Nell’Isontino rientra l’emergenza cinghiali: abbattuti quasi 300 esemplari

Si.....e mi auguro che qui da noi crescano a dismisura di dimensioni e di quantità.....che (non prendetemi "alla lettera" ) mangiassero i bambini.....che entrassero nei giardini e parchi cittadini come entrano nelle colture in aperta campagna causando gli stessi disagi e gli stessi danni.....poi,magari ci faranno sparare qualche colpo anche a noi !
Ciao,Paolo.
 

Alberto 69

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GORIZIA. «Grazie agli abbattimenti in deroga è stato possibile superare la situazione di vera e propria emergenza e di rischio per la sicurezza delle persone che si era creata nei mesi scorsi. Ma quello dei cinghiali e tuttora una problema concreto e non possiamo abbassare la guardia. Fino ad ora sono stati oltre 280 i cinghiali abbattuti nel 2013, tra prelievi in deroga e caccia di selezione ordinaria».
Missione compiuta, secondo l’assessore provinciale all’ambiente Mara Cernic, per quanto riguarda l’operazione di contrasto alla proliferazione dei suini selvatici nell’area urbana di Gorizia (in particolare, nei quartieri di Piedimonte e Piuma) , sul Collio e in buona parte della fascia carsica.
In febbraio il Corpo forestale regionale aveva lanciato un nuovo allarme parlando di “situazione critica” ed evidenziando come la presenza dei cinghiali si stesse facendo sentire “nel cuore di Gorizia”. Per mesi questi animali sono scesi dal cuore dei boschi per spingersi fino al parco urbano di Piuma e sono state numerose le incursioni segnalate tra case e campi coltivati in tutta la fascia collinare goriziana, a Mossa e sul Collio.
La Provincia, già alla fine dello scorso anno, aveva convocato un vertice per avviare interventi urgenti in grado di limitari i rischi per l’integrità delle colture e soprattutto per evitare conseguenze gravi per le persone dopo che la presenza dei suini selvatici in mezzo alle case era divenuta ormai una costante, specialmente nella zona del parco di Piuma, frequentato da famiglie con bambini al seguito e dove spesso i goriziani si trovavano davanti veri e propri branchi.
«Sembrava di essere allo zoo» era stato l’indicativo paragone espresso dalla stessa Cernic che in un’occasione aveva personalmente avvistato nel parco un branco una quarantina di esemplari. Nell’operazione sono stati coinvolti, sotto la regia della Provincia, il Corpo Forestale regionale, i distretti venatori di Collio, pianura e Carso, la Prefettura, le quattro associazioni di categoria degli agricoltori, Comune di Gorizia, Polizia provinciale e municipale.
L’autorizzazione ai prelievi in deroga (cioè abbattimenti mirati fuori dal calendario venatorio ordinario) da parte dell’Ispra, che è l’ente nazionale per la protezione ambientale, è arrivata a febbraio e fino al 14 maggio, data di scadenza del periodo di deroga, sono stati prelevati 34 esemplari.
«La deroga concessa dall’Ispra non indicava limiti numerici vista l’autentica emergenza che si era creata – sottolinea l’assessore -. Questo intervento è stato necessario per prevenire conseguenze che avrebbero potuto essere davvero critiche per l’agricoltura durante la semina primaverile, e per ridurre i rischi per l’incolumità delle persone che soprattutto a Piuma e Piedimonte erano diventati intollerabili».
«Dal monitoraggio effettuato nei giorni scorsi – continua Cernic – possiamo dire che i risultati sono stati positivi. I cinghiali ora non si spingono più nelle zone abitate e restano all’interno del loro habitat boschivo. Nelle ultime settimane non stati segnalati né sul Collio né nel resto della fascia collinare isontina danni o incursioni in orti o zona coltivate. Soprattutto, non ci sono stati più avvistamenti preoccupanti nel parco di Piuma. I controlli da parte della Polizia provinciale, della Forestale e della Polizia municipale stanno, comunque, proseguendo anche per evitare che ci sia chi lascia sconsideratamente del cibo a beneficio dei cinghiali finendo per attirarli vicino alle case. Si tratta di un comportamento vietato, è bene ricordarlo». Dal 15 di maggio in poi è ripartita la stagione della caccia di selezione ordinaria e fino a ieri risultavano abbattuti almeno altri 250 cinghiali.

fonte: messaggeroveneto
 
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