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Sicuramente la caccia notturna e' limitata al solo cinghiale a livello di contenimento o eradicazione della specie....
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Da noi al cinghiale si apre in battuta alla terza domenica di settembre fino al 31 dicembre ( salvo proroghe quasi costanti al 31 gennaio ) per il resto dell'anno si fanno interventi di contenimento causa danni, poi mettiamo ci tutto l'esercito di quelli che cacciano il cinghiale da soli di straforo coi cani da penna ( e sono moltissimi ) , tutto l'esercito dei bracconieri che gli sparano tutto l'anno , e va a capire cosa altro....nonostante questo e' pieno di cinghiali, quest'anno poi una vera e propria invasione, ormai sono anche nei giardini delle case e ovunque ci sia da mangiare...i cinghiali sono come i topi, se trovano terreno adatto e da mangiare, e se non ci sono eventi climatici disastrosi come siccità esagerata o neve molto abbondante a febbraio / marzo non hanno freni....
A
alcn30.06
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Di notte la caccia e' vietata ad esclusione di quella del cinghiale....
ma di cosa parla questo fenomeno, la caccia notturna e' vietata su tutto il territorio nazionale e non solo per situazioni varie di pericolo....
ma di cosa parla questo fenomeno, la caccia notturna e' vietata su tutto il territorio nazionale e non solo per situazioni varie di pericolo....
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11/08/2013
Il dirigente dell’ufficio, Sommavilla: «Si usano soltanto contro il cinghiale e costano molto».
BELLUNO. La Provincia dà il via libera all’uso dei visori notturni per la caccia e subito scatta la polemica.
Chi vorrà potrà utilizzare i visori notturni durante la caccia o nell’attività di controllo della fauna selvatica. Lo dice il dirigente dell’area tutela e gestione della fauna della Provincia di Belluno, Gianmaria Sommavilla in risposta ad una richiesta specifica da parte di alcuni cacciatori. Ma questo lasciapassare non poteva non sollevare il dissenso di qualche gruppo di persone che, protestando, ha inviato una lettera al questore di Belluno chiedendo «un intervento deciso per annullare questa decisione. Abbiamo lottato per creare normative che potessero rendere l’attività venatoria più sicura, sia per i cacciatori e soprattutto per la popolazione, non ultimo provvedimenti per ridurre al massimo a due colpi utilizzabili nelle carabine automatiche. Ora ci troviamo ad autorizzare la gente a sparare di notte nei boschi e sulle montagne», scrivono nella lettera alcuni cittadini.
Ma di fronte a questo allarmismo, il responsabile dell’area tutela della fauna getta acqua sul fuoco. «Abbiamo soltanto risposto a parecchie richieste da parte di cacciatori che ci chiedevano se l’uso dei visori notturni avrebbe comportato delle sanzioni. Ma analizzando la legge, abbiamo riscontrato che non c’è nulla che possa impedirne l’uso. A parte il prezzo: un buon visore notturno, che altro non è che un cannocchiale che viene applicato sulla canna del fucile, costa infatti dai 4 ai 5 mila euro. Si tratta di prodotti che vengono immessi sul mercato quando finiscono la loro funzione militare».
Ma Sommavilla ci tiene a ribadire che «di notte la caccia è vietata, ad esclusione di quella al cinghiale. Per cui l’unico momento in cui si potrebbero utilizzare i visori, è d’inverno quando iniziando l’attività venatoria alle 6 è ancora troppo buio per vedere nel bosco. Il visore andrebbe bene per i minuti che separano il buio dalla luce».
Il dirigente del settore caccia puntualizza che «i visori sono già utilizzati da qualche cacciatore, è un attrezzo che funziona bene e permette di vedere chiaramente fino a una distanza di 100 metri potendo classificare un cervo o un cinghiale. A seconda del prezzo, si può trovare il visore che ingrandisce fino a 30 volte e quello fino a 3 volte. A nostro parere, usando il visore notturno aumenta la sicurezza, perché si vede meglio e il tiro è più sicuro».
Sommavilla replica poi a chi obietta che questo sistema possa dare il via libera alla caccia notturna, a prescindere all’animale da cacciare, con rischio per le persone. «Gli orari e i periodi di caccia sono fissati per legge. Nonostante tutto, c’è sempre chi fa del bracconaggio, ma questo succede a prescindere dal visore notturno e dal suo uso. E chi fa bracconaggio di certo non viene a chiedere il permesso alla Provincia».
fonte: corrierealpi.gelocal.it
Il dirigente dell’ufficio, Sommavilla: «Si usano soltanto contro il cinghiale e costano molto».
BELLUNO. La Provincia dà il via libera all’uso dei visori notturni per la caccia e subito scatta la polemica.
Chi vorrà potrà utilizzare i visori notturni durante la caccia o nell’attività di controllo della fauna selvatica. Lo dice il dirigente dell’area tutela e gestione della fauna della Provincia di Belluno, Gianmaria Sommavilla in risposta ad una richiesta specifica da parte di alcuni cacciatori. Ma questo lasciapassare non poteva non sollevare il dissenso di qualche gruppo di persone che, protestando, ha inviato una lettera al questore di Belluno chiedendo «un intervento deciso per annullare questa decisione. Abbiamo lottato per creare normative che potessero rendere l’attività venatoria più sicura, sia per i cacciatori e soprattutto per la popolazione, non ultimo provvedimenti per ridurre al massimo a due colpi utilizzabili nelle carabine automatiche. Ora ci troviamo ad autorizzare la gente a sparare di notte nei boschi e sulle montagne», scrivono nella lettera alcuni cittadini.
Ma di fronte a questo allarmismo, il responsabile dell’area tutela della fauna getta acqua sul fuoco. «Abbiamo soltanto risposto a parecchie richieste da parte di cacciatori che ci chiedevano se l’uso dei visori notturni avrebbe comportato delle sanzioni. Ma analizzando la legge, abbiamo riscontrato che non c’è nulla che possa impedirne l’uso. A parte il prezzo: un buon visore notturno, che altro non è che un cannocchiale che viene applicato sulla canna del fucile, costa infatti dai 4 ai 5 mila euro. Si tratta di prodotti che vengono immessi sul mercato quando finiscono la loro funzione militare».
Ma Sommavilla ci tiene a ribadire che «di notte la caccia è vietata, ad esclusione di quella al cinghiale. Per cui l’unico momento in cui si potrebbero utilizzare i visori, è d’inverno quando iniziando l’attività venatoria alle 6 è ancora troppo buio per vedere nel bosco. Il visore andrebbe bene per i minuti che separano il buio dalla luce».
Il dirigente del settore caccia puntualizza che «i visori sono già utilizzati da qualche cacciatore, è un attrezzo che funziona bene e permette di vedere chiaramente fino a una distanza di 100 metri potendo classificare un cervo o un cinghiale. A seconda del prezzo, si può trovare il visore che ingrandisce fino a 30 volte e quello fino a 3 volte. A nostro parere, usando il visore notturno aumenta la sicurezza, perché si vede meglio e il tiro è più sicuro».
Sommavilla replica poi a chi obietta che questo sistema possa dare il via libera alla caccia notturna, a prescindere all’animale da cacciare, con rischio per le persone. «Gli orari e i periodi di caccia sono fissati per legge. Nonostante tutto, c’è sempre chi fa del bracconaggio, ma questo succede a prescindere dal visore notturno e dal suo uso. E chi fa bracconaggio di certo non viene a chiedere il permesso alla Provincia».
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Qualcosa non riesco a capirla pero', se ci sono tutti questi problemi per i cinghiali perche' non li fanno cacciare di piu' durante la stagione invece di far fare alle squadre le solite battute dal 1° novembre al 31 gennaio? Mi sembra ridicolo chiuderla o non aprirla prima e poi delegare la caccia di selezione per eliminarli?
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Sulla specie cinghiale , a livello di caccia, danni causati, interventi di contenimento, abbattimenti ecc ci sono dietro delle manfrine che difficilmente potremmo arrivare a capire....
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Sempre le solite caxxate all'italiana, basterebbe aprire la caccia in battuta dal 1 ottobre e vedresti che alleggerita alla specie verrebbe data.....e senza polemiche varie per caccia notturna etcc dtcc
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Nella mia provincia quando il calendario venatorio consentì di cacciare il cinghiale dal 1° di ottobre, le squadre stesse si accordarono per cacciarlo diverse settimane dopo.....chissà perché?
Io penso chi ha conseguito l'abilitazione a poter effettuare la caccia di selezione,deve aver la possibilità di selezionare gli animali anche di notte.Come si fa a caccire un animale come il cinghiale,con chiare abitudini notturne,durante il giorno?Il tutto deve essere comunque limitato a esigenze particolari.Il visore notturno è un ottimo strumento che offre una sicurezza in più ed elimina la possibilità di errore.
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Chi ha l'occhio allenato ed ha adeguate attrezzature a livello di binocolo e ottica da puntamento non ne ha bisogno... ;-)
