtù dell’impegno profuso dai distretti sul territorio, laddove ci fosse necessità di intervenire nelle aree coltivate all’interno delle zone vocate, con la sola eccezione dei proprietari dei fondi se abilitati, sarà l’ATC a disporre l’intervento in caccia di selezione al cinghiale avvalendosi dei soli selecontrollori abilitati iscritti ai Distretti di caccia al cinghiale in cui l’area ricade.
Spero di aver chiarito le Vostre perplessità, e resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti
Serena Signorini
fonte:urcasiena.com