Premesso che faccio la caccia di selezione da diciannove anni, in questo periodo ho preso pochissimi daini e mai un palancone.
Nel mio distretto questi animali sono decisamente rari e relegati solo in determinati posti.
Mercoledì accetto l'invito di mio cugino, Marcello, a fargli compagnia in un suo appostamento dove ha visto le tracce di due daini grossi.
Prendo la Tikka in 300WM perchè in quel posto si può arrivare a sparare fino a 300 metri (che è il mio limite) e giudico che la .270 potrebbe essere leggera a quella distanza su animali grossi.
Marcello si posiziona dove si vede il tratto di bosco dal quale escono le tracce, io sono a 70 metri di distanza. Non ci vediamo e controlliamo diverse zone di campo.
Alle 17:30 a ca 150 metri vedo uscire un animale, penso ad un capriolo (ai quali abbiamo deciso di non tirare per aspettare quelli più grossi) ma il binocolo mi smentisce, è un balestrone. Appena si mette di traverso la 300 tuona. L'animale parte di corsa lungo il bosco, ma non mi da il tempo di doppiare il colpo, fatti 50 metri crolla a terra.
Prendo il telefono per chiamare il cugino che un altro animale entra nella mia visuale. Era uscito mentre seguivo il balestrone ed era entrato in un punto che non vedevo. Ora corre nel campo, entra in un avvallamento e si ferma, vedo solo le pale è un PALANCONE!!!. Il cuore parte per la tangente. L'animale riparte venendo mi incontro, a ca 50 metri si ferma. E' un istante e la Tikka tuona nuovamente, l'animale si gira fa qualche passo e scompare nell'avvallamento senza riapparire in nessuna direzione.
Che animali meravigliosi!!!
Per fortuna che ero con Marcello, altrimenti sarebbe stato un bel problema recuperarli.
Mi dispiace per il cugino, era lui che doveva tirare, ma ci posso fare poco se sono usciti dalla parte opposta a dove erano le tracce.
Ciao
Claudio - siena