Quando il mondo agricolo può darci una mano!

Non è una questione di opinioni personali ma di dati oggettivi. Se un determinato territorio ospita tot animali se ne possono prelevare X.
Quelli che restano sono il numero ottimale che detto territorio può sopportare idealmente. Poi è chiaro che se questi arrecano danni i contadini ti chiedono di eliminarli, ma allora la gestione assume un altro aspetto. Tutto dipende da cosa si intende.

Fare battute su battute per ridurre ai minimi i cinghiali ad esempio non è gestione, o meglio è un aforma di gestione con finalità molto particolari.
Diciamo che la specie cinghiale lo "consente" perchè per quanto tu li cacci non riuscirai mai ad eliminarli completamente. Anche così però le popolazionoi che restano sono destrutturate e dal punto di vista gestionale di una popolazione "sana" sbagliate.

La stessa tecnica non si può applicare ad altri ungulati, come caprioli, daini o cervi, più sensibili al prelievo e al disturbo venatorio in genere.

Cioè, tralasciando l'aspetto etico, si può fare tutto ma bisogna avere ben chiaro cosa si vuole ottenere come risultato:
- popolazioni selvatiche "sane"? Il prelievo deve esser mirato e preciso, consentendo pochi margini di errore
- salvaguardare le coltivazioni? Si preleva come e quando capita fino ad arrivare volendo all'eradicazione del selvatico interessato

Personalmente ritengo la seconda una ipotesi insostenibile. La collaborazione con gli agricoltori si deve applicare studiando magari soluzioni che consentano di alleggerire comunque la pressione dei selvatici sulle coltivazoni senza ricorrere all'abbattimento. Ce ne sono diverse, dai recinti elettrificati alla creazione di campi a perdere lontani dalle coltivazioni principali. Il discorso è ovviamente complesso. Io non sono un tecnico faunistico. Dico solo, da cacciatore, che la soluzione non può e non deve essere solamente abbattiamone di più.
 
Direi che sei stato.... preciso chiaro e sintetico... e concordo con quanto dici... mi sto avviciando solo adesso alla selezione (forse farò il corso...chissà) e qualche volta partecipo a cacciate al cinghiale.
Vivendo nel lavoro a stretto contatto con il mondo agricolo.... e quindi avendo a che fare con grandi aziende agricole (e piccole) mi viene da fare una semplice riflessione (sentendo le 2 campane Cacciatori - Agricoltori) magari... tanti soldi e tanti fondi a fondo perduto e UE - PSR - PZR regionali... potrebbero essere impiegati in recinti, campi a perdere.... insomma in quello che tu dici alla fine del discorso.
Peccato questo non avvenga e tutto è lasciato alle tasce del cittadino! :( :(
 
C'è anche da dire che il contadino spesso non si è ancora saputo trasformare in imprenditore agricolo e che molte opportunità che avrebbe anche dal punto di vista finanziario non le sa cogliere. Ti giro però, giusto per riflettere, la frittata. Quanti contadini operano in modo da dare una mano alla gestione della selvaggina a favore - pur indirettamente - dei cacciatori? Pensa un po' quanti montano una cosa pur semplice come le barre di involo e quanti danni vengono fatti in termini di selvatici "sprecati" con tecniche agricole che potrebbero essere corrette a costo zero o supportate dagli Atc
 
Ti giro però, giusto per riflettere, la frittata. Quanti contadini operano in modo da dare una mano alla gestione della selvaggina a favore - pur indirettamente - dei cacciatori? Pensa un po' quanti montano una cosa pur semplice come le barre di involo e quanti danni vengono fatti in termini di selvatici "sprecati" con tecniche agricole che potrebbero essere corrette a costo zero o supportate dagli Atc

Pochi, pochissimi contadini solo qualche grande Azienda Agricola dove ci sono veri imprenditori..... il resto nulla.... lo tocco con mano tutti i giorni purtroppo... si aspetta sempre che siano gli altri a fare! :( :(
Hai pienamente ragione.... difatti...e è mia piena convinzione.... il futuro della Caccia ...se si vuole un futuro di buone speranze.... è anche nell'avvicinare il mondo venatorio a quello agricolo in un binomio che camini di pari passo....credo sia imprenscindibile!
Una iniziativa che mi è piaciuta... non ricordo in quale parte d'Italia e da chi partita ... :D :D :D ancora sono nel dormiveglia perdona!!.... è stata quella di dare un contributo (credo sia un esperimento) ai contadini che dopo la trebbiatura fatta con certi criteri (barre salva selvatici, stoppie alte min. 20 cm) lascino il terreno senza lavorarlo e smorganarlo per un tot di tempo per aiutare l'ambiente e i selvatici.
Ti assicuro che non è cosa da poco....
 
Vorrei dire la mia opinione su un tema così delicato e importante.

Il cosiddetto "censimento", base della caccia di selezione col metodo austro-germanico, è il tentativo di contare gli animali presenti in un luogo al fine di poterne stimare la crescita e quindi i capi abbattibili.

E' ovvio che è IMPOSSIBILE contare TUTTI gli ungulati presenti in un comprensorio largamente boscato. I censimenti sono quindi tutti sottostimati: celebre il caso del Bosco della Mesola con tutta la letteratura conseguente.

Il caso dei Cervi dell'ACATE (dei quali si parla) è una cosa del tutto particolare, con una gestione di tipo.....diciamo così, clientelare (non uso un altro termine che sarebbe più appropriato) dell'accesso agli abbattimenti che meriterebbe un approfondimento e una inchiesta tipo reportage (potrebbe essere una idea, vero Ramanzini??) da parte delle riviste venatorie.

E' evidente che quelli che hanno accesso agli abbattimenti (che sono in larga maggioranza ben noti appartenmenti alla nomenklatura venatoria toscana ed emiliana) hanno tutto l'interesse a sottostimare le popolazioni per mantenere intatta la loro RISERVA PRIVATA di caccia al Cervo Nobile europeo su suolo pubblico "aggratisse!!!"......ED ECCO QUINDI PERCHE' PROBABILMENTE HA RAGIONE IL CONTADINO EMILIANO A DIRE CHE I CERVI SONO 5.000!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ecco perchè io, solitariamente e deriso da molti, sto combattendo per APRIRE la caccia di selezione a più cacciatori possibile: se gli aventi diritto agli abbattimenti invece di 100 in tutta la Toscana fossero 1000 e cacciassero a turno (magari un capo ogni 3 anni....è un Cervo, 250kg, potrebbe anche bastare...) e tutti facessero i censimenti intanto non sarebbero sottostimati in quanto chi caccia ha interesse a cacciare, poi si toglierebbe un privilegio a pochi (che ricordano molto l'URSS) infine si allargherebbe una caccia a un animale veramente importante con benefici per TUTTA la caccia.

E' su questo che si combatterà la decisiva battaglia della caccia di selezione per il prossimo futuro. E dall'esito di questa battaglia dipende il futuro di TUTTA la caccia. O passa la linea, diciamo, democratica che sostengo io e pochi altri, o passa la linea ZANON e allora sarà finita.
 
Per più di un motivo non sono d'accordo con quello che dici. Ora però non ho il tempo di approfondire purtroppo. Scusatemi ma ogni tanto mi capita anche di dover lavorare. Ci torneremo comunque Fiorentino, anche perchè tanto ho idea che non sia un argomento che ti passa di mente.
 
marco ramanzini ha scritto:
Per più di un motivo non sono d'accordo con quello che dici. Ora però non ho il tempo di approfondire purtroppo. Scusatemi ma ogni tanto mi capita anche di dover lavorare. Ci torneremo comunque Fiorentino, anche perchè tanto ho idea che non sia un argomento che ti passa di mente.

Marco rispondimi però sui FATTI: quando e in che termini fu fatto il primo corso, con data di uscita del bando e scadenza delle domande e pubblicizzazione dello stesso ad esempio...e sulle persone: vogliamo fare qualche nomi sugli "abilitati"? ...............E sulla correttezza che è quella di mandare sempre i soliti a caccia in una RISERVA PRIVATA a costi pubblici ad un animale tanto importante quando giacciono nei cassetti delle varie province centinaia di domande per l'abilitazione alla caccia al Cevro dell'ACATE......


Stai sicuro che è un argomento che non mi passa di mente.......romperò le palle a tutti ancora a lungo su questo tema, sempre che il buon Dio mi dia la salute! :D :D :D
 
Marco rispondimi però sui FATTI: quando e in che termini fu fatto il primo corso, con data di uscita del bando e scadenza delle domande e pubblicizzazione dello stesso ad esempio...e sulle persone: vogliamo fare qualche nomi sugli "abilitati"? ...............E sulla correttezza che è quella di mandare sempre i soliti a caccia in una RISERVA PRIVATA a costi pubblici ad un animale tanto importante quando giacciono nei cassetti delle varie province centinaia di domande per l'abilitazione alla caccia al Cevro dell'ACATE......

Mi ricorda questo pensiero.... quello che molti cacciatori Maremmani aspiranti selecontrollori.... dicono dalle mie parti.... mi sa che tutto il mondo è paese.... non sono solo chiacchere da bar e basta allora.
Da noi circola una "battuta"... a torto o ragione non so sinceramente... che hanno legalizzato certi "Bracconieri" con la caccia di selezione e qualche "eletto con la tessera".... mah!!! :D :D
di certo so di amici che sono anni che aspettano... dopo aver fatto il corso e le varie iscrizioni!!
 
Caro STEBI di ai tuoi amici di fare casino.......digli di chiedere di cacciare, fosse anche un anno si e uno no, SCRIVANO ALLA PROVINCIA E ALLA AAVV, LETTERE RACCOMANDATE!!........perchè se non si ottiene questo va a finire che qualcuno farà in modo di fare smettere tutti gli altri.

E' dal modo di cacciare gli ungulati che si salverà (o finirà) anche l'altra caccia......perchè questi iperprivilegiati (CHE HANNO UN GRANDISSIMO PESO POLITICO E DECISIONALE) hanno tutto l'interesse a far calare il numero di cacciatori.

Quindi il nemico è ANCHE dentro il nostro mondo.

Una cosa sola: non tutti sono così. Io faccio la caccia di selezione, ma combatto quel modo di pensare e, soprattutto, di agire!
 
FIORE che tutti non sono cosi ne ho la certezza.... anzi credo che la maggioranza siano come dici tu.... è che a pensarci anche ai Soliti Noti... guardando i nomi..... come si sa pochi privilegiati... hanno spesso la meglio sulla maggioranza. Poi ognuno di noi a livello locale conosce la situazione.... e spesso in voce populis.... c'è molta verità.

Vedi spesso parlando con Selecontrollori o che tali si definiscono.... ti dicono... ma dopo il primo anno... conosci le guardie... ti metti d'accordo... e se non esageri.... porti via tanta robetta... magari dividi....
Questo è un modo di pensare che non mi piace.... io vado in 2 riserve per i tordi... mi reputo fortunato.... ma piacerebbe una caccia diversa te lo assicuro..... (per in questo mi reputo privilegiato anche io...molti non possono).
 
Stebi anche questa qui della "ciccia" è una schifezza vera e propria.....sarà che soffro di acidi urici (per via della selvaggina che ho mangiato :D :D :D :D ) ma io regalo molto, spesso quasi tutto......quelli che cacciano per il "tagliolo" da tegame proprio mi stanno sulle palle.
 
Francamente non lo vedo proprio come un aiuto. Anzi. Dire che i censimenti che vengono fatti sono sbagliati, anche se in difetto, non aiuta certo a dare una immagine seria della caccia, visto che le stime degli ungulati su cui basare i piani di abbattimento le facciamo noi e non i verdi.
 
marco ramanzini ha scritto:
Francamente non lo vedo proprio come un aiuto. Anzi. Dire che i censimenti che vengono fatti sono sbagliati, anche se in difetto, non aiuta certo a dare una immagine seria della caccia, visto che le stime degli ungulati su cui basare i piani di abbattimento le facciamo noi e non i verdi.

Premetto che mi piace parlare e cercare di capire anche di caccia che non pratico (selezione) ....Marco Romanzini... scusa ma non sapevo che i censimenti vengono fatti dai cacciatori ...credevo dalle Provincie o ATC.
Una mano intendevo...anche... che magari cosi si possono alzare certi numeri nei piani di abbattimento... e se sono anche i contadini a chiederlo... certi ambienti Verdi forse...dico forse.... protestano meno! :D :D :D visto che i danni non li risarciscano mica tanto!!!
 
Il problema è che si deve trovare un giusto equilibrio fra abbattimenti che consentano una gestione della specie e le legittime, per l'amor di Dio, richieste degli agricoltori che si vedono distruggere i raccolti.
La collaborazione con gli agricoltori è per me una cosa fondamentale per il futuro della caccia, ma non ci possiamo trasformare in una sorta di polizia venatoria che risolve i problemi abbattendo selvatici in sovrannumero perchè questi non arrechino danni. Tutto qua. Comunque la coldiretti non è nuova a richieste di questo tipo. In provincia di Pistoia squalche anno fa se non erro aveva chiesto l'abbattimento di 10.000 daini! A parte che non credo ci siano in tutta la provincia, fai un po' te se ti pare una cosa possibile e realizzabile, oltre che giusta dal punto di vista gestionale
 
Scusa... ma allora quale è il giusto equilibrio secondo la tua esperienza ed opinione?
Le provicie e gli ATC non risarciscono i danni quasi mai.... o rari casi... almeno dalle mie parti (i contadini tutti si lamentano daini cinghiali ecc.).... se con i selecontrollori non si puo tenere a bada il fenomeno .... allora cosa può essere fatto?
 
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