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Mercoledì 28 Maggio 2014
APPROVATE DISPOSIZIONI GIUNTA VENETA PER CACCIA SELETTIVA 2014-2015 AGLI UNGULATI.
Comunicato stampa N° 1251 del 28/05/2014
La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Caccia Daniele Stival, ha approvato le disposizioni annuali per l’attivazione della caccia di selezione agli ungulati per la stagione 2014-2015.
L’atto riguarda 5 specie: Daino, Camoscio Alpino, Capriolo, Cervo e Muflone.
“Il provvedimento – specifica Stival – prevede che le Province il cui territorio è compreso, in tutto o in parte, nella zona faunistica delle Alpi, possano regolamentare la caccia di selezione a queste 5 specie di ungulati, predisponendo adeguati Piani di prelievo selettivo distinto per classe ed età, sentito il parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA).
I Piani dovranno contenere anche i periodi e gli orari di caccia autorizzati e il carniere individuale giornaliero dei prelievi.
“SI tratta – dice Stival – di un’attività venatoria storica nel Veneto, che, tra l’altro, dà una mano all’ambiente e all’equilibrio dell’ecosistema, permettendo di cacciare solo in maniera selettiva un preciso numero di animali”.
fonte:regione.veneto.it
APPROVATE DISPOSIZIONI GIUNTA VENETA PER CACCIA SELETTIVA 2014-2015 AGLI UNGULATI.
Comunicato stampa N° 1251 del 28/05/2014
La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Caccia Daniele Stival, ha approvato le disposizioni annuali per l’attivazione della caccia di selezione agli ungulati per la stagione 2014-2015.
L’atto riguarda 5 specie: Daino, Camoscio Alpino, Capriolo, Cervo e Muflone.
“Il provvedimento – specifica Stival – prevede che le Province il cui territorio è compreso, in tutto o in parte, nella zona faunistica delle Alpi, possano regolamentare la caccia di selezione a queste 5 specie di ungulati, predisponendo adeguati Piani di prelievo selettivo distinto per classe ed età, sentito il parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA).
I Piani dovranno contenere anche i periodi e gli orari di caccia autorizzati e il carniere individuale giornaliero dei prelievi.
“SI tratta – dice Stival – di un’attività venatoria storica nel Veneto, che, tra l’altro, dà una mano all’ambiente e all’equilibrio dell’ecosistema, permettendo di cacciare solo in maniera selettiva un preciso numero di animali”.
fonte:regione.veneto.it