Ma avete mai avuto a che fare con questi fantomatici super tecnici dell'Ispra? Siete io in un paio di occasioni ci ho avuto a che fare e qualche dubbio sulla loro preparazione e sui pareri da loro definiti biologici mi e' venuto.
 
Bhè?
Qualcuno ha avuto la voglia di dargli un'occhiatina?:) Giusto qualche pagina perchè a leggerlo tutto ci vuole almeno una settimana.
Io sono arrivato a pag.24. Non è che ci abbia trovato, per ora, grandi sconvolgimenti a quanto già si sa.
Piu che altro, la cosa che più mi è saltata all'occhio, dal punto di vista letterario, è la grande ripetitività di frasi tipo: "E’ da ritenersi prioritaria dunque l’acquisizione di conoscenze approfondite" ; oppure, "Le popolazioni dovrebbero essere oggettodi monitoraggio" ; o ancora, " E’ da ritenersi prioritaria dunque l’acquisizione di conoscenze approfondite, mediante il monitoraggio sistematico e standardizzato della popolazione"
Sarei curioso di sapere quanto verrebbero a costare, tutta questa "mole di frasi" al contribuente italiano :cool:

Sinceramente non ho voglia di mettermi a leggerlo.
Comunque il tuo dubbio è più che lecito, anche perchè tanto poi le conoscenze le usano come gli pare.
Qui a Siena sulla caccia di selezione abbiamo venti anni di esperienza, tradotta in censimenti, abbattimenti, schede di abbattimento con alcuni dati biometrici raccolti su tutti gli animali abbattuti. Eppure tutti questi dati ce li possiamo infilare in quel posto, vanno dritti a rompere i santissimi senza tenerne minimamente conto.

Il discorso di raccogliere dati per conoscere meglio gli animali è in teoria condivisibile, ma visto come poi usano i dati sono solo soldi nostri buttati al vento, anzi peggio, usati contro di noi.

Ciao

Claudio - siena
 
Bhè?
Qualcuno ha avuto la voglia di dargli un'occhiatina?:) Giusto qualche pagina perchè a leggerlo tutto ci vuole almeno una settimana.
Io sono arrivato a pag.24. Non è che ci abbia trovato, per ora, grandi sconvolgimenti a quanto già si sa.
Piu che altro, la cosa che più mi è saltata all'occhio, dal punto di vista letterario, è la grande ripetitività di frasi tipo: "E’ da ritenersi prioritaria dunque l’acquisizione di conoscenze approfondite" ; oppure, "Le popolazioni dovrebbero essere oggettodi monitoraggio" ; o ancora, " E’ da ritenersi prioritaria dunque l’acquisizione di conoscenze approfondite, mediante il monitoraggio sistematico e standardizzato della popolazione"
Sarei curioso di sapere quanto verrebbero a costare, tutta questa "mole di frasi" al contribuente italiano :cool:
 
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...ovvio che sia così :
...doveva essere un organo tecnico...ma è solo "politico "...quasi sempre in controtendenza con altri uffici europei ben più scientifici...e " svincolati "...
 

Alberto 69

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04/12/2013

Pagine-da-lineeguidagestioneungulaticervidiebovidipag1bis.jpg

L’evoluzione del popolamento degli Ungulati rappresenta senza dubbio uno dei più notevoli mutamenti del quadro faunistico italiano negli ultimi decenni e la conservazione dei grandi erbivori selvatici, intesa nel senso più ampio del termine, che include anche la gestione attiva delle popolazioni, è oggi una delle attività più rilevanti per le pubbliche amministrazioni e gli organismi gestori. Le linee guida per la gestione degli ungulati/cervidi e bovidi – sottolinea l’Ispra – sono state pensate e redatte affinché le scelte di carattere normativo, programmatorio ed operativo, ma anche culturale, che i diversi soggetti istituzionali ed i portatori d’interesse sono chiamati a compiere possano essere sostenute da solide basi scientifiche e tecniche. L’Ispra ha organizzato la presentazione pubblica delle linee guida per il 12 dicembre a Bologna presso la sede delle regione Emilia Romagna (sala A, viale della Fiera 8, terza torre).

Di seguito il documento scaricabile:


lineeguidagestioneungulaticervidiebovidi
 
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